Harry
osservò attentamente Zayn armeggiare con una cartina lunga,
finché non ottenne
un commento alla sua affermazione precedente.
“Si lo so,ho sentito Niall chiederglielo
oggi a mensa” rivelò, cercando di
mantenere la sua espressione e il suo
tono di voce più strafottenti possibile.
“E non ti da fastidio?” chiese
spontaneamente il riccio , facendolo ridere di gusto.
“E perché dovrebbe?”
domandò in risposta
il moro.
“Beh, mi sei sembrato interessato a lei
ultimamente” spiegò Harry.
“Ma per favore Harry! L’unica cosa che mi
interessa è quel suo corpicino minuto”
replicò Zayn.
“Sarà,ma non hai mai perso tempo dietro
ad
una ragazza per più di un giorno, e lo sai anche tu questo”.
“Con lei non ho ancora raggiunto il mio
scopo” il moro ammiccò, per poi
cominciare a leccare la striscetta di
chiusura di una sigaretta in modo da aprirla ed estrarne il tabacco.
“Io credo che finirà col piacerti
… e non
solo per le sue curve” scherzò Harry.
Ma
si sa, nello scherzo c’è sempre un pizzico di
verità.
”Stronzate!”
concluse Malik irritato
“Piuttosto preparami un filtrino”
gli porse poi un vecchio abbonamento della metropolitana, ed il riccio
obbedì.
Quando
ebbe tutto l’occorrente pronto, Zayn prese un coltellino e
fece pressione su
una specie di piccolo dado marroncino che aveva in mano.
Ne
tagliò dunque un pezzettino e cominciò a
‘squagliarlo’ con il suo accendino
rosso, per poi sbriciolarlo e spargerlo dove prima aveva riposto il
tabacco;
infine iniziò a mischiare e posizionò il filtrino.
Rollò
quella canna e leccò la cartina dalla parte della colla per
chiuderla.
Sembrava
non avesse fatto altro per tutta la vita, avrebbe potuto provarci anche
ad
occhi chiusi se avesse voluto.
“Questa è la stessa roba che mi fece
sentire
male alla festa?” chiese Harry mentre il ragazzo di
fronte a lui accendeva.
“No, quella era erba e a confronto questa
è
merda comunque” Zayn mantenne la canna
nell’incavo tra il dito medio e l’anulare,
strinse la mano leggermente a pugno aspirando avidamente il fumo a
polmoni
aperti attraverso quello spiraglio, e chiuse gli occhi godendo fino in
fondo
ogni effetto che stava cominciando a procurargli.
In
quel momento aveva solo bisogno di rilassarsi , di non pensare a nulla
,
specialmente alle parole del suo amico.
‘Io credo che finirà col piacerti
… e non
solo per le sue curve’. Era impossibile, lui non
avrebbe mai unito i
sentimenti al sesso, non avrebbe mai provato qualcosa di reale per
nessuna ragazza.
Zayn
Malik non si sarebbe mai innamorato.
“Io devo tornare dentro, Louis mi aspetta in
palestra” il riccio gli diede una leggera pacca
sulla spalla “Vacci piano”
si raccomandò infine ,allontanandosi.
Tra
una boccata e l’altra di fumo, il moro percepì una
breve vibrazione provenire
dalla tasca sinistra dei pantaloni.
Estrasse
il cellulare e scoprì che si trattava di un messaggio.
‘Ci vediamo stasera al The Grange , ho una
proposta da farti. Jack’
Era
abbastanza diffidente nei confronti di quel ragazzo.
Dopotutto
era solo il suo mezzo per ottenere un po’ di droga, non si
erano mai dilungati
a discutere di altro e poteva immaginare benissimo di cosa trattasse la
sua
proposta.
Si
prospettava una serata movimentata.
°°°
Tornai
a casa leggermente agitata per quella sorta di appuntamento con Niall.
Salutai
velocemente mia madre chiedendole della sua giornata e corsi in camera
mia.
Dopo
una fresca doccia rigenerante, mi piazzai davanti all’armadio
e per la prima
volta nella mia vita riflettei su cosa indossare per più di
un quarto d’ora.
Improvvisamente
sentii bussare alla porta della mia stanza e fui distratta dalla mia
scelta.
“Rosie questa sera siamo invitate a cena da
Karen, ha appena chiamato” mi informò
mia madre, appoggiandosi alla mia
scrivania.
