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Autore: Iloosemyself    11/06/2013    4 recensioni
Alessia: 16 anni, fisico da modella, capelli biondo cenere e occhi color nocciola. Chi non vorrebbe essere come lei? Eppure, nonostante tutto anche Alessia ha problemi a cui pensare. Ha dovuto cambiare città e trasferirsi a Roma, lasciando alle spalle il suo ragazzo e le sue amicizie. Ora l'aspetta una nuova scuola e tutto fila liscio fino a quando non incontra Gabriele: moro, occhi azzurri e ragazza nuova ogni sera. Alessia deve prendere una decisione: continuare a schivare i corteggiamenti di Gabriele o cadere nelle sue braccia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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-"Allora spara, che cosa hai fatto per far arrabbiare così tanto tua madre?" -"Ha scoperto che ieri ho saltato scuola, e sinceramente ancora non riesco a capire come abbia fatto. " -"Qualcuno deve aver fatto la spia" -"Impossibile, lo sapeva solo Anastacia" -"Allora sarà stata lei!" -"Non farebbe mai una cosa del genere, non è da lei. " -"Aspetta, ora che ci penso credo che sia stata colpa della segreteria" -"Della segreteria?" -"Si, la segreteria della scuola manda per messaggio ai genitori la comunicazione delle assenze" -"E tu me lo dici solo ora?!" -"Mi era passato di mente" -"Ma allora sei uno stronzo!" -"Bambola vacci piano con gli insulti!" -"Non chiamarmi bambola!" -"Allora ti chiamerò' Barbie" -"Ho l'istinto di.." -"Baciarmi?" -"No ammazzarti!" -"Oh, bene" -"Beene?! Guarda che se mi trovo in questa situazione è solo per colpa tua!" -"Mia? Sei tu che sei salita in fretta e furia sulla moto, non ti ho costretto io. " -"Se tu mi avessi detto di questa cosa delle comunicazioni io non sarei venuta!" -"E che avresti fatto? Saresti andata a scuola e avresti portato a casa un bel due?!" -"Che c'entra adesso questo?" -"Ti sei dimenticata che ieri avevamo l'interrogazione di chimica?" -"N..n..no, e poi come fai a sapere che avrei preso due?" -"Forse perché a chimica sei una capra?! Senti Rossi, sai benissimo che dovresti ringraziarmi" -"Ringraziarti un corno! Fortunatamente avevo mio padre dalla mia parte, senno' avrei dovuto passare i fine settimana a pulire giardino e casa!" -"E io per farti contenta sarei venuto ad aiutarti" -"A pulire?" -"No, a sporcare" -"Vai a quel paese Proietti!" Ci trovavamo seduti l'uno di fronte l'altro in un piccolo bar grazioso vicino scuola. Una volta arrivati, e una volta esserci accorti che la scuola era completamente deserta, visto che mancava ancora una mezz'ora buona al suono della campanella, avevo deciso, anzi no, ero stata costretta da Gabriele ad accompagnarlo a fare colazione, con la scusa che mi avrebbe offerto un cappuccino, cosa di cui avevo approfittato pienamente. Ci eravamo seduti in un tavolino vicino una grande finestra che dava sulla strada. -"Ti è arrivato il mio messaggio ieri?" -"Quale? Quello dove mi costringevi a venire con te questa mattina?!" -"No, quello dove ti invitavo alla mia festa" -"Ah, comunque no. Nessun invito" -"Ora lo sai" -"Quindi suppongo di dover venire alla festa" -"Supponi bene" -"Vengo pero' a un patto" -"Quale?" -"Devi invitare anche Anastacia" -"Solo se tu ti metti qualcosa di sexy" -"Scordatelo!" -"Allora niente Anastacia" -"Allora non vengo neanche io!" -"Non ricattarmi! Le regole le decido io!" -"Vorrà' dire che dovrai iniziare a cambiare regole perché non mi lascerò convincere facilmente da te" -"Va bene, questo round l'hai vinto tu. Porta anche la tua amica, in fondo non mi è andata così male" -"In che senso?" -"Nel senso che un pensierino su Anastacia lo farei.." -"Non pensarci neanche! Non è il tuo tipo!" -"Che c'è Rossi? Sei gelosa?!" -"Certo che no! È solo che lei non la devi guardare, figurati toccare!" -"Perché senno?" -"Finiscila! Odio quando fai lo strafottente!" -"Ora che me l'hai fatto presente lo faro' sempre in tua presenza!" -"Qualche dritta non ti farebbe male ogni tanto" -"Specialmente se a darmela sei tu" Intraprendere un discorso sensato con Gabriele? Impossibile. È come chiedere ad una zanzara di smettere di succhiare sangue, solo che in questo caso puoi porre fine alla tortura uccidendola, mentre nel caso di Gabriele il massimo che puoi fare è lanciargli occhiate truci, cosa alquanto inutile, visto che lui continua ad evitarle. Mancano dieci minuti all'inizio delle lezioni, così Gabriele paga la