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Autore: tigrottadolce35    20/05/2013    2 recensioni
Una notte, per le strade di Londra, due vite diverse si incontrano.
Lui un ragazzo dolce.
Lei bisognosa d'amore.
Solo lui ha capito cosa c'era sotto quel 'Sto bene'.
Qualcosa cambierà nel suo cuore.
Felicità, tristezza, gelosia, odio, solitudine, passione...
Tutto questo per arrivare, a quel tanto atteso...I LOVE YOU
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Lei per istinto lo abbracciò, sentiva che di lui si poteva fidare. Le mani calde del ragazzo le accarezzavano dolcemente la schiena, facendola sentire per la prima volta protetta.
Per sbaglio il ragazzo andò troppo in fondo, toccandole la ferita sanguinante.
«Fa male, ti prego lasciami» implorò lei staccandosi immediatamente da lui
«Dio ma questo è sangue» disse lui guardandosi la mano
«Adesso andiamo subito in ospedale» ordinò lui prendendola in braccio in stile sposa
«Non c’è bisogno di andare in ospedale» disse con tono supplicante la ragazza
«Allora andiamo a casa mia e curiamo queste ferite» disse mettendola sul sedile della sua auto.  
 
Arrivati a casa di quel ragazzo tanto gentile, lei provò a scendere senza cadere.
«Aspetta ti aiuto!» venne in soccorso il ragazzo prendendola per la vita facendola sobbalzare da quel gesto, le aveva fatto il solletico.
 
Entrarono in casa e lui la portò in bagno. Si chiuse la porta alle spalle e prese dall’armadietto accanto allo specchio tutto l’occorrente per poter curare Charlotte.
Si avvicinò a lei, le spostò i capelli rossi dietro le spalle e le accarezzò il collo facendola rabbrividire.
«Potresti toglierti la maglia?» chiese lui, facendo svegliare la ragazza da quel film mentale che si era appena fatta
«Sul serio, non c’è bisogno di curarmi» fece lei con un sorriso sperando che la riportasse dove l’aveva presa.
«Se non vuoi farlo lo farò io» si impose il ragazzo dai capelli ricci.
Le mise le mani dietro la schiena e slacciò quel fiocco del top nero che indossava.
Si ritrovò davanti il seno di lei coperto da un reggiseno nero. Lui arrossì vedendo che lei non diceva niente, ormai c’era abituata a farsi toccare dagli uomini
 

La fece girare e vide quel tatuaggio sulla schiena, era bello e semplice.
«Bello il tuo tatuaggio» affermò lui mentre lei si spostava i capelli tutti da un lato per far vedere meglio la figura sulle spalle.
«Grazie» si limitò a dire lei. Sentendo la voce della giovane così fredda e distaccate lo fece sentire sporco, come se quello che stesse facendo era sbagliato, ma lui voleva solo aiutarla, renderla felice e coccolarla.
 
Lui le diede un bacio sul collo d’istinto, non capiva il perché di quel gesto, era stato spontaneo, come se volesse farle capire che lui non era uno dei tanti che la toccava, ma che lui ci sarebbe stato e l’avrebbe protetta. Forse la ragazza non volle capirlo, perché degli uomini non si fidava affatto, pur avendoci a che fare ogni giorno, non si fidava.
«Come ti chiami?» chiese lui dopo aver fatto ciò
«Non dico mai il mio nome agli sconosciuti» disse con voce provocante lei
«Io…-deglutì- mi chiamo Harry» era agitato, quella voce con tante sfumature lo faceva sentire impaurito, come se lei fosse la donna più bella al mondo e non dovesse essere toccata da nessuno.
‘Bella lo è, ma perché si ridotta a fare questa vita? Meriterebbe di meglio, ogni donna meriterebbe una vita felice’
 
Ma la domanda non era come mai faceva quella vita, la domanda era chi le aveva fatto tutti quei graffi, tutte quelle ferite, tutti quei lividi, che coprivano la maggior parte della schiena. «Chi…chi…ti» non riusciva a parlare davanti a tanta bellezza sprecata, provò a ridire la frase
«Chi…ti ha fat-» lei lo fermò
«Nessuno» aveva già capito dove voleva arrivare Harry, ma lei non voleva spiegargli la sua vita, troppo complicata.
«Non puoi esserteli fatta da sola!» urlò ad un punto lui, non sopportava il pensiero che qualcuno avesse toccato quella creatura così…così ‘Perfetta’
Lei non ripose, proprio per non essere sgarbata con quel ragazzo che la stava aiutando.
«Hai altre ferite?» chiese ancora lui facendo finta che la frase di prima non l’avesse mai detta.
La ragazza disse di no, voleva togliere il disturbo, ma sapeva perfettamente che c’erano altre ferite.
«Ho capito» disse lui. Si avvicinò a lei facendo combaciare il suo petto con la schiena nuda di Charlotte. Harry abbassò le mani arrivando alla cerniera dei pantaloni di pelle della ragazza.
La sbottonò e abbassò i pantaloni fino a metà coscia, aveva già visto altro sangue.
«Non mentire con me, gattina» disse lui con fare provocante all’orecchio di Charlotte.
Ora era lui ad avere in mano la situazione, l’avrebbe curata senza sentirsi più sottomesso dalla voce di lei.
 
  
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