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Autore: AmBy    04/06/2013    0 recensioni
Ti amo, è sempre stata una parola forte, dolce, piena di emozioni e sentimenti.
Ma che cosa succederebbe se fosse stata detta nel momento sbagliato?
E per quanto tempo tormenterà le persone che se la sono scambiata?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo.

 

La sveglia elettronica segnava le 2.59 quando Liam si girò per un attimo svegliato da un lampo di luce che aveva illuminato l’intera stanza. Si bloccò un attimo, e dopo pochi secondi sentì il compagno tuono rombare rabbioso. Strano, pensò, il temporale era finito in tarda serata ieri, e sembrava ci fossero schiarite all’orizzonte. Tirò un lungo sospiro e si mise a fissare il soffitto.

 

“Sei sveglio?”, sussurrò piano Zayn. Liam sobbalzò leggermente.

“Si, amh, scusa se ti ho svegliato”.

Zayn si appoggiò sui gomiti alzandosi leggermente per guardare meglio i lineamenti del viso del suo ragazzo. “Sei irrequieto ultimamente, che succede?”.

Liam lo guardò e sfiorò piano il suo viso, “Lo sai”, sussurrò piano, conoscendo troppo bene la sua reazione.

Zayn sbuffò e gli schiaffeggiò la mano per fargliela allontanare e si alzò rapidamente dal letto alla ricerca dei suoi boxer finiti in fondo al letto dopo la loro intensa serata.

“Tu, tu devi imparare a fidarti di me! Per una santissima volta Liam!”

“LEI potrebbe darti di più”, sottolineò quella parola con un certo disgusto.

“Non è di quel “di più” che io ho bisogno!”.

 

Silenzio. Solo silenzio. Quel silenzio non sembrava finire mai. Zayn era lì, in piedi, davanti al letto quasi completamente vestito, e Liam? Lì, sdraiato, inerme, senza saper più che parole usare. Si amavano, si da morire, avrebbero dato l’uno la vita per l’altro, ma in quel momento niente. Solo silenzio. Nessun “resta”, nessuno “scusa, torniamo a dormire”, NIENTE.

Il silenzio fu spezzato dalla vibrazione del telefono di Liam.

“Chi è a quest’ora?!”, sbottò Zayn seccato.

“Niall”, rispose Liam abbagliato dalla forte illuminazione che proveniva dello schermo del suo telefono. “Ti odia, lo sai?”

“Seh, e per una causa inutile. Io non l’amo, lei ama me, è diversa la cosa. Io fingo, lei No. Amen. Purtroppo non ho alternative. Ormai sono in ballo e devo ballare!”, disse seccamente.

“Harry ti laverebbe la bocca col sapone se ti sentisse parlare in questo modo, lui ci tiene tanto a lei, la conosce da sempre.”

“Appunto, se la conosceva da sempre magari poteva immaginare che non poteva aiutarmi e farmi la “ragazza copertura” senza innamorarsi di me! E poi, da quando la difendi?! Tu non la sopporti!”

Liam scosse la testa e sorvolò quella domanda, “Io e Niall abbiamo visto le vostre nuove foto”.

“Quindi?”

Liam fece spallucce cercando di chiudere l’argomento “Puoi tornare qui a letto con me?”.

“Liam io sono stufo..”, singhiozzò, “..pensi che mi piaccia quello che faccio?! E poi, ricordi perché lo faccio? Per proteggerci! Se io non lo facessi il gruppo sarebbe estinto! Tu sai quanto vorrei amarti davanti a tutti, ammettere che la storia con Nicole è falsa, ma…”

Liam lo precedette, “non è ancora tempo, lo so”.

Le lacrime ormai rigavano in continuazione il viso di Zayn, questa relazione lo devastava ogni giorno di più.

“Da una parte spero che Louis e Harry non facciano la nostra stessa cazzata”.

A volte si, basta davvero la frase sbagliata al momento sbagliato a distruggere tutto, e fu così. Quest’ultima affermazione di Liam fece esplodere Zayn in una specie di crisi isterica contenuta.

“Cazzata? E tu hai pure il coraggio di chiamare la nostra relazione “cazzata”?! Bene, perfetto, se è davvero questa la tua considerazione della nostra storia va benissimo, ma puoi continuarla benissimo anche da solo!”

“No, Zayn, non hai capito, aspetta..”, si alzò velocemente dal letto.

