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Autore: BogartBacall    30/05/2013    2 recensioni
"Sono loro, i protagonisti di questa storia. Quelli che avrebbero tutto, per essere gli eroi: soldi, fama, ricchezza, talento... ma che, agli occhi dei più, sono solo i Miserabili."
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Ogni storia hai i suoi antagonisti, anche se, talvolta, questi ultimi non sanno nemmeno di esserlo.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Pansy
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tradito da un bacio
Tradito da un bacio

“Hey… Ciao!” esordì Theo.
“Ciao…” sussurrò Daphne, arrossendo.
“Come stai?” chiese, sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Sei bellissima!” constatò, infine.
“Grazie…” rispose, perdendosi negli occhi sognanti del ragazzo.
Era la prima volta che si rivedevano da quella sera e l’imbarazzo era palpabile.
“Io…” intervenne Theo, abbassando il tono, guardandosi attorno per verificare che nessuno stesse ascoltando. “Io volevo dire…” balbettò, timido. Inspirò, infine, facendosi coraggio. “È stato… molto bello. Non pensavo minimamente che potesse essere… beh, così.”
Daphne rise, divertita dall’espressione del ragazzo.
“Sì, so che per te non sarà stato il massimo, voglio dire, di solito alle ragazze la prima volta… Beh, non è che piaccia granché… Però ti prometto che rimedierò! Certo, se tu lo vorrai, ovvio!”
“Theo!” si decise ad interrompere quello sproloquio.
Il giovane la guardò negli occhi, intimorito.
“È stato bellissimo anche per me” confessò, sorridendo timida. “E spero davvero che non rimanga un episodio isolato.”
Nott sorrise, abbracciandola stretta, assaporando il suo profumo.
“Io ti amo, Daphne. Ti amo davvero, davvero tanto.”
“Ti amo anche io, Theo” sussurrò, prima di sciogliersi dall’abbraccio e posargli un bacio sulle labbra.

Blaise aveva osservato quella romantica scenetta da lontano, lo stomaco che si contorceva su se stesso alla vista di quella complicità e tenerezza. Non ce la faceva. Si sentiva un verme a provare simili sentimenti nei confronti dei suoi due migliori amici, ma era più forte di lui: continuava a pensare che ci sarebbe potuto essere lui al posto di Theo e lo odiava per questo. I primi tempi, se non altro, erano stati discreti, limitando le effusioni in sua presenza. Ma quello a cui stava assistendo era un chiaro segnale che le cose stavano cambiando e avrebbe fatto meglio ad abituarsi al nuovo corso degli eventi, a meno che volesse rinunciare alla loro amicizia.
Assorto nei suoi pensieri, non si accorse che Daphne gli si era avvicinata.
“Ciao, Blaise!” lo salutò, raggiante, accomodandosi accanto a lui sul divano. “Ti senti bene?” aggiunse, notando il suo strano sguardo.
“Sì…” rispose lui, “sì, sto bene. Sono solo un po’ stanco!” spiegò, stropicciandosi gli occhi.
“Come sono andate le vacanze?”
“Bene… e a te?”
“Molto bene, grazie!” rispose, guardando in direzione di Theo.
“Beh, si vede!”
“Come, scusa?” domandò, confusa.
“Ho detto che si vede che le vacanze ti hanno fatto bene” rispose. “Sei… radiosa. A cosa dobbiamo questo mutamento?”
“A niente!” si affrettò a rispondere la ragazza, arrossendo visibilmente. “Non c’è nessun mutamento, fidati!”
“Sarà…” replicò lui, poco convinto. “Studiamo insieme domani dopo pozioni?”
“Certamente! Approfittiamo della Sala Comune deserta o ci rifugiamo in biblioteca?”
“La Sala Comune andrà più che bene!”
“Bene, allora d’accordo!” confermò, mettendosi in piedi. “Vado a sistemare il mio baule. Ci vediamo per cena, ok?”
“A dopo, Daphne…” la salutò, guardandola correre verso il suo dormitorio.
Era incantevole, ogni giorno di più, e mai come in quel momento avrebbe desiderato essere lui l’origine della sua felicità.

