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Autore: _Ryuzaki_    23/06/2013    1 recensioni
Amanda deve mantenere un grandissimo segreto, fin da quando è nata la sua famiglia ha tentato di proteggerla e rivelare questa informazione potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza sua e di tutti i suoi conoscenti.... un semplice pranzo potrebbe sconvolgere la sua vita oltre alle nuove sensazioni che si ritroverà a provare nonostante tutto le dica che esse siano totalmente inaccettabili...
E' la prima fan fiction che scrivo sui ragazzi... spero di avervi incuriosito e che la storia vi piaccia :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente a casa

Mi fece accomodare in cucina mentre andava a chiamare Ludovica che appena mi vide mi strinse in un abbraccio -Sei pronta a partire?- le chiesi e lei annuì -Certo... grazie ancora...- io scossi il capo -Devi smettere di ringraziarmi in continuazione... cambia parola almeno...facciamo... "scamish" si mi piace.. Scamish! si suona bene...- lei rise insieme a me. Poi tutte e tre uscimmo di casa e salimmo sull'auto che ci attendeva con la portiera aperta. -Dove andiamo adesso?- io guardai fuori da finestrino -A prendere un aereo... spero che ti piaccia... è il jet della mia famiglia...- lei cominciò a saltellare da seduta -Ancora non ci credo... vivrò a Buckingam Palace... ma dimmi un po' ti diverti con le guardie reali? a te danno retta?- io risi -Si... più di qualche volta li ho fatti ridere... e poi mi portavano a cavalluccio, poverini...- rise anche lei -Deve essere stato bellissimo crescere in un palazzo reale...- io sorrisi -Infatti... però mio padre non mi permetteva quasi di uscire, diceva che era troppo pericoloso; sapete era il periodo in cui era morta mia madre...- la donna mi abbracciò -Mi dispiace tanto piccola...- io sorrisi -Non si preoccupi, ormai è passato tanto tempo...- Arrivammo dopo circa una quarantina di minuti alla pista. Appena fummo scese ci raggiunse un domestico che ci scortò insieme alle varie guardie reali alla scala dell'aereo. Ludovica salutò la madre e io le promisi che la avremmo chiamata appena arrivate a casa mia. Poi salimmo sul jet e ci mettemmo comodamente sedute sui sedili di pelle chiara. -Che cosa vuoi fare durante il viaggio?- lei fece spallucce -Posso mettere la musica?- io sorrisi -Certo... fa quello che vuoi... come se fossi a casa tua...- lei tolse le cuffiette al telefono e in poco tempo tutto l'aereo fu riempito dalle note di Live while we're young dei One Direction, la sua band preferita. Cantammo a squarciagola, io mi avvicinai ad una guardia e la feci alzare -Balla con me...- era un po' di legno, ma quando rischiai di scivolare facendo una giravolta ebbe i riflessi pronti e mi afferrò al volo per poi rimettermi in piedi -State bene signorina?- io sorrisi -Si, grazie Paul... vedi, se non balli con me rischio di cadere...- gli feci gli occhi da cucciolo e lui sorrise cominciando a ballare. Gli tolsi il cappello di pelo e lo poggiai sul sedile per poi andare avanti a scatenarmi su quelle note. Anche Ludovica ballava con una guardia che, poverino, cercava di stare dietro a quella pazza (con amore). Arrivò Irresistible e io avvolsi le braccia attorno al collo del ragazzo che a sua volta le mise attorno a miei fianchi. Cominciammo a muoverci a ritmo, il mio viso era sul suo petto. Alla fine della canzone mi staccai e gli lasciai un bacio sulla guancia per poi sorridergli. Gli porsi di nuovo il cappello e mi allontanai dalla stanza, solo per entrare in un'altra. Presi un libro e tornai dalla mia amica -Ti dispiace se leggo?- lei mi guardò -No, figurati, vuoi che tolga la musica?- io scossi il capo -No... va bene..