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Autore: Dreammy    28/05/2013    4 recensioni
Ho sentito dire che al Midnight Camp scompaiono delle persone, ogni tanto. Nessuno sa il perché, ma sembra che ci siano dei nessi fra le sparizioni.
[...]
- Non posso crederci che qualcuno si sia davvero spaventato di quella storia! - esclamò Harry.
- Già. - lo assecondò Charly - Se quella era horror io sono la sorella glitterata di Edward Cullen!
Louis rise ed imitò Andy: - "E da quella sera l'assassino con l'uncino che gli fuoriusciva dall'occhio vagò per le casette del bungalow di Midnight Camp per l'eternità a spaventare tutte le ragazze dai capelli ricci e scuri e mangiar loro il cervello!" - fece un verso strano voltandosi verso Giò che aveva le braccia incrociate al petto.
- Non è divertente. - ribatté lei.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta a quattro mani da me e beastlytomlinson



 

La mattina seguente le tre squadre si dovettero trovare al tendone.
Sopra tre tavoli c'erano tre bandiere: una rossa, una blu e l'ultima gialla.
- Occupate il tavolo con la bandiera del vostro colore. - li informò Wendy.
Giò si sedette alla blu, assieme alla sua squadra e si guardò attorno.
Diede una leggera gomitata ad Harry per attirare la sua attenzione: - Dove pensi che sia Zayn?
Alex si sporse un poco verso di lei: - Ho sentito che si è preso qualche giorno di vacanza. Tornerà tra domani o dopodomani.
Il riccio e Giò si guardarono.
Lui sospirò: - E' stato proprio un brutto colpo.
La ragazza annuì facendo una smorfia, poi le sorse un altro dubbio.
Dall'altra parte del tendone Charly la precedette: - Scusa Wendy!
L'animatrice le sorrise: - Sì?
- Dove sono Andy e Tommy?
Neanche a dirlo i due ragazzi comparvero dall'entrata con una catasta altissima di libri tra le braccia.
Tommy ne posò una buona parte sul tavolo della squadra rossa e si sedette sfinito.
- Cos'è sta roba? - esclamò Louis sgranando gli occhi.
- Questi - Wendy prese la parola - Sono molti tra i più famosi manuali da campeggio. Dovrete fare delle ricerche approfondite per la prova di questo pomeriggio.
Harry osservò i libri davanti a sé poi con il braccio li scostò verso Giò: - Ah no, io non ho intenzione di leggere questi mattoni.- incrociò le braccia al petto - E tu?
Si voltò verso l'amica che aveva già aperto due libri leggendoli contemporaneamente.
- No! - esclamò - Non puoi tradire i miei ideali così!
La riccia senza degnarlo di uno sguardo allungò il braccio, cercando la sua bocca con le dita e gliela tappò.
- Shh.. - rispose con voce tremante - E' il mio tesssssoro.
Harry si allontanò appena: - Emh.. Okkey.
Passò una buona mezz'ora e Louis si sporse verso Liam.
- Pss, amico? Mi diresti che diamine di lingua è questa? - gli domandò indicando il libro che stringeva tra le mani.
L'altro lo osservò spalancando gli occhi: - Emh.. Inglese?
- E come mai non riesco a leggerlo? - chiese scettico.
Liam sospirò, gli prese il libro e lo capovolse: - Ora dovresti riuscirci.
Louis si illuminò: - Ahh! Grazie mille!
Tentò di leggere, pian piano lo sguardo si alzò e sorrise alla vista di Charly che litigava in sussurro con Peter.
- Quel libro l'ho visto prima io. - si lamentava il ragazzo occhialuto.
Lei fece spallucce: - Sì ma è più corto, quindi è mio.
- Ci sono dei termini talmente forbiti che non capiresti nulla! - borbottò allungandosi per prenderlo.
Charly lo allontanava con il gomito: - Non ci provare secchione, è mio!
Il tempo passava e lentamente i ragazzi si concentravano sulle letture.
Ad una certa ora, il sole era già alto da un pezzo, un ragazzo della squadra gialla sbottò.
- Quando si mangia?! Non ce la faccio più!
Harry si voltò e vedendo che la voce apparteneva a Niall sorrise: - Potrei spiegarvi la storia dei campeggi a memoria, ho bisogno di vitamine!
Andy ridacchiò: - Bene ragazzi, per oggi basta studio allora.
- No! - gridarono due voci all'unisono.
- Protestò Jimmy. - esclamò Louis nel pieno della sua lettura.
Giò e Peter si guardarono arrossendo mentre gli altri chiudevano felicemente tutti i libri e li buttavano dentro degli scatoloni.
Charly si avvicinò all'amico scrutando incuriosita il libro: - Non mi pare un libro sui campeggi.
Lui le posò l'indice sulle labbra scuotendo la testa e facendole incrociare gli occhi.
- Questo non ha importanza - ripose con tono soave - La cosa davvero importante è far credere a Tommy che sto leggendo qualcosa.
Lei deglutì: - Oh, okkey.
Rimase ferma ad osservarlo per qualche secondo.
Lui socchiuse gli occhi leggendo concentrato poi sbuffò e lo lanciò in aria: - Al diavolo!
 