“Mamma a dire il vero … dovrei uscire”
spiegai imbarazzata.
“Ah si? E con chi?Con lo stesso ragazzo
dell’altra sera?” domandò lei
da buona impicciona.
“Cosa? N-no, non è lui mamma!”
balbettai
arrossendo, provocando una sua risatina.
“D’accordo, quando vorrai me ne parlerai,
ma
sta’ attenta” ricevetti un suo bacio
sulla fronte prima che mi lasciasse di
nuovo sola a selezionare qualcosa di decente dal mio guardaroba.
Era
strano che non avesse cominciato con le sue solite prediche da mamma
apprensiva, ma ero contenta che si fidasse di sua figlia.
Alla
fine optai per dei jeans aderenti chiari , le mie Dr. Martens bianche
lucide
con rifiniture nere, ed un semplice top , anch’esso bianco,
con una
giacchettina stretta di pelle nera.
Mi
guardai per l’ennesima volta allo specchio non essendo del
tutto sicura del mio
aspetto , ma ad ogni modo mi convinsi che per una serata tranquilla
come quella
sarebbe andato bene.
“Cazzo, è tardi!”
imprecai dopo aver
dato un’occhiata all’orologio alle mie spalle.
Erano
le sette passate e Niall sarebbe venuto a prendermi alle otto.
Normalmente
avendo un’ora a disposizione , nessuno sarebbe stato in preda
in panico, ma per
quanto riguarda me, se c’era una cosa in cui ero lentissima,
era truccarmi.
Ero
una perfezionista,di quelle fissate con sfumature e linee senza
sbavature.
Fortunatamente
però riuscii ad essere pronta in tempo per sentire il
clacson della Range Rover
bianca di Niall davanti casa mia.
Avvisai
mia madre che sarei uscita e , toccando nervosamente i capelli per
ravvivarli,
raggiunsi l’auto del biondo.
“Ciao bellissima” due occhini
azzurri mi
accolsero, colmi di gioia.
“Ciao Niall” non potei fare a
meno di
sorridere.
Dopo
esserci salutati, fece partire la macchina ed in poco tempo arrivammo
alla sua
villa.
“Wow, è totalmente diversa dalla sera
della
festa” constatai sbalordita , scrutando ogni
singolo angolo di
quell’immenso spazio arredato.
“Ti piace?” chiese lui
sorridendo ,
guidandomi verso la stanza dove avremmo guardato il film.
“Si, è stupenda”
risposi entusiasta.
Varcata
la soglia del soggiorno rimasi nuovamente a bocca aperta , non solo per
il
gigantesco televisore al plasma e l’enorme divano
dall’aspetto comodissimo, ma
soprattutto per la quantità industriale di cibo che era
stata sistemata su un
tavolino di vetro lì accanto.
“Sai, potresti sfamare un esercito con tutto
quel cibo” risi, mettendomi a sedere.
“Guarda caso si dice che io abbia lo stomaco
di un esercito intero, quindi suppongo che non ci saranno problemi”
scherzò.
Decidemmo
di guardare ‘Inception’ nonostante entrambi lo
conoscessimo già; un film
rompicapo del genere si ha bisogno di rivederlo per comprenderlo del
tutto, ci
dicemmo.
Ci accomodammo dunque l’uno accanto all’altro e di
tanto in tanto lasciai che
la mia testa si poggiasse sulla spalla di Niall, che non sembrava
affatto
contrariato.
°°°
Intanto
quella sera Zayn entrò in quel pub che frequentava
così spesso nell’ultimo periodo.
Diede
un’occhiata alla solita folla e subito lo
individuò.
Un
ragazzo robusto dai capelli neri, dal quale tutto ci si sarebbe
aspettato
tranne che spacciasse.
Jack
era attaccato al bancone con una fila di bicchieri vuoti davanti ed uno
in mano
mezzo pieno di un liquido rossastro.
“Hey Zayn!” lo chiamò
non appena lo
vide, facendogli segno di avvicinarsi.
Il
moro prese posto accanto a lui e non esitò ad accendersi una
sigaretta.
“Cosa posso offrirti amico?”
domandò
Jack, brillo.
“Per ora sto bene così”
rifiutò freddo
lui “Cosa dovevi dirmi?”
andò al
dunque.
