INCONTRI INTERESSANTI E AMICHE PAZZOIDI
Stamattina non ho molta voglia di alzarmi dal letto,ma faccio uno sforzo e ciabatto fino in bagno dove mi specchio e grugnisco per il disappunto.
Non sono affatto una brutta ragazza con il mio metro e settanta,il mio fisico da ballerina dovuto a 10 anni di danza,
gli occhi smeraldo,
i capelli dorati e pieni di dolcissimi boccoli,anzi.
Le mie amiche e la maggior parte della mia classe
(a parte eccezioni come lo stagno delle oche e Andrea che ha occhi solo per oca n.1)
dicono che io sia una delle ragazze più belle della scuola se non fosse che ho perso la brillantezza che avevo negli occhi fino a due anni fa. Io non ci credo più grave; di tanto.
Grugnisco ancora cercando di darmi un minimo di aspetto decente ma si sa che di mattina non si è mai al massimo dello splendore.
Mi lavo,
mi vesto e
dopo aver salutato mio fratello,un bel ragazzo di vent'anni ,
mio padre e la foto di mamma mi incammino verso la scuola.
Non faccio in tempo ad attraversare il cortile principale che una nanerottola biondina e con gli occhi marroni mi salta addosso «Ehi Lizzie finalmente è ricominciata la scuola!!» urla felice Carola dopo avermi baciato su una guancia.
« Parla per te Caro. Ma Ire dov'è??» chiedo incuriosita. «Tranqui arriva dopo!!»
Come faccia lei ad essere così pimpante già di prima mattina è un mistero. Due mani mi tappano gli occhi e una voce che riconoscerei ovunque mi sussurra «Chi sono? »
Mi volto e incontro quegli occhi che mi hanno fatto innamorare. Gli sorrido ma non faccio in tempo a salutarlo che una vocetta odiosa da gattina in calore grida « Andreuccio mioooooooo!!! »
Il diretto interessato si volta e dopo averle sorriso, la bacia davanti i miei occhi che feriti si abbassano.
Sento già le lacrime che premono per uscire, ma le ricaccio indietro. I due poi si abbracciano e Giada vedendomi mi sorride beffarda. Lei lo sa cosa provo per Andrea e così ogni scusa è buona per baciarlo e marcare il territorio davanti a me.
Carola comprende la situazione e mi porta via «Che vipera!!!mmh mi fa venire una rabbia» grida paonazza in viso.
Poi mi abbraccia e mi sussurra« Stai tranquilla lui capirà di amarti molto presto » La bacio e le bisbiglio un «grazie» attutito dal suono della campanella. Così mogia,mogia mi incammino verso la classe sperando che le parole di Carola si tramutino in verità.
Mentre mi incammino verso l'aula,sbadata come sono vado addosso a un ragazzo. E che ragazzo...!! Un bellissimo diciottenne castano e con gli occhi neri come petrolio mi sorride chiedendomi scusa «oh no,no sono io che ti chiedo scusa sono così sbadata a volte che non mi accorgo di dove cammino» sorride ancora mostrandomi una fila di bianchi denti e due morbide,labbra baciabil...ehi ehi aspetta un'attimo io sono innamorata di Andrea giusto?!
E allora perche mentre fisso questo ragazzo non penso a lui? « Piacere Francesco e tu devi essere Lizzie...»
Lo guardo interrogativa e lui si affretta ad aggiungere «bhe ti conosco perchè sei famosa per essere la bella depress...»si blocca subito dopo avere visto il mio cipiglio.
Odio che la gente mi giudichi depressa solo perchè non ho una paralisi facciale e quindi non sorrido sempre. Poi penso a ciò che ha detto e mi soffermo sulla parola bella « Davvero pensi io sia bella??»
Mi fa un cenno affermativo « lo dicono tutti in questa scuola » ma quel tutti non mi basta perchè fra quel tutti non c'è lui
« senti perchè dopo la scuola non ti fermi a prendere qualcosa con me?offro io per scusarmi di tutto e così ci conosciamo? »
Annuisco sorridendo e dopo averlo salutato corro in classe dove da ben 7 minuti la prof. è entrata.
A capo chino mi dirigo verso il banco dove una castana dagli occhi oro mi fissa incuriosita. Appena seduta Irene mi chiede spiegazioni e io le racconto di Francesco.
Lei boccheggia per un po' e poi facendo girare mezza classe urla « tu stai dicendo che Francesco Bianchi ,quel gran pezzo di manzo di 4D,ti ha invitato a uscire??!! »
Mi giro verso la classe e incontro gli sguardi divertiti dei ragazzi e gelosi delle ragazze. Carola seduta dall'altra parte della classe mi sillaba un dopo che nel suo linguaggio si traduce come "dopo mi spieghi tutto ogni singola,piccolissima cosa e guai a te se non lo fai".
La prof. richiama l' attenzione della classe,e nel mentre che giro la testa furiosa verso Irene, incontro il suo sguardo che indecifrabile.