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Autore: Raydor    19/06/2013    2 recensioni
'cause what happens in Nebraska, doesn't stay in Nebraska.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: It's all for you.

Rimase a fissare quella porta come se si aspettasse di vedere qualcuno entrarne da un momento all'altro. Aveva lo sguardo perso verso quel legno mentre nella sua mente galleggiavano migliaia e migliaia di pensieri, tutti diversi fra loro.
Aveva spezzato il cuore di una donna. Certo, non era la prima volta che decideva di lasciare qualcuno, ma aveva sempre programmato ogni parola, ogni gesto ed ogni momento. Quella situazione invece lo aveva colto impreparato, sconvolgendolo del tutto. Lei sapeva gia' ogni cosa prima ancora che lui iniziasse a parlarle, lo aveva scoperto, per giunta, in una maniera terribile. La peggiore, forse.
Niente era paragonabile a cio' che aveva fatto; si sentiva una merda, e quelle parole... Le parole di Brittany lo avevano toccato profondamente. Difficilmente le avrebbe dimenticate.
Si lascio' cadere sul letto, quel letto che aveva condiviso con lei quando le lenzuola sembravano soffocarlo ogni secondo di piu'. Tutto sembrava stargli stretto da quando c'era Brittany. Ma ora lei se ne era andata e non gli restava altro che una manciata di parole fredde come il ghiaccio.
Non riusciva proprio a smettere di pensarle e di ripetersele nella mente. Temeva potessero essere vere e allora si che avrebbe perso tutto. Anche la persona che aveva appena trovato, che era gia' divenuta la piu' importante: Stefani.
Gia', la sua Stefani. Solo al pensare a lei un brivido caldo gli corse per tutto il corpo, come se un'ondata di puro e semplice amore avesse deciso di scaraventarsi contro il suo corpo violentemente. Sorrise spontaneamente, senza volersi chiedere neppure il perche'. Quella ragazza... Quella donna era il suo tutto ora.
E quella stessa ragazza, in quel momento, stava facendo squillare il suo cellulare, interrompendo qualsiasi tipo di pensiero vagasse nella sua mente.
«pronto?» disse Taylor portando l'apparecchio accanto al suo orecchio.
«ehi.» la sua voce riusciva a scaldargli il cuore anche attraverso una chiamata. Sentiva il suo respiro attraverso la cornetta, il che significava che lo teneva tremendamente vicino alle labbra e per un secondo, un solo secondo, desidero' di essere quel pezzo di plastica. «novità lì giù? Sei ancora vivo? Chiamo un'ambulanza?» cerco' di buttarla sul ridere, poteva quasi vederla piegare le labbra in quel morbido gesto...
«no, non serve.» anche Taylor rise teneramente «ma... Sai, ora che ci penso, si. Ho proprio bisogno di un'infermiera.» il suo tono si fece piu' malizioso e Gaga amplio' il suo sorriso.
«ah si?» rise
«oh si. Ti aspetto, conosci la strada.» e mise giu' il telefono. Il suo cuore in quel momento batteva come mai prima. Era elettrizzato al pensiero di averla un'altra volta, di farla sua ancora e ancora. Aveva quasi fretta, come se sapesse che il tempo gli stesse sfuggendo di mano, anche se sapeva che avevano una vita di coccole, carezze e piaceri davanti a loro. La desiderava, voleva darle tutto. Tutto il suo amore, era pronto anche a darle l'anima se glielo avesse chiesto. Voleva renderla felice come quel meraviglioso angelo meritava, voleva stringerla ed amarla come nessuno aveva mai fatto. Doveva farlo, ne aveva bisogno e sentiva che ne aveva anche lei.
Ma prima serviva l'atmosfera adatta.
Si alzo' dal letto, prese a frugare per i cassetti e finalmente trovo' un pacco di candele profumate di cioccolato bianco. Sarebbero state perfette per l'occasione. Tolse una rosa bianca dal mazzo enorme che era sul tavolo e prese a spargere i suoi petali ovunque. Era quasi arrivato sull'enorme letto quando... Il campanello suonò.
Chi può essere a quest'ora, penso' Taylor mentre, sbuffando, camminava verso la porta. Fu un istante, il tempo di abbassare la maniglia e se la ritrovo' davanti, in quel vestitino bianco che lui amava da morire, che la faceva sembrare un angelo appena sceso dalla sua nuvola.
«sei giá qui?» chiese sbalordito. Non aveva neanche avuto il tempo di organizzare il tutto e gli dispiaceva.
