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Autore: ElaJ__    27/05/2013    7 recensioni
-Te-tesoro!! Che ci fai qui??- domandò la riccia facendosi prendere dal panico.
-Come sarebbe a dire che ci faccio qui?- domandò di rimando Sonic incrociando le braccia al petto.
-Ti lamenti sempre che non ti dedico abbastanza tempo, e adesso sembra quasi che ti sia di intralcio!-
Amy si morse un labbro, mentre cercava di pensare una risposta adatta. Aveva perfettamente ragione e lei lo sapeva benissimo. Ma quello non poteva essere momento più sbagliato per farle una sorpresa.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Miles Prower, meglio conosciuto come Tails, adorava tre cose della vita.
La prima erano i suoi amici.
La seconda era l'ingegneria meccanica, ma anche quella elettronica e quella aereospaziale...
La terza era uno dei suoi lavori meglio riusciti: il caro, vecchio, Tornado.
Il cuore gli si riempiva di orgoglio ogni volta che vi si metteva alla guida, o anche solo si limitava a guardarlo.
Quel giorno, comunque, non poteva che essergli grato, visto che stava trasportando un peso che andava  MOLTO oltre la sua portata e senza fare le bizze.
-Coraggio Tails! La festa non si preparerà mica da sola!- esclamò Amy, seduta dietro di lui.
-Siamo quasi arrivati!- disse il volpino con tono rassicurante senza voltarsi.
La riccia si chiese mentalmente se l'amico si riferisse a lei o parlasse al suo adorato aereo.
D'accordo, forse aveva esagerato con lo shopping, ma non era certamente colpa sua se Sonic e gli altri avevano deciso di tornare giusto quel giorno.
E già che c'erano, perché non finire gli acquisti per il piccolo?
O meglio, i piccoli?
Perché su questo lei e Tails erano d'accordo: certamente non si trattava solamente di un pargoletto. Le dimensioni di Amy non mentivano, ormai era una mongolfiera! E con un po' di fortuna sarebbero stati un maschio e una femmina, e lei e Sonic sarebbero stati entrambi accontentati.
Fu il brusco atterraggio del Tornado a distoglierla dai suoi pensieri, facendola sobbalzare.
-Scusa!- esclamò Tails scrutandola con aria colpevole -Credo sia colpa del carico eccessivo!-
-Guarda che potrei offendermi, sai?- lo rimbeccò Amy scherzosamente, indicando con un dito l'enorme ventre rigonfio.
L'amico l'aiutò a scendere e la fece accomodare nel salotto di casa, ignorando le proteste della riccia che voleva assolutamente aiutarlo a sistemare tutto quello che avevano comprato.
Si sentiva un po' in colpa in ma doveva ammettere che Tails aveva proprio ragione: non sarebbe stata in grado di essere utile in alcun modo nello stato in cui si trovava.
Si accomodò un po' meglio sulla poltrona, tamburellando  con le dita sul ventre e canticchiando.
Sonic stava tornando.
Finalmente! Non stava più nella pelle dalla felicità e, volente o nolente, lo avrebbe stritolato di abbracci.
Sempre se ci fosse riuscita, viste le dimensioni.
-Sembro un enorme gomitolo di lana, pronto a rotolare via..- sussurrò sospirando tristemente, ma senza eccessiva convinzione.
“Chissà come la prenderà..” si chiese mentalmente, mentre sentiva uno dei piccoli scalciare.
Sonic non sapeva che erano gemelli. Amy lo aveva volutamente tenuto all'oscuro di tutto e aveva ordinato a Tails di non fargliene parola.
Quando lui glie ne aveva chiesto il motivo si era semplicemente limitata a spiegare che si meritava quella piccola punizione per averla lasciata sola in quegli ultimi tre mesi.
Non che non si fossero sentiti.
Sonic aveva avuto la geniale idea di collegare il segnale della video trasmittente di Rouge a uno dei computer di Tails. Si sentivano più spesso che potevano, ma Amy si era sempre premurata che l'inquadratura della webcam non andasse mai oltre il seno.
Il riccio, infatti, si era mostrato stranamente interessato all'andamento della gravidanza, la riempiva di raccomandazioni, la pregava di non sforzarsi e la rassicurava sul suo ritorno.
Ma solo la sera prima era finalmente arrivata la conferma: i tre sarebbero arrivati il giorno seguente  e lei aveva immediatamente deciso di organizzare una festa a sorpresa per il loro ritorno e per l'ottima riuscita dell'operazione.
O almeno, sperava che fosse andata a buon fine.
Forse poteva risultare strano ma il suo amato si era rifiutato di raccontare alcunché di quello che gli stava succedendo, ignorando le sue domande o cambiando completamente discorso ogni volta che Amy provava a indagare. Sospettava che Tails conoscesse qualche dettaglio in più, ma fino a quel momento tartassarlo di domande non era servito a niente. E poi non aveva il cuore di torturarlo più del necessario: il povero volpino si era dimostrato gentilissimo e disponibilissimo a ogni sua richiesta, anche alle più strampalate.
Nonostante si fosse fatto vivo più spesso rispetto alle sue solite sparizioni, Sonic aveva comunque lasciato un inevitabile e opprimente vuoto, che la riccia aveva provato a riempire con la compagnia di Tails e l'acquisto di ogni minima cosa potesse servire a un cucciolo appena nato, fino a quando non aveva avuto la certezza che fossero due.
Il dubbio le era venuto già da un po', viste le dimensioni del suo ventre, ma quando un giorno aveva sentito scalciare in due punti differenti e impossibili da raggiungere perché si trattasse solo di un piccolo, allora non aveva avuto più alcun dubbio.
E Tails, una volta appresa la notizia, aveva immediatamente costruito un'altra “Sogni d'oro Prower”, e visto tutto l'impegno che ci aveva messo, Amy non se l'era sentita di chiedergli di modificarla e ridurre le velocità.
