*Dedico questo
capitolo al grande Paolo Torrisi, il mitico doppiatore di Goku, scomparso il 7
dicembre 2005.
Grazie Paolo!
25. Un eroe.
L’esplosione
generò un’alta cortina di fumo e i pezzi di lamiera dell’Angar, ricaddero a
terra rumorosamente.
Junior
rimase pietrificato, così come Gotenks e Ub.
“No!!!
-gridò il Namecciano- No! Ben!”
In quello
stesso istante, il tempo per la fusione venne meno e i due giovani Sayan si
divisero.
“Maledizione!”
Trunks si lanciò subito in avanti, pronto per soccorrere l’uomo, ma Junior
l’afferrò per un braccio, costringendolo a tornare a terra.
“Che fai?
Lasciami andare! Devo vedere se sta bene –Junior lo strattonò più forte- ho
detto lasciami!”
“Trunks,
vado io…qualsiasi cosa possa essergli accaduta, non è bene che tu la veda! Mi
hai capito?”
“Ma lui è
il padre di Lily e Jason!”
“Lascia
perdere! Ci penso io! Tu e Goten occupatevi dei Robot, hai sentito cosa ha
detto Ben vero?”
Annuì.
“…Dobbiamo
mirare ai tentacoli…”
“Forza
amico…vieni con me…” affermò Goten cercando di distrarre il giovane.
Annuì e
guardò Junior allontanarsi, correndo velocemente nella zona dell’esplosione.
Trunks
rabbuiò la sua espressione e dopo essersi trasformato in Super Sayan, volò
lentamente fuori dall’Angar.
“Che
fai?” chiese Goten sorpreso.
Trunks si
rigirò e non appena il suo sguardo incrociò gli occhi dell’altro Sayan, questi
sentì uno strano brivido percorrergli l’intera colonna vertebrale; gli occhi
del suo amico erano come indemoniati.
“Sai cosa
fare...ai due Cibori pensateci tu e Ub…io devo prima risolvere una questione
che ora è diventata PERSONALE!”
sibilò marcando particolarmente sull’ultima parola.
Sfrecciò
fuori dall’Angar a gran velocità e senza curarsi di Gohan, si scagliò con una
furia bestiale contro Tanatos, l’afferrò per il collo e stringendo, lo spinse
con violenza sulla parete del capannone.
“Sei un
maledetto bastardo! Cosa centrava LUI?...perchè l’hai fatto?” gridò continuando
a stringere.
Tanatos
ghignò e senza perdere neanche un secondo, afferrò anch’egli il Sayan per il
collo, premendo il pollice sulla giugulare.
Trunks
forse, nella foga, non si era reso conto che strangolare l’uomo era totalmente
inutile, non sarebbe mai riuscito ad ucciderlo. Certo, forse gli avrebbe
arrecato qualche dolore, ma solo ai circuiti.
Tanatos
invece stava lentamente privando il giovane del suo respiro e tanto più Trunks
stringeva il Dottore, più lui comprimeva la gola del Sayan, impedendogli di
respirare.
Qualcuno
però, dall’alto del cielo fece brillare una potente scarica d’energia,
mandandola ad infrangersi a pochi metri dai due; Tanatos si voltò di scatto,
lasciando andare il giovane Sayan, che ricadde a terra.
“Adesso,
il tuo avversario sono io…” sibilò Vegeth.
“Sapevo
che prima o poi quei due scimmioni si sarebbero uniti…” sbraitò poco prima di
lanciarsi verso il suo rivale.
***
-inizio flashback-
Ben
chiuse la valigetta con dentro tutti i suoi attrezzi.
“Ascolta
se per caso dovesse accadermi qualc…”
“Non ti
accadrà niente!” l’interrupe Junior.
L’uomo
sorrise.
“Se per
caso dovesse accadermi qualcosa –riprese Ben- dentro questa valigetta c’è un
biglietto che dovrete leggere…”
Junior annuì lentamente.
-fine
flashback-
Il
Namecciano era seduto in un angolo, con lo sguardo rivolto verso terra.
Accanto a
lui vi era il corpo di Ben.
Lo aveva
scosso con una violenza inaudita, gridando e rigridando il suo nome, lo aveva
schiaffeggiato e tentato di mettere in piedi, ma fu tutto inutile.
Spostò lo
sguardo verso la valigetta e vide spuntare fuori il piccolo foglietto; lo
afferrò, aprendolo confusamente.
A
discapito di quello che si poteva pensare, non era una lettera chilometrica,
bensì poche parole, ma che arrivarono dritte al cuore, come la punta di una
freccia.
