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Autore: MayniacGlamFreak    24/05/2013    5 recensioni
Connie ha un fratello metallaro che la porterà in tour nell'86.
Tante cose cambieranno su quel pullman,fra amore,morte e delusioni.
Non si promette costante aggiornamento.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Connie il dentifricio!Hai preso abbastanza vestiti?Ti manca qualcosa?"-farfugliava freneticamente Jan,infilando borsate di panni e altre cose nella valigia della figlia.
"Mamma stai calma!"-sbottó l'adolescente rossina-"Parto solo un mese con Cliff,stai buona.".
Il ragazzo appena nominato fece la sua comparsa allo stipite di camera,magro e completamente vestito di jeans,con una criniera di capelli rossicci come la ragazza che in quel momento si stava sorbendo tutte le raccomandazioni della madre.
"Mmmh,carino questo sorellina!Potrebbe piacere anche ai ragazzi!"-disse fregando la biancheria di Connie.
"Clifford Lee Burton,togli le tue zampacce da bassista metallaro dalla mia valigia!"-lo ammonì con l'indice accusatore.
"Perché altrimenti che fai?"
"TI BORDO."*
Il capelluto bassista di casa Burton voltò l'angolo sghignazzando nella corsa al piano inferiore,mentre la sorella lo seguiva ridendo e avventandosi su di lui alla fine delle scale.
Finivano sempre per divertirsi così,stesi sul tappeto a lottare come da piccoli,e ancora la mamma come una volta li riprendeva.
"Signorina,se vuoi partire,hai da finire il borsone,chiaro?"
"Si,mà."
"Vai vai,sia mai che non ti ci mandi.È da tanto che aspetti il tour,vero?"-aggiunse Cliff scompigliando i capelli della sorella,sorridendole amorevolmente quando lei lo aveva abbracciato goffamente.
"Ti voglio bene fratellone,tu non hai idea di quanto sono eccitata all' idea di partire con voi!".
Non era un ragazzo dedito alle smancerie,ma era affettuoso,specie con Connie,la sua piccolina da proteggere e consolare.
"Cliff,non avevi le prove alle 5?"
"Si,perché?Che ore sono?"
"Le cinque meno due."
"Cazzo!"-e lei vide schizzare via il fratello alla velocità della luce come era piombato in camera sua dieci minuti prima.Vide la sua figura saltare in macchina e partire,sigaretta in bocca e Misfits a palla nella radio della "bagnarola",come con affetto chiamava la vettura.
Cercó di bloccarlo invano Connie,se non fosse stato così di fretta gli avrebbe chiesto un passaggio.Adorava assistere alle prove del gruppo,vedere il fratello con gli amici fare headbanging fino a staccarsi la testa,inebriati dalla musica che loro stessi producono,tirandola fuori dal loro cuore senza ma e perchè,una parte di quei ragazzi che essi donano ai fan e alla gente che li supporta,che crede nel loro sogno:4 giovani capelloni coi jeans sdruciti che nati quasi per caso come cover band,stavano scalando la montagna del successo.
"E one,two.."-contava il danese battendo le bacchette insieme e lanciando occhiate ai compagni.Come un rombo di tuono arrivò potente il primo colpo di batteria,seguito a ruota da altri,frenetici riff di chitarra,poi si aggiunse il basso,e ultima ma non per importanza la voce.
Make his fight on the hill in the early day 
Constant chill deep inside 
Shouting gun, on they run through the endless gray 
On they fight, for they are right, yes, but who's to say? 
For a hill, men would kill. Why? They do not know 
Suffered wounds test their pride 
Men of five, still alive through the raging glow 
Gone insane from the pain that they surely know.
Ogni tanto c'era un interruzione,una cazzata,qualche improperio per il tempo o la scelta della scaletta,e ripartivano dopo una birretta,onnipresente.
Alla fine arrivarono già ubriachi all'ora di cena,ora in cui come da precedente accordo,arrivò Connie per dormire e cenare lì,portando il cibo:McDonalds a volontà.
