Rieccomi qui...eh si, anche
nel 2008, purtroppo sono qui!xD
Questo è un capitolo più breve, ma che avevo in mente di scrivere da un po',
così l'ho buttato giù appena ho potuto. Ma mi hanno chiesto in molti come mai
ultimamente aggiorno solo questa fanfic e non "Again and again", per
cui ecco la risposta: sono determinata a finire questa ficcy prima di dedicarmi
all'altra. Per ALB, mancano ormai "solo" 10 capitoli.
Uhm... però accetto consigli o pareri. >***<;;
Anansy, Freija,
Shiraime: sono felice che la scena extra vi sia piaciuta!xD Lo spunto l'ho
preso da Duck Note, il 2^ capitolo, quando Lind Taylor dice a Light: "...sono
conosciuto anche come il moralizzatore..." xD
Grazie anche a Hilarysan, a BaByEyEsBlUeS, nuova lettrice, e a
Francesca Akira: sei quiiiii!!!!*___*;;;
Piece XV ~ Proposta
L ridiscese le scale, ritrovandosi al quartier generale. Era più pallido del
solito, ed il suo viso senza alcuna espressione, ma nessuno degli agenti di
polizia lì presenti vi fece
caso.
Il detective raggiunse Matsuda, il più vicino a lui; insieme ad Aizawa, il
moretto stava spiando all'interno dell'appartamento di Misa e Sayo
dagli schermi posti sulla parete.
"Allora," chiese L, "si sono già uccise a vicenda?"
"No, Sayo ha convinto Misa ad abbassare le armi," spiegò il giovane con
un sorriso ingenuo.
Aizawa si passò una mano sulla fronte:
"Infatti, alla fine Misa si è convinta e l'ha lasciata andare. Per un attimo,
però, ho temuto che sarebbe accaduto il peggio".
L aggrottà la fronte: "Dunque Misa si è convinta a lasciarla in pace..."
mormorò.
"Beh, la scusa era plausibile: Sayo-chan le ha solo detto di essere un agente in incognito che collabora con
L".
"Ah, si?" Il detective sbatté le ciglia. In effetti era la risposta più logica da dare, per salvarsi
da una situazione equivoca come quella; forse, questa volta non c'entravano
nulla i poteri di Sayo. "Buon per lei. Così può continuare a vedere Light e allo stesso tempo evitare che
Misa la strangoli nel sonno. Comunque sia, non perdetele d'occhio neanche un
momento, per le prossime 12 ore," disse, allontanandosi.
"Perché 12 ore, Ryuzaki?" domandò Aizawa, quasi con curiosità.
"Diciamo che... è una soffiata. Ho saputo che nelle prossime ore potrebbe accadere qualcosa di importante".
"Davvero?" si intromise Ukita, dalla scrivania accanto. "Sicuramente però
non riguarderà Kira: è da quando abbiamo fermato Amane-san che su questo fronte
è tutto-". Una rapidissima serie di bip martellanti costrinse l'agente a prestare la sua
attenzione allo schermo di fronte a lui: quello che vide lo lasciò a bocca
aperta.
"Oh mio Dio, e questo cosa...Ryuzaki! Ragazzi! Venite a vedere!"
Per Misa e Sayo la mattinata passò lentamente, e con essa il pomeriggio. Dopo la discussione iniziale, le due erano entrate in
buoni rapporti. Nel senso che non si parlavano, ma non arrivavano neanche alle
mani.
In realtà, si odiavano a morte: Misa provava a priori sentimenti omicidi nei
confronti di chiunque si avvicinasse a Light; Sayo, da parte sua, ora
ricordava perfettamente di come Misa non avesse esitato un momento ad uccidere
Ichigo, usando il Death Note. Ciò che la tratteneva dal saltarle addosso era
solo la consapevolezza che se l'avesse fatta fuori, avrebbe scatenato l'ira dello shinigami
Rem, che la proteggeva. Sayo
poteva vederla chiaramente, alle spalle di Misa. E Rem poteva vedere lei. Ma
nessuna delle due rivolse una parola o un cenno all'altra; la situazione era
lampante, non vi erano bisogno di parole per comprenderla.
Siccome quell'appartamento prevedeva una sola camera da letto da dividere in
due, ma entrambe preferivano stare nel soggiorno, si costrinsero a sedersi
insieme; ma non per questo, si scambiarono parole o sguardi fra loro. Dato che non vi era una
televisione,
Misa passava il tempo coricata sul divano a mandare sms ai suoi amici mentre Sayo,
sulla poltrona di fronte, leggeva il suo libro. La situazione rimase statica
fino a che, poco prima che il grosso orologio a pendolo appeso alla parete
battesse le cinque, Sayo scaraventò via il suo libro e si mise le
mani nei capelli.
Misa, spaventata da quel gesto, scattò a sedere, realizzando in quel momento che
la sua coinquilina doveva essere una psicopatica. Guardò il libro, caduto in
mezzo alla stanza: non poteva sapere che era stato lanciato contro Rem, che alla
fine aveva azzardato un'osservazione sull'inutilità per Sayo di restare ferma in
quel posto.
