Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: rauhlscharm    29/05/2013    4 recensioni
Mi afferrò dai glutei e mi poggiò sulla lavatrice a gettoni ancora accesa prima di attaccare le sue labbra alle mie in un bacio passionale.
''Justin..'' mormorai staccandomi la lui per riprendere fiato.
''Suzy..'' replicò con voce affannata.
Mi avvicinai dolcemente per poi tirare la sua giacca di pelle e far aderire i nostri corpi.
Mi baciò ancora.
''Suzy sei mia, solo mia.''
Sorrisi sulle sue labbra.
Genere: Erotico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘’Suzy, lo sai che ore sono?’’ la voce di Annie echeggiava nella stanza mentre mi affrettavo a raggiungere il mio posto dietro il bancone.

‘’Scusa..’’ timidamente, come sempre d'altronde, mi limitai a sussurrarlo in modo che lei e solo lei l’avesse potuto sentire.

''Muoviti e vai a prendere le ordinazioni al tavolo cinque’’ senza darmi il tempo di replicare, Annie si affrettò a darmi le spalle e allontanarsi sui suoi rollerblade.

‘’Aggeggi infernali’’ ho sempre pensato.

Che senso hanno? Rendono forse il lavoro più efficiente? Le ragazze più carine?

Servono solo ad impedirmi di muovermi per bene.

Mi affrettai ad andare verso il tavolo cinque, assolta dai miei pensieri.

Talmente assolta da non accorgermi di una biondina che passava di lì.

''Vuoi forse che ti faccia licenziare? Stai più attenta la prossima volta’’ disse con voce che non ammetteva repliche,

prima di rimettersi la chupa-chupa in bocca ed avviarsi verso il suo tavolo, insieme ai suoi ‘’amici’’ che
erano rimasti girati di spalle.

Mi avviai verso il tavolo cinque, pronta a prendere le ordinazioni, con carta e penna in mano quando alzando la testa trovai due occhi intenti a fissarmi.

Due occhi mistici, profondi, di un ragazzo seduto al tavolo undici.

Non quel tipo di occhi di cui ti limiti a dire solo il colore, parlo di tutt’altra cosa.

Parlo di quegli occhi in cui ti perderesti per ore.

Quegli occhi che, se fossero acqua, ci annegheresti.

Quel tipo di occhi che sanno riflettere la solarità dell’animo, la bontà della persona.

Quegli occhi color nocciola che stavano dannatamente in sintonia con i suoi capelli.

Capelli biondo scuro, alzati con un po’ di gel ma comunque soffici.

E le sue labbra..

Quelle labbra a cuore che sembravano fin troppo morbide.

Quelle labbra rosee che mi attraevano più di ogni altra cosa.

Quelle labbra che erano ormai intente a baciare la biondina di prima in modo rude, aspro, brusco,
mentre lei le teneva il collo in modo da non farlo allontanare.

Caccia quei i pensieri di prima dalla testa non appena sentii Annie chiamare il mio nome.

Senza neanche girarmi, diedi per scontato che lei avesse capito che ero più che pronta a iniziare a lavorare.

‘’Buongiorno e benvenuti al Betty’s, posso esservi d’aiuto?’’ chiesi con la voce più sicura e solare che riuscii a fare.

‘’Per me uno screwdriver. Per te, bambola?’’ disse un ragazzo dai capelli rossi riferendosi alla brunetta seduta affianco a lui.

‘’Idem’’ disse la ragazza senza smettere per un secondo di fissarlo e sorridere.

‘’Perfetto, corro a prenderli’’ dissi io fingendomi pimpante e sveglia.

Mi avviai verso il bancone in fretta e in furia, pregando Dio in tutte le lingue del mondo per non
farmi inciampare con questi rollerblade.

‘’Forse dovresti fare più attenzione’’ disse ammiccando il ragazzo dagli occhi profondi, prima di avviarsi verso il juke-box e dargli un paio di pugni.

Capii al volo ciò che volesse fare e mi affrettai ad andare verso di lui per dirgli di inserire i soldi come le altre persone ma mi fermai quando vidi il modo in cui era vestito.

Un paio di jeans strappati che gli coprivano le gambe lunghe e slanciate, converse ai piedi e un giacchetto di pelle sopra una t-shirt bianca.

Se eri del ’53 e andavi in giro così allora eri uno duro ed io, timida e impacciata com’ero non avevo la benché minima intenzione di avvicinarmi a gente come lui.

Mi sbrigai a fare retro-fronte e prendere i due shrewdriver per i ragazzi, ma una pacca sul sedere mi bloccò.

Mi girai per vedere chi fosse stato, anche se sapevo la risposta, e il ‘’famoso ragazzo’’ era intento a ridersela mentre tornava al suo tavolo.

Le note di una canzone a me sconosciuta echeggiavano nel Betty’s e il tutto sembrava il tipico scenario di quegli anni.

I passi del ragazzo erano in perfetta sincronia con la musica, ma la sua aria mi metteva paura.

Come mi mettevano paura i sorrisi maliziosi dei suoi amici e le occhiatacce che ricevetti dalla biondina.

Lui stesso mi metteva paura, ma c’era d’ammetterlo:

Era bellissimo.











hey there gurls!

Scusate per come vi presento il testo ma efp fa il coglione proprio quando devo caricare, figo.

VI SUPPLICO, recensite! Lo so che è pesante, neanche io recensisco mai nei primi capitoli, ma vi prego.

Mi bastano due recensioni, non ne voglio a decine come altre persone.

Aggiusterò il capitolo il prima possibile, intanto fatemi sapere se vi piace.♡
  
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