Inutile dire che presto tutto venne divorato e altre tre casse di birra finirono,prima dell'arrivo di Smirnoff e Jägemeister.
La ragazza,che come al solito rimase l'unica sana,si divertì con strafalcioni e sproloqui che gli amici tirarono fuori.
"Ehi Cliff,la tua chitarra fa dun dun dun e le mancano due corde,perché?"
"Penso che siano scappate a Timbuctù,perché me lo chiedi Odino?"-discutevano due molto sobri James e Cliff.
"Ma nooo,non lo vedi che è Thor?Io lo so perché sono danese!"-aggiunse il nanetto.
"È vero,e tu lo sai a chi assomigli?"
"No Kirk,dimmi!"
"Alla sirenetta di Copenhagen!Ti manca solo una cosa!"
"Cosa,la pinna?"
"No,le tette."-concluse il chitarrista moro ridendo al passaggio di una mosca che in quel momento gli sembrò
la cosa più interessante e divertente di questo mondo.
Connie si rotolava dal ridere e avrebbe voluto filmarli,prima che cadessero nella fase sonnolenza.Li avrebbe dovuti quindi trascinare fino al materasso e al divano,per ritrovarli magari la mattina dopo sul pavimento o sdraiati fra i due letti,come fotografò una volta Cliff.
Finita l'euforia e terminate le cazzate,Kirk si addormentò di traverso sulla poltrona,James sul divano mezzo sdraiato sul rosso e Lars,sul tappeto.
Connie stese le sue labbra in un sorriso seguito da un risolino ovattato,e si accovacciò sul pavimento,dove giaceva raggomitolato il batterista.Toccò leggera il suo braccio nel vano tentativo di svegliarlo,così applicò una pressione maggiore e lò strattonò finche non smise di russare ed aprì gli occhi confuso.
"Sirenetta,che ne dice se la portassi a letto,date le sue condizioni?"
Tutto quello che ricevette come risposta fu un misto fra un grugno ed un mugolio.
"Ulrich su,alza il tuo deretano nordico dalla moquette."
Dopo qualche sforzo il ragazzo barcollante era in piedi,sul volto aveva una smorfia assonnata.
"Su vieni,ti sistemo io."-e gli porse la mano.
Il ragazzo si mosse a tastoni,inciampando,così si aggrappò alla vita della rossina.La guardò con un sorriso ebete stampato sulla faccia da elfetto e posò non proprio delicatamente la mano sul fondoschiena della ragazza,che disturbata spostò il braccio di Lars sulla sua spalla.
"Te la passo perché sei ubriaco,ma alla prossima ti arriva un ceffone."
Dopo mille peripezie finalmente giunsero a destinazione e la ragazza poggiò il giovane sul letto,ritrovandosi inaspettatamente su di lui,che l'aveva tirata verso di sè ridendo.
"Beh allora?"
"Sei tu che hai detto che mi portavi a letto!"
"Si ma io non sono compresa."
Ad un tratto il ragazzo approfittò e la distanza fu nulla,un bacio al sapore d'alcool.E poi un bruciore sulla guancia.
"Te l'avevo detto che il ceffone arrivava."-sibilò la rossa alzandosi,mentre Lars inebetito massaggiava la guancia offesa.
 
 
 
 
 
 
Lucia's corner:
Bene,è il primo capitolo,non so come sia venuto se non corto,a voi il giudizio c:
Boh era un'idea venuta così dal nulla guardando le foto di Cliff e scritta a scuola durante supplenze ed interrogazioni!
Si accettano anche critiche e non si promette un costante aggiornamento!
Dedico questo primo capitolo a Sara,la mia panda Parawhore che mi ha aiutato e a un mango,si a un frutto tropicale metallaro che mi ha rubato il cuore.
*Ti bordo,nel senso ti picchio,boh mi sembrava più efficace e sorry ogni tanto scappo con qualcosa in dialetto! (ebbene si,i Burton hanno origini casentinesi.)
Connie Burton in realtà sarebbe la sorella più grande di Cliff ma qui sarà del '69.
James è chiamato Thor da una mia amica poichè le ricorda un vichingo,quindi ho usato questo nella storia e nel dialogo molto sano,che mi rendo conto ora,fa abbastanza pena ahaha.
  
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