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Autore: directioner221    28/05/2013    5 recensioni
-Com'è possibile..?-dissi accarezzandole la guancia e guardandola stesa con la testa sulle mie gambe
-cosa?-mi chiese con un piccolo sorriso
-sei l'unica che mi fa quest'effetto-
la vidi smuoversi da quella posizione per avvicinarsi più a me e alle mie labbra
-quale effetto?-continuò sospirando
-quest'effetto-Risposi velocemente, era capace di mettermi a disagio in un solo attimo, che stregoneria è mai questa?
"Voglio vendicare me, la mia famiglia. Non posso innamorarmi, tanto meno di una ragazzina!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                         You're Asshole










Zayn





-Ma che giornata-aprii gli occhi in un secondo rendendomi conto che Conor sarcastico mi aveva appena urlato contro
-che stanchezza-dissi appoggiando di nuovo la testa alla porta mentre il vecchio di fianco a me ridacchiava
-non farmi ridere, sei giovane e non ti reggi in piedi, guarda me-rispose con un’aria beffarda sul volto e aggiustandosi il cappello
-per te è facile svegliarsi tutti i giorni presto?-gli chiesi prendendo lo straccio che avevo appoggiato sulla spalla sporcando la tuta. Conor fece spallucce e sorrise di nuovo passandomi uno spruzzo
-sappi che se svieni e cadi a terra io non ti alzo-continuò e quando stavo per rispondere la mia attenzione cadde su qualcosa in particolare. Jenny stava scendendo le scale, oggi essendo sabato non era andata a scuola e probabilmente stava tentando una fuga visto il suo correre per arrivare alla porta. Quando la vedevo c’era sempre qualcosa che mi spingeva ad avvicinarmi e a stuzzicarla, quanto mi piaceva farlo.
-perché guardi la figlia di Vandem?-Conor mi scosse dai miei pensieri e ripresi a pulire
-non la stavo guardando-mentii cercando di essere indifferente
-attento Pinocchio che il naso ti cresce-continuò urlando e facendoci notare dalla ragazza che sorrise verso di noi prima di chiudere la porta alle sue spalle.
-torno subito-il vecchio di fianco a me, mi abbandonò e quindi decisi di riposarmi un po’. Pensandoci, era passata più di una settimana e non avevo concluso un bel niente, la fiducia va guadagnata e comunque mi trovavo a buon punto con il piano ma c’era qualcosa nella mia testa che mi diceva di arrendermi, cosa praticamente impossibile.
-ciao-mi girai di scatto ritrovandomi la zia di Jenny che mi fissava da almeno qualche minuto
-salve-dissi alzandomi e continuando a pulire
-tu sei Zayn, giusto?-mi chiese con aria dolce ma allo stesso tempo curiosa. Accennai un si non sapendo cosa dire
-sei di fuori città?-continuò appoggiandosi al mobile e bevendo da un piccolo bicchierino
-no, nato e vissuto a Bradford, signora-come al solito non mi sporgevo troppo nel parlare anche se quella donna mi  incuriosiva fin troppo
-Puoi chiamarmi Loren, senti e i tuoi genitori?-perché quella domanda, cosa voleva sapere? Era così diretta nel dirmi le cose
-vivo con mia madre e mio padre è morto da otto anni-non esitai a dirgli la verità
-mm..capito,scusa di queste domande e solo che hai un’aria così familiare-mi fissò per qualche secondo finchè il signor Vandem non fece ingresso verso di noi
-ehy Zayn, ancora qui?-l’uomo osservò l’orologio sul polso e mi guardò di nuovo
-si, manca ancora mezz’ora-lo avvisai cercando di sembrare rispettoso
-ah, non preoccuparti-Mi fece cenno di posare tutto ciò che stavo usando
-apprezzo quello che stai facendo per noi e soprattutto per tenermi sott’occhio mia figlia-un sorriso comparve sulle mie labbra perché effettivamente era vero, Jenny era una ragazza davvero difficile da addestrare
-grazie-risposi semplicemente avvicinandomi a lui e stringendogli la mano sinistra che mi aveva appena mostrato.
-devo chiederti un favore, stasera non c’è nessuno a casa quindi se mi guardi mia figlia prometto di darti qualcosa in più, te lo meriti. Se non vuoi ti capisco..-mi spiazzò a quelle parole, non sapevo che dire, avevo acquistato la sua fiducia così facilmente?
-no, si figuri. Non ci sono problemi per me-
-sapevo di poter contare su di te, sei un ragazzo con la testa sulle spalle, grande e responsabile-
 
