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Autore: ElderClaud    06/12/2007    5 recensioni
Era di fronte a lei.
Finalmente ce l’aveva faccia a faccia ed era esattamente come se l’era immaginata. Una stupida ragazzina letteralmente terrorizzata dalla sua macabra presenza. Stupida ragazzina… Davvero pensava che il suo fosse il modo migliore per aver successo dalla vita ?! Era semplicemente irritante. Con la sua bontà… la sua generosità… Ma chi voleva prendere in giro ?! Non si accorgeva che alla gente non gliene fregava un fico secco della sua buon anima ?!
(Pairing : Hidan x Hinata )
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Hidan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il Suo Credo

                                                               Il Suo Credo

 

 

Si stava allenando.

 

Come sempre faceva. Tutte le mattine.

Per dimostrare a tutti che lei era forte. Per dimostrare a se stessa che era forte.

“…Forte ?! Ma non farmi ridere ragazzina…”

E come sempre lui la osservava. Giudicandola ogni volta in malo modo. Perché lui era un arrogante, fermamente convinto che il suo credo fosse il migliore al mondo.

Come si poteva credere di essere nel giusto facendo del male alla gente ?! Esisteva veramente al mondo una divinità tanto crudele ?! E l’immortalità la si poteva davvero definire dono di ringraziamento ?!

I colpi si susseguirono più violenti sul tronco provato. C’era quasi rabbia nel dare quei pugni all’oggetto inanimato.

Continuò a colpire Hinata, fino a che una scheggia non le si piantò nelle nocche di una delle mani.

Provocandole dolore.

Una risata la colpì beffarda da dietro il suo bersaglio immobile. Odiava quella risata… Odiava quello che diceva.

“… L’ultimo pugno faceva veramente pena… Come il tuo credo del resto…”

Con una certa teatralità finalmente lui fece la sua comparsa. Ed era come sempre conciato in maniera indegna.

Le aveva detto spesso che doveva sempre pregare il suo Dio in quel modo. Facendosi del male per ringraziarlo di avergli dato potere.

Ma era angosciante ogni volta vederlo ridotto così, con il petto forato e il sangue che sgorgava via a fiotti.

E lei non ce la faceva proprio… A non curarlo. Nonostante fosse un nemico, era più forte di lei.

Perché questo faceva parte del suo credo. E quell’uomo poteva dire tutto quello che voleva, ma si sbagliava. Ciò che diceva, era una emerita falsità.

“Uff… Ma come fate ogni volta a ridurvi in questo stato lord Hidan ?! Non ce lo avete un po’ di ritegno per la vostra persona ?!”

Sembrava quasi lo facesse apposta a conciarsi in quel modo. Per poterla prendere in giro ogni volta.

Perché è vero, lui le diceva grazie per le cure ricevute.

Ma lo diceva con il suo solito sorrisetto crudele ben stampato sulla bocca. Come a prenderla in giro del suo troppo buonismo !

Come sempre non riuscì a non negarli le sue cure. E ancora una volta  si accinse a medicare quel petto dilaniato.

E sorrideva lui, come a dirle : “Visto ?! Hai visto ?! Ci stai solo perdendo con questa storia !”

Ed era vero forse… perché stava cominciando seriamente a riflettere su tutta la faccenda.

Le piaceva aiutare le persone… Anche se queste non le dicevano mai grazie. Ci aveva fatto l’abitudine.

Però lui… Anche se era falso come un Giuda incallito… La ringrazia sempre.

Mettendola in confusione.

Finito di medicarlo, fece per allontanarsi alla svelta da quell’uomo, perché le faceva davvero tanta paura, ritornando così ad occuparsi dei suoi importantissimi allenamenti mattutini.

Ma lui, che nuovamente si era dimostrato più veloce di lei, le prese ancora una volta la mano destra con un rapido movimento del braccio e se la portò davanti alla bocca.

Il suo sorriso era famelico, e sapeva di vittoria annunciata.

“Tzk ! Sei proprio una bamboccia ragazzina ! Mi hai curato il petto con la mano ferita ! Aumentando così ancora di più lo sforzo per immettere chakra ! Facendoti del male per curare una persona… Ridicolo !”

Poi ridacchiando soddisfatto avvicinò le bianche labbra sulla ferita sanguinante di lei. E iniziò a succhiare avido il fluido vermiglio.

Lei lo guardò sconfitta. Perché ancora una volta lui aveva ragione. Nell’ aiutare gli altri… bene o male… Finiva sempre con il commettere un errore.

Ma lei lo odiava… Quel suo modo di fare da superiore era a dir poco irritante. Come in questo caso.

Si staccò da lui con uno strattone, rossa come un peperone in faccia. Perché quell’innocente gesto di soccorso, si era trasformato in un atto lascivo. Non si era limitato a succhiarle via la scheggia e il sangue dalla ferita… ma aveva osato leccargliela imbrattandosi così gli angoli della bocca di quella sostanza vitale.

“La smetta !!”