- presi la borsa e cominciai a rovistare all'interno. Trovai finalmente la custodia dei miei occhiali. Non li usavo spesso, erano soltanto da lettura, infatti li tenevo sempre pronti in borsa per qualsiasi evenienza. Li tirai fuori, erano in osso, blu con le lenti rettangolari. Presi a leggere e mi isolai completamente da ciò che mi circondava; era ciò che mi succedeva quando leggevo una storia che mi prendeva particolarmente. Stavo leggendo il terzo di quattro libri di una collana, Fallen, il terzo appunto si intitolava Passion e mi aveva subito rapito con la sua narrazione. Continuai a leggere finché Ludovica non mi scosse per la spalla -Siamo arrivati!- io guardai il numero della pagina a cui ero giunta; non mi piaceva fare le orecchie ai miei libri, preferivo usare un segnalibro o più semplicemente ricordare il numero della pagina. Mi alzai e mi diressi al portellone. Appena fu aperto le guardie uscirono e noi due le seguimmo all'esterno. Respirai l'aria di Londra, mi era mancata tantissimo, poi sorrisi e alzai il viso al cielo, stranamente per gli standard dell'Inghilterra era sereno; ma conoscendo il clima che dominava in quella città mi armai di ombrello nel caso avesse cominciato a piovere all'improvviso. Scendemmo a terra e Ludovica cominciò a correre tanto che le guardie dovettero correrle dietro per farla tornare da noi mentre io ridevo nel guardare la scena -Lasciate stare, è felice....- poco dopo mi raggiunse di nuovo -Hai visto? sei riuscita a far correre le guardie..- le dissi con un sorriso che lei ricambiò. -Allora andiamo?- io annuii -Entrammo in una macchina che ci accompagnò fino al centro di Londra. Scendemmo e io dissi all'autista -Noi facciamo un giro per Londra... intanto potresti portare la mia auto e parcheggiarla nei dintorni? andiamo a fare shopping, regolati...- ridacchiai -Comunque non c'è bisogno delle guardie, ce la caviamo da sole, giusto Ludo?- mi voltai ma la mia amica si era allontanata -Lo prendo per un si, allora ci vediamo ragazzi..- sorrisi e mi allontanai rincorrendo Ludovica. Le arrivai vicino -Allora da dove vogliamo partire?- mi chiese -Andiamo un po' in giro, poi ci fermiamo dove vuoi... facciamo spese pazze...- lei annuì e mi prese a braccetto. Camminavamo a braccetto per le vie di Londra e ci fermavamo ad ogni negozio in vista. Facemmo compere all'impazzata, decidemmo di fermaci a mangiare da qualche parte. -Dove vogliamo mangiare?- lei cominciò a saltellare -Nando's.... ti pregooo!!- io sorrisi -Va bene...andiamo...- ci incamminammo ancora, fino ad arrivare al fatidico ristorante. Entrammo e sedemmo ad un tavolo in un angolo. Le spiegai in italiano che cosa servissero, poi prendemmo i nostri ordini che in poco tempo ci servirono. Cominciammo a parlare dei cinque anni passati -Adesso che inizi a vivere qui ti conviene cominciare a parlare inglese, altrimenti la vedo dura...- ridacchiammo e iniziammo a parlare inglese. Io parlavo lentamente e lei rispondeva un po' titubante ma riuscimmo ad intenderci piuttosto bene. Faceva spesso battute e io ridevo a crepapelle. C'era però un tavolo accanto a noi dal quale venivano risate ancora più forti. Mi voltai un poco fino a poterlo vedere bene, c'erano tre ragazzi incappucciati con gli occhiali da sole. Erano sicuramente dei ragazzi che non volevano essere riconosciuti, perchè qualcuno dovrebbe portare gli occhiali da sole in un ristorante? infatti quando uno di loro si voltò potei vedere bene i suoi lineamenti. Era Niall Horan 1/5 dei One Direction; gli sorrisi dolcemente e lui ricambiò. Allora mi voltai verso Ludovica -Hey amica... adesso mantieni la calma e girati....- lei si voltò e non appena vide quello che avevo visto io fece per gridare se la mia mano non avesse fermato ogni suo tentativo di emettere fiato. Le avevo praticamente tirato una sberla sulla bocca e lei si zittì cominciando a maledirmi in italiano così che nessuno la capisse. -No sul serio, sei una brutta stronza come cazzo ti è venuto in mente di darmi una sberla..??