 
 


Quando uscii di casa silenziosamente notai Jenny vicino al portone parlare con quel moro, Louis si chiamava.
-Jenny sai bene che ci tengo-lo sentii mormorare mentre appoggiava il volto nell’incavo del collo della ragazza
-lo so Lou, mi è difficile-continuò  Jenny stringendo le mani del ragazzo con le sue
-promettimi che proverai a convincerli-continuò Louis dando un bacio a stampo a Jenny, che pivello, io non l’avrei mai solo baciata a stampo, non in quel senso ovviamente, lasciamo perdere.
-Zayn-mi notò Jenny poiché mi ero avvicinato abbastanza per farmi notare
-sempre a casa tua questo-Louis alzò gli occhi al cielo infastidendomi
-questo? Mi hai davanti ragazzo-mi avvicinai di più ma Jenny posò una delle sue piccole mani sul mio petto invitandomi ad indietreggiare
-siamo davanti casa mia, per favore-guardò entrambi e infine si girò verso di me. Ecco, l’esatto momento in cui mi guarda e mi mette un leggero imbarazzo, com’è possibile che una ragazzina riesca a farmi quest’effetto?
-vado a casa, tuo padre mi ha dato il permesso di uscire prima, notte Jenny- ridacchiai visto che prima di andarmene feci l’occhiolino alla ragazza infastidendo il moro che ci fissava, che soddisfazione.
 



Arrivai a casa velocemente anche perché non era poi così distante e la scena che trovai ai miei occhi mi fece davvero bloccare il cuore per qualche secondo. Mia madre stava piangendo sul divano silenziosamente, com’era solita a fare in queste situazioni
-mamma..-sussurrai correndo subito verso di lei e abbracciandola forte
-che succede?-continuai preoccupato e allo stesso tempo curioso
Senza parlare mi diede una carta bianca e così la guardai, scrutandola attentamente.
-Ci vogliono fuori Zayn-continuò la donna vicino a me asciugandosi le lacrime
Il proprietario voleva la nostra “casa”, e non potevamo pagare tantissimi soldi per protestare quindi dovevamo come al solito arrenderci.
-mamma, ascolta,ce la faremo come ce l’abbiamo sempre fatta fino ad adesso, ok?-gli diedi un bacio sulla fronte e poi l’abbracciai così forte nascondendo la verità, non sapevo cosa fare.
 








Jenny
 





Uscii velocemente da casa per andare al parco insieme a Selena, Louis e Liam. Eravamo seduti su una panchina a parlare e a discutere un po’ di tutto, a dire il vero ero più che distratta e poco interessata alle loro parole, non sapevo neanche il perché ma tutto mi annoiava terribilmente
-Hey, Jenny mi stai ascoltando?-una leggera mano mi spostò una ciocca di capelli che ricadeva sul mio viso e mi sfiorò la guancia con dolcezza. Scuoto la testa sorridendo e senza dire altro Louis si avvicina alle mie labbra per lasciarmi un bacio
-Vi prego, non davanti a noi-disse Liam lanciandoci il suo cappello vicino alla panchina
-allora stasera che si fa?-domandò Selena e mi girai verso i due ragazzi alzati con le braccia incrociate al petto
-potremmo tipo andare al falò che hanno organizzato quelli di scuola?-proposi voltandomi anche verso il mio ragazzo che m fissava
-non è male come idea ma se vi dico che mi annoierei a morte?-mi stuzzicò Liam facendo il finto arrogante come sempre
-e se ti dicessi che non mi importa niente se ti annoierai o no?-Selena e Louis inizarono a ridere e Liam si sedette su di me a peso morto
-no, Liam, alzati..mi stai facendo male-dissi ridendo e Louis subito lo scostò
-Non dire le bugie piccola Jen, io per te solo la persona più importante all’universo-continuò il ragazzo di fronte a me
-non prima di me-si intromise Louis abbracciandomi
-come vi pare,allora ci sentiamo verso le otto?-dissi alzandomi seguita dagli altri che annuirono velocemente.
 
