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Autore: JunJun    02/01/2008    6 recensioni
"Perché mi seguivi?" chiese a bruciapelo L alla sconosciuta, riponendo le mani nelle tasche dei jeans. Lei abbassò la testa. "Mi dispiace. Mi sono persa," ripeté per l'ennesima volta. Il detective si accigliò; era sicuro, al 90%, che quella fosse una balla. Anche se, a pensarci bene, si trovava in un'università, non in un campo minato. Lì nessuno conosceva la sua vera identità, e se quella ragazzina era un agente segreto, un pericoloso avversario o un killer pluriomicida, allora Kira si sarebbe presto rivelato essere un funambolo su corda.
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi qui...eh si, anche nel 2008, purtroppo sono qui!xD
Questo è un capitolo più breve, ma che avevo in mente di scrivere da un po', così l'ho buttato giù appena ho potuto. Ma mi hanno chiesto in molti come mai ultimamente aggiorno solo questa fanfic e non "Again and again", per cui ecco la risposta: sono determinata a finire questa ficcy prima di dedicarmi all'altra. Per ALB, mancano ormai "solo" 10 capitoli. Uhm... però accetto consigli o pareri. >***<;;

Anansy, Freija, Shiraime: sono felice che la scena extra vi sia piaciuta!xD Lo spunto l'ho preso da Duck Note, il 2^ capitolo, quando Lind Taylor dice a Light: "...sono conosciuto anche come il moralizzatore..." xD
Grazie anche a Hilarysan, a BaByEyEsBlUeS, nuova lettrice, e a Francesca Akira: sei quiiiii!!!!*___*;;;

Piece XV ~ Proposta

L ridiscese le scale, ritrovandosi al quartier generale. Era più pallido del solito, ed il suo viso senza alcuna espressione, ma nessuno degli agenti di polizia lì presenti vi fece caso.
Il detective raggiunse Matsuda, il più vicino a lui; insieme ad Aizawa, il moretto stava spiando all'interno dell'appartamento di Misa e Sayo dagli schermi posti sulla parete.
"Allora," chiese L, "si sono già uccise a vicenda?"
"No, Sayo ha convinto Misa ad abbassare le armi," spiegò il giovane con un sorriso ingenuo.
Aizawa si passò una mano sulla fronte: "Infatti, alla fine Misa si è convinta e l'ha lasciata andare. Per un attimo, però, ho temuto che sarebbe accaduto il peggio".
L aggrottà la fronte: "Dunque Misa si è convinta a lasciarla in pace..." mormorò.
"Beh, la scusa era plausibile: Sayo-chan le ha solo detto di essere un agente in incognito che collabora con L".
"Ah, si?" Il detective sbatté le ciglia. In effetti era la risposta più logica da dare, per salvarsi da una situazione equivoca come quella; forse, questa volta non c'entravano nulla i poteri di Sayo. "Buon per lei. Così può continuare a vedere Light e allo stesso tempo evitare che Misa la strangoli nel sonno. Comunque sia, non perdetele d'occhio neanche un momento, per le prossime 12 ore," disse, allontanandosi.
"Perché 12 ore, Ryuzaki?" domandò Aizawa, quasi con curiosità.
"Diciamo che... è una soffiata. Ho saputo che nelle prossime ore potrebbe accadere qualcosa di importante".
"Davvero?" si intromise Ukita, dalla scrivania accanto. "Sicuramente però non riguarderà Kira: è da quando abbiamo fermato Amane-san che su questo fronte è tutto-". Una rapidissima serie di bip martellanti costrinse l'agente a prestare la sua attenzione allo schermo di fronte a lui: quello che vide lo lasciò a bocca aperta.
"Oh mio Dio, e questo cosa...Ryuzaki! Ragazzi! Venite a vedere!"


