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Autore: Alina_Petrova    08/06/2013    3 recensioni
Una raccolta dei drabble su Kitty!Kurt e Blaine... il suo padrone.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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L'angolo della tradutrice
Ed ecco a voi l'ultimo, per ora, capitolo su Kitty!Kurt a mia disposizione. Tra una ventina di giorni dovrebbe arrivarne uno nuovo dell'autrice delle prome due ("Buona notte" e "Buongiorno"), dopo di che' aggiornero' se e quando ne trovero qualcheduno. 
Avvertimento: in questo capitolo, scritto da una autrice russa (quindi niente link sul testo originale), il raiting decisamente sale... chi non gradisce il rosso profondo e' meglio che si ferma qui...
Tra un paio di settimane iniziero' a postare una long su Klaine, siete tutti invitati!
A presto. 
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Chi è quest'uomo?
Kurt si mordicchia il labbro, graffiando nervosamente la sua poltrona. C'è una sgradevole sensazione lungo tutto il corpo, come quando ti accarezzano il pelo nel verso contrario.
È una sensazione sconosciuta e questo lo turba. Kurt non sa molto dei rapporti tra gli umani, ma sente che deve assolutamente fare qualcosa. L'uomo di fronte gli lancia degli sguardi che gli sembra di riconoscere, solo che Kurt non riesce a ricordare come. Blaine continua tranquillamente chiacchierare con quest'uomo, come se non sentisse quello che sta provando Kurt. Pericolo. Brutte intenzioni.
L'uomo lo guarda e Kurt si trattiene a fatica dallo zufolare. Sono in un luogo pubblico e lui non vuole affatto dimostrarsi aggressivo. Evidentemente Blaine percepisce la sua tensione, perché ad un certo punto si gira e lo guarda negli occhi, preoccupato.
- Va tutto bene? Vuoi ancora del latte?
Kurt stringe i denti ed annuisce. Blaine sorride e si alza, andando verso le casse per prendere dell’altro latte. Improvvisamente Kurt si sente a disagio senza Blaine accanto, sotto lo sguardo ostile di questo sconosciuto. Vuole dirgli di andarsene all'istante per non tornare mai più... vuole domandargli da dove sia venuto e perché guarda Blaine con quel sorrisetto viscido. Ma la cosa più importante che vuole capire è come mai il suo sguardo costringe Kurt ad irrigidirsi e gli fa ricordare i momenti più brutti della sua vita?   
All'improvviso l'uomo si gira verso di lui e Kurt la riconosce finalmente quella sensazione, quello sguardo sotto il quale lui scatta all'indietro, piantando le unghia nei braccioli.
Disprezzo. Disgusto. Intolleranza. Come se Kurt non fosse una persona. Come se non fosse degno di stare a questo tavolo, perché non è come gli altri.
Senza rendersene conto, Kurt salta giù dalla poltrona e arretra tenendo l'uomo d'occhio, come se quello potesse aggredirlo. Con la schiena urta qualcuno, sente il tocco di una mano sulla spalla e soffia, ma una voce familiare lo calma all’istante.
- Kurt... Ti ho portato il latte. Che cos'hai?
Kurt si gira, afferra Blaine per la mano e lo trascina verso l'uscita.
- Kurt! - Blaine gli tira la maglia, costringendolo di fermarsi. - Kurt non è educato, - sussurra lui. - Bisogna salutare Sebastian.
Probabilmente, sul viso di Kurt si riflettono tutti i suoi pensieri e sentimenti in questo momento, perché Blaine lo guarda preoccupato e un po' spaventato. Kurt non risponde, gli scappa soltanto un singhiozzo e Blaine stringe la sua mano affettuosamente.
- Va bene. Ce ne andiamo, Kurt. Lasciami solo un secondo.
Torna al tavolo, da dove Sebastian li sta osservando pigramente appoggiatosi sullo schienale della poltrona, scambia con lui due parole, poi chiede alla cameriera di mettere il latte in un bicchiere di carta e torna da Kurt.
Per la strada Kurt beve il latte in un sorso, Blaine lo tiene delicatamente per le  spalle senza dire niente. A Kurt sembra ancora di vedere la faccia insolente di quel tipo, e solo al pensiero gli cresce dentro la rabbia.
- Chi era quello? - le sue prime parole da quando sono usciti dal caffè.
- Sebastian? - Blaine è sinceramente sorpreso per questa domanda. - Mi sembra di avervi presentati... Eravamo al liceo insieme, cantavamo nel coro...
