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Autore: MonkeyD_Robin    25/05/2013    3 recensioni
Cosa accadrebbe sulla Sunny, in una notte afosa di metà settembre, se il capitano della nave non riuscisse a dormire come vorrebbe?
Rufy si siede sulla polena e inizia a ricordare i bei momenti del suo passato, quando tra le urla di Dadan, le minacce di nonno Garp, gli scherzetti dei fratelloni Ace e Sabo e il suo continuo lamentarsi, capirà davvero che i due ragazzi non lo hanno mai abbandonato in questo presente...ne Ace dopo la sua triste sorte a Marineford ne Sabo dopo essere sparito quel giorno di tanti anni fa...
Spero vi piaccia!^^
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dadan, Makino, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 11 - Una sorpresa per Ace


....Erano passati anni ormai dal primo incontro tra Ace e Rufy.
I due piccoli bambini erano cresciuti e maturati l'uno sotto la protezione dell'altro, diventando ogni giorno sempre più forti e coraggiosi.

-Oi fratellone!!!- urlava a pieni polmoni il minore -Svegliati, svegliati!!-
Il ragazzo con le lentiggini se ne stava tranquillamente a sonnecchiare sotto l'ombra di un grande albero nei pressi della capanna dei banditi finchè l'urlo di Rufy lo fece svegliare.
-Si può sapere cosa vuoi??- gli domandò seccato appena il fratellino lo raggiunse -Stavo dormendo così bene!-
-Ma ti pare questo il momento!?Io voglio allenarmi con te!-
-Sei davvero una piaga!Non possiamo rimandare a più tardi..?-
-Ma domani tu partirai...Avanti, combattiamo un'ultima volta prima che il tuo viaggio per mare cominci!-
-Uff..!- sospirò il moro alzandosi -D'accordo, hai vinto. Sei pronto?- gli chiese poi con un sorrisetto sul volto mettendosi in posizione d'attacco.
-Certo!- rispose prontamente l'altro allungando il suo braccio in direzione del fratello maggiore che però schivò con molta facilità.
-E' tutto qui quello che ti ho insegnato in questi anni?!- lo provocò Ace scagliandosi su di lui. Il più grande stava per mollargli un pugno diretto in faccia ma Rufy riuscì a pararlo incrociando le mani davanti al viso giusto un attimo prima.
-Stavolta non te la caverai facilmente Ace!-
-Scommettiamo che vinco di nuovo io?-
-Questo è tutto da vedere.- stabilì il giovane di gomma per poi gridare -Gomu gomu no..Frusta!-
Conoscendo bene le potenzialità e i poteri derivati dal frutto del diavolo che aveva mangiato il fratellino, Ace fece per abbassarsi ma capì troppo tardi che l'attacco di Cappello di Paglia in realtà era una finta. Infatti il Gommino, come lo soprannominava lui, invece che allungare la gamba destra per sferrargli un calcio, si attorcigliò sul corpo dell'avversario e una volta assicuratosi di aver bloccato ogni suo movimento, gli diede una testata che lo fece barcollare.
-..Accidenti!- esclamò il fratellone -Adesso te la faccio pagar cara!- avvertì minaccioso il suo nemico temporaneo, rimasto stupito dal fatto che il figlio del Re dei Pirati non fosse caduto a terra nemmeno dopo aver incassato quel colpo portentoso.
Il maggiore cercò di avvicinarsi per poterlo attaccare con maggiore probabilità di vittoria ma avendo previsto che Rufy sarebbe sicuramente indietreggiato di qualche passo, gli fu immediatamente alle spalle cogliendolo di sorpresa.
Il nipote di Garp si girò di scatto verso il fratellone ma quest'ultimo gli riservò una micidiale combo di pugni diretti all'addome che lo costrinsero ad inginocchiarsi a terra.
-Hey Ace!- lo chiamò il più piccolo poco dopo essersi ripreso.
