«Vera,
tesoro, dillo, dai! Ripeti con papà,
pa-pà!»
«Richard!
Lo stai facendo di nuovo!» lo rimproverò sua
moglie.
«Non
è vero!» si difese lui, alzando lo sguardo su di
lei.
«Sì
che è vero, papà» intervenne
candidamente suo figlio, William,
di sette anni.
«Tuo
figlio ha ragione. Questo non ti esenta dalla pagina di
esercizi di matematica che devi fare, William. Fila»
commentò Rachel, guardando
il figlio con cipiglio severo, mentre il bambino sbuffava e andava in
camera
sua. Poi la donna passò ad osservare il marito, steso sul
tappeto accanto alla
loro bambina di nove mesi, Vera.
«Tesoro,
non sto facendo assolutamente nulla!» esclamò
l’uomo,
alzandosi e togliendole di mano la cesta del bucato, che
posò sul divano prima
di farla sdraiare a pancia in giù accanto a sé
sul tappeto.
«Stai
tentando di nuovo di farla parlare!» esclamò lei,
guardandolo negli occhi.
«Non
è vero. Le sto insegnando qualche parola che
potrà esserle
utile nell’immediato futuro» disse lui, con calma,
posandole un bacio sulla
fronte.
«Cosa
cambia da quello che ho detto io?» chiese contrariata la
moglie, voltandosi verso la piccola. La bambina la guardava con quegli
occhioni
azzurri ereditati da Richard in un modo che la faceva sciogliere. Si
sentì
all’istante molto fiera di quella creaturina.
«Io
sono più poetico» sorrise lui, voltandosi verso la
figlia e
allungando le mani verso di lei.
Vera
allungò le manine verso il padre, emettendo dei versi senza
senso, con grande delusione dell’uomo, che comunque la
attirò a sé.
«Non
tirarla così, le si irritano le gambe!» lo
rimproverò Rachel,
cercando di tirarsi su per raggiungere la figlioletta.
«Quanto
la fa tragica la mamma, vero?» commentò Richard,
parlando
con Vera in tono confidenziale. «Il mio angioletto sta
benissimo, vero?» La
piccola si limitò a gorgogliare. L’uomo la
tirò accanto a sé, poi si sdraiò
supino e se la posò sullo stomaco, in modo da poterla
guardare negli occhi.
«Fai
ciao al papà!» esclamò poi, agitandole
una mano in segno di
saluto. Vedendo che le piaceva, cercò con gli occhi anche la
moglie, poi disse
alla piccola: «Fai ciao alla mamma!»
Rachel
non poté fare a meno di sciogliersi in un sorriso e di
sporgersi verso quell’amore di bambina che la salutava. La
prese dalle braccia
di Richard e la strinse a sé, lasciandosi andare ad un
attacco di tenerezza.
«Foto
ricatto!» gridò all’improvviso il
marito, agitando il suo
smartphone e facendola sobbalzare.
«Richard!
Non osare!» strillò lei all’improvviso,
alzandosi per
fronteggiarlo.
«Troppo
tardi, amore. Dovevi pensarci prima» ridacchiò
lui,
scappando fuori dalla sua portata.
«Richard!
Torna subito qui! Cancella quella fotografia!»
esclamò
lei, inseguendolo per tutta la stanza, Vera in braccio, con
l’aria di chi si
sta divertendo come mai in vita sua.
«Non
credo proprio» ribatté beffardo, voltandosi
all’improvviso e
abbracciando le donne della sua vita, lo smartphone ovviamente fuori
dalla
portata di Rachel.
«Non
credere di farti perdonare in questo modo, sai?» lo
informò
la moglie, lasciandosi però avvolgere dalle sue braccia
muscolose, cullando la
piccola Vera.
Richard
sorrise, prendendole il mento fra le mani e sollevandole
il viso. Sorrise, poi la baciò gentilmente sulle labbra,
prima di lasciarla
andare. «Credi che così possa andare?»
«Ci
penserò» rispose lei, con un tono fintamente
pensoso.
«Anche
io voglio un abbraccio!!» esclamò il piccolo
William,
arrivando di corsa dalla sua stanza.
«Vieni
qui, piccola peste!» gli disse il padre, allargando le
braccia per accoglierlo. Lo sollevò fingendo fatica, poi
richiuse l’abbraccio
passando il braccio attorno alle spalle di Rachel, che teneva Vera con
entrambe
le mani.
I
quattro si stavano stringendo forte, quando all’improvviso la
piccola Vera fece sentire la sua vocina: «Cento…
Comeciale!»
Richard
e Rachel sciolsero l’abbraccio per guardarla e anche
William guardò la sua sorellina.
«Ha
parlato! Rach, ha parlato!» esclamò contento
Richard,
guardando la sua bambina come se fosse l’ottava meraviglia
del mondo.
«Ha
parlato, mamma, ha parlato!» cominciò a gridare
William,
guardando alternativamente il padre e la madre.
Rachel
però sembrava non sentirsi troppo bene, guardava la piccola
con uno sguardo terrorizzato.
Intanto
la bambina continuava a cinguettare contenta: «Cento
comeciale! Cento comeciale!»
«Rachel,
tesoro, tutto bene?» domandò Richard, posando a
terra
William, che guardava preoccupato la madre.
«Rach?
Amore, ci sei?» le chiese, prendendole Vera dalle braccia e
sorreggendo la moglie.
La donna si riprese un po’, poi urlò: «Starfireeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!»