Sì, Blaine l'aveva detto, è che Kurt non aveva ascoltato. Lui era troppo teso, a studiare la faccia e il comportamento di quell’uomo per fare caso alle sue parole. Lui si fidava dei suoi istinti, quelli non tradiscono mai.
- No - Kurt interrompe Blaine a metà frase. - Chi è per te?
Blaine rallenta e Kurt sbuffa infastidito.
- Allora è di questo che si tratta...
Blaine sembra perplesso, ma dopo un attimo si morde il labbro cercando di trattenere il sorriso. Kurt si arrabbia ancora di più e si sposta da un piede all’altro con impazienza, agitando la coda.
- Eri geloso, Kurt?
Kurt non dice niente. Distoglie lo sguardo, ma Blaine fa un passo verso di lui, gli prende la mano e accarezza le nocche con il pollice.
- Ehi...
Blaine gli sorride dolcemente e Kurt vorrebbe cosi tanto appoggiargli la testa sul petto, chiedendo silenziosamente di grattargli dietro l'orecchio... ma sono in mezzo alla strada e Kurt è ancora agitato.
Sembra che Blaine capisca tutto, perché si mette di nuovo in cammino, ma questa volta più velocemente, trascinandosi Kurt dietro. Le labbra di Kurt si stendono in un piccolo sorriso malizioso.
Quando Blaine apre il loro appartamento, Kurt non perde tempo e lo spinge all’interno, chiudendo la porta con il piede. Blaine emette un suono di sorpresa, ma Kurt  lo afferra per la cintura dei suoi pantaloni e bacia, mordicchiando le sue labbra. Il suo petto inizia vibrare per le fusa insoddisfatte. Lui deve dimostrare a Blaine che non gli è piaciuto quello che era successo in quel caffè.
- Mm, Kurt...
I due si dirigono in camera da letto, inciampando e scontrandosi con tutti i mobili lungo il tragitto. I baci assomigliano sempre di più ai morsi, ma non si lamenta nessuno e Kurt infila le mani sotto la cintura di Blaine, facendolo trasalire per il freddo delle sue dita.
- Mio. - mormora Kurt sottovoce, spingendo Blaine sul letto, sfilandogli le scarpe e poi anche i pantaloni.
Il respiro di Blaine diventa rumoroso e lui allunga le mani per toccare i capelli di Kurt. Kurt involontariamente inarca la schiena quando Blaine lo accarezza dietro l'orecchio.
- O Santo Cielo, sei così...
E di nuovo Blaine non riesce a finire la frase perché Kurt abbassa il bacino e comincia a strusciarsi su di lui. Questo contatto lo fa impazzire, anche se Blaine ha ancora  la biancheria addosso e Kurt non ha levato nemmeno i pantaloni. Le fusa diventano sempre più rumorose, ma Kurt non prova neanche a trattenersi. Si sdraia, spalmandosi sopra Blaine e sente come le vibrazioni dal suo petto si spargono tra i loro corpi.
Blaine emette un forte gemito, si avvicina alle labbra di Kurt e lo bacia. Kurt si  stacca e inizia velocemente leccare il viso di Blaine, sentendo sulla lingua il sapore  salato  del sudore.
Blaine abbassa le mani sui suoi fianchi e gli slaccia i pantaloni facendo sospirare Kurt di sollievo. Lui da un'altra leccata sulla mandibola di Blaine, sul suo mento, sul pomo d'Adamo e si sofferma nell’incavo alla base del collo. Comincia a sentire caldo per i suoni che emette Blaine ad ogni suo tocco.
- Se solo io... oh, Kurt - Blaine tira giù i suoi pantaloni insieme alla biancheria intima, liberando il suo membro pulsante. - Se io avessi saputo, che avresti reagito così...
Abbassa i suoi boxer, provocando un gemito a entrambi. Blaine sposta le mani dal sedere di Kurt sù per la schiena, sollevando la sua camicia fino alle spalle. Kurt la toglie da sopra, mentre Blaine si libera della maglietta. È così piacevole stare senza tutti questi stupidi vestiti. Kurt vorrebbe avvinghiarsi intorno a Blaine, ficcargli il naso sotto l'ascella   e rimanere così per tutto il giorno. Ma quando Blaine inizia a pizzicargli la pelle alla base della coda, sussulta e gli morde la clavicola.
- Cosa... avresti fatto? - domanda lui, gettando la testa all’indietro dal piacere.
Un sorrisetto malizioso appare sulle labbra di Blaine e i suoi occhi brillano,  ammirati. Le sue dita scivolano sulla coda e Kurt letteralmente va in pezzi.
