Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Gaia_Metozzi99    20/06/2013    1 recensioni
Sono Ginevra, ma chiamatemi Gine. Frequento il 5° anno di liceo linguistico insieme ad una delle mie migliori amiche, Sara. Ma questo non è un dettaglio importante. Lei è una Belieber, ed io una Directioner. Bell’accoppiata, no?
PREMESSA:
Non è una di quelle storie troppo sdolcinate o drammatiche. Più che altro è comico.
Hope you enjoy the story :D
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 2

 

<< Quindi per domani fate tutti gli esercizi di pagina 69, chiaro? >>.
<< Certo prof. >> risposi ironicamente al professore di francese.
<< Voglio sperare. Bene ragazzi, potete andare >>.
Io e Sary schizzammo fuori dall’aula in un batter d’occhio. Non ne potevamo più di ripassare verbi in francese.
<< Tu li farai davvero gli esercizi? >> mi chiese Sary.
<< Certo! Sono esercizi speciali quelli a pagina 69… >> dissi con maliziosità. Scoppiammo a ridere (spero che abbiate capito il doppio senso ).
Mentre scendevamo, però, ci apparve davanti una scena che soprattutto Sary avrebbe preferito non vedere: il suo ragazzo che baciava una delle troiette della scuola. Rimanemmo paralizzate. Eh già, avete letto bene “rimanemmo”, perché ci rimasi male anch’io. Giovanni non mi era sembrato per niente un ragazzo, beh come dire… COSI’ STRONZO! Sary, in lacrime, assisteva alla scena, e per non farla soffrire ancor di più tossii. Giovanni si voltò e vide la sua ragazza in lacrime:
<< Sary, io… posso spiegare >>. Giovanni si avvicinò alla mia migliore amica, ma lei scappò verso i bagni mentre la troietta in minigonna se la filava sculettando:
<< E’ troppo tardi, possibile che sei così stupido? HIHIHI ciauuu!! >>.
<< Oddio, che cosa ho fatto… >> Giovanni scoppiò in lacrime ed io gli passai un fazzoletto.
<< Che cosa hai fatto? Hai semplicemente baciato la troia della scuola davanti alla tua ex-ragazza >>. Ero arrabbiatissima con lui ma, alle mie parole, cominciò a piangere ancora di più. Fortunatamente arrivarono i suoi amici e gli ordinai di consolarlo, sicuramente loro sapevano come fare; in quel momento era decisamente più importante Sara. Raggiunsi di corsa i bagni: non c’era nessuno (cosa molto strana perché di solito, durante la ricreazione, non ti rigiri). Improvvisamente sentii dei singhiozzi provenire dal terzo bagno in fondo. Bussai:
<< Sary, sono io >> si aprì di scatto la porta e “qualcosa” mi crollò addosso.
<< Ehi ehi, non piangere >> dissi, abbracciando la mia migliore amica. Controllai l’ora sul mio orologio: mancavano ancora 7 minuti alla fine della ricreazione, così lasciai Sara sfogarsi:
<< Perché... tutto…a…me…? Cos’ho fatto...di..di.. male? >> parlava tra un singhiozzo e l’altro.
<< Non lo so. Ma, hey, guarda il lato positivo: hai scoperto che quel ragazzo non fa per te. Così la prossima volta saprai scegliere bene, no? >> cercai di consolarla facendole notare tutti i “lati positivi” che ci possano essere dopo una rottura. Sary abbozzò un sorriso ma le lacrime erano più forti.
<< G-grazie… Gine. C-come farei se-senza di te? >>.
Quando si fu finalmente sfogata, attraversammo il corridoio per tornare in classe e incontrammo anche Giovanni con gli amici che ancora lo stavano consolando. Lui vide la mia amica e corse da lei:
<< Ti prego, perdonami, era soltanto una scommessa! >>.
<< SOLO UNA SCOMMESSA?! E HAI ANCHE IL CORAGGIO DI AMMETTERLO?! Ma ti sei sentito?! Hai scommesso il nostro amore in questo modo! Sei un emerita testa di cazzo, sappilo! >> gli rispose Sary, arrabbiatissima.
<< Ma tu non capisci… Non vole- >>.
<< Capisco abbastanza. Addio. >> lo interruppe freddamente. Poi si rivolse a me:
<< Andiamo Ginevra, meglio una lezione di tedesco che stare a parlare con questo lurido essere vivente inferiore a me >>.
La seguii a ruota senza discutere, meglio non contraddirla. Entrammo in classe, ci sedemmo e pochi secondi dopo entrò il nuovo professore. Non lo avevamo mai visto a causa delle sue assenze perciò ci stupimmo:
<< Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo prof. di tedesco >> disse. Era uno giovane (si fa per dire, di sicuro era più giovane di tutti quei vecchi bacucchi dei nostri altri professori).
Finita l’ora di tedesco, uscimmo da scuola e raggiungemmo delle nostre amiche che frequentavano il liceo scientifico.
