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Autore: Manga elevato 3    25/05/2013    3 recensioni
Roberto Abello è uno scienziato pazzo molto temuto, un giorno ha voluto provare a creare una nuova razza L’esperimento finisce fuori controllo e le Sue vogliono conquistare il mondo.Ma dodici ragazzi intendono fermarle, ma non sarà una cosa facile, infatti molti rischiano di venire assimilati dalle Mary.Riusciranno i nostri eroi a fermarle?
(storia ad oc)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pov Hana
Corsi via da Haruna, lontano da quella sorella col sangue diverso dal mio.
Non potevo permettermi di piangere, solo i deboli piangono... e io non sono debole! Ma come posso rimanere impassibile davanti alla sorte di mio fratello? Non si sa nemmeno che fine abbia fatto.
Correvo verso l’unica persona che sarebbe stata in grado di aiutarmi: Miku.
Lei è nota in tutto il campo per essere sadica. È anche molto rompipalle, ma a causa della mia apparente freddezza, vengo sempre scambiata io per la guastafeste. Nonostante ciò le voglio molto bene, ed è la mia migliore amica.
Per mia fortuna, malgrado l’edificio sia enorme, riesco a trovarla subito.
-Hana…ma tu
Non facciamo in tempo a salutarci, che subito nota i miei occhi lucidi. Lei è alquanto scandalizzata, vedermi piangere è un evento più unico che raro.
-Non qui e non ora
Dissi, togliendomi gli occhiali e ripulendomi gli occhi con il dorso della mano. Non potevo sopportare che altra gente mi vedesse in quello stato pietoso.
-Ok. Vieni
Rispose lei, preoccupata, trascinandomi via.
Miku mi portò in camera sua, luogo che entrambe consideravamo sicuro, in quanto nessuno a parte noi è mai entrato e uscito vivo da quella stanza.
Camera di Miku era un parallelepipedo dalle pareti verde smeraldo, tappezzate di poster di gatti. Sul suo letto vi erano un infinità di peluches e cuscini a forma di gatto. Le lenzuola del suo letto erano rispettivamente verdi con su un gatto che faceva ciao. La scrivania e la libreria erano una massa di legno e chiodi tenuta insieme per miracolo.
La rosa si stravaccò sul letto, e poi mi lanciò un peluches gigante a forma di Gatto Silvestro, sul quale avrei dovuto poggiare le mie chiappe. Indecisa se sedarmici sopra oppure no, decisi che era meglio accucciarsi sul tappeto.
-È per tuo fratello, non è vero?
Chiese, con gli occhi che luccicavano. Detesto farla preoccupare, anche perché quando si preoccupa diventa troppo pucciosa per i miei gusti.
Le feci si con la testa.
-Intendo trovarlo, e se è morto esigo vendetta!
Punto. Stringo i pugni e le scambio un occhiata incavolata: anche lei, a quanto ne so, a quasi perso una o meglio due persone care.
Crau-cruc-crosc
Drizzammo entrambe le orecchie, quanto udimmo qualcuno sgranocchiare dei biscotti, fuori dalla porta. In primis pensavamo a qualche mocciosa appena giunta al campo, che si era persa; poi finalmente capimmo chi era.
-Se si parfa di uffideve venco anfe iu
-Pussa via Katarina, non ti voglio tra i piedi.
La interruppe Miku, con fare annoiato. Ormai, fin dal primo giorno in qui siamo arrivate qua, abbiamo imparato a decifrarci a vicenda quando parliamo con la bocca piena.
Katarina ha diciannove anni, è una tipa dal fisico atletico e i lunghi capelli rossastri. Se ne va in giro con delle spade e dei coltelli (nascosti non si sa dove). Ella è l’assassina più famosa a livello mondiale, basti pensare che, solo a sentire il nome Katarina du Couteau, vengono i brividi. Dicono che intorno a lei si sia formata una sottospecie di aura maligna, composta dalle anime delle persone che ha ucciso.
-Per me va bene, più siamo meglio è.
Una come Katarina, ci farebbe senza dubbio comodo.
La diciannovenne, senza fare troppi complimenti, entrò nella stanza e si gettò sul letto, più precisamente nel punto in qui c’era Miku.
La ragazza dagli occhi giallo miele, aveva preso un colorito viola scuro. Penso proprio che Kata ci goda, e non solo per via del suo orientamento sessuale, ma anche per il fatto che è alquanto crudele.