In fondo sarebbe bastato solo non regolarle alle velocità più alte.
O non lasciare il telecomando in mano a Sonic.
A strapparla dalle sue fantasie del suo adorato con in braccio due piccoli ricci infiocchettati e un'espressione adorante furono le voci di Cream e Vanilla che provenivano da dietro la porta d'ingresso.
La riccia si precipitò immediatamente ad aprire ed accolse le sue care amiche con un sorriso smagliante.
Quando le due conigliette si videro comparire Amy sulla porta la prima cosa che pensarono fu che, nonostante le dimensioni, quel giorno sembrava volteggiare su di una nuvola.
Era, ovviamente, tutto merito dell'effetto “Sonic-torna-a-casa”.
-Abbiamo portato torte di tutti i tipi e cibarie in quantità!- annunciò Vanilla alzando le braccia  che trasportavano numerosi cestini da picnic, sicuramente pieni di tutte le leccornie che era stata in grado di preparare nonostante il pochissimo preavviso.
-Non so veramente come ringraziarti!- disse la riccia -Io non avrei potuto preparare tutto questo, neanche volendo!-
-Figurati, cara!- rispose Vanilla, sempre gentilissima, mentre entravano per cominciare anche loro a dare una mano e preparare qualcosa per la festa.
-E poi a me non è costato assolutamente nulla!- continuò, mentre osservava la piccola Cream mostrare a Amy le torte che avevano preparato.
Vanilla sospirò mentre guardava la sua figlioletta adorata: se avesse dovuto compilare una lista di cose che amava della vita, sicuramente avrebbe avuto l'imbarazzo della scelta.
Ma al primo posto avrebbe indubbiamente messo la sua piccola Cream, che, ne era sicura, avrebbe dominato incontrastata dalla cima del podio fino alla fine dei suoi giorni.
Anche se, riflettendoci bene, aveva preso possesso anche dell'INTERO podio perché il secondo e il terzo posto erano rispettivamente occupati dall'amore per il suo sorriso e dalla gioia incontrastata
che provava quando la coccolava.
Chissà se era lei troppo attaccata alla sua piccola o se sarebbe stato così anche per Amy dopo il parto.
Fu il gemito di quest'ultima a far scoppiare la bollicina di felicità che si era appena creata nel petto di Vanilla, che si precipitò immediatamente verso di lei con aria preoccupata.
Amy era finita in ginocchio, mentre si teneva saldamente al tavolo.
-Non è.. niente..- borbottò la riccia con ancora il viso contratto in una smorfia di dolore.
-Sei sicura?- domandò Cream mentre la aiutava a sedersi.
-Si.. sarà la stanchezza.. magari ne risentono anche loro...-
-LORO???- esclamarono in coro le due conigliette, colte alla sprovvista.
Amy sospirò prima di rispondere -Beh, volevo annunciarlo ufficialmente alla festa ma... Io e Tails, che era l'unico ad esserne già informato, siamo d'accordo sul pensare che ho ben due gemelli in forno!-
-Chao Chao!!!!- persino il piccolo Cheese squittì dalla sorpresa.
-Per tutte le margherite...- sussurrò Vanilla sconvolta -e quindi Sonic non lo sa...?-
-Beh.. ehm.. direi proprio di no!- ammise Amy con un aria vagamente colpevole.
-Al Signor Sonic verrà un infarto!-

Intanto, nella foresta più a Nord...
-Che strano!- borbottò Sonic infastidito mentre infilava con nonchalance un dito nell'orecchio.
-Bleah!- esclamò Rouge schifata qualche metro sopra i due ricci.
-Mi fischiano le orecchie!- tentò di giustificarsi l'accusato.
-Sarà perché fai fatica a starmi al passo..- disse Shadow con un sorrisetto di scherno dipinto sulle labbra.
-Certo! Nei tuoi sogni!- gli rispose il blu, punto sul vivo.
Rouge alzò gli occhi al cielo mentre osservava i due gareggiare.
Per l'ennesima volta.
Odiava quando facevano così. Lei finiva inevitabilmente per perderli di vista e prima che li ritrovasse potevano passare anche diverse ore.
Mentre osservava due scie, una nera e una blu, scomparire all'orizzonte si domandò mentalmente il motivo che l'aveva spinta a passare tutte quelle settimane con quei due, che erano spaventosamente simili quanto opposti. E in continua competizione, purtroppo per lei e le sue povere alucce.
Poi il pensiero di tutti i gioielli che le erano stati promessi le attraversò la mente e si sentì subito più rincuorata.
Se avesse dovuto fare una classifica di ciò che più amava della vita al primo posto ci sarebbero stati..
L'immagine di un'echidna rossa e brontolona irruppe nella sua mente, ma respinse subito questo pensiero.
I gioielli. Al primo posto ci sarebbero stati sicuramente i gioielli.
Rossi con gli occhi viola.
“Un momento.. i gioielli non hanno gli occhi...”
-Ehi Rouge! Si può sapere dove stai andando?-
La voce di Sonic interruppe i pensieri confusi della pipistrella, che guardò sotto di lei: i due ricci si erano fermati ad aspettarla, cosa al quanto insolita, e lei si stava spostando un po' troppo a est.
-Com'è che vi siete fermati ad aspettarmi? La buona educazione non potevate impararla prima?- domandò lei mentre planava delicatamente verso terra.
Stranamente, stavolta la risposta arrivò da Shadow che si limitò a spiegare con una scrollata di spalle -Siamo arrivati.-
Rouge si guardò intorno: avevano ragione. Si trovavano proprio sul limitare di Green Hill!