 


Quando arrivai a casa non mi stupii per niente della scena che avevo davanti agli occhi, papà seduto sul divano insieme a dei suoi colleghi, non li sopportavo proprio
-Hey Jenny, vieni qui-cercai di saltare il soggiorno per non essere vista  da papà ma sfortunatamente non andò così. Mi avvicinai a quel gruppo di poveri uomini che volevano fare i giovani solo perché portavano giacca e cravatta
-come sei cresciuta piccola Jennifer-uno di loro disse osservandomi
-diventa sempre più simile a te-continuò un altro che riconobbi subito, era il padre di Louis, lui e mio padre non si sopportavano molto ma lavoravano comunque insieme
-oh che guaio-mi lasciai uscire dalla bocca e qualcuno rise mentre papà rimase impassibile sulla mia piccola battuta
-il carattere di sicuro è quello di mia moglie-rispose dopo avermi fulminata con lo sguardo
-papà stasera vado al falò organizzato da…-non mi lasciò finire che si avvicinò a me guardandomi soddisfatto
-stasera non vai da nessuna parte-
-cosa? Eh perché?-gli chiesi arrabbiata
-stasera deve partire mamma e tu devi essere presente quando se ne va, è tua madre!-di tutta quella frase che aveva appena pronunciato era la parola “deve partire”, tanto per cambiare.
-non posso salutarla prima?-cercai di non alterarmi
-no-rispose secco
-perché?-sono sicura che avrei pianto
-dillo alla tua professoressa che oggi ha chiamato dicendo che hai voti pessimi, ti assenti spesso e non so nulla-dire che mi aveva chiuso con quella risposta era poco. Non dissi più niente e mi precipitai in camera in mezzo secondo, non ne potevo più di questa vita, stavo sempre peggio e nessuno mi avrebbe aiutata.Inviai un messaggio a Selena spiegandogli la situazione e poi mi addormentai.
 