“Hey,hey quanta fretta amico! Perché non
ne
discutiamo davanti a qualche buon bicchierino e magari a un paio di
questi?”
disse Jack estraendo degli spinelli, facendo attenzione a non essere
oggetto di
sguardi troppo indiscreti,ma d’altronde quel pub era
frequentato per la maggior
parte da gente di quel giro.
Zayn si lasciò convincere presto ed iniziò a
bere, almeno lo avrebbe aiutato a
non pensare ancora; perché era così, quel giorno
aveva solo un pallino fisso in
testa che sembrava tormentarlo continuamente.
Così
un drink dopo l’altro, alternati a un po’ di fumo,
e la vista cominciava ad
annebbiarsi.
Quando
ormai di lucidità ne rimase ben poca a quei due, Jack prese
a parlare.
“1000 sterline” disse soltanto,
ricevendo un’occhiata confusa da parte del moro.
“Ti basta consegnare della roba ad un po’
di
gente e sono tutte tue”.
“Scordatelo Jack, non rischio per 1000
fottute sterline!Non se ne parla!”
sputò, ritornando in sé per un momento.
“Pensaci Zayn, sono soldi facili e 1000
sterline sarebbe soltanto l’inizio … consegni ed
è fatta” cercò di
persuaderlo “Ormai ci sei già dentro in qualche modo,
e a me serve qualcuno di cui
possa fidarmi … non devi darmi una risposta ora comunque,
hai tre giorni di
tempo”.
“Okay,ci penserò”
rispose lui fissando
il vuoto, tornando a bere e fumare peggio di prima.
°°°
“Perfetto scherzavo, continuo a non capire
il finale” esordì Niall stiracchiandosi
andando a spegnere la tv ed il
lettore dvd, quando il film fu terminato.
“Concordo” mi sistemai meglio
sul
divano.
“Ma è possibile che tu non abbia mangiato
ancora nulla?!” chiese lui scioccato, tornando a
sedersi accanto a me.
“Beh io a dire il vero non ho fame”
mentii guardando altrove, ma il brontolio del mio stomaco mi
tradì.
“Il tuo stomaco sembra dire il contrario”
mi prese in giro “No,aspetta!Non mi
dire
che hai vergogna!” disse lui seriamente, come se
fosse una cosa gravissima.
“Un po’ …”
ammisi mentre le mie guance
assumevano un colorito roseo.
“Ecco perché anche a mensa non hai
toccato
quasi nulla nel vassoio” ricordò.
“Se c’è una cosa che non
capirò mai, è il motivo
per cui voi ragazze avete spesso vergogna di mangiare in nostra
presenza … è la
cosa più naturale del mondo,non c’è
assolutamente niente di male” aggiunse
sorridendo.
”Se ti può consolare
quando sono a casa
potrei quasi farti concorrenza per tutto il cibo che divoro”
replicai
fingendo un tono di superiorità.
“Allora fammi vedere, su! Mangia questo”
mi sfidò porgendomi un cupcake pieno zeppo di crema davvero
invitante.
“È solo che non so mangiare come una
ragazza
,finirei per sporcarmi tutta la faccia o cose simili”
confessai ridendo,
contagiando anche il biondo.
“Ah allora è questo il problema”
disse
lui divertito, avvicinandosi lentamente e pericolosamente al mio volto.
Sentii
il suo respiro e il calore delle sue labbra sempre più
vicini, ma non accennavo
a spostarmi stranamente.
Quando
poi iniziai davvero a credere che avrebbe infranto la promessa di
quella
mattina con un bacio, vidi la sua mano che reggeva il dolce
spiaccicarsi sulla
mia faccia.
“Niall!!!” gridai ripulendomi da
tutta
quella crema appiccicosa.
Il
biondo rise a crepapelle, accasciandosi sul divano, ed io approfittai
subito della
sua distrazione per prendere un dolce al cioccolato ricoperto di panna
e
lanciarglielo addosso, facendo sporcare la maglietta bianca che stava
indossando.
“Guarda qui che disastro!Mi vendicherò,
lo sai vero?” annunciò
mostrandomi l’evidente chiazza sul tessuto.
“No Niall, direi che siamo pari ora”
indietreggiai ghignando, per poi cominciare a correre quando lui
avanzò verso
di me.
Non
riuscii a saltare su una poltrona,che due forti mani si agganciarono ai
miei
fianchi, prendendo a solleticarli.