«te l'ho detto, Kinney. Essere una superstar ha i suoi vantaggi.» rise e porto' le braccia attorno al collo di Taylor, immergendo gli occhi nei suoi come la luce del sole appena sorto nell'oceano di prima mattina.
Improvvisamente dimentico' i preparativi che stava facendo un attimo prima, lascio' cadere le candele e la rosa che stringeva tra le mani, la sollevo' prendendola in braccio. Gaga ora stringeva le gambe attorno alla vita di Taylor, mentre le loro labbra si appartenevano per l'ennesima volta. Era come se ne avessero un bisogno unico. Era una fame, un desiderio ardente e pericoloso che li stava trascinando via con se'.
«sai che sei una stronza?» rise sbattendola contro la parete, attaccandosi al suo collo come se fosse fonte di vita. Dapprima si servi' dell'olfatto per inspirare appieno il suo profumo. Albicocche e fiori di pesco. Esattamente come la notte prima, inconfondibile. Vi passo' piccoli e teneri baci, come se avesse paura di intaccare la sua pelle con la sola forza delle labbra. Quando finalmente era sazio abbastanza scese al petto.
«e perchè?» Gaga rise a sua volta, chiudendo gli occhi per i piccoli ma enormi piaceri che il suo uomo era in grado di darle a poco a poco.
«perchè» prese a baciarle il seno, dopo averlo liberato dal reggiseno di pizzo bianco come il vestito. Piccoli baci, carezze con la lingua quasi impercettibili «stavo preparando un'atmosfera romantica che neanche Ridge Forrester di Beautiful avrebbe saputo creare per la sua Brooke. E tu hai rovinato tutto!»
Alle sue parole, Gaga rise come una bambina.
«non ci avrei neppure fatto caso, sinceramente. cio' che voglio è qui, tra le mie braccia.» sorrise accarezzandogli il viso.
«vorrai dire... Tra le tue gambe!» Taylor rise e la fece girare e rigirare con la sola forza delle braccia, come un papà che gioca con la sua bimba.
Fu un solo istante, si guadarono negli occhi ancora una volta. Gaga aveva un sorriso meraviglioso sul viso e Taylor noto' che riusciva a vederlo anche nei suoi occhi. Erano ridenti, brillavano di luce propria. Lì, finalmente, entrambi capirono che le loro parole, i loro respiri separati riempivano l'aria fin troppo, era un rumore quasi assordante. Non volevano sentire altro che i battiti dei loro cuori. Riunirono le loro labbra, senza pensarci un solo secondo di piu'. Ora i loro respiri erano divenuti uno solo e le parole erano sostituite, di tanto in tanto, da piccoli gemiti e risate. Quando Taylor arrivò dinnanzi al divano, la fece scendere dalle sue braccia, riluttante perchè avrebbe desiderato stringerla per sempre. Fu un secondo, un gesto, semplice forza di gravità e Gaga si trovo' sdraiata sotto di lui che prendeva il controllo dell'intera situazione. Le piaceva da morire quando succedeva.
«ti amo.» quando i loro corpi furono una sola cosa, sussurro' quelle due parole pentendosene un attimo dopo: non avrebbe voluto dire nulla, solo godersi il silenzio e i loro sospiri.
Poi, però, quando Taylor rispose con un "ti amo anche io." capì che le parole, quelle parole, le loro parole, erano la cosa piu' bella e piacevole con cui riempire il silenzio di quella stanza.

«allora? Cosa ne pensi del mio appartamentino in Nebraska?» rise Taylor accarezzando la schiena nuda di Gaga che aveva il viso poggiato sul suo petto.
«mmh, non è male. Ma sai, credo ci voglia un tocco femminile.» gli bacio' gli addominali, accarezzandoli poco dopo con le dita. «per esempio potresti mettere una bella credenza rosa!» continuò con l'aria di chi la sapeva lunga sull'arredamento di interni.
«certo! Ottima idea. E magari riempirla, appiccicandoci sopra adesivi di... Luccicanti unicorni colorati pieni di glitter. E perchè no? Anche un mazzo di discosticks al posto dei fiori nel vaso!» entrambi scoppiarono a ridere genuinamente, come bambini.
«stronzo! Devi apprezzare la mia arte.» sorrise piegando la testa di lato e, con un gesto affrettato, si riavvio' i capelli dietro il collo, lasciando quest'ultimo scoperto completamente. Taylor amava quando faceva cosi', riusciva ad intravedere tutta la sua bellezza e delicatezza.
«o vuoi essere così egoista da non lasciarmi tenere neppure un armadio pieno di vestiti di carne?!» scherzo'. Il cuore di Taylor, in quel momento, perse un battito. Gli vennero subito in mente le parole dure e fredde di Brittany, quel suo "egocentrico" che era riuscito a ferirlo tanto.
