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Autore: _Mio_Smile_    22/05/2013    2 recensioni
- Si può sapere che cazzo stai facendo?!-
- Esattamente quello che voglio – gli rispose prima di voltarsi verso Louis e posare le sue labbra su quelle del castano
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sguardi

 

Ma salveeee!! Ecco qui il capitolo 2. E’ sicuramente più lungo del precedente e spero vi piaccia.

Buona lettura!

Mio :)

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Ciò che lo svegliò di soprassalto, stavolta, non fu il suo solito incubo ma il suono della sua odiosa sveglia. Quanto avrebbe voluto romperla in mille pezzi!! Era la seconda cosa che odiava di più, dopo i suoi incubi.

Sbuffando come un treno, si stiracchiò e si alzò dal letto. Si diresse verso il bagno trascinando un po’ i piedi: ogni mattina si alzava più stanco del giorno prima e non era normale. Non alla sua età comunque.

Decise di non pensarci e, spogliatosi, andò sotto la doccia, dove riuscì a recuperare almeno un po’ di lucidità. Dopo circa quindici minuti, uscì dal box e si avvolse un asciugamano intorno alla vita. Guardandosi allo specchio, non gli dispiaceva ciò che vedeva: ammalianti occhi verdi, ricci morbidi ed un corpo che molti avevano definito più che adatto per fare il lavoro di modello. Secondo lui, c’era della pancia di troppo ed è per questo che da circa un mesetto aveva iniziato ad andare a correre: andava ad Hyde Park, cuffiette nelle orecchie, e correva fino a non avere più fiato.

Si riscosse dai suoi pensieri quando gli occhi gli caddero sull’orologio che teneva in bagno: le otto meno un quarto!! Perfetto, non sarebbe mai arrivato in tempo al suo appuntamento mattutino. Niall l’avrebbe ucciso. Asciugò i capelli meglio che poté ed infilò le prime cose che trovò nella sua stanza: un paio di jeans neri non troppo stretti ed un maglioncino con scollo a V azzurro: era già fine Marzo ma non si poteva ancora andare in giro a maniche corte così, anche se quel maglione era a maniche lunghe, aggiunse un giubbotto di pelle nero. Entrò n cucina, dove regnava il caos più assoluto, e riuscì ad afferrare un paio di biscotti prima di uscire.

Corse fino al bar davanti al quale si vedeva ogni mattina con Niall. Il ragazzo era già li, le braccia incrociate e la punta del piede che tappettava per l’impazienza, Non poteva dargli torto: doveva essere li alle otto mentre si era presentato con venti minuti di ritardo. Quando il biondo lo vide arrivare, lo fulminò con i suoi occhi azzurro cielo.

- Harry Edward Styles!! Che cosa devo fare per farti arrivare puntuale agli appuntamenti? – lo sgridò dandogli una pacca sulla testa.

- Portami Louis Tomlinson e stai sicuro che sarò anche in anticipo.- rispose lui con un sorriso beffardo. Ma che cazzo stava dicendo?? Lui, Louis, doveva toglierselo dalla testa. Non gli apparteneva. Non più ormai.

L’altro sbuffò ma non riuscì a rimanere arrabbiato. Non davanti ad Harry e così gli sorrise.

- Scusa, Nialler, mi sono perso mentre mi guardavo allo specchio … -

- Come al solito! – replicò il ragazzo – e come al solito, saremo in ritardo anche stavolta. Se oggi non ci mandano dalla direttrice siamo graziati, lo sai? –

- Puoi scommetterci. Ma dimmi … non ti sei dimenticato qualcosa? – lo prese in giro Harry mentre lo stuzzicava con l’indice sulla guancia più volte, sorridendo.

- Si, ok, d’accordo! Ho capito, ma smettila! – si fermò mentre l’altro faceva lo stesso. Lo guardò mentre Harry allargava le braccia con un sorriso sulle labbra.

- Andiamo … -

Niall sorrise e gli si buttò fra le braccia, abbracciandolo.

- Buongiorno! – gli disse affettuoso mentre gli lasciava un bacio sulla guancia ed Harry lo stringeva a se sorridendo come un bambino fra  suoi capelli.

- Ora si che è un buongiorno – rispose il riccio lasciandolo andare – Però perché ti fai pregare ogni mattina? Ti costa tanto abbracciarmi? – gli chiese mettendo il broncio.