Per Misa e Sayo la mattinata passò lentamente, e con essa il pomeriggio. Dopo la discussione iniziale, le due erano entrate in buoni rapporti. Nel senso che non si parlavano, ma non arrivavano neanche alle mani.
In realtà, si odiavano a morte: Misa provava a priori sentimenti omicidi nei confronti di chiunque si avvicinasse a Light; Sayo, da parte sua, ora ricordava perfettamente di come Misa non avesse esitato un momento ad uccidere Ichigo, usando il Death Note. Ciò che la tratteneva dal saltarle addosso era solo la consapevolezza che se l'avesse fatta fuori, avrebbe scatenato l'ira dello shinigami Rem, che la proteggeva. Sayo poteva vederla chiaramente, alle spalle di Misa. E Rem poteva vedere lei. Ma nessuna delle due rivolse una parola o un cenno all'altra; la situazione era lampante, non vi erano bisogno di parole per comprenderla.
Siccome quell'appartamento prevedeva una sola camera da letto da dividere in due, ma entrambe preferivano stare nel soggiorno, si costrinsero a sedersi insieme; ma non per questo, si scambiarono parole o sguardi fra loro. Dato che non vi era una televisione, Misa passava il tempo coricata sul divano a mandare sms ai suoi amici mentre Sayo, sulla poltrona di fronte, leggeva il suo libro. La situazione rimase statica fino a che, poco prima che il grosso orologio a pendolo appeso alla parete battesse le cinque, Sayo scaraventò via il suo libro e si mise le mani nei capelli.
Misa, spaventata da quel gesto, scattò a sedere, realizzando in quel momento che la sua coinquilina doveva essere una psicopatica. Guardò il libro, caduto in mezzo alla stanza: non poteva sapere che era stato lanciato contro Rem, che alla fine aveva azzardato un'osservazione sull'inutilità per Sayo di restare ferma in quel posto.
Misa pensò che o il finale di quel libro non le era piaciuto, o che non ne aveva letto neanche una pagina: intuì che era la seconda ipotesi, e si fece anche un'idea di qual'era il problema.
"Guarda che lo so che ce l'hai con me perché sono la ragazza di Light. Se vuoi puoi insultarmi. Tanto lui non se la prenderà".
Sayo non la guardò neanche. "Non ce l'ho con te. Sono nervosa per problemi miei".
"Senti, perché non chiami qualche tuo amico? Magari prendi appuntamento con qualcuno, per quando riusciamo ad uscire di qui. Ti presto il mio cellulare se vuoi".
"Grazie, Misa. Non ho amici".
"No?"
"No".
"Peccato," sospirò la bioda. "Che vuoi fare allora?"
Sayo si rabbuiò. "Nulla, dato che sono bloccata qui, grazie a quello stupido L. Non ha capito che non c'è più tempo per queste cose. Ed io non ho più tempo per stare dietro ai suoi-".
"Guarda che ti sta sentendo. E' un pervertito a cui piace spiare le ragazze".
"Meglio, così posso dirgli direttamente che è UN IDIOTA!" esclamò la ragazza, alzandosi in piedi. Le sue iridi divennero sanguigne. "Non lo sopporto. Vuole costringermi a fare chissà cosa, ma non sa che se io perdo davvero la testa, io-"
Spaventata da quel cambiamento repentino, Misa indietreggiò, ma inciampò e ricadde sul divano. "Smettila, mi fai paura così!" gridò.
"Uh?" Sayo sbatté le ciglia: gli occhi ritornarono ad essere luminosi. "Giusto. Scusami," disse, dispiaciuta. Raccolse il cellulare di Misa, caduto sul tappeto quando lei era inciampata, con l'intenzione di restituirglielo. "E' che...non so cosa devo fare..." le disse.
Sayo non si aspettava che Misa la consolasse (ci sarebbe mancato altro!) o che le desse un qualche buon consiglio per risolvere i suoi problemi; ma di certo ci rimase male quando la biondina, udito il suono del campanello della porta, quasi la gettò a terra nella foga di correre ad aprire.
"Vado io!" strillò emozionata, correndo per il corridoio.
Sayo poggiò il cellulare sul tavolino accanto al divano, sospirando.
"Uh.... Che cosa dovrei fare ora? Ormai L ha capito che ho recuperato la memoria. Ma non sa che sono uno shinigami e che posso vedere chiaramente che fra poche ore, lui farà puff!".

Dall'ingresso, si sentì il cigolio della porta che si apriva.
"Però forse sa che io non sopporto Misa. E forse, sa anche che Misa ha tentato di uccidermi. Se è così, l'ha fatto apposta! Così lui ottiene informazioni su di noi due controllandoci insieme, ed intanto tenendomi qui mi provoca. E se magari sospetta anche che sono uno shinigami, sta solo aspettando la conferma. Favoloso...
"Se mi faccio scoprire da questi esseri umani, il Re mi... -no, non voglio neanche pensarci!- Ma allora... se non posso tornare nel Mondo degli Shinigami senza farmi scoprire, che devo fare? Restare qui e fuggire alla prima occasione? Tanto ormai è finita, manca così poco tempo... non sono riuscita a scoprire il piano di Light, ed L non si fiderà mai di me... ed io non voglio andare a parlargli di nuovo. Anzi, non voglio più vederlo. Ma che dico? Tanto non lo vedrò più comunque."