“Il solletico non è leale!Ti prego basta!”lo
supplicai ridendo talmente forte da lacrimare.
D’un
tratto fu il suono del campanello di casa Horan a far si che quel gioco
tra noi
cessasse.
“Aspettavi qualcuno?” chiesi
curiosa.
“A dire il vero no” rispose lui
togliendosi la maglietta sporca,rimanendo a torso nudo.
Rimasi
estasiata dalla bellezza del corpo del ragazzo di fronte a me.
“I-io vado a darmi una ripulita se non ti
dispiace” lo informai scappando in bagno, prima che
si accorgesse della mia
espressione da ebete.
Nel
frattempo il biondo si diresse verso l’ingresso, dalla quale
proveniva una voce
familiare.
“Niall, apri questa cazzo di porta!”.
Riconobbe
presto il suo amico Zayn che sbatteva i pugni contro la porta,che si
precipitò
ad aprire.
Faceva
fatica a scandire le parole e si capiva perfettamente che era ubriaco
“Zayn, cosa ci fai qui?”
domandò Niall
preoccupato, notando il suo amico barcollare sul posto con degli occhi
rossi da
far paura.
“Sono venuto a trovare il mio grande amico
Niall James Horan!” urlò euforico Zayn,
allargando le braccia.
“Puzzi maledettamente di alcool ed erba”
disse il biondo.
“Entra dentro, dai”
continuò, mettendosi
un braccio del moro intorno alla spalla per farlo reggere in piedi.
Non
appena però si girò per chiudere la porta, Zayn
si dimenò e cadde, poggiando
tutto il peso sulla mano destra.
“Cazzo!Ti sei fatto male?” Niall
lo
aiutò ad alzarsi, ma non ricevette alcuna risposta se non
qualche mugolio.
Riuscì
a portare finalmente il moro in soggiorno e a stenderlo sul divano, gli
prese
delicatamente il braccio sul quale era caduto e gli fece roteare
lentamente il
polso per accertarsi che non fosse nulla di grave, ma dovette lasciarlo
immediatamente quando iniziò a gridare per il dolore.
“Merda!” imprecò
rendendosi conto delle
condizioni del compagno.
Tornai
in soggiorno sorridendo, asciugandomi ancora le mani con una
tovaglietta
celeste.
“Niall chi …” mi
bloccai ed il mio
sorriso scomparve alla vista del ragazzo disteso sul divano.
“Che cavolo è successo?”
mi avvicinai
stranita ed allarmata.
“Resta qui con lui un istante, vado a
prendere del ghiaccio e delle garze” il biondo mi
guardò serio, per poi
sparire al piano di sopra.
“Ma che hai combinato Zayn?” lo
osservai
dispiaciuta, in tutta la sua vulnerabilità.
“Perché non sei uscita con me Rosie?Ti
avrei
trattata bene, come non ho mai fatto con nessuna”
farfugliò ad occhi
chiusi.
“Sei ubriaco fradicio” mi
convinsi, non
solo per le sue parole, ma anche per il suo fiato.
“E tu mi farai impazzire prima o poi”
disse, coprendosi gli occhi col braccio “Niall
è fortunato ad essere mio amico, o a quest’ora lo
avrei già ammazzato di botte
probabilmente”.
“Smettila per favore” lo supplicai sempre
più sconcertata.
“Rosie, ma tu mi ci vedi a spacciare?”
chiese
poi .
“C-come dici??” sgranai gli
occhi a
quella domanda.
“Ho preso queste, spero che bastino”
Niall scese, portando con sé una borsa di ghiaccio, delle
garze ed un kit di
pronto-soccorso.
Il
discorso con Zayn rimase in sospeso e mi accomodai meglio accanto a lui
per
aiutare a fasciargli il polso destro.
“Spostati!” fui spinta poco dopo
dal
moro, che si alzò di scatto e corse quasi ondeggiando verso
il bagno.
Questione
di secondi e lo sentimmo rimettere l’anima.
“Mi dispiace”
sussurrò l’irlandese,
fissando le sue iridi blu nelle mie.
“Tu non c’entri, non è colpa tua”
gli
sorrisi dolcemente, accarezzandogli una guancia.
“Mi darai la possibilità di rimediare?”.
“Certo,anche se non ce n’è
bisogno” lo
abbracciai istintivamente.