“Ho capito benissimo Liam, e ora, PER FAVORE, lasciami da solo!”

Liam ricadde seduto sul letto accompagnato da un tuono, inetto, senza parole, senza niente. Zayn invece uscì di casa bagnandosi completamente per la troppa pioggia. Si rifugiò nella sua auto, e con ancora i singhiozzi si diresse il più lontano possibile da quella casa. Parcheggiò l’auto sotto un albero e rimase lì a piangere sbattendo forti pugni sul clacson facendolo suonare con insistenza. Quella era solo una delle tante discussioni, Zayn era diventato troppo fragile e Liam troppo orgoglioso e spaventato a dimostrare i proprio veri sentimenti. Il fatto di potersi tenere per mano solamente in luoghi chiusi con la sola presenza dei loro migliori amici era struggente. E poi, chissà cosa sarebbe successo se avessero mai davvero fatto un coming out. Suo padre lo avrebbe odiato per sempre, non avrebbe mai ammesso che suo figlio fosse gay, sarebbe stato troppo disonorevole.

 

“Ti ringrazio di essere stato completamente sincero con me, tesoro.”
“Come farò con papà? Mi ucciderà, mamma!”

“Non dobbiamo per forza dirglielo adesso. Per ora posso solo dirti di essere felice per quello che hai, un giorno molte cose saranno diverse. E quando arriverà il momento io e te parleremo con papà, e ti prometto, amore mio, che andrà tutto benissimo”.

 

Mamma era riuscita a rassicurarlo, ma un velo di terrore ce lo aveva sempre al solo pensiero. Cercò di allontanare quel pensiero sostituendolo con un altro.

 

“Okei ragazzi, io sono il cassiere!”, disse squillante Louis.

“Lou, davvero, ora inizia a sembrare un gioco erotico!”, affermò Harry ridendo.

“Dopo te lo faccio vedere io il gioco erotico a te!”, rispose ridendo e schiaffeggiandolo piano.

“Voi”, riferendosi a Zayn e Liam, “sarete come in centro a Londra e..”

“Io posso fare quello che vende gli Hot Dog?”

“Si, Niall, tu puoi fare quello che VENDE gli Hot Dog, non quello che li MANGIA”

“Non ti deluderò Lou!”

“Bene, comunque dicevo, voi siete come in centro a Londra ed incontrate..”

“ME!”

“Si, pure te, Niall, ma anche il mio negozio..”
“PORNO!”

“Lascia solo che ti prenda Styles e la tua vita sarà finita!”
Harry rise, “eddai, dai anche a me qualcosa da fare!”

“Vai a prepararti a letto e basta!”

Ci fu una leggere risata generale. Harry e Louis erano pur sempre Harry e Louis. Incorreggibili e senza filtri.

“Dicevo, voi due, siete come in centro a Londra ed incontrate il mio negozio di abbigliamento..”
“Si, che vende i MIEI vestiti!”

“Sono i primi che ho trovato Harry, non fare il permaloso!”

“Ovvio, in camera mia puoi trovare SOLO i miei vestiti, sai?”

“Maaaa non è mica detto sai?”, sbottò malizioso Louis.

Altre risate seguite da un mini urlo isterico di Louis.

“COMUNQUE, ZAYN E LIAM, DOVETE FINGERE DI ESSERE A FARE SHOPPING INSIEME, IN CENTRO A LONDRA, E PER LA PRIMA VOLTA, VISTO CHE QUESTA E’ UNA SIMULAZIONE, POTRETE FARE I FIDANZATINI FELICI!”, disse tutto d’un fiato.

“Io lo trovo deprimente”, rispose Zayn spegnendo l’idea “geniale” di Louis.

Liam lo abbracciò da dietro cercando di giustificare la sua reazione, “Grazie per averci provato ragazzi”.

 

Si, era stato deprimente davvero. Zayn avrebbe voluto davvero andare in giro mano nella mano con Liam in centro a Londra o in qualsiasi altra città senza paura di essere visti, fotografati e presi di mira. Ma malgrado questo per la prima volta capì che i suoi compagni avevano compreso davvero ciò che lui e Liam dovevano subire. La grande fantasia di Louis, a volte, aveva un brivido di senso. Zayn sorrise per un attimo tra le lacrime. Alla fine, i suoi migliori amici erano davvero al limite della perfezione.