Misa pensò che o il finale di quel libro non le era piaciuto, o che non ne aveva
letto neanche una pagina: intuì che
era la seconda ipotesi, e si fece anche un'idea di qual'era il problema.
"Guarda che lo so che ce l'hai con me perché sono la ragazza di Light. Se
vuoi puoi insultarmi. Tanto lui non se la prenderà".
Sayo non la guardò neanche.
"Non ce l'ho con te. Sono nervosa per problemi miei".
"Senti, perché non chiami qualche tuo amico? Magari prendi
appuntamento con qualcuno, per quando riusciamo ad uscire di qui. Ti presto il
mio cellulare se vuoi".
"Grazie, Misa. Non ho amici".
"No?"
"No".
"Peccato," sospirò la bioda. "Che vuoi fare allora?"
Sayo si rabbuiò.
"Nulla, dato che sono bloccata qui, grazie a quello stupido L. Non ha capito che non c'è più tempo per queste cose. Ed
io non ho più tempo per stare
dietro ai suoi-".
"Guarda che ti sta sentendo. E' un pervertito a cui piace spiare le ragazze".
"Meglio, così posso dirgli direttamente che è UN IDIOTA!" esclamò la
ragazza, alzandosi in piedi. Le sue iridi divennero sanguigne. "Non lo
sopporto. Vuole costringermi a fare chissà cosa, ma non sa che se io perdo
davvero la testa, io-"
Spaventata da quel cambiamento repentino,
Misa indietreggiò, ma inciampò e ricadde sul divano.
"Smettila, mi fai paura così!" gridò.
"Uh?" Sayo sbatté le ciglia: gli occhi ritornarono ad essere luminosi.
"Giusto. Scusami," disse, dispiaciuta. Raccolse il cellulare di Misa,
caduto sul tappeto quando lei era inciampata, con l'intenzione di
restituirglielo. "E' che...non so cosa devo fare..." le disse.
Sayo non si aspettava che Misa la consolasse (ci sarebbe mancato altro!) o che
le desse un qualche buon consiglio per risolvere i suoi problemi; ma di certo ci
rimase male quando la biondina, udito il suono del campanello della porta, quasi
la gettò a terra nella foga di correre ad aprire.
"Vado io!" strillò emozionata, correndo per il corridoio.
Sayo poggiò il cellulare sul tavolino accanto al divano, sospirando.
"Uh.... Che cosa dovrei fare ora?
Ormai L ha capito che ho recuperato la memoria. Ma non sa che
sono uno shinigami e che posso vedere chiaramente che fra poche ore, lui
farà puff!".
Dall'ingresso, si sentì il cigolio della porta che si apriva.
"Però forse sa che io non sopporto Misa. E forse, sa anche che Misa ha tentato
di uccidermi. Se è così, l'ha fatto apposta! Così lui ottiene informazioni su di
noi due controllandoci insieme, ed intanto tenendomi qui mi provoca. E se magari sospetta
anche che sono uno shinigami,
sta solo aspettando la conferma. Favoloso...
"Se mi faccio scoprire da questi esseri umani, il Re mi... -no, non
voglio neanche pensarci!- Ma allora... se non posso tornare nel Mondo degli
Shinigami senza farmi scoprire, che devo fare? Restare qui e fuggire alla prima
occasione? Tanto ormai è finita, manca così
poco tempo... non sono riuscita a scoprire il piano di Light, ed L non si fiderà mai di
me... ed io non voglio andare a parlargli di nuovo. Anzi, non voglio più vederlo. Ma che
dico? Tanto non lo vedrò più comunque."
Sospirò di nuovo, arricciandosi i capelli con le dita.
Dall'ingresso, si sentirono provenire delle voci: Misa, che esclamava con
entusiasmo frasi come "Light! Quanto mi sei mancato! Che bello rivederti!!"
ma soprattutto, i commenti stupiti di quest'ultimo: "Misa! Ma...che ci fai
tu qui!?"
Probabilmente, L non gli aveva detto nulla di lei.
Sayo si alzò per inerzia, sciogliendosi la coda ormai devastata, e raggiunse
anche lei l'ingresso.
Trovò Light era fra le braccia di Misa o meglio, Misa che si era avvinghiata
addosso a Light, stringendolo in un abbraccio che lui avrebbe volentieri
sciolto. Nel vedere la ragazza, lui quasi deglutì per la paura di ciò che
sarebbe potuto succedere: non ci teneva affatto a ritrovarsi nel bel mezzo di
una scenata di gelosia fra due ragazze.
Ma Sayo, prima che lui avesse il tempo di parlare, gli sorrise e gli disse in
tono allegro:
"Buonasera, Yagami-san! Come sta? E' da tanto che non ci vediamo. Ho avuto il piacere di conoscere la sua ragazza, Misa-chan. E' davvero carina, complimenti!"
