Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: gemelleotakubleach    05/06/2013    3 recensioni
Due aspiranti otaku si trovano catapultate nell'universo di Black Butler. Andrà a finire bene?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2  Druitt, Lady Ciel e... Lady Antoni
 
 
Aspettiamo fino al pomeriggio quando Sebastian ci viene a chiamare per un non precisato motivo.
-Prego, signorine, il bocchan mi ha ordinato di darvi un cambio d’abito più consono ad un ballo. Normalmente non mi sarebbe concesso di vedere né toccare la vostra pelle. Ma la situazione lo impone
Dal taschino prende una benda nera e la mette mentre noi rischiamo l’iperventilazione. Chiudo gli occhi per la vergogna passiva, e in una frazione di secondo sento Sebastian sfilarmi il vestito, la mia pelle viene a contatto con l’aria fredda e in un secondo viene rivestita da un soffice pezzo di stoffa.
Apro gli occhi e guardo il vestito. Meraviglioso.

Mentre quello di Paula è un tantino diverso. Mi sa che Sebastian ha già capito i nostri gusti.

-Grazie.- dico io.
-Non dovete ringraziarmi. Come maggiordomo Phantomhive, se non sapessi fare questo, che maggiordomo sarei?
-Prendi molto sul serio il tuo lavoro…
-Si. Se volete seguirmi, gli ospiti arriveranno a momenti.
Scendiamo e arriviamo nel salone da ballo che intento è stato “disaddobbato” da come Elizabeth lo aveva preparato. Tutti gli ospiti sono già lì. Be’ gli ospiti si concentrano nel Visconte Druitt, Madam Red, Lizzy, Lau e Ran Mao e alcuni altri nobili.
-Ci sono tutti! C’è Madam Red, c’è quell’odioda di Lizzy, c’è Lau <3 e Ran Mao e c’è … Druitt. Nascondiamoci!- mi sussurra Paula.
-Ma che c’è di male, a me piace!
Mi guarda assatanata.- Tu non capisci.
-Be’ io vado a godermi il ballo, tu fa come vuoi.
Mi incammino lasciando Paula appesa. Stavo gironzolando già da un po’, quando vedo avvicinarsi una figura.
-Si sta divertendo, signorina?
-Ehmm… Certo, lei è il Visconte Druitt, vero?
-Sono onorato che una tale leggiadra fanciulla conosca il mio umile nome. Qual è il vostro?
Detto questo, mi bacia la mano.
-Il mio nome Rebeckah Antoni.
-Oh, ma che nome leggiadro, come una farfalla in volo, non è vero?
-La ringrazio per il paragone.- piccolo inchino.
-Mi concede l’onore di questo ballo?
-Con grande piacere.
La musica inizia e io volteggio insieme a Druitt che per poco non mi fa svenire per quanto è veloce, ma nonostante questo riesco a tenere il passo. La musica finisce e rimaniamo immobili.
-La ringrazio per il magnifico ballo, è leggiadra tanto quanto il suo nome.
Io faccio per andarmene ma lui mi ferma.-Non vorrai andartene così presto, mia dolce farfalla in volo?
Vedo Paula e la chiamo.-Mi scusi Visconte, ho visto mia sorella, sarà per un’altra volta.
Lo lascio lì come un salame, mentre cerca qualche altra preda. Il resto della serata lo trascorro con Paula, attaccata a lei e Elizabeth senza muovermi. Alla fine “mandano” tutti gli ospiti a casa.
-Noi cosa facciamo?- mi chiede Paula.
-Credo che dovremo dormire per strada, o non dormire proprio.
Sebastian arriva e con poche parole schiarisce ogni dubbio.
-Spero che il ballo sia stato di vostro gradimento. Se avete la cortesia di seguirmi vi mostrerò le vostre camere.
-Camere?- mi sfugge.
-Certamente, siete ospiti Phantomhive, una camera è il minimo che possiamo offrirvi, domani arriverà in camera una cameriera per ogni vostro desiderio.
Cameriera? Ahhhh, Meyrin! Ci accompagna nella camera di prima e si allontana.  Sul letto ci sono due vesti. Per me:

Di Paola:

 
 
Devo dire che chiunque abbia scelto i miei vestiti merita una statua.
Ci vestiamo con le camicie da notte e togliamo le scarpe, per scoprire solo in quel momento di averne due paia bellissime. Io blu e lei rosa.
Ci mettiamo a letto, ma non abbiamo un minimo di sonno, e abbiamo ragione. Troppe novità in un solo millisecondo. Arriva notte fonda e io scendo piano piano dal letto.
-Psss… cosa stai facendo?
-Tu vuoi stare ancora nel letto?
Mi segue non tanto convinta, scendiamo giù con passi veloci e silenziosi finchè non sentiamo delle voci. Sebastian e Ciel.
-Jack the Ripper… Capire… Druitt… Medico… Undertaker… Medico.
Il mio cervello accomuna tutte queste parole e le riformula: Episodio 4. Quindi eravamo nell’anime o nel manga? Solo il tempo potrà dircelo.
-Bocchan… mi sembra di sentire delle presenze.
Si gira verso di noi, ma non ci vede, perchè siamo nascoste, faccio un segno a mia sorella e ci ritiriamo silenziose, ci infiliamo nel letto e fingiamo di dormire. Sentiamo una voce fuori dalla nostra camera.
-Eppure ne ero sicuro. Quelle due ragazze ci nascondono qualcosa.
Alla fine ci addormentiamo davvero.
E ci svegliamo la mattina dopo con Meyrin che entra in camera non esattamente silenziosamente.
-Signoriiiine!!!
-Meyrin!-la riprendo.
-Mi scuso… credo sia l’ora della colazione…
-Non preoccuparti, scusami, torna pure di sotto.
-Ma.. ma non posso! Devo aiutare a prepararvi.
-Giusto, i nostri vestiti sono nell’armadio.
Sbadiglio un poco e scendo dal letto. Smuovo leggermente Paula e la sveglio.
-Buongiorno.
-Meyrin ci aiuta a prepararci.
Mi alzo e trovo Meyrin con in mano due vestiti sconosciuti.
-Meyrin, non sono i nostri vestiti, quelli…
-Lo so ma… Sebastian-san mi ha chiesto di farvi indossare altri abiti…
-Altri ancora?
-Si…
Mi aiuta a infilare il mio vestito ma non prima di avermi stretto il corsetto all’inverosimile, quasi soffocandomi, che è bellissimo.