 

Il temporale in serata era terminato, quindi Louis si era tranquillamente addormentato nel suo letto, con una leggera delusione nel cuore. Harry, nell’altra stanza, sperava che il temporale riprendesse, aveva tanta voglia di dormire con il suo Louis quella sera. “Suo”, magari lo fosse stato davvero. Sarebbe stato troppo bello. Era passata da poco la mezzanotte quando un tuono fece vibrare il loro appartamento. L’urlo isterico di Louis fu immediato e il sorriso di Harry non era da meno. Sentì dei passi velocissimi avvicinarsi alla sua stanza. Era come se Louis fosse inseguito da un mostro strisciante a tre teste. E in men che non si dica Louis balzò sul letto di Harry abbracciandolo da dietro, il più piccolo sorrise nel buio.

“Sei proprio un bambino Lou”

“Ce la farai mai a compatirmi?”

Harry si girò e lo strinse forte a se emettendo un sibilo.

“Shh”.

Louis socchiuse gli occhi poggiando la fronte vicino alla bocca di Harry che la baciò dolcemente.

“Maledetto temporale, siamo a Maggio, perché piove ancora?!”

“Lou, siamo a Londra, qui piove sempre.”

“Sono nato nel posto sbagliato”.

Harry sorrise, “non è vero, sei nato nel posto giusto ed hai trovato la persona giusta che accetta il tuo terrore lasciandoti dormire con lei tutte le volte.”

“Ti scoccia?”
”Assolutamente no Boo, io amo dormire con te”.

 

Solo dopo pochi secondi Harry si accorse di quello che aveva realmente detto, infatti Louis era rimasto zitto immerso nei suoi pensieri.

 

“E allora perché non ci compriamo un letto matrimoniale?”

Lo aveva detto davvero? Louis aveva detto davvero quella frase?!

“Non è che poi Eleanor s’ingelosisce? E poi, dove andrete ogni volta che dovete fare quelle cose?!”

Harry non voleva assolutamente neanche sfiorare quell’argomento ma ovviamente non avrebbe voluto che quella ragazza doveva scoparsi la persona che lui amava nel suo letto. Già non sopportava sentirli, ci mancava solo che lo facessero nel letto dove dormiva lui.

“Ah già”, Louis immaginò la stessa cosa di Harry ma al contrario.

Rimasero in una specie di silenzio riflessivo per qualche minuto.

“E se la camera degli ospiti la facessimo diventare nostra?”

“N-nostra?”

“Si Harry, pensaci, una solo nostra, dove possiamo dormire solo io e te!”

Louis sapeva che quei discorsi era da fidanzati e non da migliori amici, ma ci teneva, ci teneva tantissimo. Dormire tutte le notti col SUO Harry, sarebbe stato un sogno. Harry, conoscendo Louis, e sapendo quanto fossero amici, e essendosi ormai arreso all’idea che più di così non si sarebbe mai potuti andare era deciso ad accettare, in questo modo almeno le notti sarebbero riuscite a riempirgli quel maledetto vuoto che sentiva dentro a causa della mancanza di Louis.

“E’ geniale Louis!”

Louis sorrise sollevato stringendosi ancora più forte a lui, respirando profondamente per sentire il suo odore invadergli le narici arrivando fino ai polmoni.

“Domani andremo a comprare quel letto, Harry!”

“Ci puoi scommettere Boo!”

 

Si addormentarono. Si addormentarono con due enormi sorrisi piazzati in faccia. Nessuno dei due sapeva cosa realmente provasse l’altro ma malgrado questo erano felici. Felici da morire. Dentro di loro c’era ancora una minuscola speranza che quel famoso “I Love You” sarebbe tornato a far parte delle loro vite, in un modo o nell’altro. Essere uno tra le braccia dell’altro ogni notte sarebbe stato come una specie di urlo liberatorio, una grande boccata d’aria.

 

 

TO BE CONTINUED…

 

 

SPOILER:

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“Io ti amo, ti amo da morire e so quanto è sbagliato. Mi dispiace se sto rovinando tutto, ma davvero, ora come ora non so come gestire la cosa. Perdonami”.

 

 

 

 

 

Ri-eccomi qui, col secondo capitolo, perdonatemi per il molto ZIAM e per il poco LARRY che ho inserito in questo capitolo, vi ripagherò a dovere. Spero, però, che recensiate, ci tengo da morire a sentire la vostra opinione. Vi piace la vicenda? La trovate noiosa? Datemi un segnale!! Anche perché non so se vale la pena continuare oppure no :(

   
 
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