Quel pomeriggio, i ragazzi, perplessi, erano stati nuovamente divisi in squadre e si stavano dirigendo dentro il bosco.
Tutti lo trovavano alquanto strano: credevano fosse pericoloso entrare in quella fitta di alberi alti che facevano a malapena filtrare la luce.
Il primo gruppo era la squadra rossa, che si trovava davanti a tutti.
Charly stava saltellando da una foglia all’altra, sorridendo. - Sembra un luogo da film horror! È fantastico!
Louis rise. - Mi stai dicendo che ti piacerebbe essere inseguita da un malato mentale in questa boscaglia?
Lei sembrò pensarci su, poi annuì. - Sarebbe figo. Sai, tipo... tipo film. Quando diventerò una regista, girerò un film qui.
- Vuoi diventare una regista? - il giovane pareva particolarmente sorpreso.
- Sì, assolutamente. - rispose.
Peter, poco dietro di loro, inarcò un sopracciglio. - Non credo che questo luogo sia adatto per girare un film. Non vedi quante sterpaglie? Non sarebbe per nulla convenient-... - non fece in tempo a finire la frase che Charly si era già voltata di scatto.
- E lasciami sognare! - sbottò, seguita dalle risate di qualche campeggiatore.
Poco più indietro, nel gruppo che formava la squadra blu, una ragazza stava tremando.
- Ehi, Giò. - rise Harry. - Sicura di sentirti bene?
Lei rabbrividì. - No. Questo posto non mi piace. Non c’è luce. Non c’è acqua. Non c’è cibo. Fa freddo. Moriremo tutti. - concluse melodrammaticamente.
Un ragazzo biondo appartenente alla squadra gialla si sporse in avanti. - Sono d’accordo con la riccia, qui. Quando si mangia?
Harry rise ancora. - Niall, non ti ci mettere pure tu! Comunque - ritornò alla sua compagna di squadra. - di cos’hai paura?
- Ah, troppe cose. - ridacchiò nervosamente. - Ma non fa nulla, siamo quasi arrivati e non ho la minima intenzione di parlarne.
Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò: - Se hai così paura, come farai con le indagini?
Lei deglutì. - Ci penseremo un’altra volta.
Più avanti, la squadra rossa si era già fermata ed attendeva impazientemente l’arrivo degli altri.
Si trovavano in una piccola radura priva di alberi, addirittura si poteva vedere la luce. Era spazzata da tutto sassi ed insetti alquanto schifosi, eccezion fatta per un gruppetto di stoffa e pezzi di legno che, in tutta sincerità, ai campeggiatori non promettevano nulla di buono.
- La prova di quest’oggi - annunciò Tommy a gran voce. - metterà in pratica le doti da voi acquisite questa mattina.
Ci fu un mormorio di disapprovazione: chi aveva realmente acquisito delle doti?
- Proprio così. - intervenne Wendy, coi capelli legati in due treccine. - Infatti dovrete... - fece una pausa ad effetto. - costruire una tenda!
- Che cosa? - un paio di urli simili a questo si levarono dall’orda di ragazzi, che di costruire tende non volevano saperne nulla.
- No, no, mi rifiuto di usare un martello. - commentò Louis.
- Mi rifiuto solo di toccare quella roba. - Harry rincarò la dose.
- Mi rifiuto senza un manuale d’istruzioni. - Charly si passò le mani fra i capelli.
- Oh, di quello non devi preoccuparti. - sussurrò Louis al suo orecchio. - C’è sempre Peter.
- Mi rifiuto senza un’adeguata ristorazione! - protestò qualcun altro, evidentemente Niall che, alzato accanto a Liam, era impegnato in una discussione sui panini con la mortadella.
La faccia di Wendy si fece minacciosa. - E invece vi assicuro che voi costruirete delle tende, eccome. Questa prova vale molti punti, al lavoro, avete tempo fino al tramonto!
- Ma al tramonto mancano delle ore. - obiettò qualcuno.
- Ne avrete bisogno, fidatevi.
 
