Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Vally_    19/06/2013    1 recensioni
ciao, questa è la prima storia, che pubblico. non sono brava a creare l'inizio di un racconto, quindi ho deciso che questa,
sarà una storia senza inizio, e la dividerò in one-shot, che saranno collegate tra loro.
bhè, spero che qualcuno la legga.. xD
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come promesso, eccomi di nuovo, con un nuovo capitolo della fancition
Devo dire, che per questo, mi sono impegnata molto, anche se non mi convince più di tanto..
Prima di pubblicarlo, perchè lo avevo già iniziato un po' di tempo fa, ma poi l'ho accantonato, l'ho fatto leggere alla mia migliore amica, che mi ha detto che la canzone, è perfetta come sottofondo, mentre leggete..

Fatemi sapere :)
Vally_16



~ Tempesta e passione ~

 

Io e Leo siamo andati in giro per il centro siciliano, e quando torniamo a casa, dato che é molto tardi, ci mettiamo sel letto a farci le coccole, e a parlare, fino a quando non ci addormentiamo.
Durante la notte, vengo svegliata da un rumore. Mi alzo, e vado a vedere. Non é successo niente. Dato che non ho sonno, e non voglio svegliare Leo, mi metto sul divano a guardare la tv.
Sto tranquillamente guardando un film, quando - Amore, vieni a letto - Salto letteralmente, dal divano, portandomi una mano all'altezza del cuore. Mi giro verso la camera, e lo vedo appoggiato allo stipite.
A: Sei scemo o cosa?!
L: Non ti volevo spaventare, scusa - cercando di trattenere le risate
A: Non ti preoccupare, non mi hai spaventata.. Mi hai mandata direttamente all'altro mondo.
L: Ahahahhaa! Non potrei mai, ti amo troppo
A: Ti amo anche io, ma non fare il ruffiano - gli faccio la linguaccia
L: Che ci fai sveglia a quest'ora?
A: Ho sentito un rumore e sono venuta a controllare, ma non é successo niente, e dato che non avevo piú sonno, e non volevo svegliarti, sono venuta di qua. Te?
L: Ti volevo abbracciare, ma non ti trovavo piú.
A: Mi spieghi come faccio ad essere arrabbiata, per avermi uccisa, se mi dici queste cose?
L: Ahaha, non puoi
A: Ah ah ah, che simpatico
L: Mi vieni a fare un massaggio? Ho un gran male alla schiena.
Mi alzo dal divano, e lo prendo per mano, portandolo in camera.
Lo faccio stendere a pancia in giú, sul letto. Gli metto un po' di crema lungo al spina dorsale, e mi metto a cavalcioni du di lui.
Inizio a fargli il massaggio, e sento che ogni tanto, gli escono alcuni sospiri più pesanti di altri. Quando sento tutti i muscoli rilassarsi, decido che è il momento che anche io, abbia un massaggio. Mi abbasso, facendo scivolare le mani, lungo le sue braccia. Facendo aderire il mio petto contro al sua schiena. Quando sono abbastanza vicina al suo orecchio, gli sussurro – Anche io voglio un massaggio – Prima di spostarmi, gli lascio un piccolo bacio dietro l'orecchio.
Mi siedo sul letto, e aspetto che anche Leo si alzi. Quando lo fa, mi dà un bacio, e mi toglie la maglia. Mi fa sdraiare a pancia giù, sedendosi a cavalcioni sulle mie gambe, slacciandomi il reggiseno. Mi lascia una striscia di crema, lungo la schiena, come avevo fatto io. La crema fredda a contatto cone la mia pelle, mi provoca un brivido, che sparisce non appena le sue mani calde, si appoggiano su di me.
Inizia a massaggiarmi, anche la mia bocca, si lascia sfuggire qualche gemito. Piano piano, le mani di Leo, scendono lungo la mia schiena, arrivando ai fianchi, per poi risalire, ma sotto la pancia, fermandosi sui miei seni. Si abbassa, come avevo fatto prima, lasciando le mani in quella stessa posizione. Un bacio, due baci, e presto mi lascia una lunga scia di baci, lungo il collo, le spalle e i contorni del viso. Dopo poco, i baci vengono sostituiti dalla lingua, che mi provoca altri brividi. È qualcosa di assolutamente indescrivibile. Improvvisamente, il peso che avevo sulle gambe, sparisce, e una forte sensazione di vuoto, si impadronisce di me. Mi giro, facendo aderire la mia schiena al materasso, e vedo che sono sola. Di Leo non c'è neanche l'ombra.Sbuffo, e un po' scocciata mi rimetto la maglia, per andarlo a cercare.