<< Virginia! >> urlai per farmi sentire tra la folla. Fortunatamente lei si girò e ci raggiunse:
<< Hey, ciao ragazze! >>.
<< Dov’è Serena? >> le domandai.
<< E’ malata, si è presa una brutta influenza… Sary, come mai così silenziosa? >> lei alzò lentamente lo sguardo dai piedi ma non riuscì ad aprire bocca. Mi guardò ed io parlai al suo posto:
<< Vieni, usciamo così ti spiego >>.
Mentre scendevamo a rilento le scale le raccontai tutto e, quando fummo arrivate all’ingresso, mi accorsi che Virginia aveva una faccia a dir poco sconvolta.
<< I - io… cioè… non me l’aspettavo da lui… m - mi dispiace >> disse, ancora sotto shock per quello che aveva appena saputo.
<< Non fa niente, non ti preoccupare. Sto bene… >> replicò Sary.
<< Eh no, questa non la beviamo cara mia! >> esclamai << sentite, perché non rimanete a casa mia a dormire? Credo che ai miei genitori non dispiacerà affatto >>.
<< Volentieri. Aspetta che avviso i miei >> disse Virginia.
<< Sì, anch’io… >> rispose Sara, cercando il telefono nello zaino.
***
<< Allora, cosa facciamo? >> chiesi, una volta buttati gli zaini in un angolo della camera.
<< Facciamo un giro? >> propose Virginia. Poi guardammo Sary, per avere una sua conferma.
<< Scusate ragazze, ma io non ho tanta voglia di uscire… Scusatemi, davvero >> rispose mortificata.
<< Fa niente, vuol dire che ti faremo ridere in ca- >> inciampai sul tappeto << - sa >>
Finalmente sentii una risata da parte della mia migliore amica. Le figure di merda e le craniate battute da tutte le parti funzionano sempre contro la depressione (usate in modo giusto però)!
Virginia invece si rotolò (letteralmente!) per terra dalle risate. Belle amiche, vero?
<< Che avete da ridere voi due? Guardate che divento Hitler! >> strepitai facendo il verso al nostro professore di storia.
Altra risata. A quel punto mi rialzai da sola, dato che nessuno aveva intenzione di darmi una mano:
<< Ci guardiamo un film? >> chiesi.
<< Si dai! Qualcosa di divertente >> rispose Sary. Aspettate, SARY HA PARLATO?!
<< Ha parlato! >> esclamò Virginia << Non ci posso credere! >>.
<< Dai ragazze soltanto perc- >>.
<< HA PARLATO DI NUOVO! >> urlammo all’unisono io e Virginia.
E fu così che Sary si mise a ridere di nuovo.
<< Guardiamo Scary Movie 5? >> propose Virginia.
<< Per me va bene >> acconsentì Sary.
<< Aggiudicato: Scary Movie 5 >> dichiarai, andando giù a prendere il dvd. Poco dopo tornai su:
<< Volete i popcorn o qualcos’altro? >>.
<< Sinceramente vorrei soltanto una coca >> rispose Virginia << Anzi, aspetta, ci sono le patatine? >>.
<< Non ne ho la più pallida idea… >> confessai.
Passammo circa 1 ora e mezza cercando il “cibo adatto” per guardare il film.
<< Possibile che persino in casa tua non sai dov’è la roba da mangiare? >> esclamò la Virgi.
<< Evidentemente si >>.
Poi, per fortuna, rientrò mia mamma.
<< MAMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ci sono le patatine e la coca? >> domandai quasi saltandole addosso, anzi, togliete il “quasi”.
<< Ciao ragazze! Gine se ti stacchi da me forse posso cercare qualcosa, che ne dici? >>.
<< Oh, si, giusto mamma, scusa…>> E partirono le risate di Sara e Virginia.
Riprendemmo le ricerche e, dopo neanche 5 minuti, eravamo su in camera a goderci un bel film.

 

***


Scivolai su una pozzanghera e, se non fosse stato per quel ragazzo, mi sarei ritrovata col fondoschiena a mollo. Era un ragazzo non molto più alto di me, biondo, occhi azzurri. Ero più che sicura di conoscerlo ma, in quel momento, non riuscivo proprio a ricordare chi fosse.
<< Grazie mille! >> lo ringraziai.
<< Di niente, come ti chiami? >> parlò lo sconosciuto.
<< Ginevra Bertazzi, e tu? >> chiesi.
<< Mi chiamo.. >>
* Hey girl I'm waiting on ya, I'm waiting on ya,  come on and let me sneak you out *
- Maledetta sveglia, hai interrotto un altro dei miei sogni stupendi! - pensai.
Mi misi a sedere sul letto e vidi che, pian piano, anche le mie amiche cominciavano a svegliarsi, così, nel frattempo, preparai lo zaino.
<< Buongiorno >> disse Sary, sbadigliando e stiracchiandosi.
<< Uffa non ho voglia di andare a scuola oggi! >> Virginia uscì a fatica da sotto le coperte.
<< Nessuno ha mai voglia di andare a scuola >> conclusi io << Andiamo a fare colazione? >>.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Gaia_Metozzi99