Sospirò di nuovo, arricciandosi i capelli con le dita.
Dall'ingresso, si sentirono provenire delle voci: Misa, che esclamava con entusiasmo frasi come "Light! Quanto mi sei mancato! Che bello rivederti!!" ma soprattutto, i commenti stupiti di quest'ultimo: "Misa! Ma...che ci fai tu qui!?"
Probabilmente, L non gli aveva detto nulla di lei.
Sayo si alzò per inerzia, sciogliendosi la coda ormai devastata, e raggiunse anche lei l'ingresso.
Trovò Light era fra le braccia di Misa o meglio, Misa che si era avvinghiata addosso a Light, stringendolo in un abbraccio che lui avrebbe volentieri sciolto. Nel vedere la ragazza, lui quasi deglutì per la paura di ciò che sarebbe potuto succedere: non ci teneva affatto a ritrovarsi nel bel mezzo di una scenata di gelosia fra due ragazze.
Ma Sayo, prima che lui avesse il tempo di parlare, gli sorrise e gli disse in tono allegro: "Buonasera, Yagami-san! Come sta? E' da tanto che non ci vediamo. Ho avuto il piacere di conoscere la sua ragazza, Misa-chan. E' davvero carina, complimenti!"
"Ah...si," annuì lui. "Grazie...".
Misa, che aveva seguito la scena con un broncio da far paura, si affrettò ad afferrare Light per un braccio: "Vieni Light, ho tante cose da dirti!" disse, e lo trascinò, contro la sua volontà, via con sé.
Non erano passati che pochi secondi che Sayo sentì scattare la serratura della camera da letto. Sospirò, per l'ennesima volta: non le restava che tornare in salotto ad autocommiserarsi per un altro paio d'ore.
Rem se ne era andata. Sayo raccolse da terra il suo libro, ed andò ad accovacciarsi sulla sua poltrona, stringendosi le ginocchia. Impiegò qualche minuto per capire che quella postura era molto simile a quella assunta abitualmente da L; tirò giù le gambe ed anzi si alzò in piedi, ricominciando a torturare i lunghi capelli lavanda.
Perché non era intelligente come lui o come Light?
Perché di fronte ad un problema che prevedeva più soluzioni, aveva la capacità di scegliere SEMPRE quella peggiore?
"Buonasera. Vi ho portato il té".
La voce gentile e pacata di Watari la riportò alla realtà: l'anziano era entrato silenziosamente ed aveva posato sul tavolino un vassoio con tre tazze di liquido ambrato.
Lei non lo aveva sentito entrare, ma non se ne stupì.
"La ringrazio, signor Watari. Lei è sempre così gentile. Anche per i libri..."
Continuava a giocare con i capelli.
"Si sente poco bene?" le chiese lui con gentilezza. "Posso portarle qualcosa?"
La ragazza aprì la bocca per liquidarlo con un 'No, la ringrazio,' quando, guardando il vassoio, un pensiero assurdo le balenò nella mente. "I-In effetti sì... C'è... Ci sarebbe... la torta dell'altro giorno? Quella...con le fragole?" chiese, speranzosa. "Mi piacerebbe averne una fetta... Era ottima... davvero!"
Watari abbozzò una sorta di sorriso colpevole. "Mi fa molto piacere che le sia piaciuta. Ma purtroppo posso prepararla solo per Ryuzaki. Sa... la ricetta prevede un'ora di cottura e quasi lo stesso tempo per la preparazione degli ingredienti e la decorazione. Non avrei il tempo di farne due".
Sayo arrossì. "Ma...é naturale. Mi scusi, davvero, mi lasci perdere".
Non poteva neanche usare i suoi poteri, se L la stava guardando. Non che ne avesse voglia, comunque.
"Potrei insegnarle come si prepara".
La ragazza alzò gli occhi su Watari, incredula, lasciando finalmente andare i capelli. "Cosa?!"
"Avevo intenzione di scendere in cucina proprio ora per prepararla; se vuole, può venire con me," spiegò lui. Poi, anticipando la domanda della ragazza, aggiunse: "Ryuzaki non se la prenderà, sapendo che è in mia compagnia".
"I-Io...la ringrazio, ma non voglio farle perdere tempo. E poi, non so neanche come..."
"Dica di sì, per favore".
"O-Ok..." sussurrò la ragazza, improvvisamente felice. "Ok, allora... va bene!".

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*********************


Extra. L'angolino delle risposte. (2)
Misa: Ed eccoci nel nostro secondo appuntamento! Questa volta siamo in diretta dalla base segreta di L, ed abbiamo con noi la mia coinquilina....
Sayo: Ciao!^O^;
Misa: Dunque, la prima lettera è di una certa JunJun che dice di aver trovato un...metodo migliore del Death Note per uccidere sul colpo le persone?! Light!!
Light: *dall'altra stanza* Ignorala, è da quando l'hanno presa a cantare nelle CAD Momusu che miete vittime con i suoi assoli. >___>;
Misa: ò___ò;; Ok, allora...*getta via la MIA lettera ç__ç; * ...ci è arrivato un sms dal signor Tarou Matsuda, che ci chiede: "Ultimamente ti vedo sempre con in mano un libro. Che cosa leggi di bello? A me piacciono molto i polizieschi, ma secondo me tu sei più un tipo da letture impegnate. Fammi indovinare, stai leggendo un libro di Nietzsche, o magari una raccolta di poesie italiane?"
ShinigamiSayo: No, in realtà è un libro di proverbi. Da noi non si usano queste espressioni, se voglio essere credibile come essere umano devo informarmi. è__é;;;
Misa: *con la mascella che sfiora il pavimento* Uh...e quale sarebbe il tuo preferito?
Sayo: "Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco!"
Misa: =______=;; E a chi/cosa sarebbe riferito, scusami?
ShinigamiSayo: Uhuhuhuhu.... *____________*;; (<- ride in modo davvero poco rassicurante XD)
Misa: OmmioLight, ma allora è davvero una psicopatica... ò___ò;;

  
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