“Fate in modo che i miei ragazzi
stiano bene…”
Junior
accartocciò il foglietto, gettandolo lontano.
Osservò
nuovamente Ben; a terra non vi era sangue e lui non presentava alcun tipo di
ferita visibile, se non una contusione alla testa e probabilmente, era stata
proprio quella che se l’era portato via nel giro di pochi istanti.
L’esplosione
l’aveva proiettato in aria per diversi metri, facendolo sbattere violentemente
contro le lamiere dell’Angar e per quanto Junior avesse tentato di auto
convincersi che l’uomo davanti a lui fosse solo svenuto, in realtà sapeva bene
che non era così.
Ben era
morto.
Strinse
forte i pugni delle mani e si alzò.
“Giuro
sul mio onore di Namecciano, che Lily e Jason staranno bene, farò in modo che
nessuno di loro corra alcun rischio. Sapevi meglio di chiunque altro che questa
missione era molto pericolosa e nonostante tutto hai voluto provarci e ce l’hai
fatta Ben! Sei un eroe…”
Junior allacciò
la cintura della sua casacca e sorrise.
“Hai
detto di mirare ai tentacoli eh? Nessun problema, non rimarrà in piedi neanche
uno di questi bestioni, hai la mia parola!”
Si alzò
in volò, solo dopo essersi assicurato che il corpo dell’uomo fosse al sicuro,
nascosto sotto un telone.
***
Lily si
accasciò sul lavandino, lasciando andare per terra il bicchiere con l’acqua,
che si disintegrò in tanti piccoli pezzettini.
Sentì i
passi di suo fratello muoversi velocemente giù per le scale.
“Lily…che
è successo? -chiese preoccupato- Stai bene?”
“Io…io…ho
avuto…ho una strana sensazione. Come se mi si fosse svuotato lo stomaco
improvvisamente…” bisbigliò.
Jason si
passò nervosamente la lingua sulle labbra.
“Anche
tu?”
“Come
sarebbe a dire anche tu?”
“Anche
io…poco fa ho avuto la stessa sensazione di vuoto…” ammise.
La
giovane trovò le forze per raggiungere il fratello; lo puntò dritto negli
occhi, avevano ormai perso il loro luccichio, anche lui ormai si stava
consumando nell’angoscia.
Lily lo
abbracciò forte e nascondendo il viso sotto la sua giacca, prese a piangere.
Jason
deglutì e una vena gli si gonfiò sul collo; doveva trattenersi, essere forte
per la sua sorellina, che per tutto quel tempo non aveva fatto altro che
struggersi e soffrire.
Lei
sapeva bene che probabilmente, da quella missione, solo uno dei DUE sarebbe
tornato vivo, ma non era mai riuscita ad ammetterlo neppure a se stessa.
Il loro
padre era sempre stato un uomo molto coraggioso e lo aveva dimostrato prima di
tutto nell’aver cresciuto da solo due figli, senza avvalersi di alcun supporto
esterno e quello che aveva deciso di affrontare, per proteggere la sua
famiglia, ne era la conferma più assoluta.
Il
fratello ricambiò la stretta di Lily ed appoggiò il suo viso contro la testa di
lei.
“….Significa
che fra poco torneranno a casa…” si limitò a dire.
*§*§*§*
Avete
visto cosa sono riuscita a combinare?
Cominciamo
con le spiegazioni; Vegeta e Goku si sono uniti con la normalissima danza della
fusione, perché ho dato per scontato che comunque il caro Principino avesse
deciso già in precedenza di impararla. Vegeth è il nome vero che avrebbe nel
fumetto in quanto Vegeta e Kaaroth,
solo che “occidentalizzatoitalianizzatomodificato” ne è uscito Vegekou nel
cartone. I potara assolutamente no! Significherebbe fusione definitiva! Gogeta
sempre no, cioè non mi piaceva il nome, Vegeth è meglio, almeno tutti conoscono
bene com’è fatto fisicamente, dato che l’hanno visto nella saga di MajinBu e
poi mi stava simpa! Cmq elechan, non temere, Ben avevo già deciso da tempo di
farlo passare a miglior vita!
Vi
ringrazio come sempre per i commenti!
Saluti
a Spoil3r, rslvictory e elechan!
Ora vado
a vedere la tv, tra poco c’è naruto! Il grande scontro tra Sasuke e Naruto…ma
io cmq tengo per il biondino testa quadra! Sasuke è fascinoso ma complessato!!
Ciaooo!!!
Aly-