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Autore: alice_directioner    09/06/2013    4 recensioni
"La mano di Harry mi trascinò verso il parcheggio dove si trovava la sua auto .
Ci trovavamo in macchina, Harry guidava e io stavo seduta nel sedile affianco al suo; aveva poggiato la sua mano sul mio interno coscia , risalendo ogni volta di più verso il mio inguine. Potevo comprendere la sua agitazione , ad ogni semaforo rosso la sua mascella si tendeva, aveva il respiro leggermente affannato.
Finalmente giungemmo a casa sua ; aprì la sua portiera scendendo dalla vettura , e venendo ad aprire la mia, in pochi secondi fummo travolti da un vento di passione; a stento riusciva a pronunciare parole di senso compiuto , che subito venivano sopraffatte dai gemiti di piacere.
Il suo respiro era così irregolare tanto quanto il mio che a ogni suo movimento aumentava sempre di più.
Spalancò la porta e in un secondo , tra un bacio e l’altro, ci ritrovammo nella sua stanza. Le nostre lingue erano rimaste fin dall’inizio unite, se non per quegl’istanti di cui necessitavamo per respirare.
Sfilai la maglietta ad Harry lanciandola infondo alla stanza, rivelando un fisico tonico e abbronzato, mentre lui slacciava a me i pantaloncini" [tratto dal cap.12]
L'amore capita, ... non si sceglie
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3° CAPITOLO
she's not afraid FF

‘ehi! Bentornata Alice…’

‘ma che …?’
Facevo fatica ad aprire gli occhi a causa del precedente stordimento … non ricordavo bene cosa fosse successo. Ero seduta sul sedile della Range Rover di Harry. Non sapevo dove mi stava portando.

‘cos’è successo Harry?’. Sembravo uno zombie.

‘ non lo reggi molto l’alcool vero?’. Mi rispose lui con un sorrisetto sghembo.
‘non l’ho mai retto … ma che cazzo mi hai dato?’.
‘non importa stai meglio ora?’
‘ si … credo!’.

‘dove stiamo andando?’.

‘in un posto più tranquillo … ti riporto a casa!’.

Lasciai sprofondare la testa nel sedile sospirando. C’era silenzio , si sentiva solo la musica alla radio,… chiusi gli occhi per qualche secondo per riprendermi un po’.
‘ sei stanca?’.

‘un po’…’.


Non ci impiegammo molto ad arrivare a casa, 20 minuti di macchina forse. Parcheggiò l’auto in fondo alla via buia di casa mia, perché davanti a casa non aveva trovato posto. Aprii la portiera per scendere quando sentii che la mano di Harry afferrò il mio polso trattenendomi seduta. ‘che c’è?’ gli chiesi.
‘ ce la fai a reggerti in piedi, Ali?’.
‘ si, ce la faccio grazie’.
Allentò la presa , così che potessi scivolare via dalla sua stretta. Appoggiai un piede fuori , quando la testa mi incominciò a pulsare. Facendo il possibile per non farlo notare a Harry , appoggiai l’altro piede e mi tirai su con tutte le forze che mi rimanevano. Una volta scesa dall’auto mi appoggiai alla portiera , mi voltai verso Harry e lo ringraziai, lui mi rispose con un sorriso. Chiusi la portiera e incominciai a camminare come meglio potevo, anche se non era molto facile fare passi da modella sui quei trampoli. Vedevo che Harry mi teneva d’occhio attraverso lo specchietto dell’auto. Sembravo una drogata quando incominciai a barcollare , a stento riuscivo a reggermi in piedi. Sentii la portiera della macchina aprirsi e sentii dei passi avvicinarsi frettolosi.
‘… dai ti accompagno fino alla porta, che non ci arrivi in piedi da sola’
Detto ciò prese il mio braccio destro e lo portò attorno il suo collo e attorcigliò il suo di braccio attorno al mio fianco , per sorreggere il peso del mio corpo.
Risi leggermente quando mi venne in mente la scena di mio padre che mi prendeva allo stesso modo quando mi facevo male da bambina , Harry mi guardò con un espressione a punto interrogativo gigante,
‘sembri mio padre!’. Gli dissi ridendo, quasi come se lo stessi prendendo in giro.
‘ ah si?’. Mi rispose lui con tono “di sfida”!
Mi girai per guardarlo quando all’improvviso non sentii più il terreno sotto di me. Mi aveva presa in braccio stile principessa.
‘aaaaaah! Harry lasciami ahahah! Oddio ahahah !’
Automaticamente le mie braccia si erano attorcigliate al suo collo per evitare di cadere. E come se non bastasse Harry incominciò a solleticarmi il fianco con un dito.
‘no’. Gli dissi fissandolo negli occhi con sguardo allarmato.
‘che c’è? Soffri il solletico?’.
‘ chi io? Pff … no!’. Non riuscivo nemmeno a convincere me stessa del ‘no’ che avevo appena pronunciato, figuriamoci Harry!
Lui mi guardò con sguardo della serie :” si certo come no!” , inarcando le sopracciglia.
Tentai di fare l’indifferente quando Harry riprese a solleticarmi il fianco, ma incominciai a ridere come una demente, provocando la sua risata. Sembrava stesse godendo a farmi soffrire in quel modo!
Mi incominciai a dimenare tra le sue braccia per tentare di liberarmi e farlo smettere, ma più mi dimenavo più lui stringeva la presa quando alla fine cedetti e mi lasciai “morire” tra le sue braccia, tirando un sospiro esausto. Harry rise un’ultima volta per poi lasciarmi appoggiare i piedi a terra, facendo attenzione a non farmi cadere.
‘io ti ammazzo, brutto stronzo ’ .
Rise profondamente alla mia reazione, mentre io lo guardavo incazzatissima.
Dopo poco rincominciammo a camminare verso casa mia. Dal fondo della via dove era parcheggiata la macchina di Harry, si sentirono dei passi, ci girammo per vedere di chi si trattasse, e vidimo le sagome di due ragazzi. Rimanemmo ad osservarli per poco più di due minuti poi riprendemmo a camminare.