Fissava il suo calderone, pensieroso, rimirando il preparato gorgogliare, rimestandolo lentamente, con la tipica espressione contrariata che aveva quando dormiva troppo poco. Non era riuscito a prendere sonno, quella notte. L’espressione estatica di Theo, il suo insolito buonumore, persino l’espressione serena che aveva mentre dormiva, gli davano i nervi. Avrebbe voluto schiaffeggiarlo, sul serio. Non si riconosceva in quei sentimenti di ostilità, anche se, probabilmente, erano frutto della genetica, nonché il motivo per cui era stato smistato in Serpeverde. Il rumore della solita esplosione provocata dallo stupido Finnigan lo ricondusse alla realtà, aumentando il suo cattivo umore: di fronte a lui, Theo stava dicendo qualcosa all’orecchio di Daphne, facendola sorridere. Ringraziò il cielo quando la lezione terminò, raccolse le sue cose e si portò fuori dall’aula, dove i suoi amici lo stavano attendendo.
“Ragazzi, io me ne vado ad aritmanzia” esordì Theo, lasciando la mano di Daphne. “Mi raccomando, non divertititevi troppo senza di me!”
“Ci vediamo ad erbologia…” lo congedò la ragazza.
Si avviarono in silenzio verso la sede della loro Casa e, una volta entrati in Sala Comune, si accomodarono sui divanetti di fronte al caminetto, estraendo libri e pergamena.
“C’è qualcosa che non va, Blaise?” domandò, d’un tratto, Daphne. “Mi sembri strano, assente…” spiegò, in risposta allo sguardo interrogativo del giovane.
“No…” mentì lui. “No, niente che non vada, tranquilla.”
Annuì, poco convinta, riportando l’attenzione sul tema di trasfigurazione.
“Posso farti una domanda?” intervenne Zabini, dopo alcuni minuti.
“Certo!” acconsentì lei, tenendo gli occhi sulla pergamena.
“Dovrai essere sincera, però…”
“Mi pare di esserlo sempre stata…”
“Hai fatto l’amore con Theo, vero?”
La piuma di Daphne arrestò la sua corsa, mentre la giovane alzava timidamente il capo, lo sguardo fisso di fronte a sé, evitando il contatto visivo con l’amico.
“Io…” balbettò, l’aria che mancava. “Che diavolo di domande sono, Blaise?”
“Una domanda come tante altre, a cui, però, non hai ancora risposto!”
“Io… cioè noi… io...” continuò a farfugliare.
“Andiamo, Daphne, non è difficile: sì o no?”
Lo guardò in cagnesco, poi, vedendo che non accennava a demordere, sospirò e abbassò lo sguardo.
“Sì!”
“Oh…” ribatté lui. “Interessante.”
“In che senso ‘interessante’?” domandò lei, confusa.
“No, niente… Lascia perdere.”
“No che non lascio perdere!” replicò, stizzita. “Mi hai praticamente costretta a rispondere ad una domanda molto personale e ora vuoi lasciarmi così?”
Blaise sbuffò, annoiato. “Diciamo che la cosa un po’ mi stupisce” si giustificò. “Certo, non posso dire che non me l’aspettassi, d’altra parte voi due ormai siete una coppia da un po’ di tempo, ma…”
“Ma…?” lo sollecitò lei, curiosa.
“Pensavo che sarei stato io, il primo, per te” concluse, guardandola negli occhi.
L’espressione di Daphne mutò radicalmente, nei suoi occhi comparve quello che Blaise avrebbe definito panico allo stato puro.
“Blaise… Cosa… Cosa significa?”
Il ragazzo le si avvicinò. “É inutile che continuiamo a prenderci in giro, negando quello che tutti sappiamo: io ti amo, Daphne. Quanto e se non più di Theo. E tu lo sai, l’hai sempre saputo.”
“Sì, ma… perché?” chiese, sconvolta. “Perché me lo stai dicendo ora, sapendo quello che c’è fra me e Theo?”