Lo trovo tranquillamente seduto sul divano, a guardare la tv. Mi avvicino a lui, e mi piazzo davanti alla sua visuale. Non ostante sia davanti a lui, continua a evitarmi, così mi avvicino, e mi metto a cavalcioni sulle sue gambe.
Muovendo il bacino, molto lentamente, mi avvicino al suo orecchio – Non si lasciano le cose a metà – sussurrando. Altrettanto lentamente, mi sposto indietro, per poterlo guardare in faccia.
Sta continuando a guardare la televisione, ma adesso sta sorridendo, con quel suo dannatissimo sorriso sghembo.
Non ho intenzione di arrendermi.
Faccio scendere la mia mano, fino al suo cavallo, premendo leggermente. Lo vedo mordersi un labbro. Con un altro piccolo movimento di bacino, mi avvicino al suo collo, dove inizio a lasciare dei piccoli morsi. Un gemito esce dalla sua bocca. Alterno baci e morsi, e lentamente salgo fino al suo orecchio, dove inizio a mordicchiargli il lobo.
Sento il suo respiro, farsi sempre più pesante. Poi, ne sento uno più pesante degli altri, cosi mi allontano di poco, avvicinandomi pericolosamente alle sue labbra – Devo continuare? - Alzo lo sguardo, facendo incontrare i nostri occhi, mentre con i denti, si sta torturando il labbro inferiore. Non mi arriva nessuna risposta, così, facendo al finta offesa, mi alzo, andando in cucina.
Apro il frigo, mentre tiro fuori dell'acqua, e mi accorgo che Leo è davanti alla porta, che segue ogni cosa che faccio. - Prima mi dici che non si lasciano le cose a metà, e poi fai la stessa cosa?
A: Io ti ho chiesto se dovevo continuare, ma non mi hai risposto.. Ho pensato che non ti stesse piacendo – faccio la finta tonta
In un batter d'occhio, Leo è a un soffio da me.
Non molto delicatamente, mi strinse un polso, attirandomi a se, facendo aderire i nostri corpi. Presto le sue labbra rapirono le mie, iniziando a far danzare le nostre lingue, in una danza passionale. Leo mi spinse contro il tavolo, facendomici sedere sopra. Si sistemó in mezzo alle mie gambe, accarezzandomele.
Dalle labbra, passó al mio collo, lasciandoci una scia di baci, alternati a morsi. Le sue mani, dalle mie gambe, passarono sotto la mia maglia, liberandomene. Stavo per togliergliela anche io, quando un tuono, fece sobbalzare entrambi. Ci guardammo, e aiutandomi con la mano di Leo, scesi dal tavolo.
Dopo aver chiuso tutto, andai a farmi un bagno rilassante.
Preparai l'acqua calda, con i sali e il sapone al cocco, che adoravo, ed entrai.
Ero completamente persa nel mio mondo, ma il rumore della porta che viene chiusa, mi fece riaprire immediatamente gli occhi. Davanti a me, c'era Leo, che stava entrando nella vasca. Richiusi gli occhi, per tornare alla pace di prima, ma Leo mi stava spostando, per mettersi dietro di me, facendomi sedere tra le sue gambe. Fece scivolare le sue mani, lungo le mie braccia, fino a raggiungere le mie, che strinse, facendo incrociare le nostre dita. Poi, senza lasciare le mie mani, mi abbracció. Appoggiai la testa sulla sua spalla, facendomi trasportare dalla bellissima sensazione, che stavo provando.
Tra qualche giorno, sará il compleanno di Leo, e voglio fargli un regalo, che lo lasci a bocca aperta.
E cosí, mi avviai verso il centro, lasciando Leo a casa. Spero di trovare qualcosa, che mi faccia innamorare subito.

