CAPITOLO 3
–
RACCONTI DA UN PAESE LONTANO
… e
mi si
allarga il cuore: mi ha scritto proprio lei!
Oggetto: prima
di partire
Mittente:
stana.katic@aol.com
Destinatario:
nathan.fillion@mail.com
Data: 8 maggio
2013 ore 7:45
Ciao
bell’uomo,
sto per partire
per l’Illinois. Starò
qualche giorno con i miei e poi mamma e io ce ne andremo in Mongolia.
Ho proprio
voglia di farmi una full immersion familiare e di tornare ad essere
“figlia”
per qualche giorno. Mi piacerebbe averti con me…
Ieri sera non ti
ho nemmeno chiesto
cosa avresti fatto in questi giorni… forse ero troppo
concentrata a tenere a
freno il mio istinto di baciarti appena sei arrivato al ristorante. Non
so come
sono riuscita a trattenermi fino a dopo cena. Con quella camicia
azzurra eri
irresistibile… Proprio come Beckett, non riuscivo a tenere
le mani lontano da
te! Adesso mi fermo altrimenti anche questa diventa una hotline ;-)
Ci sentiamo
presto.
Bacio,
S.
Oggetto: R:
prima di partire
Mittente:
nathan.fillion@mail.com
Destinatario:
stana.katic@aol.com
Data: 8 maggio
2013 ore 11:18
Ciao splendore,
ho dovuto
rileggere la mail più volte
per accertarmi di non aver frainteso. Oh, tu hai il potere di
sconvolgermi
anche a distanza! Non sai che regalo mi hai fatto con la tua mail.
Anche io
vorrei averti qui con me.
Per la cronaca,
ho deciso di
organizzare un evento benefico per Kids need to read. Ti andrebbe di
darmi una
mano quando torni? Anzi, no, lascia perdere. Quando torni ti rapisco e
non ti
lascio più andare.
Mi manchi
già.
N.
Non le ho
detto niente dei miei buoni propositi legati alla forma fisica
perché voglio
davvero farle una sorpresa. Ho deciso di chiedere aiuto a Jon e lui si
è
mostrato felice di occuparsi di me. Oddio, lo ha detto con un tono che
sembrava
quasi minaccioso. Ci mancava giusto che terminasse con una risata
satanica e
poi non avrei più avuto dubbi. Adesso ci vediamo ogni
mattina e, dopo una
settimana, riesco già a correre per quasi un’ora
senza rischiare l’infarto e
quel filino di pancia (ok, ok, ho capito, non agitatevi. Un
po’ più di un
filino, contenti? E che caspita)… dicevo… la
pancetta che mi ritrovavo sta
diminuendo. Ha provato più
volte a estorcermi la ragione che mi ha spinto a rimettermi in forma,
ma gli ho
propinato la storia dell’età che avanza e dei
motivi di salute e pare essersela
bevuta.
Con Stana ci
sentiamo praticamente ogni giorno. Mi sembra di essere Tom Hanks in
quel
vecchio film con Meg Ryan, in cui entrambi aspettano con ansia la mail
dell’altro. All’inizio, loro sono due sconosciuti
che paradossalmente si
raccontano le proprie vite senza fornire particolari personali, e, per
certi
versi, è un po’ come se lo fossimo anche noi.
E’ come se imparassimo a
conoscerci di nuovo attraverso queste mail. Ecco l’ultima che
ho ricevuto, l’ha
mandata due giorni fa.
Oggetto: tuffo
nel passato
Mittente:
stana.katic@aol.com
Destinatario:
nathan.fillion@mail.com
Data: 13 maggio
2013 ore 0:11
Ciao boyscout,
oggi ho
ritrovato alcune foto di
quando ero bambina. Ero uno scricciolo con gli occhi grandi e le gambe
lunghe e
secche. Sai che mi hanno fatto tenerezza? Ce n’è
una in cui sono con mio padre.
Mi ha ricordato il rapporto di Rick e Alexis. Ho sempre amato
l’atteggiamento
paterno che hai nei confronti di Molly, sia quando recitate sia al di
fuori
delle riprese. E so che per lei sei un punto di riferimento. Ti rendi
conto di
quante persone ti ammirano, Fillion?
Vorrei
condividere con te la mia
storia… quando saremo in Canada, vorrei portarti anche nei
luoghi della mia
infanzia.
Oh, e
c’è una foto in cui sono con il
mio primo fidanzatino. Anche delle tue ex fidanzate dovremo parlare
prima o
poi. Di TUTTE. E
vedi bene di non
raccontarmi balle.
Anzi, no, non
voglio saperne nulla…
non hai idea di quanto mi abbia fatto stare male vederti con quelle
sventolone
ossigenate tutte tette in questi anni. Ogni volta dovevo convincermi
che non
avevo nessun diritto di essere gelosa, perché noi due
eravamo solo amici, solo
colleghi di lavoro, quindi tu potevi portarti in giro anche un intero
tir di
fotomodelle. Però è proprio vero che al cuor non
si comanda… OK, ora so che
tutto quello che ho scritto potrà essere usato contro di me,
ma vorrei tanto
che fra noi due non ci fossero più segreti.
Bacio,
S.
P.S. Domattina
presto partiamo per la
Mongolia. Non so quando riuscirò a collegarmi di nuovo,
però sappi che ti porto
nel mio cuore. Ti abbraccio fortissimo.