-Dunque..- cominciò Sonic, prendendo la parola -..l'ultima volta che ci siamo sentiti, Amy mi aveva chiesto se, prima di andare al quartier generale del GUN potevamo passare da casa di Tails...-
Al solo nominare il GUN la mascella di Shadow si era contratta in maniera convulsa e aveva stretto i pugni.
-Per me va bene, non ho fretta di consegnare gli smeraldi a quelli lì- ringhiò quasi il riccio nero.
“Ma se li odia così tanto.. allora perché ha accettato di lavorare per loro..?” pensò il riccio blu mentre sentiva la voce femminile di Rouge -Sono d'accordo! Potremmo anche decidere di tenerli tutti per noi, che ve ne pare?- propose entusiasta.
-Io non ho sprecato tre mesi della mia vita alla faccia tua!- esclamò Sonic, guardandola in cagnesco.
-Per una volta, sono d'accordo con l'impiastro blu- concordò Shadow.
-Ma sarebbe una cosa momentanea!- esclamò Rouge con il tono più indignato che era capace di simulare, come se l'idea che lei potesse rubare dei gioielli fosse assurda.
-E poi..- aggiunse con una punta di risentimento -sapete benissimo che la mia ricetrasmittente è collegata al quartier generale del GUN. Non potrei rubarle, neanche se volessi!-
-Come se non fossi perfettamente in grado di disattivarlo!- sospirò Shadow, apparentemente annoiato da quella discussione.
A Rouge sfuggì un sorrisetto compiaciuto -Ma non l'ho fatto- disse innocentemente.
-Solo perché te l'ho chiesto io!- rincarò la dose Sonic.
-Da quand'è che fate lega contro di me? Siete due ingrati, ecco! Dopo tutto quello che abbiamo passa...-
La sfuriata di Rouge venne brutalmente interrotta da un boato, seguito da una risata tanto ridicola quanto conosciuta.
-Oh Oh Oh! Ma che bella sorpresa!! Cosa abbiamo qui?- esordì il dottor Eggman, mentre planava con uno dei suoi innumerevoli robot di fronte i tre.
-Ben quattro Chaos Emerald! Peccato che siano in compagnia di tre orribili roditori!-
-Orribili noi? Da che pulpito!- esclamò Rouge alzando gli occhi al cielo.
-Non farci caso Rouge. Il nostro caro dottore non ha ancora imparato a distinguere il significato delle parole “sexy” e “ovoidale”-
All'affermazione persino a Shadow sfuggì un mezzo sorriso. Eggman, invece, cercò di ignorarlo come poteva.
-Consegnatemi gli Smeraldi, altrimenti vedrete come questo robot “ovoidale” saprà farvi girare la testa!-
I tre si misero in posizione da combattimento, ma prima che lo scontro potesse avere inizio Sonic bloccò i due compagni.
-Ragazzi andate da Tails, ditegli che ho avuto un insignificante contrattempo e che arriverò il prima possibile!-
-Ma.. sei sicuro?- domandò sorpresa Rouge -Se Amy non ti vedrà arrivare le verrà un infarto!-
-Bah.. è questione di un minuto!- minimizzò il riccio blu.
Shadow sembrò esitare per un attimo, ma Sonic insistette -Credimi, è molto più pericolosa Amy! Va anche tu, Shadz!- insistette mentre gli passava, cercando di non farsi notare, gli Smeraldi che teneva con se.
Il riccio nero sospirò prima di fare un cenno a Rouge e avviarsi verso la loro destinazione.
-Credi davvero di potermi fermare???- esclamò Eggman a pieni polmoni, mentre un sorriso sadico gli si allargava sul viso.
Sonic squadrò per un attimo ciò che aveva davanti. Il robot che manovrava Eggman non sembrava molto diverso dal “modello classico” che si era trovato ad affrontare più di una volta.
La corazza era formata da diverse sfere.. quella più grande formava il busto e la testa, di vetro rinforzato, all'interno della quale stava il dottorastro. I piedi invece erano delle mezze sfere collegate al busto mediante delle aste metalliche che sembravano formate da tanti cilindretti di acciaio rinforzato. Le mani, invece, erano tenaglie, grosse almeno il doppio di Sonic, e anche quelle erano collegate al busto per mezzo delle aste. Il tutto era colorato, come sempre, nei toni caldi del giallo e dell' arancio, mentre il simbolo di Eggman spiccava al centro del gigantesco droide.
Mentre squadrava il robot, Sonic assunse un'espressione fintamente pensierosa.
-Beh...- si pronunciò infine -a occhio e croce non dovrei metterci più di 20 secondi.. due minuti se mi dovesse venire voglia di ascoltare i tuoi sproloqui su quanto sei malvagio e di come hai intenzione di sconfiggermi!-
Eggman strinse nervosamente le mani sulla cloche di comando del robot, prima di ruggire di rabbia. Stava per l'appunto per inveire contro il riccio blu quando un “bip” proveniente da uno degli schermi interni lo fece distrarre.
Stranamente a quel punto cominciò a ridere sguaiatamente, lasciando Sonic piuttosto basito.
-Sai Sonic, ci sono tre cose che io amo della vita. La prima è... me medesimo! Amo il mio intelletto e il mio sublime aspetto, modestamente...-
Sonic sbuffò, prima di nascondere quella che stava per diventare una violenta risata con un colpo di tosse.
-LA SECONDA...- continuò imperterrito alzando la voce -..sono i fantastici Smeraldi che hai opportunamente pensato di far portare via ai tuoi amichetti! Come se questo potesse fermarmi! Ricordati che schiaccerò chiunque cercherà di ostacolarmi!-
Il pensiero di Sonic volò subito a Amy e a tutti gli altri che sicuramente avrebbero cercato di bloccare Eggman e un'espressione di rabbia contorse i lineamenti del riccio.
-La terza...- concluse Eggman -è vederti ridotto in polvere!!- urlò schiacciando un grosso pulsante rosso con tutta la forza che aveva in corpo.
