«Come ti chiami?»
«Io non ho un nome piccola. Il nome è solo
un insieme di lettere, che pretendono di
classificare una persona. Non affidarti mai
alle lettere Noemi, sono cattive consigliere.»
«E se avessi bisogno di te come faccio a
chiamarti?»
«Non serve un nome per chiamarmi, quando
Avrai bisogno di me sarà il tuo cuore a
chiamarmi, e io accorrerò da te.»
L’angelo si avvicinò alla bambina baciandola
sulla fronte, poi sparì lasciando dietro di sé
una piuma delle sue magnifiche ali.
Era grande quanto la mano di un bambino,
morbida e fragile. Alcuni non erano riusciti a
vedere in una vita tutti i colori che quel
prezioso oggetto racchiudeva. Era uno scrigno,
uno scrigno che Noemi accostò al cuore per
non dimenticare.
Ormai il suo cuore era diventato il custode del
meraviglioso ricordo, un guardiano più forte
del vento, più caldo del sole, più vivo della
natura.