-Non vedo l’ora di sperimentare il mio nuovo coltello da macellaio!
Tuonò allegramente Miku, dopo essersi liberata dal pesante fardello, con sommo dispiacere da parte dell'altra.
Poi, dallo stivale, tirò fuori un lungo coltello con la lama affilata.
-Secondo voi, perché porto le scarpe di tre taglie più grandi?
Chiese, ironica, la rosa, pavoneggiandosi per il suo grande coraggio.
Io mi diedi un colpo sulla fronte, per sottolineare la stupidità di Miku.
Katarina invece, dapprima la guardò alquanto sconcertata, poi tirò fuori un coltello dal reggiseno.
-In confronto a quello che ho appena fatto, non è niente.
Sentenziò la maggiore.
Miku le strappò il coltello di mano.
-Ma come?! Avrei rischiato di affettarmi i piedi!
Protestò la più piccola, ma Katarina riuscì a metterla a tacere:
-E io? Guarda che avrei potuto tagliarmi le tette!
In mezzo a tutta quella tragedia, ste due avevano ancora il coraggio di scherzare.
Io strinsi i pugni, ficcandomi le unghie nella carne, e con tutto il fiato che avevo, urlai:
-Stupide! Come potete mettervi a ridere in un momento del genere?! Fuori c’è gente che muore!
Stupide! Stupide! Stupide! Con che coraggio, potevano scherzare in momenti come questi? Ero furente, mi mancava il fiato e i miei occhi erano iniettati di sangue. Sentivo i battiti del cuore accelerare.
-Calmati!
Tuonò Miku, saltandomi addosso e bloccandomi per le braccia. Cercai di divincolarmi, ma ero talmente fuori di me, che il mio corpo si rifiutava di darmi ascolto.
Katarina mi mise un biscotto in bocca, per zittirmi.
Solo allora notai che ambedue avevano gli occhi coperti di lacrime.
-Anche noi abbiamo perso delle persone care, o quasi, per colpa di quelle troie.
Cominciò Katarina.
-Ma non per questo dobbiamo smettere di vivere!
Continuò Miku, saltandomi addosso e abbracciandomi così forte da soffocarmi.
-Su Hana, sorridi, se no quando ritroviamo Milo gli raccontiamo tutto (così ti mette in castigo, rompipalle!)
Concluse Katarina, mangiando un altro biscotto.
Io, a mia volta, abbracciai Miku.
-Sei l’amica migliore del mondo!
Ululai in prenda alla gioia.
Katarina, in segno di apprezzamento, non ricevette un abbraccio ma un cuscino in piano viso. Ciò scatenò una battaglia a sangue freddo che vide la morte di migliaia di gatti.
-Oh, cos’è tutto sto casino? Vogliamo partecipare anche noi!
-Cretino! Ci hai fatto scoprire!
Ed ecco che da dietro la porta saltano fuori Roberto e Candy.
Roberto, il quale ha dei capelli semi-corti neri e boccolosi. Indossa degli occhiali con la montatura trasparente. Ma la cosa che spicca di più sono i suoi occhi azzurri, che risaltano a causa del colore scuro dei capelli. Il caro Roberto è uno dei migliori hacker in circolazione, ed è appunto a causa del suo lavoro che l’abbiamo conosciuto: una sera, mentre lavoravo su alcuni dati, qualcuno ha cercato di intrufolarsi nel mio database, e per poco non ci riusciva! A causa del ammirazione reciproca (su come lavoriamo) abbiamo finito per diventare amici.
Candy sembra un dizionario vivente, non tanto per l’aspetto, ma per il carattere: infatti la cosa he spicca di più in lei è il fatto che parla poco, e quando lo fa, usa dei termini da vocabolario e paroloni vari che oserei definire terrificanti. La prima volta che la vidi pensai subito che fosse perfetta come hacker, ma la mia ipotesi si rivelò errata in quanto è subito entrata nella classifica delle migliori spie dei quattro campi. La nostra cara genietta ha dei lunghi capelli biondi e mossi che tiene legati in due codini alti, i suoi occhi sono verde acqua e inespressivi.
Ambedue avevano la bocca piena di biscotti, e fu allora che a Miku venne il dubbio:
-Ma……non è che li avete presi dallo scaffale che nascondo adeguatamente dietro alla pianta, vero? Perché sapete, in quel caso avete preso i MIEI frollini.