Ancora
una volta era così tenero e dopotutto non era colpa sua se
si ritrovava sempre
in quelle situazioni assurde.
“Vado a vedere come sta” Niall
sciolse
l’abbraccio, per poi lasciarmi da sola, con i miei pensieri.
L’unica
cosa che mi domandavo era perché Zayn si era presentato
lì proprio quella sera,
e ridotto in quello stato poi,come se sapesse
dell’appuntamento.
E
in particolare, perché mi aveva detto quelle cose?
Dieci
minuti dopo decisi di raggiungere i due ragazzi, essendomi spazientita.
Girovagai
per l’intera casa senza trovarli, fin quando non sentii dei
rumori provenire da
una camera al piano di sopra.
“Tutto bene?” chiesi a bassa
voce,
ritrovando Zayn che dormiva in un letto e Niall intento ad infilarsi
una felpa
verde.
“Si, è crollato”
disse uscendo piano
dalla camera “Per stanotte
rimarrà qui”
concluse un po’ perplesso.
Il
dubbio che il moro fosse piombato a casa sua di proposito si faceva
sempre più
spazio nella sua mente, ma stava facendo il possibile per scacciarlo
via
nonostante i conti tornassero, visti gli avvertimenti di quella mattina
di
Louis.
“Sarà meglio che io chiami mia madre,
verrà
lei a prendermi”.
“No Rosie, ti riaccompagno io”
mi impedì
di comporre il numero sul cellulare.
“No, dovresti rimanere qui a tenere
d’occhio
Zayn” gli consigliai, facendolo finalmente
arrendere.
Chiamai
mia madre, nonostante mi dispiacesse rovinare la sua cena a casa di
Karen.
Un
paio di minuti più tardi, il rumore di un motore
annunciò l’arrivo del mio
passaggio di ritorno.
“Allora io vado, grazie per la serata Niall”
dissi,mentre ci recavamo all’uscio.
“Grazie a te” replicò
lui, aprendosi in
un sorriso smagliante “Ci vediamo
domani
a scuola” aggiunse stringendomi tra le sue braccia.
“Buonanotte!A domani!” lo
salutai,
uscendo dalla villa.
°°°
Più
mi avvicinavo all’auto e più iniziai ad ipotizzare
di aver problemi di vista.
Parcheggiato
vicino al cancello vi era un fuoristrada grigio metallizzato che
conoscevo fin
troppo bene.
“Liam!” esclamai confusa,
salendo in
macchina.
“Tua madre mi ha chiesto di venire a
prenderti” spiegò lui un po’
ostile, mettendo in moto.
“Stai benissimo, comunque” si
complimentò dopo,guardandomi con la coda
dell’occhio mentre guidava.
“Ti ringrazio, sei gentile”
arrossii in
volto, e gli regalai un sorriso.
“Rosie ti devo parlare” disse un
Liam
inquieto, accostando inaspettatamente.
Ed
io che credevo che le cose stessero prendendo una piega migliore.
SALVE
A TUTTE :) SCUSATE SE POSTO IL CAPITOLO CON UNA
SETTIMANA DI RITARDO MA NON AVENDO IL COMPUTER A DISPOSIZIONE NON
SAPEVO COME
FARE :) CERCHERò DI AGGIORNARE ENTRO DOMENICA :) MA COMUNQUE
ASPETTATEVI IL
DECIMO CAPITOLO PRESTISSIMO :) DETTO QUESTO HO DECISO CHE DAL
12° O DAL 13° IL
RATING DELLA STORIA VERRà CAMBIATO UFFICIALMENTE IN ROSSO E
SPERO CHE TUTTE VOI
TROVIATE IL MODO PER CONTINUARE A SEGUIRE LA STORIA SE SIETE
INTERESSATE.
RINGRAZIO
DAVVERO VOI LETTRICI, DALLA PRIMA ALL’ULTIMA :)
OTTENERE TUTTE QUELLE VISUALIZZAZIONI MI RENDE FELICISSIMA !
MI
FAREBBE TANTISSIMO PIACERE SE TROVASTE UN PO’ DI TEMPO
PER LASCIARE UNA PICCOLA RECENSIONE, ADORO RISPONDERE OGNUNA DI VOI E
LEGGERE Ciò
CHE PENSATE! PER CHI VOLESSE, SU TWITTER SONO @raynmalikandro :) RICAMBIO IL FOLLOW
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