Immediatamente dalla corazza del robot si aprirono decine di portelloni nascosti, ognuno dei quali celava almeno una ventina di razzi, tutti puntati sul riccio, che non riuscì a non mostrarsi sorpreso.
 
 
Per far si che la sorpresa per Sonic riuscisse completamente era stato deciso che la festa si sarebbe fatta nel garage di casa Prower. Questo era costato diverso lavoro in più a Tails e a chi aveva deciso di aiutarlo, dato che per cercare di liberare più spazio possibile tutti i congegni meccanizzati del volpino erano stati spostati. O meglio, tutti eccetto il Tornado, che avrebbe destato non pochi sospetti se posizionato fuori dal garage.
Mentre Tails guardava afflitto la sua povera sala da pranza completamente invasa dai suoi macchinari, cercava di monitorare che il tutto fosse trattato con la massima cura.
I chaotix e Knuckles si erano occupati dei compiti che richiedevano forza fisica, mentre gli altri addobbavano il suo garage e ultimavano i preparativi.
A un certo punto Tails si avvicinò alla piccola Cream, che sembrava lanciare occhiate preoccupate a Amy.
-Qualcosa non va?- le chiese.
-È… davvero enorme!- disse Cream con l’aria corrucciata.
-Beh ormai ci siamo quasi, penso sia normale! O no?- Era strano, ma Tails doveva ammettere di non essere molto ferrato in questo campo.
-In effetti si- rispose pensierosa. Poi si voltò a guardare l’amico negli occhi, rivolgendogli un grosso sorriso –Il signor Sonic si prenderà un colpo appena la vedrà!-
Proprio in quel momento l’inconfondibile rumore di un riccio che correva a velocità supersonica interruppe il mormorio che si era sparso per tutto il garage. Charmy corse a spegnere la luce e calò il silenzio più assoluto.
Quando Shadow e Rouge irruppero nella stanza si ritrovarono inspiegabilmente al buio, prima che qualcuno accendesse improvvisamente le luci e un coro di voci festanti non cominciasse a urlare “SORPRESA!”
I due erano ancora sconcertati mentre osservavano una piccola folla andargli incontro, tutti con i sorrisi che arrivavano da un orecchio all’altro.
L’ultima a raggiungerli fu Amy, la cui espressione però era tutt’altro che allegra.
Li squadrò per bene prima di domandargli dove fosse Sonic, come a volersi assicurare che nessuno dei due lo aveva nascosto.
-Diciamo che è successo…- cominciò a spiegare Rouge cercando di trovare ispirazione.
-Ha avuto un contrattempo- si limitò a dire Shadow rivolgendo uno sguardo penetrante a Tails –Sarà qui a momenti- continuò, mentre cercava di evitare lo sguardo indagatore della riccia.
-Che genere di…- stava per chiedere lei, ma Rouge la prese per un braccio e la trascinò verso una sedia –Tesoro ma sei veramente enorme! Avrai bisogno di sederti…-
Anche tutti gli altri sembravano essersi bevuta la storia del contrattempo perché si allontanarono con l’espressione serena verso il tavolo con il cibo.
-Cosa è successo davvero?- domandò Tails a Shadow, osservandolo preoccupato.
-Eggman è riuscito a rintracciarci proprio quando eravamo qui vicino. Sonic è rimasto indietro ad occuparsi di lui e ci ha detto di venire qui- cominciò a spiegare mentre si allontava con il volpino e gli mostrava le quattro pietre.
-Ma questi…-
-Sono tutti quelli che abbiamo recuperato in questo periodo di tempo.. altri due sono già in mano al GUN e l’ultimo probabilmente sta per essere ritrovato da una delle loro squadre-
Tails ne prese in mano uno e cominciò a esaminarlo: non c’era alcun dubbio. Quelli erano proprio i Chaos Emerald.
-Non ho alcuna intenzione di consegnarli al GUN- aggiunse secco Shadow.
-Cosa.. ma allora, tutto questo tempo? Perché…?-
-Preferisco che li tenga tu. Non mi fido di Eggman, né tantomeno del GUN. Mettili al sicuro, quando Sonic finirà di sistemarlo ne parleremo meglio-
Tails decise semplicemente di annuire e nasconderli in cucina dato che la sua cassaforte a chiusura ermetica si trovava momentaneamente lì.
-Va bene..- aggiunse sospirando –Ma adesso dovrai parlarci tu con Amy e credimi.. rimpiangerai di non trovarti con Sonic!-
Shadow si voltò verso la riccia rosa e vide che lei lo stava fissando con cipiglio duro e le braccia incrociate sull’enorme ventre.
-E cosa mai dovrei dirle?- chiese, ma nessuno gli rispose perché Tails era già andato via.
Il riccio, così, si incamminò a passo sicuro verso di lei, sperando di riuscire ad inventare una scusa abbastanza convincente che non gli facesse perdere troppo tempo.
-Dimmi la verità- disse subito lei, senza giri di parole.
-L’ho già fatto- rispose Shadow con tono piatto.
La vide stringere convulsamente il bordo del tavolo e inarcò un sopracciglio. Stava forse cercando di spaventarlo? Non aveva mai avuto modo di confrontarsi direttamente con lei, ma da quel che aveva capito negli ultimi tre mesi, era una femmina terribile quanto Rouge, anche se in modo diverso.
-Allora non hai detto tutto. Che è successo? Perché Sonic non è qui?-
-Sarà Sonic stesso a risponderti, quando arriverà. Non dovrebbe volerci molto!-
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale Amy strinse ancora più forte il bordo del tavolo.
-Tu hai mai amato qualcuno nella tua vita, Shadow The Hedgehog?-           
Il riccio rimase sbalordito al sentire quella domanda.
Aveva mai amato qualcuno?