- io scoppiai a ridere e non riuscivo più a fermarmi perchè lei continuava a prendermi a parolacce senza interruzioni, non so neanche dove prendeva tutto quel fiato resta il fatto che mi uscivano le lacrime per il troppo ridere, non ce la facevo più. -Oddio, fermati, non ce la faccio più... adesso muoio...- mi asciugai il viso con la mano facendo attenzione a non sfarmi il leggero trucco che avevo sugli occhi. Alzai lo sguardo, Niall ancora mi guardava sorridendo, allora mimai in inglese -Ciao.- e poi sorrisi quando lui ricambiò il mio saluto. Gli altri suoi amici si rivolsero a lui che era troppo impegnato a mimare un saluto per rispondere. Allora anche loro si voltarono e mi ritrovai addosso altri due sguardi, uno di Zayn Malik e l'altro di Liam Payne che mi sorrisero. Ludovica aveva ripreso a maledirmi accarezzandosi il naso che per sbaglio avevo colpito e io risi ancora sotto i baffi. -Ludo sei venuta l'altr'anno in Finlandia?- le chiesi in inglese; lei interruppe le sue maledizioni -No, non sono partita..- rispose allora io -Non sai che ti sei persa....- tirai fuori il cellulare e mi sedetti accanto a me per mostrarglielo. Aprii un video fatto l'anno prima mentre ci trovavamo per un anno in Finlandia. Attaccai le cuffiette al telefono e glie ne porsi una che lei infilò all'orecchio destro. Feci partire la riproduzione, ritraeva me e i miei amici finlandesi e non che facevamo partire la musica a tutto volume con la canzone Live While We're Young e attaccavamo tutte le casse della città al massimo volume. Le note si propagavano in ogni direzione. Il mio corrispondente mi aveva preso in braccio per poi buttarmi nel lago ghiacciato nonostante la neve che superava i venti centimetri e la temperatura che era scesa ai -15°. Per tutta la durata del video io e i miei amici scappavamo dagli agenti che cercavano di acciuffarci per sbatterci dentro e alla fine io mi ero consegnata spontaneamente assumendomi tutte le colpe. -Fammi capire ti hanno arrestata?- io annuii e risposi nella mia lingua madre -Si...- allora lei -Ma tuo padre ti ha fatto uscire...- io scossi il capo e dissi sempre in inglese -Troppo semplice... no, mio padre è stato contattato e gli è stato riferito ciò che era successo, ma non mi ha fatto uscire, ho passato la notte al fresco nella cella insieme ad un tossico... mamma che brividi...- rabbrividii al solo pensiero -Non ci credo...- allora io -Credici è la verità... non è tutto rose e fiori come credi... mio padre mi tira fuori dai guai solo quando è strettamente necessario... altrimenti mi fa scontare tutto ciò che faccio...- portai i capelli sulla spalla e dissi -A proposito, chissà che dirà quando vedrà i miei capelli...- sospirai -Non mi preoccupa tanto mio padre quanto mia nonna... la mia famiglia è molto tradizionalista... sai come è...- e lei -E ci credo...- ridemmo insieme. Poi mi voltai verso i ragazzi che avevano ripreso a parlare -Perchè non gli vai a chiedere una foto e un autografo?- chiesi in italiano e lei -Si, vado subito sperando di non sclerargli davanti o svenire...- io risi. Prese un blocchetto e una penna, poi si alzò e lentamente si sporse sul loro tavolo -S...scusate... potreste farmi un autografo?- loro si voltarono e le sorrisero, poi le fecero ognuno un autografo. Io mi avvicinai a mia volta -Ciao..- sorrisi -Ciao..- mi sorrisero a loro volta. Presi il telefono -Scusate ragazzi... noi dobbiamo essere a casa tra...- guardai l'ora -Un quarto d'ora fa!- Ludovica saltò in aria e io scoppiai a ridere -Scusa.. ma dobbiamo sbrigarci...- lei mi guardò -Aspetta aspetta... ci vorrebbero delle lezioni di Galateo non lo so qualcosa del genere... non posso presentarmi così...- io la guardai -Perchè? che hai che non va?- lei aprì le braccia -Tutto...