-Mh?Non dirmi che non te lo aspettavi!-
-NO!!Ma perchè va a finire sempre in questo modo??..Eppure mi sono allenato duramente!-
-Avrai anche potenziato i tuoi colpi ma ciò non serve a niente se il tuo avversario riesce a prevedere in anticipo le tue mosse.-
-Mi dici come hai fatto?-
-Ricordati che in una lotta non si può usare solo la forza. Io conosco i tuoi punti deboli perchè sono tuo fratello ma sicuramente durante la tua avventura incontrerai dei nemici potenti che non ti lasceranno in vita, neanche dopo averti mandato k.o.-
-E allora come farò a sconfiggerli?-
-Dovrai sfruttare al meglio le tue capacità combattive. Ad esempio, se i tuoi attacchi sono estremamente forti però la tua difesa è ancora debole, questo deciderà l'esito della battaglia e chi ne risentirà sarai proprio tu.-
-Fratellone..dopo che avrai lasciato il villaggio, io rimarrò qui da solo per altri tre anni. Ti prometto che in questo tempo diventerò il più forte e quando ti rivedrò, sarò io a batterti!E' una promessa!!-
-Vorrà dire che quando ci rincontreremo lungo la Grand Line, lo faremo da veri pirati.- affermò Ace e tese una mano al fratellino per aiutarlo ad alzarsi dal suolo umido.
In cambio lui si limitò a mostrargli un sorriso a 32 denti. Per Rufy infatti un sincero sorriso poteva valere più di mille parole o ringraziamenti.
-Andiamo?- gli chiese Cappello di Paglia in seguito.
-E dove scusa?- era un po' confuso il ragazzo con le lentiggini.
-Dadan mi ha chiesto se potevamo andare a raccogliere alcune verdure di campo. Le servivano per preparare il pranzo di oggi.-
-Da quando in qua la vecchia si dedica con tanto amore all'arte culinaria?-
-Shishishi!!Tanto sarebbe stata Makino a cucinare al posto suo!-
-Makino?Perchè Dadan ha deciso di invitarla a pranzo?-
-No, no.-
-Rufy, mi vuoi spiegare cos'è questa storia?!Non abbiamo mai fatto dei favori a nessuno perchè dobbiamo iniziare proprio ora?-
-Perchè oggi è un giorno speciale!!Shishi, te ne sei dimenticato?-
-Un giorno speciale...?Boh..!-
-Non importa, appena arriveremo al villaggio ci sarà una sorpresa per te.-
"Mah..sarà una festa d'addio?" si fermò a riflettere Ace -Va beh, andiamo che mi è venuta fame!-
-Makino ha detto che dovevamo prendere le patate, le carote e..ah sì, pure le cipolle!-
-E vuole che le rubiamo al mercato!?Non sono mica ortaggi che crescono da soli nei campi!-
-Baka!La vedi quella collinetta laggiù?Lì c'è l'orto di Son Chou, forza vieni!!- gli chiarì la situazione il fratellino e insieme al ragazzo più grande, si diresse verso l'abitazione del sindaco di Foosha.
Non ci misero molto a giungere a destinazione e quindi entrambi si misero subito al lavoro.
-Ma insomma Rufy!Noi siamo dei pirati, non dei contadini!-
-Dai, non ti lamentare sempre!Fallo per Makino..dato che ti piace!- lo prese in giro il piccoletto.
Ace ripose le poche verdure che aveva con sè nel copricapo di paglia di Rufy e poi gaurdò il fratellino con un'espressione vagamente arrabbiata -Io ti consiglio di tenerti stretto il tuo cappello se non vuoi che tutti gli ortaggi ti cadano per strada.-
-Hai ragione, siamo in ritardo per il pran..- stava per rispondergli l'altro quando capì che Ace si stava riferendo alla burla di prima -..Aiutooooo!!Makino, Ace mi vuole picchiare!- si mise ad urlare e a correre all'impazzata per tutto il villaggio.