Candy e Roberto sputarono all'istante i biscotti, mentre Katarina rimase paralizzata.
-Ce li ha dati lei!
Urlarono i due, indicando la maggiore.
-Mamma non vi ha insegnato che indicare con il dito è maleducazione?
A parlare fu una ragazza dai capelli viola, perfettamente lisci, e gli occhi del medesimo colore. Ella si chiama Nozomi Susumu, detta Nozo-Kun o Susu-chan, dipende dalle occasioni. Lei fa quasi paura, a volte viene li e si struscia contro le gambe del primo che trova, per poi mettersi a menarlo! Sembra quasi che abbia due personalità. Purtroppo di lei so solo questo e qualche voce di corridoio, nulla in più.
Anche lei, come se nulla fosse, si mangiava dei frollini.
-Toglietemi una curiosità, ma in quanti siete dietro alla porta?
Chiesi io, preoccupata per i biscotti di Miku.
-Ok, ragazzi ci hanno scoperti
Ed ecco che nella stanza fece ingresso il resto del gruppo:
Diana Raven, detta Crow, un'altra hacker. All'apparenza fredda e schiva, come la sottoscritta, ma sotto tutta quella scorza nasconde un cuore d’oro. I suoi capelli sono castani, con qualche ciocca blu, e malgrado siano lisci e in ordine, si ostina a legarli in una coda bassa.
Cloud Newell, detto nuvoletta solitaria, nuvoletta complessata. I suoi occhi sono azzurri e i suoi capelli sono biondi, è alto ed è abbastanza muscoloso; insomma, se non fosse per il suo carattere ombroso e perennemente incazzato, sarebbe il principe azzurro ideale. Corrono anche voci sul fatto che sia del altra sponda, ma sinceramente non me ne frega niente, chi sono io per giudicare l’amore? Il nostro bel biondo è una spia, occasionalmente fa anche l’hacker.
Mikoto Suoh, quello che dice di essere ‘’Il re rosso’’ ma che ora della fine chiamano tutti Mikoto-san. Capelli rossi, sigaretta in bocca e aria da figo, si, basterebbe tranquillamente questo per descriverlo esteticamente. Il famigerato ‘’re rosso’’ è in realtà il ‘’re pigro’’, infatti, il buon vecchio Mikoto è l’essenza stessa della pigrizia. Pochi hanno avuto l’onore di vederlo, e in pochi lo sanno, ma Mikoto è un cecchino eccellente e vanta il fatto che riesce a colpire un uomo solo vedendone il lume della sigaretta.
Francesca Corradino, Detta Francy o Fra. Capelli castano scuro, con qualche ciocca bionda e occhi verdi. La nostra Francy è un abile spia, e una ninja promettente. Di carattere è molto lunatica, quando non è nervosa è molto socievole (fin troppo) e quando si incazza non esita ad arrivare in fretta alle mani. Quando è triste si arrampica sugli alberi, e spesso canta delle canzoni deprimenti.
Lucy Bright, la pantera bianca. Lucy è una ragazza allegra e solare, spesso si aggrappa alle persone, alla ricerca di affetto. Ma non bisogna giudicarla solo da questo, perché non si direbbe mai che dietro un carattere tanto solare si nasconda una pericolosa ninja!
Hikari Furukawa, la blu psicopatica. La cosa che più mi spaventa, sono i suoi occhi color del sangue, che sembrano rispecchiare il suo carattere da pazza. Infatti, è una tipa alquanto spericolata e fuori di testa, ma a causa della sua arroganza, la gente si guarda bene dallo starle vicina. In origine mi si è presentata come spia, ma dopo aver visto come combatte, ho deciso di spostarla nella sezione kamikaze (dopotutto, lei è una pazza guerriera anti sue, che sia imparentata con Katarina?).
Chloe Moon, una delle poche persone che mi stanno simpatiche. Al contrario della maggior parte delle nostre flotte militari, quando è arrivata qua non ha voluto saperne di ricevere qualche soprannome, e nessuno ha osato obiettare. Si crede in grado di rimanere impassibile davanti a qualunque situazione, ma questa è solo un opinione che ha di se stessa: in realtà è molto impulsiva, non si fa problemi a sfoderare il suo coltello quando qualcuno la fa innervosire, è alquanto furba e aggiungerei meschina (è riuscita a fregare l’ingannabile, ovvero la sottoscritta).
