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Autore: mindyxx    03/06/2013    11 recensioni
Missing moment episodio 4x08 – Brian torna a Pittsburgh, dopo aver subito l’intervento per asportare il testicolo e finge che tutto vada bene.
In questa breve storia ho voluto inserire un momento tra lui e Justin, prima che il biondino scoprisse della sua malattia.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi della serie televisiva “Queer as Folk” citati nella storia non sono di mia proprietà, ma appartengono ai legittimi ideatori. Sono stati da me utilizzati senza il consenso degli autori, non a fini di lucro ma solo per divertimento personale.
Paring: Brian / Justin
Rating: verde
Missing moment episodio 4x08 – Brian torna a Pittsburgh, dopo aver subito l’intervento per asportare il testicolo e finge che tutto vada bene.
In questa breve storia ho voluto inserire un momento tra lui e Justin, prima che Justin scoprisse della sua malattia.









Ti sono mancato?

 
Justin osservò Brian dirigersi verso la doccia.
L’uomo era tornato da poche ore, dopo aver trascorso una settimana a Ibiza per sbrigare affari importanti, e sembrava molto affaticato.
Justin non lo aveva mai visto tanto stanco. Neppure dopo notti insonni passate a bere e drogarsi gli era mai apparso così fuori forma, ma lui non sapeva la verità. Non sapeva che Brian non era andato a Ibiza, bensì in ospedale per subire un intervento che lo avrebbe privato di un testicolo.
Purtroppo all’uomo era stato diagnosticato il cancro e l’unica soluzione per impedire che la malattia devastasse il suo corpo era rimuovere l’organo malato.
Senza dire nulla ad amici e parenti, Brian aveva deciso di sottoporsi al delicato intervento e, dopo una settimana passata in clinica, finalmente era tornato a casa.
L’operazione era andata bene, ma avrebbe dovuto sottoporsi a diverse sedute di radioterapia per sconfiggere il male senza la certezza che funzionassero.
«Ti sono mancato mentre cercavi te stesso là fuori?» Sentì Justin chiedergli mentre si dirigeva verso la doccia e una fitta dolorosa gli attraversò il cuore.
Poco prima dell’operazione, disteso sul freddo lettino in una stanza asettica in attesa che gli infermieri lo portassero in sala operatoria, aveva riflettuto sulla sua vita.
Aveva trentatré anni, un figlio che amava, soldi, un lavoro importante e un loft lussuoso. Non si era mai fatto mancare nulla: ragazzi, divertimento; tutto ciò che chiunque avrebbe voluto, lui lo aveva.
Sdraiato sul freddo lettino, osservando le pareti bianche, aveva sorriso amaramente. A casa c’era un ragazzo che lo amava, un giovane che avrebbe dato tutto per lui e che pensava lo avesse abbandonato per uno stupido viaggio a Ibiza.
Mentre due infermieri comparivano sulla soglia, l’immagine triste di Justin era apparsa nella sua mente e aveva promesso che se fosse sopravvissuto gli avrebbe confidato ciò che provava per lui e gli avrebbe chiesto di tornare a vivere al loft.
Nell’istante in cui il chirurgo aveva posato la mascherina sul suo volto, una nuova immagine di Justin era apparsa nella sua mente: stavolta il ragazzo sorrideva perché felice di essere di nuovo insieme.
Accompagnato dal dolce sorriso dell’amato, Brian aveva chiuso gli occhi certo che lo avrebbe rivisto presto e si era addormentato pensando a lui.
A una settimana di distanza, privo di certezze sul futuro, Brian sentì la domanda di Justin e non rispose.
Avrebbe voluto dirgli che solo grazie a lui era riuscito a superare l’operazione. Che il suo volto sorridente gli aveva dato la forza per sopportare il dolore. Che la speranza di vivere insieme gli aveva permesso di tornare a casa, ma non disse nulla.
Justin era giovane e pieno di vita. Quanto egoista avrebbe dovuto essere per chiedergli di restare al suo fianco?
Quanto egoista avrebbe dovuto essere per costringerlo a vivere una vita senza certezze?
No, non lo avrebbe fatto e chiudendosi la porta alle spalle non disse nulla, lasciando Justin immobile al centro del grande loft in attesa di una risposta che non avrebbe mai sentito.


Fine







Questa storia ha partecipato al contest: “La bellezza dell’improvvisazione – di adamantina”.
È stata scritta in novanta minuti perché era il tempo concesso per utilizzare il prompt e non ho potuto rileggerla. Chiedo scusa per gli errori ma, una volta pubblicata, il testo non poteva essere modificato come da regolamento del contest.
Prompt: Ti sono mancato mentre cercavi te stesso là fuori?


   
 
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