"Ah...si," annuì lui. "Grazie...".
Misa, che aveva seguito la scena con un broncio da far paura, si affrettò ad
afferrare Light per un braccio:
"Vieni Light, ho tante cose da dirti!" disse, e lo trascinò, contro la
sua volontà, via con sé.
Non erano passati che pochi secondi che Sayo sentì scattare la serratura della camera da letto.
Sospirò, per l'ennesima volta: non le restava che tornare in salotto ad autocommiserarsi per un altro paio d'ore.
Rem se ne era andata. Sayo raccolse da terra il suo libro, ed andò ad accovacciarsi sulla sua poltrona,
stringendosi le ginocchia. Impiegò qualche minuto per capire che quella postura
era molto simile a quella assunta abitualmente da L; tirò giù le gambe ed anzi
si alzò in piedi, ricominciando a torturare i lunghi capelli lavanda.
Perché non era intelligente come lui o come Light?
Perché di fronte ad un problema che prevedeva più soluzioni, aveva la capacità
di scegliere SEMPRE quella peggiore?
"Buonasera. Vi ho portato il té".
La voce gentile e pacata di Watari la riportò alla realtà: l'anziano era entrato
silenziosamente ed aveva posato sul tavolino un vassoio con tre tazze di liquido
ambrato.
Lei non lo aveva sentito entrare, ma non se ne stupì.
"La ringrazio, signor Watari. Lei è sempre così gentile. Anche per i libri..."
Continuava a giocare con i capelli.
"Si sente poco bene?" le chiese lui con gentilezza. "Posso portarle qualcosa?"
La ragazza aprì la bocca per liquidarlo con un 'No, la ringrazio,' quando,
guardando il vassoio, un pensiero assurdo le balenò nella mente.
"I-In effetti sì... C'è... Ci sarebbe... la torta dell'altro giorno? Quella...con le fragole?"
chiese, speranzosa. "Mi piacerebbe
averne una fetta... Era ottima...
davvero!"
Watari abbozzò una sorta di sorriso colpevole.
"Mi fa molto piacere che le sia piaciuta. Ma purtroppo posso prepararla solo per Ryuzaki. Sa... la
ricetta prevede un'ora di cottura e quasi lo stesso tempo per la preparazione
degli ingredienti e la decorazione. Non avrei il tempo di farne due".
Sayo arrossì.
"Ma...é naturale. Mi scusi, davvero, mi lasci perdere".
Non poteva
neanche usare i suoi poteri, se L la stava guardando. Non che ne avesse voglia,
comunque.
"Potrei insegnarle come si prepara".
La ragazza alzò gli occhi su Watari, incredula, lasciando finalmente andare i
capelli. "Cosa?!"
"Avevo intenzione di scendere in cucina proprio ora per prepararla; se vuole, può venire con me,"
spiegò lui.
Poi, anticipando la domanda della ragazza, aggiunse: "Ryuzaki non
se la prenderà, sapendo che è in mia compagnia".
"I-Io...la ringrazio, ma non voglio farle perdere tempo. E poi, non so
neanche come..."
"Dica di sì, per favore".
"O-Ok..." sussurrò la ragazza, improvvisamente felice. "Ok, allora... va
bene!".
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*********************
Extra. L'angolino delle risposte.
(2)
Misa: Ed eccoci nel nostro secondo appuntamento! Questa volta siamo in
diretta dalla base segreta di L, ed abbiamo con noi la mia coinquilina....
Sayo: Ciao!^O^;
Misa: Dunque, la prima lettera è di una certa JunJun che dice di aver trovato
un...metodo migliore del Death Note per uccidere sul colpo le persone?! Light!!
Light: *dall'altra stanza* Ignorala, è da quando l'hanno presa a cantare nelle CAD Momusu che miete
vittime con i suoi assoli. >___>;
Misa: ò___ò;; Ok, allora...*getta via la MIA lettera ç__ç; * ...ci è arrivato un sms dal signor Tarou Matsuda, che ci chiede:
"Ultimamente ti vedo sempre con in mano un libro. Che cosa leggi di bello? A me
piacciono molto i polizieschi, ma secondo me tu sei più un tipo da letture
impegnate. Fammi indovinare, stai leggendo un libro di Nietzsche, o magari una
raccolta di poesie italiane?"
ShinigamiSayo: No, in realtà è un libro di proverbi. Da noi non si usano queste
espressioni, se voglio essere credibile come essere umano devo informarmi.
è__é;;;
Misa: *con la mascella che sfiora il pavimento* Uh...e quale sarebbe il tuo
preferito?
Sayo: "Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco!"
Misa: =______=;; E a chi/cosa sarebbe riferito, scusami?
ShinigamiSayo: Uhuhuhuhu.... *____________*;; (<- ride in modo davvero poco
rassicurante XD)
Misa: OmmioLight, ma allora è davvero una psicopatica... ò___ò;;