“Te l’ho detto il perché: credevo che, nonostante tutto, saremmo finiti insieme e che sarei stato io quello con cui avresti avuto la tua prima volta. Sono sempre stato sicuro del lieto fine fra noi, perché ho sempre percepito qualcosa… qualcosa di speciale fra noi. Non so dirti esattamente cosa fosse, ma so per certo che era un sentimento ben più forte di quello che ti ha sempre legata a Theo.”
“Sì, ma io sto con lui, adesso” obiettò la ragazza, spaventata.
“Lo so, ma non posso fare a meno di chiedermi…” s’interruppe, avvicinandosi ancora di più.
“Di chiederti…?” lo incalzò, fissandolo negli occhi.
“… se fossi stato io, a baciarti per primo… Ora io e te staremmo insieme?” domandò, in un sussurro. “É stata una semplice questione di priorità, per cui Theo ti ha baciata per primo ed è diventato il tuo ragazzo, oppure quello che senti per lui è più forte di quel che c’è fra noi?”
“Blaise, che razza di domande sono?” ribatté, spazientita.
“Rispondi” la sollecitò, fermo.
“Non ho la minima intenzione di rispondere, mi dispiace. Anzi, sarà meglio chiudere all’istante questa conversazione!” concluse, riordinando i libri.
Fece per alzarsi, ma Blaise la trattenne per il braccio.
“Aspetta!” la supplicò.
“Lasciami!” gli intimò, offesa.
“Ti prego, Daphne…”
“Ti ho detto di lasciarmi, non ho più nulla da dirti!”
Zabini le strinse il braccio, tirandola a sé, e, prima che potesse rendersene conto, le loro labbra erano le une contro quelle dell’altro. Ci mise qualche secondo a realizzare quel che stava accadendo, ma, quando sentì la lingua del ragazzo carezzare la sua, un brivido le percorse la schiena, facendola indietreggiare ansimante.
“Mi hai baciata!” esclamò, sconvolta.
“Sì, Daphne, ti ho baciata” confermò lui, tranquillo.
“Blaise, tu mi hai baciata!” gridò, disperata. “Cosa diavolo ti è saltato in mente?”
“Daphne, stai tranquilla…” cercò di calmarla.
“Tranquilla?” ripeté lei. “Tranquilla? Nel caso te ne fossi momentaneamente dimenticato, io sto con Theo! Il tuo migliore amico!”
“Questo lo so…” ribatté, annoiato.
“E allora perché diavolo mi hai baciata?”
“Perché volevo farlo!” sbraitò. “E perché ti amo! E tu ami me, questo non puoi negarlo!”
“Ma io sto con Theo!”
Il ragazzo le si avvicinò, minaccioso. “Allora dimmi chiaramente che non provi nulla per me, Daphne, e che stai con Theo perché lo ami. Fallo e ti giuro che non ti importunerò mai più.”
Entrambi tacquero, fissandosi negli occhi. Infine, Daphne cedette, abbassando lo sguardo.
“Mi dispiace, Blaise. Ti voglio molto bene, davvero… Ma ne voglio anche a Theo e se sto con lui è perché lo amo.”
Zabini non reagì, obbligando la ragazza a riportare lo sguardo su di sé.
“D’accordo…” disse, infine. “Se sei veramente convinta di voler stare con lui, allora ti chiedo perdono. Mi dispiace.”
“Anche a me” aggiunse lei, contrita.
“Beh, a questo punto, se non ti dispiace, io me ne andrei in biblioteca a studiare. Credo di aver fatto sufficientemente la figura dell’idiota, per oggi” concluse Blaise, raccogliendo le sue cose e avviandosi verso l’uscita della Sala Comune.
“Ci vediamo, Daphne” si congedò, lasciando la ragazza sola e confusa.


Ciao a tutti! Anticipo di un giorno la pubblicazione perché sarò via qualche giorno... Spero che il nuovo capitolo sia di vostro gradimento!
Ringrazio come al solito chi ha recensito: scusate se non sono riuscita a rispondervi in questi giorni, ma sono piuttosto presa! Conto di rimediare presto!
Alla prossima,
BB

   
 
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