- Ma no, scemo!! Mi piace vedere come ogni mattina torvi un modo sempre diverso per avere questo buongiorno … - gli rispose il biondo sogghignando leggermente.

- Sei perfido! –

- Non quanto il prof di matematica quando ci vedrà entrare per l’ennesima volta a metà della sua ora – gli ricordò Nialler. Il riccio lo guardò e sorrise.

- Si, ok, mi sbrigo. Per quanto può valere … - rispose stringendosi nelle spalle mentre accelerava il passo verso la scuola.

 

- Signor Styles, signor Horan … non disturbatevi ad entrare: andate dalla direttrice – disse l’insegnante di matematica non appena i due aprirono la porta. Non aveva nemmeno alzato gli occhi: quei due erano gli unici ad essere sempre in ritardo.

- Te l’avevo detto – sussurrò Niall mentre uscivano di nuovo ed andavano in direzione.

- Vabbè, in fondo ce lo meritiamo anche … abbiamo 17 anni io e 18 tu … dovremmo sapere che cos’è la puntualità … in teoria – sottolineò Harry scoppiando a ridere. Niall fece lo stesso.

Mentre percorrevano il corridoio in cui c’era l’ufficio del preside, vi trovarono anche quei due schianti assurdi di Louis Tomlinson e Zayn Malik Il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castani vestiva con un paio di pantaloni rossi, una maglia a righe bianche e blu ed un sorriso mozzafiato che purtroppo non era rivolto al riccio ma al moro. Sia Harry che Niall si misero ad aspettare fuori dall’ufficio, il più lontano possibile dagli altri due, ma il riccio non riusciva a staccare gli occhi da Louis, dai suoi occhi e dalle sue mani intrecciate con quelle di Zayn. Harry sentì una fitta al cuore: le sue mani in quelle di un altro. Le sue mani non erano nelle sue. Quando Louis spostò il suo sguardo su quello di Harry, questo trasalì e i affrettò a guardare altrove. In teoria il riccio lo odiava. In realtà non era così.

- Ehi, che hai? – sussurrò Niall vedendolo strano.

- Niente … - rispose il riccio ma il biondo non era stupido e gli bastò un’occhiata prima ad Harry e successivamente a Louis. Guardò di nuovo Harry e il suo rossore diffuso sulle guancie: era cotto. Ma proprio cotto. Il biondo sbuffò, irritato. Lui ed Harry dovevano parlare. Era necessario.

- Signor Tomlinson, entri – la segretaria rientrò e il ragazzo si alzò dalla sedia.

- Ci vediamo dopo – sussurrò a Zayn prima di lasciargli un bacio per niente casto sulle labbra piene.. Il moro se ne andò e Louis, poco prima di entrare, lanciò un’occhiata ammiccante ad Harry, che si rabbuiò.

- Harry, fammi il favore: non trattarmi come un povero deficiente. – gli disse Niall non appena Louis entrò nell’ufficio e il riccio ebbe sospirato.

- Come? – sembrava allucinato.

- S ìi vede lontano un miglio che Tomlinson cerca di comunicare con te, anche se in modo discutibile, e tu fai il sostenuto. Sei arrabbiato con lui ma … non capisco: vuoi ignorarlo ma non lo vuoi davvero … - Niall lo guardò intensamente, cercò di carpire quel segreto che Harry nascondeva ma fu inutile, non ci riuscì.

Non era ancora il momento. Quando l’altro avrebbe voluto parlare l’avrebbe fatto ma ad Horan scocciava lo stesso dover aspettare.

Stettero in silenzio per un po’ fin quando non videro uscire Louis dall’ufficio della preside: aveva un’espressione seria e scocciata sul volto ma sgranò leggermente gli occhi vedendo Harry ancora lì. Lo guardò intensamente, per quelli che gli sembrarono minuti interminabili ma il riccio lo guardò male e distolse lo sguardo, dicendo qualcosa all’orecchio di Niall. Il castano abbassò lo sguardo e si dileguò in fretta.

 

Angolo autrice

Macciao ragazzuoli belli :3 Dopo un sacco di tempo ho finalmente aggiornato la storia e spero che il capitolo vi sia piaciuto un po’. Non voglio dire niente, vorrei sapere che cosa vi piace, che cosa no, le vostre impressioni insomma u.u

Alla prossima

Mio :)

  
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