Anche se aveva vissuto una lunga vita, aveva sì provato affetto, ma probabilmente per talmente poche cose che non sarebbe riuscito ad arrivare nemmeno a tre.
Il suo primo pensiero volò a Maria e inevitabilmente si ritrovò ad abbassare lo sguardo.
-Se è così devi provare a metterti nei miei panni, almeno per qualche secondo- continuò Amy a denti stretti. Ci volle qualche secondo prima che Shadow capisse che c’era qualcosa che non andava.
Aprì la bocca per parlare, ma lei lo anticipò.
-Sto per partorire, Shadow, e Sonic non è qui. Adesso o mi dici dov’è e cosa sta succedendo oppure urlerò talmente forte che ovunque si trovi, sta pur certo che mi sentirà!-
 
Non lo avrebbe mai detto e sicuramene quando lo avrebbe raccontato, mai e poi mai lo avrebbe ammesso; ma in quel momento Sonic si trovava in difficoltà. Nonostante l’aspetto banale del robot, Eggman gli stava seriamente mettendo i bastoni tra le ruote.
In quel preciso istante si trovavano in una situazione di stallo, ma lo scienziato non sembrava particolarmente preoccupato. Improvvisamente sentì un “bip” piuttosto insistente provenire dal suo polso: era la ricetrasmittente, ma in quel momento non aveva tempo di rispondere. Si trattava sicuramente di Amy intenzionata a sbraitargli addosso per colpa del suo ritardo.
-Guarda guarda..- disse improvvisamente il dottore
-Cosa? Che succede?- domandò subito Sonic.
-I tuoi amichetti sono rimasti nei paraggi vedo.. insieme agli Smeraldi!-
-COSA?-
-Bene vorrà dire che andrò personalmente a prenderli! Fatti da parte roditore, non ho tempo per disintegrarti adesso! Ci penserò quando avrò i Chaos Emerald in mano mia!- Esclamò concludendo con quella sua risata ridicola.
-Sempre che non ti faccia rotolare indietro a suon di calci!- esclamò Sonic preparandosi a raggiungerlo. Ma proprio in quel momento due razzi propulsori posti sul retro del robot si attivarono e il riccio non poté fare altro che osservare Eggman volare verso casa di Tails, impotente.
Il “bip” della trasmittente da polso ricominciò e stavolta il riccio gli prestò attenzione.
Quando rispose la prima cosa che vide era la faccia del suo migliore amico, e purtroppo non aveva affatto un’espressione contenta.
-SONIC! Finalmente, si può sapere cosa…-
-Tails non abbiamo tempo! Salta sul Tornado, sta arrivando Eggman con un pezzo grosso! Dì a Shadow e Rouge di portare via gli Smeraldi da lì, sto arrivando!-
-CHE COSA?- la faccia di Tails si fece ancora più allarmata.
-Ascolta Sonic, dovrai occupartene da solo, al momento proprio non possiamo…-
-Come? Tails forse non hai capito! Eggman distruggerà casa tua se non…-
-No! Tu non hai capito! Sarà Amy la prima a distruggere casa mia, perché STA PARTORENDO SUL MIO AEREO SONIC. CAPISCI? SUL IL MIO AEREO-
Calò un attimo il silenzio, durante il quale Sonic dovette contare su tutto il proprio autocontrollo per non svenire di botto.
-Par.. partorendo?-
-Si, nel Tornado-
Altro momento di silenzio.
-Perché è lì?-
-Volevamo portarla all’ospedale-
-E perché non l’avete fatto?-
-Il Tornado non funziona. Lo abbiamo caricato troppo ed è fuori uso!-
Ancora una volta il silenzio tornò a riempire la piccola radura dove Sonic si era fermato. Improvvisamente un rumore tra i cespugli lo fece rinsavire e poco dopo la figura di Shadow gli si parò davanti, con gli occhi sbarrati e un’espressione, strano a dirsi, ma parecchio turbata.
-La tua ragazza è una pazza!- esordì.
Sonic non riuscì a trattenere un mezzo sorriso. Incredibile! Era persino riuscita a sconvolgere Shadow, quello non lo avrebbe certamente dimenticato. E glie lo avrebbe rinfacciato per tutta la vita, oh si che l’avrebbe fatto!
-Eggman sta…-
-Ci penso io!- rispose subito il riccio nero, estraendo dagli aculei uno dei Chaos Emerald –Tu adesso vai a casa…-
-Ma Eggman…-
-HO DETTO CHE CI PENSO IO! Chaos Control!- e così dicendo si smaterializzò di fronte ai suoi occhi e Sonic per un attimo pensò che una parte di lui avrebbe preferito mille volte andare con Shadow.
Quando finalmente si ritrovò davanti casa di Tails, quella piccola parte di se stesso aveva preso il sopravvento. Non lo avrebbe mai detto a nessuno in futuro, ma in quel momento la voglia di correre via era fortissima.
Improvvisamente la porta di casa si spalancò e ne uscì una Cream con la faccia preoccupatissima.
-Signor Sonic! Sei qui finalmente!-
-Come sta?- le chiese subito.
-Dovresti accertartene da solo. Ti sta aspettando!-
Sonic deglutì a vuoto ed entrò in casa, un passo dopo l’altro. Per un momento si chiese dove fossero finiti tutti, fino a quando non sentì un urlo provenire dal piano di sopra.
Si catapultò nella camera da dove sembravano avere origine i rumori e quando aprì di botto la porta la prima cosa che vide fu la schiena di Vanilla. Poi sentì un paio di braccia circondarlo e per un attimo vide solo giallo.
-SEI QUI!- urlò un piagnucolante Tails. Sonic lo allontanò con dolcezza e gli vide dipinta addosso una faccia a dir poco disperata.
-Le si sono rotte le acque!- balbettò disperato.
