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Autore: Vale_directioner_mixer    23/05/2013    0 recensioni
una ragazza perde la sua stella, ciò che la guida, o ciò che la inganna?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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PARLA LOUIS
Sono preoccupato cazzo! La mia migliore amica ha tentato il suicidio e non si è confidata con me...prima mi diceva tutto, possibile che ci siamo così distaccati? Le voglio un bene dell'anima e per me è tutto..insomma, la amo! Si, è proprio amore stavolta, glielo stavo dicendo quando è svenuta. Ora mi vergogno, avevo trovato il coraggio ma non lo trovo più.

PARLA DENISE:
Mi sveglio in una stanza d'ospedale. Mi guardo il polso. è tutto fasciato per evitare un emorragia. Mi si avvicina il dottore che aveva curato Tom. -Ancora stupito mi disse -oh! guarda chi si rivede- guardò la cartella clinica e poi aggiunse - almeno so come ti chiami. Denise, giusto?- annuii...poi continuò -devi tenere quella benda per un altro paio di settimane...poi la potrai togliere. Abbiamo fatto in modo che tu dorma a casa tua, come immagino che preferisci, però ad una condizione...- ero sollevata, perchè mi andava di tutto tranne dormire la dentro, come in una madhouse...però ero agitata...quale era questa condizione? -sarebbe?- mormorai. Il dottore si sistemò gli occhiali e mi diede uno sguardo severo -devi condividere la camera con Louis-. Beh, non era un problema, basta che cerano 2 letti separati e andava bene. -ok, va bene- dissi convinta... -dopotutto è il mio migliore amico e non deve essere spiacevole- il dottore mi guardò meravigliato perchè si aspettava un rifiuto, oppure un po' di lamentele... -vuoi louis qui?- mi disse un infermiera tutta zuccherosa...troppo zuccherosa. perciò risposi secca -si- e mi stesi sul lettino. Dopo pochi minuti un tornado (alias louis) si abbattè in camera. si sedette accanto a me e mi chiede subito come mi sentivo e se avevo sete o fame. - Louis, portami a casa- (take me home ahah). Louis andò dal dottore e chiese se potevo essere dimessa. Il dottore acconsentì e diede a lou delle istruzioni per i prossimi giorni. 

PARLA LOUIS:
Il dottore mi portò fuori e mi disse -allora devi stare attaccata a denise, la devi confortare se è giù e ogni tanto dagli questa crema cicatrizzante sulle ferite, ma devi metterla te perchè non sappiamo ancora se fidarci di lei- continuavo ad annuire e continuò -poi questo è il mio numero- e mi porse in mano un fogliettino -mi chiami se c'è qualche problema-. Presi il telefono per salvare il numero in rubrica, e per sfondo del telefono avevo una foto mia e di denise assieme. -vedo che siete molto amici- osservò il dottore...io risposi -si, da molto, noi ci fidiamo ognuno dell altro a vicenda- poi, per cambiare discorso, aggiunsi -ah, possiamo evitare di convocare psicologi? lei non vorrebbe- 
Il dottore annuii e andò a chiamare Denise, che, appena mi rivide si appoggiò a me per essere più stabile. La abbracciai e durante quel momento magico un bambino chiese a sua madre -mamma perchè quei due si abbracciano?- e la mamma rispose -perchè si amano..dai niall andiamo che se no facciamo tardi!-. mi sporsi a guardare il bambino e aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. Poi aiutai a camminare Dè (il suo soprannome inventato da me). Arrivati alla macchina la adagiai sul sedile posteriore e lei prima di staccarsi da me mi accarezzò il viso con dolcezza.

PARLA DENISE: 
Penso di stare innamorandomi di louis. Si comporta così dolcemente. Prima, quando gli ho accarezzato il viso, ho sentito una strana sensazione...mi sto innamorando...come posso aver dimenticato così Tom? forse non era così importante, forse non era quello giusto. 
Avevo ancora una domanda -louis...prima quando quella donna ha detto che ci amavamo, perchè non hai ribattuto?- e lui mi rispose - ehm...uhm...perchè te non l'hai fatto?- ecco, e ora cosa rispondevo?? gli dissi - avevo capito tardi ormai- e lui -se cett cett- 
Era così bello parlargli!! 
Arriviamo a casa e mi porta sul divano e mi fa stendere. louis mi dice -stavolta cucino io, certo che mi hai fatto prendere un bello spavento!- e io gli dissi -stavo male, e anche ora sto male- si fermò e venne vicino a me e mi spostò in modo che ci fosse posto anche per lui. Si stese accanto a me e mi abbracciò...wow amo il suo contatto fisico! 
Io gli sussurrai -non ho fame- e lui mi disse -neanche io...sono stanco, è stata una dura giornata- 
e io lo abbracciai ancora di più stringedolo a me. 
-beh anche per me-
- ci credo!-
louis mi volse uno sguardo malizioso
-andiamo a letto?-
-mica in quel senso spero-
-no no masse-
sospirai compiaciuta. 
andai nella camera di louis e vidi che i letti erano attaccati...io urlai 'lou! aiutami a spostare il letto!- dopo un po accorse lui ad aiutarmi. Feci in modo che tra i nostri letti rimanesse il comodino così non eravamo così lontani.
Andai a mettermi il pigiama in bagno e arrivata li mi guardai la benda. Cercai con un dito di allargarla
-Non ci provare neanche!-
-Louis! stavi spiando-
-ehehe-
uscii e gli tirai uno scappellotto
Poi tornai dentro e feci come facevo alle elementari quando i maschi cercavano di spiare nel bagno...mettevo nel lucchetto della carta igienica. Feci tutto con calma e tornai in camera che lou era già sotto le coperte pronto per dormire. 
-buonanottee -
-notte lou-
mi infilai nel letto e gli diedi la mano...la mano ferita..mi addormentai così. 
Mi svegliai la mattina tardi...non sapevo che ore fossero e mi alzai subito, chiedendomi perchè la sveglia non avesse suonato. Scesi in cucina e lessi l'orario
-eeeh? le 7:30? occazzo io devo essere a scuola alle 8!-
-non ci vai a scuola finchè non ti guarisce quello, non so se hai capito-
-come? meglio-
vidi che lou aveva preparato una tazza con i muesli al cioccolato, i miei cereali preferiti. 
Mi sedetti e aspettai che il caffe di louis fosse pronto...poi lou si mise di fronte a me, come non potevamo mai fare perchè io la mattina alle 7:30 partivo per andare a scuola e louis si alzava alle 9 perchè lui aveva lasciato la scuola per entrare in una band, gli One Direction...solo che, non avevano per niente successo e ormai si erano un po' mollati, anche se si tenevano in buoni contatti. 
Mi guardò negli occhi e sentii le farfalle nello stomaco...i suoi occhi blu come l'oceano si specchiavano nei miei occhi verdi oliva. Mi sorrise teneramente, e lì capii che lo amavo...si, ne ero innamorata. 
Louis fece per dire qualcosa ma si bloccò e io gli chiesi -cosa stavi dicendo?- 
-n..niente di importante-
-no, lo voglio sapere...ti voglio bene-
-ecco, beh...non voglio più essere il tuo...-
a louis squillò il telefono e si alzò per rispondere
 
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