Kurt capisce vagamente che il corpo di Blaine sparisce da sotto al suo e, tra le scapole, si appoggia una mano ferma. Kurt ubbidisce e si china, tenendo il sedere  all'insù   e   affonda il naso nel cuscino, singhiozzando piano. Sente come Blaine gli soffia sulla coda e poi sull'apertura e cerca di inarcarsi ancora di più verso le sue labbra.
- Rispondi... - dice con la voce flebile, afferrando la coperta stropicciata.
Il respiro di Blaine diventa irregolare. Lui ride.
- Se avessi saputo della tua reazione, avrei cominciato vedermi con Sebastian molto prima.
Kurt si dimena sul letto, sente i brividi e pianta le unghie nella coscia di Blaine, facendolo gemere per la sorpresa. Kurt è cosciente che rimarranno dei graffi e qualcosa   nel suo petto si stringe in una morsa piacevole. Blaine gli appartiene... E lui appartiene a Blaine.
- Mai più... - inizia Kurt, ma dalle sue labbra scappa un gemito, quando Blaine gli tocca l'apertura con la lingua.
- Mai! - risponde Blaine, aggiungendo della saliva e infilando la punta della lingua dentro.
- Non ti azzardare, - Kurt morde il cuscino. Lascia la gamba di Blaine e copre con la mano il suo pene.
Blaine continua a prepararlo con la lingua e Kurt stringe il suo membro alla base per non venire. Non ricorda nemmeno più quando aveva desiderato così tanto sentire Blaine dentro di sé, per ricordare a lui e a sé stesso che loro sono tutt'uno - in tutti i sensi.
Si lamenta e piagnucola qualcosa che assomiglia ad un "per favore" quando la saliva di Blaine gli bagna i testicoli. Blaine mugugna soddisfatto, ogni volta andando con la lingua più giù, e Kurt sa quanto gli piace sentire il caldo lì dentro.
Blaine inserisce un dito insieme con la lingua e Kurt grida, con forza, stringendo il suo pene e graffiando con le unghia tutto quello che riesce raggiungere.
- Buono... - sussurra Blaine, palpandolo con il dito dentro. - Bravo il mio gattino...
- Cazzo, Blaine, ti sbrighi a ficcare qualcosa lì?!! - Kurt ancora di più spinge il sedere verso di lui, sulle ginocchia che gli tremano.
Blaine ride piano, poi aggiunge un altro dito e con la mano libera apre il comodino. Non c'è tempo per il preservativo e spalma il lubrificante direttamente sul pene, distribuendolo su tutta la lunghezza.
Kurt non ha bisogno del terzo dito. Passano alcuni secondi dolorosamente lunghi, prima che senta finalmente, che venga riempito con la pura essenza di felicità e di Blaine.
Blaine è dappertutto. Le sue mani... sono sul sedere, sulla schiena, nei capelli. Si spinge dentro Kurt con un ritmo sicuro e Kurt soffia l'aria tra i denti, tanto è sensibile ad ogni tocco.
- Mio! - sibila lui, girando la testa, perché Blaine lo riesca a sentire. - Sei mio!
Blaine gli accarezza l'addome, gemendo.
- Sì, Kurt, sì...
Kurt non sa dire con esattezza cosa sente prima: il suo tanto atteso orgasmo e il liquido caldo sulla mano oppure quello di Blaine che lo copre con delle ondate di calore.
Sono sdraiati sul fianco e Kurt sente sul collo il respiro affannato di Blaine. Lo sta tenendo per il bacino non permettendogli di uscire da lui. Non ancora.
- Kurt?
- Mm?
- Davvero eri geloso di Seb...
Kurt gli stringe la coscia - la stessa dove sono rimasti i segni delle sue unghie - e Blaine si zittisce.
- Davvero, - risponde Kurt con la voce insolitamente roca.
- Ma... tu lo sai, che...
- Sì. Ora lo so.
Prende la mano di Blaine e se la porta al petto. Passano alcuni minuti prima  che Kurt cominci a fare le fusa. Zufola quando Blaine finalmente esce da lui, ma è un dolore gradevole. Un altro promemoria.
- Quel ragazzo - dice alla fine Kurt. - Lui odia gli ibridi.
- Come tu... - Blaine decide non finire la frase e invece gli lascia un bacio sulla scapola. - Scusa. Scusami, Kurt.
Kurt si gira con tutto il corpo e affonda il viso nel collo di Blaine, abbracciandolo  con tutti gli arti e accarezzandolo pigramente con la coda.
- Non chiedere scusa. - dice piano, giocando con i ricci di Blaine. - Prometti soltanto che tornerai sempre e dimostrerai che sei mio.
- Sempre, Kurt. Sempre!
   
 
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