-E non puoi riparargliele???- domandò subito Sonic allarmato che, non conoscendo l’esatto significato di quel che aveva appena detto l’amico, se ne uscì nel modo più sbagliato possibile. Infatti la voce stridula di Amy li interruppe e questo fece immediatamente volatilizzare il povero Tails.
-Sonic! Finalmente!- esordì con tono accusatorio.
Il riccio le si avvicinò, mettendole una mano sulla fronte.
-Sono qui adesso…- cercò di dirle più gentilmente possibile.
-LO VEDO CHE SEI QUI! COME SEMPRE ARRIVI ALL’ULTIMO MOMENTO.. O MA QUESTA VOLTA ME LA PAGHI! ECCOME SE ME LA PAGHI!- urlò Amy guardandolo in cagnesco. –GUARDA CHE COSA MI HAI FATTO!- continuò imperterrita mentre il povero Sonic la guardava impotente.
-TRE MESI DA SOLA! INCINTA! E NON…- improvvisamente dovette interrompersi perché era arrivata un’altra contrazione. Cominciò a stritolare il braccio di Sonic e contemporaneamente quello di Knuckles, che fino a quel momento era stato ingaggiato come anti stress della riccia, visto che sembrava essere l’unico ad essere in grado di tollerare le sue strette.
Quando finalmente passò anche quella contrazione, Knuckles uscì dalla stanza e decise che da quel momento in poi non si sarebbe mosso mai più dalla sua amata isola. Mai più.
 
 
Il tempo in quella stanza sembrava non finire mai.
Erano passate delle ore. Amy aveva riso. Aveva pianto e aveva urlato. Si era arrabbiata e poi era tornata a sorridere.
Di volta in volta le contrazioni si facevano sempre più forti e Sonic vedeva Amy sempre più stanca e fiaccata dal dolore, ma non la vide mai arrendersi.
-Ci siamo quasi!- annunciò finalmente Vanilla a un certo punto –Coraggio è quasi finita!-
-Sentito?- disse subito Sonic, guardando Amy negli occhi –Coraggio è quasi fatta…-
sentì Amy stritolargli di nuovo la mano: ormai era parecchio dolorante ma non lo diede a vedere. Probabilmente era affaticata per il dolore e la stanchezza e per di più doveva anche essere provata dai mesi di lontananza.
-No che non è quasi fatta!- gli sussurrò lei con le lacrime agli occhi –Tu non ci sei stato e non puoi saperlo ma…- non riuscì a finire la frase che un’altra contrazione le mozzò il fiato.
-Un’ultima volta! Coraggio!- esclamò Vanilla.
Sonic le sorrise incoraggiante, asciugandole il sudore dalla fronte.
Un ultimo, terribile, gemito di dolore e il nulla per un attimo. Poi qualche singhiozzo soffocato e un pianto, ma stavolta non veniva di certo da Amy.
Quella che teneva in braccio Vanilla era la cosetta più piccola che Sonic avesse mai visto, appena più lungo di un chilidog.
-Dammelo..- sussurrò subito Amy con la voce roca.
La coniglia le si avvicinò con un sorriso enorme stampato in volto, mentre arrotolava il pargolo in una copertina e glie la porgeva.
-Vuoi dire “dammela”.. congratulazioni!-
Quando finalmente fu in braccio a sua madre la piccola smise di piangere e si limitò a fissare negli occhi i suoi genitori.
Sonic allungò un dito verso di lei e la piccola si limitò a fissarlo.
-E’ bianca…- disse Amy senza smettere di fissarla.
-E’… meravigliosa!- aggiunse Sonic al limite della commozione.
La piccola neonata era infatti candida come la neve e gli occhi erano chiarissimi. Era indubbiamente albina ma sul momento non se ne preoccuparono: spesso nei primi mesi di crescita il colore degli aculei cambiava e anche se non fosse stato così non avrebbe certamente rappresentato alcun problema.
-Quanto tempo ho?- chiese Amy a Vanilla, intenta a lavarsi le mani.
-Non posso dirtelo con certezza, è impossibile da prevedere. Tu come ti senti per ora?-
-Parecchio scombussolata!- ammise la riccia, mentre guardava Sonic negli occhi con un amore che non le aveva mai visto.
-L’abbiamo fatta noi, ti rendi conto? È.. è…-
Sonic fece cenno di volerla prendere in braccio e Amy glie la passò con cautela.
Quello che stavano provando entrambi era un sentimento a dir poco indescrivibile. Già vedere quella creatura tra le braccia le aveva provocato delle sensazioni che fino a qualche attimo prima aveva persino dubitato esistessero, ma mentre osservava Sonic e la piccola tra le sue braccia le passò per la mente che quel momento poteva essere definito “perfetto” e certamente nessuno avrebbe mai avuto da ridire.
Mentre la teneva in braccio, la bambina sembrava di nuovo inquieta.
-Sarà perché non ha ancora un nome!-
-Non abbiamo ancora avuto il tempo di sceglierlo…- sospirò Amy, abbandonando la testa sui cuscino, distrutta.
Sonic le sorrise –Riposati. Vado a presentare questa piccola canaglia agli altri, torno subito!-
-Aspetta Sonic! Tu non capisci…- ma era già troppo tardi perché il riccio era uscito dalla stanza.
-Adesso si che gli verrà un colpo!- esclamò mentre sentiva già la tensione provenire dal ventre.
 
 
Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
La piccola si agitava e non smetteva di fissarlo un attimo. Era ancora piccola ma Sonic non aveva dubbi: gli occhi che non lo mollavano un attimo erano suoi.
Quando arrivò al garage gli altri gli saltarono addosso tanto erano impazienti.
La piccola Cream aveva le lacrime agli occhi e persino Rouge si era addolcita.
-Il bianco ha classe!- disse con un sorriso.
Knuckles gli batté una mano sulla spalla e Tails non lo abbracciò solo per paura di far male al fagottino.