Non la sento
da diversi giorni e mi manca da morire. Lo so, in passato siamo stati
intere
settimane senza nemmeno mandarci un sms, ma questo era
“prima”. E’ proprio vero
che la vita cambia in un istante. In fin dei conti, ci siamo solo
baciati. Un
momento, è stato un signor bacio, non
c’è che dire. E poi dietro c’era molto
di
più. C’erano anni di sentimenti repressi. Quando
torna dovremo mettere in
chiaro tante cose. E dovremo fare tanto, anzi, tantissimo sesso.
Sì sì sì.
Aspetta che lo aggiungo alla mia lista. Oh sì, questo
proposito sarà
facilissimo da mantenere!
Per
ingannare il tempo, sono andato su Google e ho cercato la distanza fra
Los
Angeles e Ulaan Baatar, capitale della Mongolia. E’
lì che Stana è atterrata.
6154,8 miglia. Mi gira la testa solo al pensiero di dove si
trovi… Provo a
entrare nuovamente nella mia casella di posta elettronica, clicco su
“invia e
ricevi”, ma ancora nulla… Lo so, mi aveva
preannunciato che non sapeva quando
sarebbe riuscita a ricollegarsi, ma accidenti questa attesa mi
snerva… Basta,
vado a correre, magari mi distraggo per un po’.
Rientro a
casa, grondante di sudore, e la prima cosa che faccio è
controllare nuovamente il
mio inbox e… yessssssssssss!!!
Oggetto: the sound of silence
Mittente:
stana.katic@aol.com
Destinatario:
nathan.fillion@mail.com
Data: 17 maggio
2013 ore 22:08
Ciao space
cowboy,
finalmente sono
riuscita a
collegarmi. Ho trovato le tue mail con le idee per il tuo progetto per
Kids
need to read e penso che siano straordinarie. Anzi, tu sei
straordinario, altro
che KB *_*
In questi giorni
abbiamo visitato il
monastero di Amarbayasgalant e
abbiamo
pernottato in un campo gher. Oh, Nate, dovevi sentire che silenzio
c’era. Impressionante.
E dovevi vedere quanto splendevano le stelle! E quante ce ne erano!
Vivendo in
città rischiamo di dimenticarci di quanto sia meravigliosa
la natura…
La popolazione
locale è molto
ospitale. Hanno invitato me e mamma a una cerimonia particolare, un
rito di
passaggio, in cui a un bambino vengono tagliati i capelli. E’
stato davvero
suggestivo e ci siamo sentite pienamente accolte. Però poi
sai cosa mi ha
ricordato? Quando ci siamo incontrati per la prima volta ai provini e
ti ho
chiesto di tagliare la mia maglia! Dovevi vedere la tua faccia! Sai
qual è
stata la prima cosa che ho pensato di te? Ho pensato che avrei voluto
addormentarmi
fra le tue braccia. Che sicuramente mi sarei sentita a casa. Promettimi
che
sarà davvero così.
Love ya,
S.
Nei giorni
successivi le mail di Stana arrivano in modo irregolare,
però almeno so dove è –
più o meno – e cerco di seguire su una cartina
geografica i suoi spostamenti.
Devo anche considerare che ci sono 16 ore di differenza di fuso orario.
Mi
racconta del suo viaggio e dei luoghi splendidi che visita. Ha detto di
avere
visto uno spettacolare tramonto sul deserto! Ieri invece erano ospiti
degli
Tsaatan per cena: hanno mangiato carne di renna. Povero Babbo Natale,
mi scende
quasi una lacrima per la renna Rudolf… Comunque, lei
è davvero entusiasta nelle
sue mail e io sono solo felice per lei. Però quando torna
cucino io, non vorrei
che le venisse la balzana idea di proporre qualche piatto che ha
assaggiato là.
Anzi, appena torna ho proprio voglia di viziarla un po’. Devo
solo pazientare
altre due settimane…
Oggetto: una
scoperta da riapplicare
Mittente:
stana.katic@aol.com
Destinatario:
nathan.fillion@mail.com
Data: 1 giugno
2013 ore 1:09
Hey
you,
scusami per la
lunga attesa, ma ultimamente
abbiamo sempre pernottato nei campi gher. Devo confessarti una cosa.
Qualche
giorno fa siamo andati alle terme di Tsenkher dove abbiamo fatto il
bagno e ho
provato anche i massaggi. Ho fatto pensieri moooooooooolto impuri che
includono
te, me, una vasca da bagno, degli olii per massaggi e nessun indumento.
Ti va
di provare quando rientro?
S.
Ho letto
questa mail ieri sera e ancora non mi sono ripreso. Mi ci è
voluta una
luuuuuuuuuuuunga doccia fredda. E stamani ero ancora su di giri, tanto
che
correvo come un fulmine. Huertas mi ha rifilato uno sguardo a
metà fra il
preoccupato e il rassegnato, però ha preferito non indagare,
forse perché
quella di oggi era la nostra ultima sessione di allenamento insieme,
visto che
domani lui se ne va in Messico.
Oggi
pomeriggio voglio definire gli ultimi dettagli del progetto per Kids
need to
read, quindi sono qui davanti al mio computer, con un occhio alla mia
casella
di posta elettronica e un altro a leggere le ultime notizie.
Improvvisamente,
arriva un’ultim’ora e il mio cuore si ferma.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
Nota
dell’autrice.
Un
po’ di spazio anche ai pensieri di Stana, con le sue
mail… E una
notizia sconvolgente sul finale. Cosa sarà successo?
Grazie
di cuore a chi di voi ha letto anche questo capitolo!
Baci,
Germangirl