Una volta arrivati sulla soglia di casa cercai nella borsa le chiavi di casa. Salutai Harry ed entrai. Lo guardavo mentre pian piano spariva nel buio della via. Rimasi lì a fissare la sagoma del ragazzo che mi aveva accompagnato a casa anche quando era totalmente sparita.
‘porca puttana’.
Non era difficile indovinare di chi si trattasse , una volta che l’hai sentita è difficile dimenticarla, soprattutto se l’hai sentita proprio due minuti prima. La voce di Harry risuonò per tutta la via. Mi fece preoccupare, quindi uscii subito di casa ed mi precipitai verso Harry per capire cosa fosse successo. Quando arrivai non trovai Harry arrabbiato, ma piuttosto scocciato. Non capii bene di cosa si trattasse all’inizio.
‘oh Dio,… Harry, …. cos’è successo?’. Avevo il fiatone a causa della precedente corsa.
‘quei due bastardi mi hanno bucato le ruote dell’auto’.
Abbassai lo sguardo sulle ruote e vidi che erano a terra tutte e quattro. Non sapevo come reagire!
‘ emm … ora come hai intenzione di tornare a casa?’.
‘ eh … bella domanda!’.


***
‘è in fondo a destra il bagno, Harry!’ .
Alla fine avevo deciso di tenerlo a dormire da me, ma a patto che il giorno successivo se ne sarebbe tornato a casa a piedi e che avrebbe chiamato qualcuno per farsi portare via l’auto.
Intanto che Harry stava finendo di farsi la doccia mi ero sdraiata sul letto per riposare un po’ le gambe, quando il mio cellulare vibrò . BRIAN.
Il sangue mi si gelò nelle vene. Mi tremavano le mani. A fatica riuscii a rispondere.
‘ p … pronto?’. Deglutii.
‘ hei … piccola! Dovrebbe cambiare le gomme il tuo fidanzato! Non credi?’.
Il telefono mi scivolò dalle mani. Ero spaventatissima. E lo diventai ancora di più quando Harry aprì la porta del bagno facendomi sobbalzare. Dal cellulare uscirono delle risate. Mi affrettai a raccoglierlo e a chiudere quella chiamata prima che Harry capisse quello che stava succedendo.
Gettai il cellulare sul letto e mi diressi verso il bagno a testa bassa, sbattendo stupidamente verso Harry.
‘oh scusa’. si scusò lui.
Quando mi chiusi in bagno, appoggiai la schiena contro la porta, portandomi le mani al cuore, e mi lasciai cadere seduta a terra. Tirai un sospiro per calmarmi. Aprii l’acqua calda della doccia e mi gettai sotto. Ovviamente dopo essermi spogliata.
L’acqua calda mi stava tranquillizzando.