-Scappa quanto vuoi ma tanto riuscirò ad acchiapparti!I cazzotti che ti ho dato poco fa non erano niente in confronto a quelli che riceverai tra due minuti, maledetto Gommino!!-
-Bleah!- gli fece la linguaccia il moro, facendolo andare su tutte le furie. Sapeva che così si sarebbe guadagnato tutta l'ira del fratellone ma almeno quest'ultimo non avrebbe fatto storie per seguirlo fino all'osteria della ragazza per cui si supponeva, si fosse preso una cotta.
Cappello di paglia correva così veloce sul sentiero di ghiaia che lasciò una scia di polvere dietro di sè ma nonostante le sue spiccate doti da atleta, suo fratello riuscì ugualmente a raggiungerlo e gli mollò un cazzotto sulla nuca proprio davanti l'entrata del bar.
Dopo essersi asciugato le lacrime che gli scendevano giù per il viso a causa del grosso bernoccolo che gli era spuntato in testa, Rufy aprì la porta del locale ed entrò, seguito da un alquanto soddisfatto Ace.
Con loro stupore all'interno dell'osteria non trovarono nessuno ed il maggiore non potè fare a meno di borbottare -Lo sapevo io, abbiamo faticato per nulla!-
Anche il fratellino si guardava freneticamente intorno non capendo perchè il bar fosse completamente vuoto finchè...
-SORPRESA!!- gridarono all'unisono i componenti della famiglia Dadan facendo capolino da dietro il bancone.
-Questa non te l'aspettavi, eh moccioso?- gli disse anche la donna a capo dei banditi mentre si accendeva una sigaretta.
-Auguri Ace.- proferì pure Makino e andò ad abbracciare il ragazzo facendolo arrossire vistosamente. Dopotutto aveva 17 anni e gli ormoni iniziavano a farsi sentire in quell'età.
-TANTI AUGURI FRATELLONE!!!!!!- urlò Rufy fracassando a tutti quanti i timpani e saltando addosso al festeggiato.
-Ch-che significa??- era senza parole Ace. Nessuno gli aveva mai organizzato una festa di compleanno.
-Come che significa!?Mi sono ricordato che oggi compi gli anni e ho chiesto a Dadan se potevamo festeggiare!-
-....-
-Che hai fratellone?Non ti è piaciuto la sorpresa?-
-No, al contrario. Grazie Rufy, ma non dovevi farlo..!-
-Non dire cavolate, tu sei mio fratello!-
-Hey vecchia, grazie anche a te. Senza il tuo permesso per organizzare questa festa, Rufy non sarebbe stato così contento adesso!-
-Brutto insolente che non sei altro!- lo insultò la bandita e si scrocchiò le nocche a dovere -Ripeti un po'!?-
-Capo, capo!!Fermati!- cercava di trattenerla il povero Magura prima che avesse riempito di botte l'adolescente.
-Ace!!Ma ci provi gusto a provocarla!?Sai bene com'è fatta il nostro capo!- lo rimproverava nel frattempo Dogura.
-Certo che lo so. Io l'ho solamente ringraziata.- ammise il diretto interessato intanto che Rufy e Makino ridevano divertiti dalla scena.
-Oii Makino, ti ho portato le verdure che mi avevi chiesto!- si ricordò all'improvviso il piccolo di casa e porse il suo amato tesoro alla ragazza dai capelli verdi.
-Ma Rufy..ahah!- rise lei -Quella di andare a raccogliere gli ortaggi era solo una scusa per tenere occupati tu ed Ace mentre noi sistemavamo i preparativi.-

-Questo vuoldire che non hai più preparato il pranzo?Io ho fame!- la guardava con occhi supplichevoli il ragazzino di gomma.
-Non preoccuparti Rufy-san. Io e Dadan siamo stati ai fornelli per l'intera mattinata.-
-Ah, meno male!!- tirò un sospiro di sollievo.
-So' che tu e quell'altro sgorbio siete due pozzi senza fondo quindi ci siamo messe a cucinare molto presto.- spiegò Dadan ai due fratelli.