E poi fa lo stesso con Paula.

-Ohh, siete bellissime….
-Grazie, Meyrin.
-Dobbiamo scendere per la colazione…
Le sorrido incoraggiante. Scendiamo di sotto e troviamo Ciel seduto ad un tavolo enorme apparecchiato per tre persone.
Prendiamo posto ai lati di Ciel e in pochi secondi arriva Sebastian. Ci serve un pranzo più che una colazione e poi ci alziamo, congedandoci educatamente.
Perdiamo un po’ di tempo nel giardino con Finnian fino a sera.
Se non sbaglio Ciel è stato invitato al ballo e vestito da donna, non me la devo perdere. Entro in casa proprio quando Ciel ha completato la “vestizione”.
-C-Ciel Ph-phantomhive?
-La reputazione dei Phantomhive è rovinata.- risponde il Conte sottovoce, ma non tanto da non essere sentito.
-No, è solo strano vederti così, ma i motivi che ti hanno spinto a questa decisione sono… ehm… personali.- lo stuzzico. Lui assume un colorito troppo pallido perfino per Sebastian.
-Comunque dovremo recarci alla residenza Druitt quindi vi prego di cambiarvi con vestiti adeguati.- interviene Sebastian quasi protettivo.
Noi andiamo nella nostra stanza, solo per trovarci l’ennesimo vestito in attesa di essere indossato.


Sembrava una Barbie con quel vestito, ma lei lo adorava quindi. No comment.
Saliamo in carrozza e ci dirigiamo alla casa del Visconte. So benissimo che ci hanno portato solo perché così hanno più possibilità di smascherare Druitt.
Non sono ancora iniziate le danze e io vengo accalappiata da Druitt per la seconda volta in due giorni.
-Ah, la leggiadra fanciulla di ieri.
Ehm… la leggiadra fanciulla ha un nome. Ma devo fare buon viso a cattivo gioco.
-Buonasera, Visconte.
-Ieri non mi ha lasciato finire di parlare, mia dolce farfalla in volo.
-Mi scuso, affari di famiglia.
-Potrebbe allora concedermi oggi un ballo leggiadro.
-Ma Visconte, la musica non è ancora iniziata.- faccio notare.
-Non ci serve della musica per far danzare i nostri cuori.
-In che modo vuole far danzare il suo cuore, Visconte?- potere della seduzione: mai da sottovalutare. Lui si avvicinò pericolosamente a me, appoggiandomi una mano sulla vita.
-Se vuole glielo mostro, mia splendida fanciulla.
Breve cenno della testa e lui si staccò da me per portarmi nella conosciuta stanza con il sonnifero nell’aria, peccato che, anche sapendolo, sono incapace di trattenere il respiro.
-Bene.
Non so per quanto tempo sono rimasta svenuta, so solo che mi ritrovo legata e chiusa in una gabbia con qualcuno alle mie spalle, probabilmente Ciel.
-E ora passiamo all’evento tanto atteso di questa serata. Potete fare quello che volete di loro: apprezzarle, ammirarle, coccolarle. Questo è il culmine della cerimonia. L’acquirente deciderà se comprarla a pezzi o intera. Una delle due ha gli occhi di colore diverso, mentre quelli dell’altra sembrano schegge di cielo. Ora ve li farò vedere.
Sento poi le varie offerte salire sempre di più, prima per me, poi per Ciel.
Sento delle parole sussurrate e faccio finta di essere ancora svenuta, tanto il Conte non mi ha vista in faccia.
-Sebastian, sono qui.
-Non hai nessun altro talento se non quello di venire rapito?
-Finchè il contratto è valido non importa dove sono. Tu verrai, e ora slegami e slega anche chi mi sta dietro, la lasceremo qui, svenuta.
Sento che si avvicina e che mi guarda.
-È la lady Rebeckah Antoni.
-Oh, in questo caso cambiano, portala con noi, non vorrei che la nostra ospite si ritrovasse tra le mani di Scotland Yard.
Sento Sebastian che ci slega, ma continuo a chiudere gli occhi.
-Ma chi le ha procurato un vestito così corto?
Effettivamente sento il vestito non coprirmi neanche il ginocchio in quella posizione.
Non sento la risposta di Sebastian, ma lo sento prendermi in braccio e non riesco a reprimere l’impulso di aprire gli occhi.
-Che…che succede?
-Oh, è sveglia, my lady, non si preoccupi, la riporteremo presto a villa Phantomhive.
-Sono così stanca.
Senza rendermene conto chiudo gli occhi in uno stato di dormiveglia, giusto in tempo per sentirmi  il vento sfiorarmi il viso.
   
 
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