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Autore: Panny_    10/06/2013    2 recensioni
«MORINAGA! COSA CAZZO MI SUCCEDE?!» urlò Souichi, mostrandogli la pancia. «sto male da quando l’abbiamo fatto l’ultima volta! Mi hai drogato neh? Tipico di te, dato che la prima volta l’ho fatto con te sotto effetto di un eccitante!»
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«COME SONO FINITI I MANDARINI?» urlò Souichi, attirando il pubblico.
«Mi dispiace signore, li abbiamo finiti ieri e il nuovo carico deve ancora arrivare»
«MA IO VOGLIO DEI MANDARINI!» sbraitò lui, da risposta.
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«No... no tu non sei un mostro... Tu sei una persone incredibile.... un uomo che aspetta un bambino... è qualcosa di... di... »
«Orribile...» concluse il biondo, dandosi un pugno sulla pancia.
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I caratteri dei personaggi potrebbero cambiare nel corso della storia, negli avvertimenti aggiungerò anche l' OOC quindi vi pregherei di non scrivere nelle recensioni "Morinaga/Souichi è troppo OOC" o roba simile.
Grazie dell'attenzione. I capitoli nuovi verranno pubblicati ogni lunedì.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg, Tematiche delicate
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Nient'altro che noi-Capitolo 10

Nuovamente il gel sulla pancia. Quel freddo e viscido gel. Quella sorta di varco tra la realtà e l’aspettativa.
Quella piccola sonda scivolava nuovamente sul suo ventre per far sì che finalmente si scoprisse il sesso del nascituro.
La faccia del dottore sembrò interrogativa la seconda volta che verificò, ma si vedeva chiaramente che non c’era da preoccuparsi... o forse sì?
Il cuore dei due futuri genitori batteva forte, anche se non avrebbero mai eguagliato quello del nascituro.
Quel piccolo cuoricino che batteva come... come... no, non si potevano fare paragoni. Era velocissimo...
Il cuore di una persona normale non sarebbe arrivato mai a tanti battiti.
«Ho una notizia per voi... spero la prendiate bene... e mi scuso in anticipo per la mia disattenzione...» furono le parole del ginecologo, il quale fissava stranito il monitor.
«Prima avevo visto un sesso maschile... ma ora ce ne sono due.» disse alla fine.
Il senpai sbarrò gli occhi.
«Che? Un’ermafrodita??» chiese terrorizzato il senpai, mettendosi a sedere e sull’attenti. Aveva gli occhi spalancati.
«No, un essere umano, di regola, non può avere entrambi i sessi... io intendevo che... un piccolo si nascondeva... anzi, una piccola... si tratta di due gemelli... » disse il dottore, invitandolo a stendersi nuovamente dato che il “collegamento” si era interrotto per quel movimento brusco.
Morinaga svenne dalla sorpresa. Kanako sembrava impazzita: aveva preso a saltellare dalla felicità. Il senpai sorrideva leggermente.
«E così avremo due gemellini, un maschietto e una femminuccia... Bene, saremo in tre a tormentare Morinaga... »il senpai ridacchiò. Gli porsero dei tovaglioli per pulirsi il ventre mentre Kanako, finalmente accortasi dello svenimento del moro, lo accorse, cercando di rianimarlo.
Se gliel’avrebbero detto cinque mesi prima chissà che reazione avrebbe avuto... sicuramente ora ne sarebbe stato affatto felice.
Tetsuhiro riprese i sensi e, con l’ausilio di Kanako-chan, si rialzò e si portò una mano alla testa, la quale gli girava per il colpo subito.
«S-Senpai... a-avremo...»
«Sì, due graziosi bambini... che prenderanno tutto da me, quindi preparati... » Il biondo sogghignò mentre si accarezzava la pancia.
«E quindi tu, piccola mia, adori giocare a nascondino eh?» sibilò il senpai, riferendosi alla piccola bambina che cresceva e si nutriva comodamente dentro il suo pancione.
«S-Senpai... sei felice di questo?» Tetsuhiro ingoiò a vuoto, ricordandosi quello che successe pochi mesi prima per un solo bambino.
«Morinaga, sono cambiato... potevano essere anche tre, li avrei accettati tutti... e grazie per questo dono... Però...» il senpai sospirò, abbassando gli occhi.
Morinaga pregò che non fosse nulla di cattivo contro quelle povere creaturine.
«p-però cosa, senpai?» chiese con un fil di voce. Il cuore che pulsava forte in gola non gli permetteva di alzarla.
«Però... dovrai prepararti ai pugni e i calci triplicati che riceverai!» rispose il biondo, scoppiando in una risata che contagiò tutti coloro che erano in sala tranne il povero Tetsuhiro, il quale cominciò a prepararsi psicologicamente per quello che avrebbe passato tra pochi mesi.
Finita la visita, il dottore diede loro le nuove ecografie e li salutò, facendo entrare nuova gente che attendeva.
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Passarono i giorni e i gemellini crescevano irrequieti nella pancia del senpai. Per essere esatti, ventuno giorni precisi.
Perché tanta precisione? Beh, perché, per Morinaga, era ormai giunto il momento di disfarsi di quel gesso maledetto finalmente. La gamba era guarita e quello ormai era solo un inutile ingombro.