Perché la prendeva in giro ?! Perché ?! Era lui ad essere nel torto maledizione ! la metteva nella confusione più totale lui. I suoi occhi erano come i suoi pensieri.

Lascivi, pieni di arroganza e di sfacciata lussuria. Lei gli aveva detto di lasciarla stare ! Che poteva anche smetterla di tormentarla ! Che tanto le sue idee non cambiavano affatto !

Perché non se ne andava ?! Tutti i giorni le rompeva sempre le scatole con quella storia del suo credo orribile !

Jashin gli aveva dato l’immortalità per non soffrire più… In cambio, il Dio gli chiedeva solo di autolesionarsi  tutti i giorni, e di sacrificare poveri innocenti al suo macabro altare.

“Nessuno è innocente a questo mondo mocciosa ! Ricordatelo ! Quella gente… Che tu ami tanto aiutare… Un giorno ti farà del male ! Credimi… Lo so meglio di te ! E jashin questo me lo ha insegnato con grande ferocia !! La gente è crudele piccola !!”

Già crudele… Lo sapeva benissimo anche lei… Non era una stupida come credeva lui !

Ma a differenza dell’uomo che aveva di fronte, a lei la speranza non era ancora morta !

Perché lui era solo al mondo… Per questo aveva accettato di diventare immortale. Per continuare ad illudersi felicemente di avere un grande scopo nella vita. Perché quella era unicamente una illusione.

Rise lui, alla sdegnata reazione di lei. Perché quel gesto crudele conteneva l’ennesima massima della giornata.

“Hai visto cretina ?! Con l’intenzione iniziale di aiutarti sono finito intenzionalmente a farti del male ! Perché la gente è così… Se ne approfitta dell’aiuto che dai… Proprio come era successo a quella puttana di mia madre…”

Ma cosa credeva ?! Di parlare con una ingenua ?! La sua pazienza era arrivata ad un punto critico.

“Ogni volta è la stessa storia… Io non sono come vostra madre ! So badare a me stessa E le persone che mi circondano non hanno secondi fini !! Sono disperati è vero ! Ma non sono crudeli… A differenza di voi…”

Era tosta la ragazzina, perché proprio non voleva capire che quello che faceva era sbagliato.

“Ah si ?! Sarei malvagio ?! Allora perché non vai a chiamare i tuoi amichetti per sconfiggermi eh ?! Su, dai FALLO !!!”

Sapeva che non sarebbe arrivato nessuno, che non avrebbe chiamato nessuno. Perché lei era maledettamente troppo buona !

“La Verità è che tu vuoi provare a salvarmi… Sei talmente convinta che io sia nel torto da volermi a tutti i costi portare dalla tua parte !! Ma sai una cosa ?! Io mi trovo bene con il mio credo ! Ho la soddisfazione di ricevere sempre qualcosa in cambio !!! IO sono FELICE !!”

Aveva ricominciato ad urlare a pieni polmoni fregandosene altamente di essere scoperto o meno.

Lo sguardo della fanciulla era basso, carico di rimorso e rimuginante odio.

“No… Non è vero che siete felice… Altrimenti non verreste a cercare le mie cure… Io ve lo ripeto… Siete un uomo solo al mondo e la cosa vi fa male ! Vi illudete che l’immortalità sia un grande dono di ringraziamento quando in realtà è la più crudele delle punizioni !! Voi siete perduto !!!

Toccò a lei urlare questa volta. E a risentirsi nuovamente dire quelle parole l’uomo andò su tutte le furie.

Le preso il mento tra le mani e la guardò con odio.

Il desiderio di farla a fettine era alto… Di sacrificarla al suo salvatore era immenso.

“Cagna infame…”

Sibilò lui. La fanciulla sostenne il suo sguardo carico d’odio ancora per un po’, finché lui, stanco di quell’ennesima conversazione infruttuosa, non decise di lasciarla andare e di scomparire nel nulla.

Era una situazione assurda.

Perché per quanto si odiassero e si scontrassero ogni volta sul loro credo era evidente che non potevano più fare a meno di questa sciocca conversazione.

Era come una gara su chi avrebbe ceduto per primo. Su chi finalmente avrebbe ammesso di avere torto e di dare ragione all’altro.

 

“Non nel mio caso… Sono io ad avere ragione ! Non il suo credo !”

 

E questo da sempre… era il loro pensiero comune.

 

 

 

Wow ! Quante recensioni !! Davvero non me le aspettavo di così tante !! Comunque da quello che potete vedere ho deciso di continuarla ! Un capitolo dove è presente il punto di vista di Hinata…

So che siete interessati al pairing… Ma spero comunque che l’intera fic possa in qualche modo farvi riflettere !!

Comunque ho già deciso ( forse ) che il prossimo capitolo sarà anche l’ultimo…. Anche perché non voglio dilungarmi troppo e creare così un’altra long fic !

 

 Ringraziamenti a : lale16, tobichan, Cellina37, WinryRockbelltheQueen, Reverie, LEA91, _Fallen_star_, miyuk, SangoHachiko

   
 
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