- Come si costruisce una cavolo di tenda senza un cavolo di manuale? - si lamentò Charly, riunitasi assieme alla sua squadra e tentando, disperatamente, di domare il groviglio costituito da tenda, pali e picchetti.
- Fortunatamente - intervenne qualcuno in mezzo al gruppo. - ci sono io, che so perfettamente come si costruisce una tenda. Dovete solo seguire le mie istruzioni.
Louis gli si avvicinò con aria minacciosa. - Senti un po’, piccolo genio, tu lavorerai come tutti gli altri, non ti limiterai a dare solo ordini, ok?
L’altro deglutì a vuoto. - Certo, certo. Allora, cominciamo?
Charly si rimise in piedi, imitando un saluto militare. - Voi mi dite cosa c’è da fare che io lo faccio.
Louis le scompigliò i capelli. - Ma brava bambina!
- E comunque - intervenne nuovamente Peter. - avreste dovuto studiarlo, stamattina.
- Spero Sua Maestosità mi voglia perdonare, ma non avevo molta voglia di studiare. - constatò Mary mentre si chinava per raccogliere alcuni pali.
- Amica!, siamo in due. - Louis le batté un cinque.
 
- E ora? - borbottò Harry. - Che si fa?
Il vuoto più totale.
I ragazzi della squadra blu parevano in alto mare, ma per lo meno erano messi meglio sella squadra gialla.
Almeno loro avevano già diviso i pezzi che componevano la tenda.
- Si dà il caso - Giò si avvicinò al riccio. - che io sia stata in mezzo agli scout per molti anni.
- Mi stai dicendo che sai come si fa questa roba? - gli occhi gli si illuminarono.
- Certamente.
Un ragazzo di nome Tyler si fece avanti, vestito di una tuta rossa e con un sorriso smagliante. - Brava ragazza! Vedrete che li batteremo su tutta la linea.
- Ma loro - una ragazzina indicò la squadra rossa. - hanno Peter.
Giò assottigliò gli occhi. - Chi se ne importa di quel Peter. Saremo noi a vincere.
Harry batté le mani. - Brava Giò, così ti voglio. Cattiva.
Lei rise. - Non credere di essere esonerato. Prendimi il picchetto B.
- Come lo distinguo da tutti gli altri?
Lei si sbatté una mano sulla fronte. - Sarà un lungo pomeriggio.
 
- Ehm... - Helena si avvicinò a Charly. - Charly? Tutto a posto?
- Cgnvedo gni sfgnsì. - rispose lei, con sette picchetti in bocca ed un martello che reggeva con due mani.
L’altra rise. - Cosa fai con quei picchetti?
- Lgni gnsto signsgntemangndo, gno? - ne sputacchiò uno per terra.
Louis le arrivò alle spalle, cogliendola di sorpresa. - Buon pomeriggio, donzelle! Vi trovo impegnate nei vostri affari?
Helena gli fece un cenno di saluto con la mano. - La donzella qui - indicò la ragazza dai capelli scombinati. - potrebbe prenderci a martellate da un momento all’altro.
- Oh, perfetto. - borbottò l’altro.
Nel frattempo, Charly si era messa a sistemare ciò che teneva in bocca, dandogli delle forti martellate rischiando di rompersi le dita.
Louis la seguì. - Ehm... Charly?
- Sssh, non vedi che sto lavorando ?
- Sì, ma...
- Aspetta, Louis.
- Charly...
- Un attimo!
- Charly!
- No.
Lui la scosse per le spalle. - Charly! I picchetti non vanno lì.
- Oh. - lei scrollò le spalle. - In effetti non mi sembrava che ci stessero molto bene.
Lui rise. - Tu dici? Avanti, toglili, prima che arrivi Peter.
- Ma allora dove vanno questi maledetti cosi?
La voce di Wendy li ridestò. - Ragazzi, forza così! Sono già le quattro e mezzo, siete a buon punto in fondo. Forza, manca poco al tramonto!


 


Foglie secche.


SCUSATEMI.

Apro questo angolino con un gigantesco segno di scusa verso tutti i lettori della storia.
La vostra Dreammy è una stupida che non riesce mai a connettersi, né tantomeno ad aggiornare. :c
Mi perdonerete, vero?
Sono carina e coccolosa. :3
Io e beastly speriamo che il capitolo vi piaciucchi(?)
Vi lasciamo con una domanda: Qual è la coppia del Midnight Camp che preferite?
Chi è che shippate?
Lasciateci un commentino con la vostra risposta. :3
Per qualsiasi dubbio, siamo sempre qui.
Alla prossima!

~ Dreammy e beastly.

   
 
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