-Tsk!Ha parlato lei, che quando mangia sembra un bufalo!- le ribattè Ace e iniziò ad azzuffarsi con la donna.
-Guarda che ti faccio ricordare per bene il tuo compleanno, razza d'ingrato!-
-Sei stata tu a cominciare, brutta megera!!-
Dogura e Magura, dovendo assistere a quell'insulsa litigata, scossero la testa in segno di disperazione invece alcuni dei loro compagni trattenevano a stento le risate dovute ai pesanti insulti che si lanciavano entrambi.
-Evvai, finalmente si pranza!!!- era al colmo della felicità il moro, il quale non aveva smesso neanche per un secondo di osservare Makino che portava i piatti a tavola e riempiva di sakè i boccali dei masnadieri.
Sentendo le parole del fratellino pure il festeggiato si precipitò a prendere posto su uno sgabello vicino al bancone. Probabilmente la zuffa con la madre adottiva gli aveva provocato una gran fame, più di quella che aveva normalmente.
La proprietaria della locanda si dava proprio un gran da fare per soddisfare la coppia di fratelli. Infatti Ace non faceva in tempo a divorare gli spaghetti con il sugo che subito si precipitava sulla carne di cinghiale arrosto mentre Rufy allungava le braccia da ogni parte per rubare il cibo dal piatto dei banditi.
La donna dai capelli ricci aveva appena iniziato a maledire quello sconsiderato di Garp, spazientita dal comportamento che avevano i suoi nipoti, quando la un vecchietto fece la sua comparsa nel bar.
-Buongiorno a tutti!- salutò cordiale Son Chou -Noto con piacere che la festa è già cominciata.-
-Hgley Sindaco!!Venghia a mangliare con noi!- lo invitò Cappello di Paglia ma dato che parlava con la bocca piena, il poveretto non ci aveva capito granchè e il ragazzo maggiore dovette fare da traduttore -Ha detto se vuole unirsi a noi, signor Sindaco. E adesso vuole che facciamo casino altrimenti questa non è una vera festa...Beh, su questo non posso darti torto fratellino!- approvò lui scambiandosi allegramente un cinque con il vicino di posto.
-No, vi ringrazio ragazzi ma ho appena pranzato a casa mia.- negò l'anziano -Sono venuto qui solo per fare gli auguri al giovane Ace e per portargli questa. L'ha preparata mia moglie e spero proprio che ti piaccia!- continuò il discorso e poggiò una scatola di colore azzurro sul bancone.
Ace lo guardò storto; era così preso dalla partenza dell'indomani che nemmeno si era ricordato del suo compleanno e non si aspettava proprio una festa a sorpresa, figuriamoci addirittura una torta!
Sì alzò di scatto e in segno di gratitudine rivolse un inchino al capo del villaggio poi spense le 17 candeline presenti sulla torta. Forse, in un'altra occasione, avrebbe pensato che un dolce con delle candeline su cui soffiare fosse stata una cosa da poppanti ma non quella volta.
Ace infatti sapeva che il mondo era colmo di gente che riusciva solamente a giudicare dalle apparenze o dalle voci, però man mano che il tempo passava, aveva compreso che c'erano anche quelle persone a cui non importava nulla del tuo passato, ti consideravano normale e ti volevano bene per quello che eri.
E quelle persone in quel preciso momento erano lì a ridere e scherzare insieme a lui.





Note dell'autrice:
Oddio, mi faccio pena da sola...da quanto tempo è che non aggiornavo più questa fanfiction!?
Vi chiedo scusa x l'enorme ritardo e spero di farmi perdonare con questo nuovo capitolo scritto sul momento. Gomenna-saiii!!>_<
Il prossimo capitolo sarà l'epilogo di tutta la storia e lo posterò entrò lunedì. Promesso!
Ora vi lascio, grazie per essere passati e recensite, please!;)
robinchan07
   
 
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