Keiko Harumi, a quanto pare nella sua sezione non hanno molta fantasia, di fatti il suo soprannome è Kei. Crede nel destino e che tutto dipenda dal caso. È molto determinata e crede fortemente in se stessa, riesce sempre ha fare fare alle gente quello che vuole lei. È una ninja provetta.
L’ultima ragazza era la prima volta che la vedevo: ha dei begli occhi marrone chiaro, i suoi capelli erano biondi con le punte azzurre, la sua pelle è diafana, e ha un fisico molto slanciato.
La sconosciuta mi guardava dal alto in basso (era molto alta rispetto a me con una certa curiosità). Io risposi al suo sguardo, scambiandole un occhiata glaciale.
Anche Diana pareva incuriosita da codesto personaggio.
Roberto, notando la reciproca curiosità, ci presentò:
-Lei si chiama Michelle Diable, sopranominata Mike. È entrata da poco a far parte del esercito anti sue, quindi stava anche lei al campo del sud. Kazemaru la stava addestrando per diventare spia. Milo (basandosi su di te, che sei un hacker) le stava facendo un corso accelerato di informatica….
Subito uno strano impulso omicida si fece largo nel mio animo. Non sentivo Milo da un bel pezzo, ma ero stata messa al corrente del fatto che stesse addestrando Kidou, e che non avesse altri allievi al infuori di lui. Perché nessuno mi aveva avvisata? Io l’avevo reso partecipe del fatto che allenavo Haruna, quindi, perché tenermelo nascosto?
Anche Diana mostrava un certo disappunto, pareva alquanto irritata da quella ragazza (cosa che andava parecchio contro il suo carattere). Ma come darle torto? Milo e Kazemaru non passavano di certo inosservati agli occhi delle ragazze. Entrambe sappiamo che Milo ha una storiella con una ragazza misteriosa, che di certo (se conosco bene il mio gemello) non poteva essere Mike. Quindi il disappunto di Diana poteva essere spiegato in un solo modo: credeva che ella avesse una relazione con il suo bel turchese.
Anche Miku sembrava aver intuito, infatti si lasciò sfuggire un risolino divertito, che venne subito fatto tacere dallo sguardo di ghiaccio appartenente a Michelle.
-Mike ci ha avvisati della scomparsa di Milo……e noi, sapendo quanto sei legata a tuo fratello, abbiamo deciso di trasgredire qualche regola per poter dare inizio all’apocalisse.
Mi spiegò brevemente Lucy.
-E sia-
Incominciai, col cuore che batteva a mille e gli occhi sul punto di lacrimare per l’ennesima volta.
-Domani avrà inizio l’operazione apocalisse.
 
 
 
 
Angolo dei tre che sono sempre in ritardo:
Ale: *vestita come Superman, con un ventilatore alle spalle* No, mi impegnerò a scrivere (qua sono l'unica che lavora)
Giangi: Ma se gli altri capitolo sono già pronti -.- che cavolo fai?
Ale: Cancello, riscrivo, cancello...
Giangi: O__O''emm....ok
Samy: Ci sono anche io ^O^
Ale: Viva le uova di cavallo *____*
Samy: Adatte a mungitura robotizzata *___*
Giangi: Voi siete sceme O__O'' ancora con questa storia?
Samy: Bho, è Ale quella alla tastiera, io sto studiando *con un certo orgoglio*
Giangi: Ma è da un mese che andate avanti con sta storia!!!!!!
Ale: U___U
Samy: *se ne sbatte altamente*
Giangi: Visto che sono l'unico sano di mente, a cosa serve sto capitolo lo spiego io
Ale/Samy: *lo mettono a tacere con una melanzana*
Ale: Non vi preoccupate o voi che leggete, perché codesto capitolo serve solo a introdurre gli oc ^O^
Samy: Ringraziamo chi recensisce/segue/mette tra i preferiti/mette tra le ricordate......
Giangi: *riesce a togliersi la melanzana di bocca*Ringraziamo Zael che ha corretto
Ale: Nella speranza che il Giangi abbia pubblicato la versione corretta della storia Ò____Ò
Giangi: Non sono deficiente -.-''
Samy: No, però sei pucci *tira le guance*
  
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