-E l’altra? O altro?- chiese mentre faceva ciondolare le chiavi del Tornado X davanti al naso della piccola.
-Cosa?- chiese Sonic, stranito.
Tails spalancò gli occhi, impreparato. Pensava che a quel punto Amy glie lo avesse detto!
-Sonic… non so davvero come dirtelo adesso ma…-
Il discorso di Tails fu improvvisamente interrotto da un urlo stridulo, proveniente dal piano di sopra.
-Che succede adesso??- domandò il riccio blu, allarmato.
-Non lo hai capito Sonic?- disse Tails, mentre il riccio lo guardava spaventato –Sono gemelli!-
 
Panico.
Era stato il panico.
Quando Tails aveva detto a Sonic la verità aveva mollato la piccolina in braccio all’amico e si era catapultato di sopra, aveva aperto la porta e…
Aveva visto.
Aveva visto quello che stava succedendo. Proprio lì.
Ed era svenuto.
 
Quando riaprì gli occhi la prima cosa che vide furono le facce di Tails e di Cream che gli sorridevano.
-Buongiorno!- lo prese in giro Tails.
-Che è successo?- chiese Sonic mettendosi a sedere. Era sul pavimento e si sentiva piuttosto confuso.
-Sei svenuto! Amy è molto arrabbiata per questo…-
Sonic strizzò gli occhi e scosse la testa, perché aveva ricordato e quell’immagine continuava a fargli venire le vertigini.
Dal piano di sopra sentiva ancora i gemiti di dolore di Amy.
-Vado da lei…-
-Ma Signor Sonic!-
-Non sverrò stavolta, basta che chiudo gli occhi appena entro e…-
-No Sonic, tu non capisci!- intervenne Tails cercando inutilmente di fermarlo.
 
Una volta entrato in camera riuscì a non guardare.. beh “lì” e si avvicinò a Amy che già lo guardava in cagnesco.
-Sei svenuto!!!- urlò indignata.
-Lo so ma..-
-SEI SVENUTO! TI SEMBRAVA IL MOMENTO!?!?!?!-                          
Sonic trattenne a malapena un sorriso, perché la sua Amy non cambiava mai e nonostante fosse esausta continuava a non darsi per vinta.
-Dov’è? Lei dov’è?-
-Giù con gli altri!- le rispose Sonic, passandole un cubetto di ghiaccio sulla fronte.
Una contrazione più forte di altre costrinse Amy a urlare di nuovo, afferrando il braccio di Sonic.
Vanilla cercava di incoraggiarla –E’ quasi finita! Questa volta è finita davvero!- continuava a ripeterle.
-Due eh? Da quanto lo sapevi? E perché non me lo hai detto?-
Sonic voleva parlarne dopo, ma voleva capire perché Amy glie lo avesse tenuto nascosto.
-Era una piccola vendetta.. mi hai lasciata sola.. te lo avrei detto oggi ma sono arrivati un po’ in anticipo e.. Sonic…- Amy si bloccò di colpo, mentre stringeva i denti.
Vanilla esultò mentre già vedeva la testa del nascituro.
-E’ finita!- disse Sonic per incoraggiarla –E’ finita sul serio questa volta! Coraggio ci siamo!-
Passarono altri minuti interminabili e finalmente venne alla luce la nuova arrivata.
Stavolta era una riccetta viola, con tantissimi aculei lunghi e gli occhi della madre.
Urlava con quanto fiato aveva nei polmoni e non si calmò fino a quando non fu in braccio a Amy.
-Due femmine?- Sonic era sorpreso, una parte di lui sperava in un maschietto.
“Pazienza” pensò mentre sorrideva a Amy che sembrava sul punto di svenire da un momento all’altro “Per il momento, onestamente, non ho la minima intenzione di riprovare!”
Vanilla si lavò le mani e le braccia, sistemò Amy e disse che sarebbe andata a lavare gli altri.
-Perché non ti riposi?- le domandò invece Sonic. Era provata quasi quanto Amy, non era stata un’esperienza semplice per nessuno di loro.
La coniglia gli sorrise bonariamente –Lo farò di sicuro, ma è il momento che tutti vedano finalmente!-
Quando uscì dalla stanza Amy sospirò, esausta. Aveva due occhiaie gigantesche sotto gli occhi e gli aculei tutti all’aria, ma l’espressione che aveva sul viso mentre osservava la piccola era impagabile.
-Se tutte e due prenderanno da te penso che casa nostra sarà veramente un inferno!- disse Sonic scherzando.
Amy lo guardò male prima di rispondergli per le rime –Oh certo. Se invece prenderanno da te sarà davvero un macello stargli dietro per casa!-
A quel punto si aprì la porta, mentre tutti entravano per fare le congratulazioni ai due nuovi genitori.
Tra di loro c’era anche Shadow, che sembrava aver riportato solo una piccola ferita al braccio.
Sonic stava per chiedergli dello scontro con Eggman, ma la sua attenzione si focalizzò su qualcos’altro.
Stava tenendo in braccio la sua piccola riccetta bianca e la piccola sembrava stranamente tranquilla.
-Non smetteva di piangere un minuto!- si giustificò Rouge, mentre gli metteva in braccio il fagottino –Sta tranquilla solo con lui!-
Shadow non riuscì a trattenere un mezzo sorriso stringendola compiaciuto e Sonic stava per sparare una battuta delle sue quando capì che Rouge gli aveva messo in mano qualcosa.
Ma l’ultima arrivata era in braccio a Amy e Shadow aveva ancora in mano…
Calò per un attimo il silenzio, mentre tutti sembravano trattenere a stento una risata.
Sonic abbassò lo sguardo su quello che stava tenendo in braccio e un cucciolo con gli occhi verde scuro e il manto lilla lo fissò a sua volta.
