CAPITOLO 1- You're my best friend
I've been wandering round
But I still come back to you
In rain of shine
You've stood by me girl
I'm happy at home
You're my best friend
-Queen, You're my best friend
-Charlotte! Charlotte! Tesoro devi svegliarti-
Charlotte aprì gli occhi assecondando la richiesta della madre e fù investita dalla forte luce proveniente dalla finestra
-Che c’è mamma? Che ore sono?- chiese
-Sono le 10.30 e giù da basso c’è una persona che vuole vederti, su vestiti e scendi- rispose lei alzandosi dal letto della figlia
-Chi è che vuole vedermi?- chiese, ma la madre si era già richiusa la porta alle spalle
Charlotte sbuffò, alzandosi e si diresse verso il bagno, si guardò allo specchio: avevo un aspetto orribile.
Decise di farsi una doccia veloce e dopo essersi asciugata i lunghi capelli scuri si lavò i denti e si truccò: eyeleiner e mascara per far risaltare i profondi occhi verdi.
Indossò un jeans blu scuro aderente, una maglia semplice bianca con sopra una felpa verde e il suo amato cappellino dello stesso colore, il suo preferito, che infilò al contrario.
Dopo essersi infilata velocemente un paio di vans nere uscì di corsa dalla camera prendendo al volo i rayban neri e precipitandosi al piano sottostante per vedere chi vi avrebbe trovato.
Fù quando era a metà scala che sentì una risata fin troppo familiare, la sua risata.
Charlotte accelleró il passo e saltò addosso al suo migliore amico.
Era sempre lui: occhioni azzurri brillanti per l’emozione, capelli biondi scopigliati, ma sembrava cambiato, era un po’ più alto e più muscoloso, la pancetta che lei tanto adorava non c’era più, aveva tolto l’apparecchio e aveva la mascella più pronunciata, ma era comunque il suo Niall.
Indossava una maglia intima nera e un maglioncino grigio aperto sopra, i jeans neri e delle scarpe alte bianche.
-Charlie! Mi sei mancata tantissimo!- esclamò Niall
Lei si staccò improvvisamente da lui ricordandosi tutto quello che le aveva fatto passare e gli tirò un pugno sulla spalla
-Ahia! Ma sei impazzita?- Esclamò lui
-No, amico, tu sei impazzito! Ora mi ascolti, sai quanto tempo è passato? Un anno e mezzo. Ti sembra normale lasciarmi da sola, abbandonata, per tutto questo tempo mandandomi al massimo un paio di messaggi al mese e poi ricomparire così, come se niente fosse?-
-Charlie, lo sai che non è una cosa che ho deciso io..-
-Oh certo, non hai deciso tu di andartene in giro per il mondo a cantare con i tuoi quattro amichetti, vero?
-Senti, usciamo a farci un giro e ti racconto tutto, ok?
-Ok-
lei si avviò verso la porta seguita da Niall -Mamma io esco con Niall, torno tra un po’-
-Ok tesoro- si sentì rispondere.
Charlotte aspettò che lui richiudesse la porta alle sue spalle prima di girarsi e guardarlo negli occhi -allora?- gli chiese
-Allora cosa? Sai benissimo che quello di cantare è sempre stato il mio sogno e non puoi essere arrabbiata perchè l’ho finalmente realizzato-
Lei meditò qualche secondo prima di rispondergli -hai ragione-
-Cosa? O mio dio Charlotte Watson mi ha dato ragione per la prima volta in tutta la sua vita signori e signore! Ma cosa ti è successo? Hai la febbre?-
Charlotte scoppiò a ridere -Mr. Simpatia è tornato!-
Lui le cinse le spalle e sorrise -mi sei mancata Lottie-
-Ehi! Non chiamarmi in quel modo, sai che lo detesto!-
-Va bene maschiaccio!
-Mi sei mancato anche tu.. Niallino!- risi
-Dai! Mrs. simpatia andiamo al bar a fare colazione che ti devo chiedere una cosa importante-
-Ai suoi ordini capitano!- Rispose lei cominciando a camminare
-Ehi dove vai?-
-Al bar ? - Lo guardò come se fosse pazzo
-Dobbiamo andarci in macchina dolcezza, almeno che tu non voglia essere seguita da un’ orda di fans urlanti- rise lui
-Oh.. giusto, dimenticavo che ora sei una “pop star”- rise lei prendendolo in giro e seguendolo verso una fila di macchine parcheggiate, Niall si fermò davanti ad un enorme Range Rover nera
-Questa è la tua macchina?- chiese lei sbalordita
Lui annuì
-Ne fate di soldi tu e i tuoi amichetti!- esclamò Charlotte avvicinandosi alla portiera del passeggero
***
-Allora? Cosa dovevi chiedermi?- chiese lei mentre mescolava lo zucchero nel caffè fumante
-Beh, io e i ragazzi..- cominciò lui
-I ragazzi?- lo guardò lei confusa
-I “miei amichetti” come li chiami tu- sorrise lui
-Ahh..-
-Già, comunque partiremo per il tour tra due settimane e staremo via fino ad ottobre, gireremo tutta l’europa-
-Da giugno ad ottobre?- chiese sbalordita lei guardandolo a bocca aperta
-Già, e ecco, tua madre mi ha detto che non hai ancora trovato un lavoro e dato che hai finito la scuola e tutto stavo pensando che magari, beh ecco, se vuoi...-
-Mi stai chiedendo di venire in tour con te?-
-Io.. si, beh, ecco, si-
-Ehm.. Niall, dici seriamente?
-Si-
-Niall, io non ho tutti quei soldi, non saprei veramente come pagare tutto..-
-Charlie di questo non devi preoccuparti, pagherei tutto io, o potresti anche lavorare per noi, veramente, non devi farti problemi..-
-Io.. veramente, non so cosa dire..- riuscì a dire lei con gli occhi pieni di lacrime
-Ehi, Charlie, sono stato uno stronzo a non venire mai a trovarti.. Sai, quando mi sono trasferito qui a Manchester dall’Irlanda tu sei stata l’unica ad aiutarmi e a diventare mia amica, anche se per questo ai dovuto sopportare un sacco di insulti da quelle galline teste vuote delle cheerleaders e..-
-Si, me lo ricordo abbastanza bene, non c’è bisogno che continui..-
-Quello che voglio dire è che tu ci sei sempre stata per me e sei la migliore amica che io abbia mai avuto, non posso abbandonarti dopo tutto quello che hai fatto per me, ti prego, accetta di venire in tour con me e i ragazzi-
-Io.. devo chiedere ai miei genitori- rispose lei
-Ci ho già parlato io e sono d’accordo- sorrise lui
-Ok.. allora, va bene- riuscì a dire lei con gli occhi pieni di lacrime -ad una condizione, però, voglio un lavoro-
-Va benissimo!- Niall sorrise facendole l’occhiolino
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