Carissima
Alice,
E’
passata un’eternità dall’ultima
volta che ti ho vista. Come stai?
Ho saputo che
sei cresciuta, che il
mondo ti vuole più grande!
Qui è
come sempre; nessuno viene mai
a prendere un te con me e con il mio amico Leprotto e lo Stregatto
ultimamente
ha intrapreso molti viaggi ma quel che racconta sembra tutto frutto
della sua
fantasia.
Voglio
però sapere di te, hai mica
dimenticato la mia follia?
Hai ancora il
ricordo delle nostre
risate, mia cara Alice?
Aspetto sempre e
pazientemente che tu
possa tornare, quando eri al mio fianco, credevo fossero gli altri ad
essere
pazzi!
A nessuno
è dato sapere quello che
realmente è accaduto ma, giuro, se potessi, mia amata Alice,
direi alle
creature del tuo mondo e a quelle del mio, che ti amo con tutta la
follia che
mi scorre nelle vene!
Abbiamo tanto da
dirci, mi adorata
Alice, eppure mi sembra che non ci sia mai nulla di cui parlare, come
se il
nostro amore bastasse per tutta la vita!
Non comprendo
gli innamorati che si
tengono per mano, se si perdessero si ritroverebbero lo stesso
perché si amano!
Almeno, credo
sia così.
Tu, per me, sei
sempre al mio fianco,
legata a me da un filo dorato come i tuoi capelli.
Mia preziosa
Alice, quanto vorrei
sentire ancora il profumo dei tuoi capelli, addormentarmi e svegliarmi
con te
tra le braccia!
Hai dato vita
alla mia esistenza e un
giorno, mia dolce Alice, saremo di nuovo insieme.
Ti amo.
Tuo, Cappellaio.