Era quasi del tutto identici, ma gli aculei erano più corti, anche se all’indietro.
-Ragazzi se sviene qualcuno afferri il bambino!- sentì dire Amy dietro di lui.
Dovette sedersi sul letto, mentre la testa non smetteva di vorticare.
-Cosa.. come.. quando…- cominciò a farfugliare, ancora sotto shock.
-Mentre eri svenuto. Sono tre, Sonic. Sei papà di tre ricci!-
Il piccolo emise qualche versetto, mentre la bocca si contorceva a formare un sorrisetto sdentato.
Ci fu un coro di congratulazioni, abbracci, strette di mano e pacche sulle spalle e sulla schiena.
Dopo un po’ gli altri andarono via, lasciando Amy e Sonic soli per lasciarli riposare.
I neonati erano stati sistemati nelle due Sogni d’oro Prower e il volpino aveva annunciato che ne avrebbe presto costruita un’altra.
I due ricci stavano distesi sul letto: Amy era appoggiata al petto di Sonic, con le palpebre chiuse. Non vedeva l’ora di dormire.
-Sei arrabbiato?- mormorò dopo un po’.
-Arrabbiato? E perché dovrei? Impaurito forse. Ero nel panico a pensare di dover crescere un figlio, figuriamoci tre. Non sarà facile, ma ce la faremo!- sorrise a Amy che lo guardò felice.
-Dobbiamo scegliere i nomi, non possiamo più rimandare!- disse poi la riccia.
-E’ vero. Il maschietto si chiamerà Flash!-
-Sonic!- lo rimproverò Amy, scoccandogli un’occhiata seccata –Ti proibisco di usare nomi basati sui poteri. Ancora non sappiamo chi saprà fare cosa!-
Il riccio sospirò un po’ affranto, ma sapeva che aveva ragione.
-Ok allora…- cominciò a dire, ma lei lo anticipò.
-Alex!- disse sicura –Alex mi piace come nome!-
Sonic parve pensarci un po’ su, poi sorrise soddisfatto –Si, anche a me. E Nicky per lei!- aggiunse indicando la riccetta viola, che dormiva accanto ad Alex.
-Nicky?-
-Che c’è? Non ti piace?-
-No.. è carino ed energico.. ok, vada per Nicky! E per lei..? domandò indicando la piccola che era nata prima di tutti, candida come il latte.
Purtroppo nessuno dei due sapeva che nome darle e quelli proposti venivano di volta in volta respinti.
Sonic guardò in viso la piccola e alla fine sussurrò un nome. Lo aveva pensato quando l’aveva vista in braccio a Shadow e quando Rouge gli aveva detto che stava tranquilla solo con lui.
-Maria-
Amy lo fissò, allibita.
-Ci avevo pensato anche io, solo che…-
-Shadow farà i salti di gioia, vedrai! In fondo se siamo qui è grazie a lui e al suo ricordo! Sei d’accordo?-
Amy annuì e poi si lasciò andare sul cuscino, chiudendo finalmente gli occhi.
Crollò addormentata quasi subito e Sonic si trascinò piano fuori dal letto, mentre andava ad ammirare i suoi tre piccoli neonati.
Amy e Sonic amavano innumerevoli cose della vita.
Ne amavano ogni sfaccettatura, ogni persona che avevano conosciuto, dalla prima all’ultima.
Ma adesso ci sarebbero state tre cose che avrebbero dominato incontrastate su tutto e tutti.
Ed erano, sicuramente, i piccoli Alex, Nicky e Maria.
 
Lo so, lo so.
È passato un anno.
Probabilmente chi seguiva questa fanfic non frequenta più questa sezione o EFP , e chi è rimasto neanche la ricorda più.
Ho avuto il blocco dello scrittore e la vita universitaria mi ha assorbita più del dovuto.
È inutile che inizi a propinarvi scuse su scuse, perché so che aggiornare dopo un anno è veramente scorretto.
Detto ciò ringrazio chi mi ha sostenuto, chi ha continuato a tampinarmi per far si che la aggiornassi (alla fine ce l’ho fatta, non ci credevo nemmeno io)
Molte cose che sono scritte qui avrebbero un’implicazione in un ipotetico seguito MA, e ripeto MA, NON SONO SICURA CHE LO SCRIVERO’.
Quindi, per favore, non cominciate a tempestarmi di messaggi in proposito perché non ne ho idea. Non ne ho il tempo per ora e, anche se nella mia testa la storia c’è, potrebbe non uscirne mai. Non penso di essere pronta a dedicarmi ad un’altra long, soprattutto in questa sezione.
Lasciatemelo dire, siamo caduti un po’ in basso.
Vedo storie originali che stanno qui perché boh, la totale anarchia, Mary Sue che spuntano a mai finire e ventimila fic tutte uguali, molte delle quali senza un minimo di grammatica.
Devo recensire un po’ di roba (Lucia e Jacob, non mi sono dimenticata di voi, solo non ho avuto tempo J )
Parlando della fic alla fine non ha indovinato nessuno xD Sono tre e in realtà tutta la fanfiction ruota attorno a questo numero. Ogni personaggio fa una classifica delle tre cose che più ama in assoluto e ci sono tre capitoli. Ed ovviamente tre cuccioli xD
Comunque, sono contenta di averla conclusa :D
Dedico questo capitolo alla mia adoratissima Giumo, perché senza di lei non mi sarebbe tornata voglia di scrivere.

Se vi può interessare ho un account facebook che uso per EFP dove linkerò i miei prossimi lavori, farò qualche anticipazione e cazzeggio anche.
Parecchio. xD
Ecco il link: https://www.facebook.com/alejandra.scurria.9
Un abbraccio dalla vostra ElaJ__ che presto (si spera) tornerà più attiva.
(Dopo gli esami universitari, ovviamente)
   
 
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