«lo pensi davvero?» gli chiese preoccupato, sentendo il battito del cuore accelerare sempre di piu', ad ogni respiro.
«cosa?» lo guardò confusa. Penso' subito di aver detto qualcosa di sbagliato, qualcosa che era stato in grado di ferirlo. Si maledisse per qualcosa di cui non era neppure sicura.
«che io sia egoista.» abbassò lo sguardo
«cosa?!» ripetè, questa volta con tono sbalordito «ma no! Io stavo solo scherzando!» subito sorrise, capendo che si trattava unicamente di un malinteso. Pensò di aver chiarito tutto, quindi lancio' un sospiro di sollievo, ma quando vide lo sguardo di Taylor sfuggire i suoi occhi, l'ansia torno' ad impossessarsi di lei.
«ehi, non te la sei presa vero?» gli chiese
«no, è solo che...» prese un profondo respiro, per iniziare. «Brittany, prima di andarsene mi ha detto delle cose.» guardo' in basso «mi ha dato dell'egoista, dell'egocentrico... Ho paura che possa essere vero.» sentiva il respiro accelerare, come se stesse correndo. Il cuore di entrambi batteva all'impazzata «io ti amo, Stefani. Ti amo da morire e questo mi spaventa tremendamente.» disse prendendole la mano e puntando gli occhi azzurri nei suoi. «Con te mi sono lasciato andare completamente, ho lasciato emergere il vero Taylor, non quello che gli altri si aspettano di vedere. Perciò ti prego» le bacio' le fragili dita che teneva tanto strette fra le sue da far diventare le nocche bianche «ti prego, se dovessi fare qualcosa che ti ferisce o che non ti piace o che non ti faccia sentire... Il mio tutto, ti prego dimmelo. Perchè tu lo sei Stef. Sei il mio tutto. Non voglio lasciarti pensare neppure un secondo che preferirei me stesso a te. A noi. Mai.» detto cio', le lascio' le mani ma mantenne il contatto tramite i loro occhi.
Gaga era palesemente colpita da quelle parole. Erano le piu' belle, le piu' piene di amore, le piu' dolci che le erano mai state rivolte. In quel momento, anche se si conoscevano da poco, anche se stavano insieme da neppure un giorno, se lui le avesse chiesto di sposarlo lei avrebbe accettato senza ombra di dubbio. Era l'uomo che aveva sempre sognato, il suo principe azzurro.
Gli occhi brillavano, un po' per luce propria, un po' per le lacrime che lottavano per colare sulle sue guance. Aveva bisogno di... Urlare, piangere, ridere, baciare quel ragazzo, stringerlo e fare l'amore con lui.
Per un'ora, un giorno, un mese, una vita. Senza mai fermarsi. Era l'emozione piu' bella che avesse mai provato.
«Taylor.» pronuncio' il suo nome con voce tremante, rotta dal sentimento. Non sapeva cosa dire, quindi lo strinse. Lo strinse come non aveva mai fatto, sentendo quel bisogno pulsare nel suo cervello. Non servivano parole. «quella donna si sbaglia. Tu sei l'uomo piu' dolce e altruista che abbia mai incontrato. Sei la persona piu' buona che esista. Sono sicura che quelle parole erano solo frutto della rabbia. Insomma, tu la stavi lasciando! Non devi prendertela. Staresti molto male per nulla.» gli accarezzo' il viso e sorrise sfiorandogli le labbra, prima di toccarle finalmente. «anche io ti amo. Anche tu sei il mio mondo ora, il mio tutto. Ti amo con tutta l'anima.» si sorrisero, specchiandosi l'uno negli occhi dell'altra; dopodiché, Gaga poggio' la testa sul petto ancora nudo di Taylor e prese ad accarezzarlo lentamente, per rilassarlo ancora un po', qualora ne avesse avuto bisogno.
L'aria di campagna che era riuscita ad impossessarsi della casa entrando dalle finestre spalancate della casa, solletico' i loro nasi e inebrio' le loro menti.
Dovevano molto al Nebraska, lo sapevano bene entrambi.


eccoci alla fine di questa follia (:
mi trovo di nuovo qui a ringraziare voi lettori, la ragione per cui continuo a postare qui. E' un vero piacere vedere le visualizzazioni dei capitoli aumentare ogni giorno di più. vi ringrazio.
Un bacio grande a Elisabeth, Elisa, Georgiana, Alessia e le TayGa shippers di facebook. grazie per il supporto ragazze :) alla prossima!
   
 
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