Quando tornai a casa, la trovai completamente avvolta nell'oscuritá. Inizialmente pensai che Leo non fosse in casa, ma poi, mi ricordai che Leo stesso, mi aveva detto che al mio ritorno, ci sarebbe stato.
Improvvisamente, due mani si appoggiano davanti ai miei occhi, impedendomi quelle poche cose illuminate dalla luna. - Non si lasciano le cose a metá - Idiota. Mi fece perdere dieci anni di vita, facendomi questo stupido scherzo. Gli buttai le braccia al collo, e lo baciai. Inizialmente, rispose al bacio, ma poi, mi prese i polsi, allontanandomi leggermente da lui. Piegai la testa, con aria confusa.
L: Chiudi gli occhi. Ho preparato una sorpresa.
Le sue mani tornarono a oscurarmi la vista. Mi feci condurre verso chissá dove.
L: Continua a tenere gli occhi chiusi.
Annuii con un movimento di capo, e sentii le sue mani, liberare i miei occhi.
Partí una musica lenta, ma dal bel ritmo, e vagamente familiare. Quando iniziarono anche le parole, una lacrima scese lungo il mio viso.

http://www.youtube.com/watch?v=B18j5bPeLqA

 

I used to think that I could not go on
And life was nothing but an awful song
But now I know the meaning of true love
I'm leaning on the everlasting arms
If I can see it, then I can do it
If I just believe it, there's nothing to it
I believe I can fly
I believe I can touch the sky
I think about it every night and day
Spread my wings and fly away
I believe I can soar
I see me running through that open door
I believe I can fly
See I was on the verge of breaking down
Sometimes silence can seem so loud
There are miracles in life I must achieve
But first I know it starts inside of me
If I can see it, then I can be it
If I just believe it, there's nothing to it
Hey, cause I believe in me
If I can see it, then I can do it
If I just believe it, there's nothign to it
Hey, just paint my wings
I CAN FLY

 

 

Avevo ancora gli occhi chiusi, per questo, non vidi Leo vicino a me. Ma lo sentii, nel momento in cui mi asciugó, con un dito, la lacrima sfuggita al mio controllo.
L: Ti amo
Subito riaprii gli occhi, e baciai il mio ragazzo.
A: Ti amo
L: Guarda - mi mise le mani sui fianchi, facendomi voltare.
Un sorriso grande da un orecchio all'altro, si fece spazio sul mio viso.
La camera era immersa nel buio, se non fosse stato per delle piccole candeline, dentro dei bicchieri di vetro, che contornavano il letto, e che formavano un cuore sul pavimento. Petali di rose rosse, erano sparsi sul letto, e qualcuno, anche per terra. Dalla finestra, entrava un timido raggio di luna, a rendere ancora piú suggestiva l'atmosfera.
Senza pensarci due volte, mi girai verso Leo, circondandogli il collo, con le mie braccia. Lo baciai, esercitando una certa pressione, su quelle labbra tanto morbide. Sentii la sua lingua, inumidire le mie, che socchiusi, fecendola entrare. Trovata la gemella, inizió un vertiginoso giro di emozioni.
Le sua mani vagavano sui miei fianchi, sulla schiena, e in fine, sotto la maglia, togliendomela. Le sue labbra abbandonarono le mie, andando ad appoggiarsi sulla mia clavicola, che presto, inizió a mordicchiare.
Feci scorrere le mie mani, lungo la sua schiena, fermandomi all'orlo della maglia. Mi fermai un attimo, tornando a guardarlo negli occhi.
A: Grazie - accennando un sorriso.
Facemmo rincontrare le nostre labbra, che si incastravano perfettamente. Finalemente, gli tolsi la maglia, andando ad accarezzare gli addominali, per poi far scorrere le mani, fino alla schiena, che graffiai leggermente, facendogli uscire un sospiro, vicino al mio orecchio, che mi fece perdere un battito. Le sue mani erano sul mio sedere, stringendolo appena. Intrecciai le mani ai suoi capelli, lasciandogli un piccolo segno rosso, tra il collo e la clavicola. Avanzai di qualche passo, facendolo indietreggiare, fino a che non fu costretto a fermarsi, bloccato dal letto. Lo spinsi un'ultima volta, per farlo sedere. Mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe, continuando a baciarlo. Le sue mani, continuavano a vagare sulla mia schiena. Leo si abbassó, sdraiandosi, e portandomi giú con lui. Sempre nella stessa posizione, passai le mie mani, sul suo ventre, fino ad arrivare al collo, e fermandomi, una volta raggiunta la congiunzione tra collo e viso. Mi staccai dalle sue labbra, guardandolo neglio occhi, rimanendo a pochi centimetri da lui. Mi avvicinai nuovamente, facendo scorrere la lingua, lungo la sua guancia destra. Lo sentii sorridere, per poi, con una piccola spinta, invvertire le posizioni. Avevo Leo a cavalcioni su di me. Si abbassó poco, lasciandomi una lunga scia di baci, dalle labbra, fino a scendere lungo il collo, per poi arrivare al mio ventre, dove l'aria, a contatto con la mia pelle bagnata dalle sue labbra, mi fece rabbrividire. Arrivato all'orlo dei pantaloni, si fermò. Li slacciò, facendoli scivolare via.
Poco dopo, tolse anche i suoi, buttandoli in un luogo non ben definito della camera. Nel risalire sul letto, si appoggió con un ginocchio, tra le mie gambe, divaricandomele leggermente. Si abbassó fino a far incontrare le nostre labbra. Si avvicinó al mio orecchio, facendo un sospiro profondo, nel momento in cui mi penertó, facendomi percorrere la schiena, da un brivido.
La stanza venne presto invasa dai nostri gemiti, fino a che non venimmo, urlando i nostri nomi.
Leo si sdraió vicino a me, avvolgendomi con le sue braccia, in un abbraccio che mi trasmetteva sicurezza.
C'era silenzio, l'unica cosa che si sentiva, erano i nostri respiri.
Sentii la testa di Leo spostarsi leggermente dalla mia spalla, e come un soffio, vicino all'orecchio, mi disse - Voglio guardarti mentre ti spogli.
Mi spostai, e mi girai verso di lui - Ma sono già nuda!
Lo vidi sorridere, poco prima di lasciarmi un dolce bacio sulle labbra - Togliti anche la paura di amarmi, ma lentamente.
Sorrisi anche io, mentre mi lasciai andare alla notte.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Vally_