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Autore: Anna_95    03/06/2013    1 recensioni
Dal 1° capitolo
Era proprio lui, quegl’occhi, come poterli dimenticare? È stata la persona più importante della mia per 10 anni, oltre a mia mamma naturalmente...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3232323232323232323232 *Katy pov
Chissà perché questa sera non è venuto, ci tenevo, non ho mica detto qualcosa di sbagliato eri. No impossibile. Domani mattina voglio andare al bar, voglio fare colazione come si deve. Il sonno mi sta uccidendo.

IL GIORNO SEGUENTE
Sono le 11:45 diciamo che è un po’ tardi per fare colazione, ma decido di uscire lo sesso, voglio fare una passeggiata al parco, riammirare cose che non vedo da parecchio, forse rincontrerò qualcuno che conosco, o riconoscerò qualche viso familiare. Vado allo Starbucks, frappuccino espresso e un muffin. Mi alzai per andare a pagare
X: "Non si preoccupi signorina, è tutto pagato"
"Come scusi?" chiesi allibita, lui mi face segno fuori. Vidi un ragazzo di spalle fermo a guardare le auto che passavano. Mi diressi verso l’uscita, gli sfiorai la spalla e si girò. Istintivamente, un sorriso si riaffiorò sulle mie labbra, facendo sorridere anche lui, era Louis.
"Grazie mille"
"Figurati, questo ed altro. Passeggiata?"
"Certo, avevo intenzione di andare al parco e da tanto che non ci vado."
"Andiamo>"
Nel tragitto parlammo di tutto ciò che era successo in questo tempo, stavamo iniziando a recuperare il tempo perso. Eravamo seduti su di una panchina quando si avvicinarono dei ragazzi, con dei sorrisi sornioni, Louis ricambiava e io li guardavo
"Loro sono Niall" mi indicò un ragazzo dagli occhi angelici ed un sorriso mozza fiato
"Liam" un ragazzo dall’apparenza dolce ma anche serio e giocoso
"Harry" un ragazzo b ellissimo, alto che degli occhi verdi e dei ricci che facevano invidia a Alicia Keys.
"Zayn" wow, ciuffo perfetto, corvino, occhi semplicemente stupendi.
"Ragazzi lei è Katy, loro sono i ragazzi che mi aiuteranno nel salvarti da quell’uomo"
"Grazie ragazzi, ma non dovete, in fondo neanche ci conosciamo, non potete mettervi nei guai per una sconosciuta"
"Fidati non sei una sconosciuta" disse sorridendo il riccio
"Scusami?" chiesi gentilmente
"Louis, parla continuamente di t.." Zayn gli dà un colpo dietro la nuca
"Louis ci ha detto che sei la sua migliore amica e noi aiutiamo gli amici dei nostri amici"
"Quanto sei complicato Zayn, gli amici di Louis sono anche amici nostri" disse sorridendo Liam
Sembravano ragazzi apposto, nulla da ridire, nella scelta di Louis. Niall, mi sembra così tenero, ma allo stesso tempo sfacciato, in questo siamo uguali, mi piacerebbe conoscerlo meglio, anche gli altri intendo.
"Ehmmm… Ragazzi che ne dite di andare a pranzare è l’1:00 pm" Niall
"Oh dio mio, che ore sono?"
"L’1:00 pm perché?" chiese confuso Louis
"Alle 12:30 mi porta il pranzo, appena mi vede mi ammazza, scusatemi" corro via, contro la mia volontà.
Li si respirava un’aria così tranquilla, avevo lasciato tutti di stucco e questo mi dispiaceva. Arrivata a casa, trovai tutto sotto sopra, bicchieri e piatti rotti, il mio letto capovolto, tutti i mobili aperti. Era stato sicuramente li e non trovandomi ha tentato di trovare indizi, ma tanto non ci sarebbe riuscito perché non avevo lasciato nulla che facesse capire dove stessi andando. Mi avvicino al tavolo, vedendo che un coltello ci era conficcato dentro, mi avvicino e c’era un biglietto attaccato
“Ti piace scappare eh? Oggi niente pranzo e niente cena, voglio proprio vedere, lo farai nuovamente”
Ecco cosa c’era scritto. Mi ero cacciata in un brutto guaio. Iniziai a pulire quando sentii dei rumori, presi il coltello e mi nascosi per bene, quando i rumori si avvicinarono, uscì dal mio nascondiglio puntando il coltello. Era lui, con un ghigno stampato in faccia.
"Dove sei stata?" chiedeva avvicinandosi e sorridendo maliziosamente, io automaticamente mi allontanavo
"Rispondimi diamine" andai a sbattere violentemente contro lo spigolo della finestra ricaddi a terra dal dolore, lui vedendomi in difficolta, cerco di aiutarmi ad alzarmi, vedendo che perdevo sangue dalla schiena, mi portò in ospedale. Forse in fondo, in fondo, un cuore ce lo aveva che si stava prendendo cura della figlia in quel momento.

