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Autore: j_bieber    17/06/2013    0 recensioni
Ciao,mi presento,sono Jennifer,Jennifer Hudson e vivo in un mondo dove essere se stessi è un crimine,mentre uccidere moralmente qualcuno che cerca di trovare la sua strada è qualcosa da lodare.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,mi presento,sono Jennifer,Jennifer Hudson e vivo in un mondo dove essere se stessi è un crimine,mentre uccidere moralmente qualcuno che cerca di trovare la sua strada è qualcosa da lodare. Vivo in un mondo dove ogni singola cosa bella delle vita è stata sostituita dai social network,sarò un po' all' antica,ma è la verità... Vivo in un mondo in mano alle mode, vivo in un mondo dove la libertà è solo qualcosa che crediamo di avere, vivo in un mondo cattivo,tanto cattivo. Sono una ragazza isterica, negativa, stupida, credulona, pigra e ho tanti, tantissimi altri difetti...sono un errore, qualcosa che non vorresti mai avere. Sono ribelle,non sapete quanto, sono una sognatrice, sono una di quelle ragazze che spera ancora in un futuro migliore, una di quelle ragazze che si illude con una parola, una di quelle ragazze che dopo tante cadute, ancora non ha capito come va il mondo... Ed eccomi qui, a scrivere di me, della mia vita, a scrivere tutto quello che la gente non sa su di me. Tutte le cose che vorrei gridare al mondo, ma non ho il coraggio di farlo, tutti i miei errori, i miei tanti errori. È buffo come ho scelto di condividere la parte più intima di me con dei perfetti estranei... Iniziamo con la mia infanzia, so che è una storia noiosa ma sarò breve. La mia famiglia mi ha sempre voluto bene, ma crescendo ho iniziato a mostrare il mio carattere di merda, quindi i miei genitori hanno iniziato a non volermi più e non gli biasimo visto che sono un completo disastro. Loro hanno cercato di darmi tutto, anche troppo, di non farmi mancare niente, ed io, non ho mai ricambiato se non facendoli esasperare. Certo, non mi hanno buttata in mezzo ad una strada ma avrebbero potuto visto che avevano tutte le ragioni del mondo. Però con gli amici, avevo (e tutt'ora ho) un'altra faccia. Sono molto più gentile e disponibile. Più o meno all'età delle elementari, però, ho iniziato a capire che puoi essere gentile quanto vuoi, ma se non hai le scarpe con le lucine (alle elementari erano solo le scarpe con le lucine) sei fuori dal gruppo! Come ho accennato prima, i miei genitori si uccidevano per me, ma io non ricambiavo, così dopo un po', a mia madre passò la voglia di spendere soldi e fatiche inutilmente per me, si limitava solo al necessario, quindi le scarpe con le lucine e le varie cose SEMPLICISSIME che fanno sentire realizzato un bambino me le potevo pure dimenticare. Di conseguenza, ero fuori dal gruppo, e mi toccava stare nel gruppo degli "emarginati". Le cose si sono un po' aggiustate alle medie, dove sono stata accettata, ma qui non era più questione di scarpe con le lucine o chi aveva più figurine delle winx, qui era questione di cose più serie, qui era questione di mode. Si, probabilmente non è serio come vi ho fatto pensare, ma lo diventa quando vedi un'amica quasi morire per non aver seguito una moda. Esatto, non avete letto male, c'è scritto esattamente 'quasi morire':una delle mie migliori amiche è stata in coma solo perché aveva in dosso la maglietta dei suoi idoli, i One Direction. Ormai è tutto una moda. Anche il modo di pensare è condizionato dalla moda. Non capisco perché, ma per un adolescente seguire la moda è fondamentale e non aver seguito la moda e le conseguenze che ne sono derivate è il motivo per cui ho iniziato a tagliarmi.
  
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