HARRY’S POV.

‘cazzo …’. Sussurrai.
Mi stavo dirigendo in camera di Alice per cambiarmi quando mi resi conto che non avevo dei vestiti di ricambio. Allora cercai nei suoi cassetti, aprendo il primo cassetto, attirarono la mia attenzione un paio di mutandine nere in pizzo leggermente “striminzite” nella parte posteriore. Non riuscii a contenermi dal “non ridere”, dovevamo starle proprio bene, pensai. Ce le avevo ancora in mano quando sentii il cellulare di Alice vibrare sul suo letto. Mi alzai e lo presi nell’altra mano. BRIAN.
‘che vuoi?’.
‘oh! Ciao Harry! Che sorpresa … non credi che siano da cambiare le gomme della tua macchina? Ahahaha’
‘bastardo io ti ammazzo!’
Chiusi la chiamata prima che Alice uscisse. Sentii l’acqua della doccia chiudersi. Mi incamminai verso la porta del bagno, bussai e una vocina mi rispose.
‘ ehi Alice!’.
‘ emm … si Harry?’
‘ qua io non ho i vestiti!’. ‘ non so … posso restare nudo?’.
Volevo vedere come reagiva.
‘HARRY?’. Mi rispose allarmata.
Non riuscii a contenermi e scoppiai a ridere. Mi faceva impazzire quando si spaventava per delle cazzate.
‘che cazzo ti ridi?.
‘chi io?’. Le chiesi per istigarla.
‘Harry ti sento!’.
‘ah … belle comunque le mutandine nere di pizzo! Perché non le metti?’.
Non mi rispose, sentii il rumore della chiave girare nella serratura, la porta si aprì leggermente , per poi ritrovarmi la sua faccia che sbucava dalla porta. Sfoderai un enorme sorriso a quella vista. Aveva i capelli scuri raccolti su una spalla che gocciolavano sulle piastrelle del bagno.

ALICE’S POV.

Appena aprii la porta vidi Harry, con un asciugamano legato in vita, giocare con le mie mutandine con un sorrisetto alquanto snervante! Io indossavo una maglia extralarge con un paio di culotte, però ero comunque mezza nuda quindi preferii mostrare solo il mio viso.
‘ ridammi subito quelle cazzo di mutande. ORA.!’.
‘Se no?’.
Cercai di respirare per calmarmi , per evitare di ammazzarlo. Quando scaraventò le MIE mutandine in fondo al corridoio .
‘ops … sono cadute!’.
Detto ciò se ne andò soddisfatto mentre rideva.

***
‘fino a quando hai intenzione di restare chiusa in bagno?’.
‘fin quando tu non mi riporti le mie mutande! E fin quando non ti rivesti ’.
Era da più di mezz’ora che andavamo avanti così. Ero rimasta in bagno per tutto il tempo mentre Harry se n’era andato in camera mia in mutande a sdraiarsi sul MIO letto.
‘Harry?’.
‘che c’è?’.
‘ ci’ho sonno …!’.
‘ e cosa vuoi da me? Vieni a dormire!’.
‘ si, prima vestiti poi vengo!’.
‘sono vestito!’.
‘e ci dovrei credere?’.
‘ vieni a controllare!’.
Decisi di fare come mi aveva detto; mi diressi lungo il corridoio tenendo gli occhi fissi al pavimento per evitare di incontrare Harry in condizioni “sgradevoli”, entrai in camera aprendo la porta di colpo , alzai leggermente lo sguardo e mi ritrovai Harry con dei boxer neri , lanciai un urlo e riabbassai lo sguardo. Presi il mio cuscino, un paio di coperte e uscii dalla stanza. Harry stava ridendo profondamente dopo la mia reazione .
‘ me ne vado in bagno a dormire!’.
‘ dai …’. ‘stai zitto, se no te ne vai tu in bagno!’. ‘e basta ridere, Harry!’.
Detto ciò me ne ritornai in bagno , misi una coperta nella vasca, un cuscino, mi ci buttai dentro e mi coprii con l’altra coperta. Ero scomoda ma lo avrei sopportato al posto di dormire con Harry mezzo nudo!
  
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