colazione e ci avviamo al cancello di scuola. In lontananza vedo Anastacia che parla con Micaela, una nostra compagna di classe. Allungo il passo e mi dirigo da lei, ma vengo fermata per il braccio da Gabriele, impedendomi così di andare da lei. -"Anastacia mi sta' aspettando. Che c'è?" -"Non ti sta' aspettando, sta parlando con una. " -"Ha un nome! Si chiama Micaela e fa' parte della nostra classe" -"E quindi?" -"Lasciamo perdere! Posso andare, per favore" -"Lo sai che sei davvero carina quando ti arrabbi?" -"Lo sai che sei davvero uno stronzo quando fai così?" -"Mi hanno detto di peggio" -"Ehi, Alessia!" Proprio mentre sto' per replicare, vengo interrotta dall'ultima persona che avrei voluto incontrare, Raffaele. Ci mancava solo lui oggi! -"Che vuoi Paoletti? Non vedi che Alessia sta' parlando con me?" -"Alessia posso parlarti, per favore" -"Lei non va' da nessuna parte, specialmente con te!" Raffaele continua ad evitare le battute e gli sguardi minacciosi di Gabriele, cosa che sicuramente non riuscirà a fare a lungo. Vuole parlarmi, forse è meglio che chiariamo le cose una volta per tutte. Non voglio perdere la sua amicizia. Lui ha sbagliato, ed io mi sono comportata da stronza evitandolo e non rispondendo ai suoi messaggi. Prima di parlare con lui, devo cercare di allontanarmi da Gabriele. Non sono una suo proprietà, non può parlare al mio posto e non può scegliere per me cosa è giusto o cosa no. -"Gabriele smettila! Decido io se parlargli o no! Ora lasciami il braccio" -"Perché vuoi parlare con questo?" -"Non devo darti nessuna spiegazione" -"Ok. Stammi bene" Mi lascia il braccio e si allontana ,dando prima una spallata a Raffaele, che lo guarda con disprezzo. Roba da non credere! Non riesco a capire quale sia il suo problema, che cosa pretende che io faccia. Lo seguo con lo sguardo e lo vedo dirigersi verso una biondina che sta parlando animatamente con altri ragazzi, attirando la loro attenzione. La saluta con un bacio sulla guancia ed inizia a corteggiarla, mentre gli altri ragazzi li guardano con divertimento. La biondina inizia a lisciarsi i capelli con una mano, mentre con l'altra tocca gli addominali di Gabriele. Ho la nausea. Che andasse a fanculo! -"Perché non hai risposto ai miei messaggi?" -"Ehm, avevo finito il credito" -"Alessia, lo so' che stai cercando in tutti i modi di evitarmi, è da sabato che lo fai" -"N-n-non è vero" -"Non prendermi in giro. È per la storia del bacio vero?" -"Senti Raffa, ho sbagliato e ti devo delle scuse. Forse ti ho fatto credere delle cose non vere, i-i-o ti vedo solo come un amico" -"No, tu non mi devi nessuna scusa. Ho fatto una cazzata sabato, non dovevo farlo. Pensavo che baciandoti sarei riuscito a dimenticare Anastacia, ma la verità è che è stato tutto inutile. Sono una merda, mi dispiace, ho messo in difficoltà anche te. " -"Non ti preoccupare, l'importante è che abbiamo chiarito. Non voglio perderti come amico, tengo troppo a te. " -"Anche io, ti voglio bene e scusami ancora" -"Ora devo andare. Ci vediamo a ricreazione" -"Va bene,a dopo" Lo lascio e mi dirigo velocemente da Anastacia, che mi sta' aspettando impaziente al cancello. -"Buongiorno!" -"Finalmente ce l'hai fatta! Ho dovuto subire tutti i dettagli delle questioni amorose di quella Micaela!" -"Hahah che cosa ti ha raccontato?" -"Del numero infinito di spasimanti che ha, ma non ci credo neanche morta! Insomma, hai visto quant'è brutta?!" -"Hahah, oddio mi fai morire dal ridere. E sinceramente ne ho proprio bisogno!" -"Che è successo?!" -"Ho litigato con i miei e come se non bastasse devo subire anche gli insulti di quello stupido!" -"Chi, Raffaele?" -"No, macché! Gabriele!" -"Ah, che ha combinato questa volta?" -"Te lo racconto durante le ore di letteratura, così non ci addormentiamo." -"Due ore a parlare di Gabriele?! Ah bene, lasciami due secondi che devo prepararmi mentalmente!" -"Finiscila stupida!" -"Entriamo che non vedo l'ora di ascoltarti!" Mentre entriamo in classe veniamo sorpassate da Gabriele, che non ci degna nemmeno di uno sguardo. Credo ancora di non esser riuscita a comprenderlo del tutto, ogni volta che sono sul punto di apprezzarlo come amico, fa' sempre qualcosa di sbagliato che mi ferisce. È come un muro difficile da oltrepassare. O si apre per lasciarti passare lui stesso o aspetti tu che si apra, aspetti fino al punto poi di arrenderti.
  
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