-Sveglia Signorina, sono quasi le nove-una dolce voce mi svegliò e notai che era Anglesia ancora con la veste rossa da cameriera e il cappellino
-lei se n’è andata?-dissi alzandomi dal letto e aggiustando i capelli
-no, tua madre ti sta aspettando di sotto e tuo padre mi ha ordinato di svegliarti-accennai un sorriso alle sue parole e mettendo le scarpe scesi di sotto raggiungendo il salotto.
I miei genitori chiacchieravano e si scambiano qualche bacio,che schifo
-tesoro, sei arrivata-accennai un si a mia madre e mi misi immobile davanti a loro due
-parti di nuovo-
-amore, prometto che ti porterò un ricordo dell’Italia-sorrise la donna. Un silenzio si fece largo nella stanza finchè mamma non mi abbracciò forte
-mi mancherai piccola-
-si certo, dici sempre così-detto ciò feci qualche passo indietro per ritornare in camera quando mio padre mo fermò
-Jenny io stasera devo andare ad una cena di lavoro..-disse mio padre sembrando di essere carino davanti agli occhi di mamma
-ma non resterai sola-continuò irritandomi
-ah no? Nessuno mi mangia-risposi sarcastica
-ho chiesto a Zayn di tenerti compagnia, so che è una persona di fiducia e che non ti lascerà scappare come ha fatto Slim in passato-il mio cuore si bloccò, perché Zayn?
-non puoi..-
-non posso cosa? Finchè non cambierai atteggiamento farai quello che dico io, lo faccio per il tuo bene-
Chiuse la porta alle sue spalle e una volta sola a casa decisi di dare un urlo liberatorio, che tristezza
-cos’è uno sfogo?-giusto, non ero sola,c’èra la persona che mi doveva controllare
-chiamalo come vuoi..-mi avvicinai a lui
-senti io non ho bisogno di un baby sitter- sospirai leggermente nascondendo l’imbarazzo.
Il ragazzo rise allegramente-tuo padre sembra non pensarla così-
Perché tra tanta gente proprio lui? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?
Non gli risposi e avanzi verso il divano per accendere la televisione. E’ strano, mio padre non si è mai fidato di una persona così tanto, se non Slim, figuriamoci un ragazzo.
-se hai fame, la tua servitù ha preparato la cena-scherzò quando sembrava tutto tranne che ironico
Prima che potessi rispondere, la suoneria di un cellulare mi interrompe.
-pronto?-il moro cacciò il telefono dalla tasca dei jeans allontanandosi dalla sala pranzo e un’idea passò per la mia mente. Fortunatamente ancora vestita, mi alzai dal divano e silenziosamente attraversai il salotto, Zayn era girato e non sarebbe mai riuscito a vedermi. Aprii la finestra della stanza dei dipendenti in modo veloce e mi girai di nuovo per vedere se tutto stava funzionando bene. Non sentendo nulla, feci spallucce pensando a quanto fosse stato semplice e prima che poggiassi l’altro piede per scavalcare, due possenti mai mi tirano per i fianchi facendomi finire a terra schiacciata all’indietro su un altro corpo
-dove credevi di andare?-mi chiese. Se non lo conoscessi lo prenderei per un’agente del FBI. Mi resi conto di stare ancora sdraiata su di lui e quindi mi alzai di scatto
-senti, sappiamo entrambi che è una vera buffonata tutto questo, quindi ti consiglio di lasciarmi andare al falò così che tu potrai uscire con qualche tuo amico o qualche tua ragazza, va bene?-gli dissi tutto ad un fiato ma l’agitazione aumentò quando si avvicinò a me e prendendo il mio mento tra le sue dita mi sussurrò sulle labbra
-l’idea è allettante lo sai?-
Chiusi gli occhi per un solo secondo sentendomi davvero troppo debole, una sensazione allo stomaco e qualche piccolo brivido lungo le braccia
-ma.. no-continuò con un’aria strafottente e allegra sul suo volto. Se non fosse stato così alto in confronto a me e il mio viso raggiungesse qualche centimetro in più di quello che è il suo mento, lo avrei sputato in faccia
Gli diedi una spinta talmente forte pensando di averlo fatto cadere mentre era ancora saldo nella sua posizione.
-Pertanto, sono quasi le dieci e mezza-diede un’occhiata al suo orologio al polso e poi mi guardò di nuovo
-meglio andare a dormire, altrimenti domani non riesci ad alzarti per andare a scuola-ma è mio padre? Chi si crede di essere questo?
Camminai verso di lui e passandogli di fianco le nostre spalle si sfiorarono, mi alzai sulle punte per raggiungere meglio il suo orecchio
-sei uno stronzo- mi allontanai e senza guardarloimmmaginai che stesse ridendo, lo sentivo, e mi meravigliai benchè fosse la prima persona a farmi "saltare i nervi."









mVamos a la playa oh oooh oh,  Vamos a la playa oh oooh oh, ma dove con questo tempo?
ahaahaha
Helpppppppppppppppp, ora volete uccidermi.
Istinti omicidi verso di me..quanto tempo è che non aggiorno?
SCUSOOOO, SCUSOOO, SCUSOOOO  non volevo, sto per piangere, disperarmi..ookok, ora c'è il capitolo.
Come vi pare? Iniziate a capire un pò di più?
Ma quanto posso amare i comportamenti di Zayn? haahhaha
Povera Jenny però...
Come volevate ho espresso i pensieri di entrambi i personaggi.
Vi prego in ginocchio, vi imploro di recensire. Sono contentissima per quelli che hanno messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate. Se arrivo ad almeno 5 recensioni lo metto, promesso.






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