*NARRATORE
Passarono esattamente 25 giorni e di Katy nessuna notizia, il padre era molto preoccupato perché sapeva che se era in quelle condizioni era colpa sua. In fondo, le voleva bene, non voleva che morisse o che rimanesse in coma perché anche se si comportava così con lei, era l’unica persona rimasta. 
Rimaneva giorno e notte in quella stanza sperando in un miglioramento per la figlia, in quei giorni guardandola ha ripensato, ripensato a tutto ciò che le aveva fatto passare in quei dannai 2 anni e mezzo. Si stava pentendo di tutto, tutto il male che le aveva fatto, le botte, le violenze, la prostituzione, gli aveva tolto l’adolescenza, gli amici, ma cosa ancor più grave, le aveva tolto la madre. 
Quando passeggiava per strada e vedeva le mamma con i figli che giocavano aveva qualcosa che gli rodeva dentro. I ragazzi e le ragazze, con la propria mamma si sfogavano e chiedevano consigli, lui glielo ha negato ammazzandola davanti i suoi occhi, e togliendoli la possibilità di provare nuove esperienze.
Pensava a tutto ciò e le lacrime hanno iniziato ad impossessarsi del suo viso. La guardava e pensava che aveva sofferto tanto e che era arrivato il momento di smettere. Aveva deciso di andarsene per sempre dalla sua vita. 
Mentre faceva le valigie rifletteva. Se andava via l’avrebbe abbandonata e avrebbe sofferto ancora. Ricordò, si ricordò di un ragazzo con cui Katy era sempre, non sapeva se abitava sempre lì, ma decise di scrivergli una lettera, in fondo, tentar non nuoce.

*Louis pov’s
Sono giorni che non ho notizie di Katy. E se le fosse successo qualcosa? Sono molto preoccupato, non è neanche in quel lurido posto da circa un mese, da quando siamo andati al parco. I ragazzi cercano di calmarmi ma senza risultati. Ma dove diamine è il cellulare, a eccolo
"Pronto?"
"Louis, sono io, mamma, è arrivata una lettera per te qui a casa, sarà di qualcuno che non sa del tuo trasferimento"
"Grazie mamma, vengo subito a prenderla"
"Va bene a dopo tesoro"
Tutti sanno del mio trasferimento, non riesco a capire perché la lettera è stata spedita li. 
"Ragazzi arrivo subito, vado un attimo da mia mamma"
Nel tragitto non faccio che pensare a chi avrebbe poter scritto quella lettera e il suo contenuto. Immerso nei miei pensieri, non avevo notato di esser quasi arrivato
"Mamma, sono io, potresti darmi questa lettera? Devo correre a casa i ragazzi mi aspettano"
"Ecco"
"Ciao mamma ti voglio bene"
"Ciao amore" decido di leggerla a casa con i ragazzi.
"Ragazzi, potete venire un attimo?" chiedo gentilmente urlando come un pazzo per tutta casa
"Cosa c’è?" chiede Zayn spazientito, visto che aggiustava il ciuffo
"Hanno spedito questa per me a casa da mamma ed ho deciso di leggerla con voi"