Kanako veniva sempre a casa loro dopo il lavoro, per vedere come stavamo. Ogni volta ripeteva al moro che doveva trovarsi un lavoro urgentemente... anche perché Tomoe, dopo aver ricevuto la notizia che sarebbe diventato zio non solo di un bambino, ma di due, si diede doppiamente da fare, trovando, in meno di una settimana, una casa adatta per il fratello, i figli e il papà dei piccoli.
Anche Kunihiro, insieme all’attuale fidanzato Masaki, si era smobilizzato per aiutare Morinaga con i vari acquisti per i bambini.
Il moro e il biondo non avevano mai sentito il calore familiare come in quel periodo... erano felici di questo.
Spesso il senpai pensava alla sua condizione: davvero avrebbe voluto quei bambini? E se quando sarebbero diventati grandi non avrebbero accettato che a concepirli fosse stato un maschio? E se avesse fatto meglio ad abortire?
Ovviamente non ne aveva mai parlato con il suo compagno, lo avrebbe solo fatto preoccupare per nulla.
Era meglio che vivesse spensierato, se lo meritava... era gentile d’animo e nel corso dei mesi era diventato molto più responsabile e aveva anche fatto pratica per badare ai futuri neonati grazie ad un corso per futuri papà.
Oltre all’enorme aiuto da parte dei familiari, anche i ragazzi dell’università, dopo aver saputo della strana notizia, spesso venivano a dare una mano in casa e a portare regalini per i piccoli.
Ora, il senpai e il kohai, erano in macchina con Kanako ed erano dritti all’ospedale, laddove Morinaga avrebbe tolto il gesso che tanto gli stava sulle scatole, anche perché, quando lui e il senpai facevano l’amore, era davvero fastidioso...
Il senpai ormai non sapeva più come cercare di nascondere l’evidente pancione e comprava felpe sempre più larghe, anche di quattro taglie in più... gli dava fastidio che la gente puntasse gli occhi su di lui... non vedeva l’ora che i piccoli fossero nati, ma doveva pazientare ancora un po’.
Dato l’orario anticipato, dovettero aspettare solo una persona che già si trovava all’interno e che uscì dopo pochi minuti. Entrarono dentro e Morinaga si sedette sul lettino e si stese in seguito, mentre il dottore indossò i guanti e prese il sega gesso: un macchinario piccolino, ma che fece tremare entrambi.
La sua lama vorticava veloce... quasi quasi quel gesso se lo sarebbe tenuto...
«Tranquillo, non avere paura... non ti taglierò la gamba, solo il gesso... e ora stai dritto e tranquillo, che se ti agiti posso tagliare storto... » disse il dottore, cominciando a passare il seghetto elettrico sul gesso. Tetsuhiro tremava come una fogliolina. Il senpai gli prese la mano e gli sorrise per tranquillizzarlo, gesto insolito...
Dopo aver provocato una bella incisione nel gesso, provò a toglierlo con le mani, ma era ancora un po’ spesso, ma, con l’aiuto di forbici specializzate, cominciò a tagliare. Più il dottore tagliava quel gesso, più si sentiva finalmente libero.
Appena fu tolto anche l’ultimo pezzo, si sgranchì la gamba.
«Uhm, fa male... ma è sopportabile...»commentò Morinaga, muovendo la gamba liberamente. Era guarita del tutto.
«Beh, dopo aver passato tutto questo tempo col gesso, è ovvio che ti faccia male, ma tranquillo, dopo un po’ non ti farà più niente... a proposito, vedo che riesci a muoverla come vuoi, quindi credo che non ci sia bisogno di fisioterapie... ma facciamo comunque una radiografia per accertarci dei fatti...» commentò il dottore, portando un enorme marchingegno poco più sopra della gamba di Tetsuhiro.
Lo accese e dal monitor notò che l’osso si era ricomposto perfettamente e tutto era al suo posto.
«Direi che va tutto bene... Ora potete ritornare a casa... per un po’, dato il dolore, continua ad aiutarti con le stampelle, così il tuo corpo si abituerà a farla muovere di nuovo...»
«Grazie mille dottore...»
Dopo aver preso le varie analisi salirono nuovamente nella macchina di Kanako. Ah, senza gesso era davvero... rilassante (?)
Per certo si sapeva una cosa: avrebbero fatto meglio l’amore senza quell’ingombro.
«Kanako-chan, vuoi che guidi io?» propose il senpai, vedendola agitata per la notizia dei piccolini.
«No, tranquillo Souichi, sto bene! E poi hai il pancione e Morinaga si è appena tolto il gesso, meglio che guidi io!» rispose serenamente.
Intanto aveva cominciato a canticchiare un motivetto strano e, senza rendersene conto, la velocità con cui andava era aumentata di poco, ma comunque lo era!
«Kanako-chan, vai più piano... per favore.» chiese Morinaga, abbracciandosi il senpai.
«Daaai! Il massimo è ottanta! Non credo che a ottantacinque km/h possa succedere qualcosa!» rispose la ragazza, girandosi indietro.
«KANAKO-CHAN, LA STRAD-»

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Spero di avervi fatto aumentare la curiosità per il prossimo capitolo! Cosa sarà successo? Mah uwu
Comunnque, come detto prima, gli errori li correggo alla fine della storia ^-^ 
Detto questo... buona lettura (lo so che è corto, ma io non scrivo mai capitoli lunghissimi ^^'' non mi riesce -.-)
e un bacio da _Panny <3
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