Caro ragazzo,
so che ti starai chiedendo chi sono. Sono l’uomo più crudele al mondo, capirai alla fine chi sono.
Le ho strappato via tutto, era una semplice adolescente, che voleva vivere e lei non ha mai saputo cosa significasse. 
Le ho tolto la madre, una spalla su cui piangere per i primi amori, per gli errori commessi o anche per una semplice chiacchierata.
Le ho tolto gli amici, o meglio ancora il suo migliore amico, tutte le volte che tornava a casa era sorridente e da due anni a questa parte non c’è più stato quel bellissimo sorriso.
Ma cosa ancor più grave, le ho tolto la sua verginità stuprandola, non volevo farlo, ma ero ubriaco.
L’ho fatta prostituire, una cosa davvero brutta sempre per il semplice motivo che mi ubriacavo in continuazione, e non sapevo ciò che facevo.
L’altro giorno, circa 25 ho fatto una cosa più brutta ancora. Sono andato in camera sua e non era li, ho frugato da per tutto per trovare indizi. Quando è tornata, non so come, è andata a sbattere contro lo spigolo della finestra. Ora è all’ospedale in coma, da 25 giorni.
Non ho mai voluto farle tutto ciò è stato sempre l’alcool, da quando è successo ciò non ho toccato un bicchiere, sono sempre stato con lei, giorno e notte ed ho capito tutto il male che le ho fatto, mi sono pentito di tutto. Ho deciso di andarmene ed è per questo che ti scrivo, perché andandomene sarebbe rimasta sola e avrebbe sofferto ancora, se tu invece le rimarrai accanto, non sarà così.
Scusami se ti ho tolto un’ amica, a cui penso che volessi bene, visto tutti gli anni passati assieme, e spero che ancora provi questo sentimento nei suoi confronti e se non è così penso che non hai mai voluto. 
Scusami per questo sfogo, ma dovevo delle spiegazioni a qualcuno che le vuole più bene di me, perché anche io gliene voglio, è pur sempre mia figlia, sangue del mio sangue.
Grazie di tutto quello che farai per il suo bene

Un padre crudele

Ho una rabbia indescrivibile dentro. Come può averle fatto una cosa del genere. Non può averlo fatto sul serio. Come può pensare che io non provi più del bene nei suoi confronti. Rileggere tutto ciò che le ha fatto scritto da lui stesso è stato più brutto di quanto pensassi. Però sono anche contento che abbia capito tutto il male che le ha fatto. Ho gli occhi che mi pizzicano, stanno per cadere altre lacrime. Alzo lo sguardo guardandomi intorno, incrociando lo sguardo spaventato e confuso allo stesso tempo. Devo andare all’ospedale, ora.
"Noi veniamo con te" la voce del riccio mi proviene alle spalle. Non rispondo, decido semplicemente di aprire la porta, uscire fuori e lasciarla aperta alle mie spalle, per far capire che possono venire.
Arrivati in ospedale, chiediamo quale fosse la sua camera. Corsi per le scale, aspettare l’ascensore ci metterebbe troppo tempo. I ragazzi, tentano di mantenere il mio passo. Arrivato di fronte alla sua stanza mi fermo, guardo i ragazzi con il fiatone, mi annuiscono con la testa, decido di entrare.


Look at me!!

Ehi ciao a tutti, come va? Spero che stia piacendo questa storia. Scusatemi per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare per il continuo, ma la scuola me lo impediva, ora che è finita spero di riuscire a pubblicare più spesso.

Katy:   http://www.trendfashion2013.com/wp-content/uploads/2012/12/78_jessica_alba.jpg
  
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