- io sorrisi -Ma che stai dicendo? forza andiamo, dobbiamo andare...- salutammo i ragazzi -Hey ragazze, avete bisogno di un passaggio?- ci chiese Liam, io sorrisi ma prima che potessi rifiutare Ludovica parlò anche per me -SI...- io sorrisi scuotendo il capo -Ma non vorremmo disturbare...- aggiunsi per essere educata, loro si alzarono e ci affiancarono -Ma quale disturbo, non preoccuparti...- io sorrisi -Amanda e lei è Ludovica..- dissi indicando la mia amica che non aveva staccato mai gli occhi da Zayn, io trattenni una risata quando disse in italiano -Mamma che figo da paura...- ci guidarono ad un'auto scura e ci fecero sedere nei posti posteriori. Liam era alla guida mentre Zayn era al suo fianco, Niall era dietro, io ero tra lui e Ludovica che continuava a parlare in italiano -Hey non ti capiscono parla inglese...- lei scosse il capo -Meglio di no, altrimenti mi prendono per una maniaca pervertita....- io scoppiai a ridere, non ero riuscita a trattenermi. Poi mi ricomposi e mi voltai verso Niall sorridendogli e lui disse -Siete italiane?- Ludovica annuì -Io sono nata a Roma...- disse alzando la mano mentre io -Io sono inglese ma mi sono trasferita in Italia cinque anni fa per frequentare il liceo... probabilmente continuerò gli studi qui....- feci spallucce -Dove dobbiamo accompagnarvi signorine?- io guardai fuori dal finestrino e dissi -Puoi lasciarci all'angolo, dietro dovrebbe esserci la nostra auto... credo....- lui mi guardò perplesso, poi raggiunse il punto che gli avevo indicato. In effetti dietro l'angolo c'era una macchina blu decappottabile con i sedili posteriori -Eccola.... grazie del passaggio...- dissi sorridendo -Sicure che non volete essere accompagnate a casa?- io annuii -Si, grazie davvero siete stati davvero gentili a farci questo favore... non so come ringraziarvi...- Ludovica li guardò triste -Beh, adesso ci salutiamo....- io guardai la sua espressione e cedetti -Magari potremmo rivederci, che ne dite?- la mia amica fece un sorriso a 32 denti e loro sorrisero a loro volta -Va bene, magari potreste venire a casa nostra domani, che ne dite? almeno incontrate anche gli altri due...- disse Zayn, io sorrisi -Se non è di disturbo...- allora Niall -Certo che sei fissata con il disturbo.... non disturbate, non ti preoccupare....- io sorrisi -Si, certo, ehm scusa...- li salutammo con la mano e feci per scendere quando Niall mi ritirò nell'auto e mi diede un foglio -C'è scritto il mio numero... almeno ci mettiamo d'accordo per domani...- sorrise e io ricambiai il sorriso -Va bene, grazie, ciao ragazzi, ci vediamo domani allora..- salutai con la mano e misi tutte le buste nell'auto poi saltammo a bordo e accesi il motore posizionando un paio di occhiali da sole sul naso e partendo alla volta di casa mia salutando ancora i ragazzi con la mano. Eravamo appena arrivate a casa mia. Ludovica era rimasta a bocca aperta per tutta quella grandezza -Sei pronta?- le chiesi e lei -Certo..- aprii il cancello e feci il mio ingresso nel giardino, poi arrivammo fino a davanti alle scale. Scendemmo e ci avviammo al portone -Ma non dobbiamo prendere le buste?- io annuii -Le prenderà una domestica non preoccuparti, intanto io devo presentarti la mia famiglia.- aprii il portone e la governante vedendomi sorrise -Signorina bentornata a casa... oh, che maleducata, lei è una vostra amica... ma prego venite dentro...- poi si rivolse ad un'altra domestica -Su vai a prendere le buste delle signorine... forza...- io le sorrisi -Mi sei mancata Rose....- la abbracciai e lei ricambiò il mio abbraccio. Poi mi staccai da lei e dissi a Ludovica -Vieni, andiamo di sopra, ti faccio vedere la tua stanza...- iniziammo a salire le scale finché non raggiungemmo il secondo piano, le mostrai tutte le stanze che incontrammo lungo il cammino. Arrivammo ad una stanza -Questa dovrebbe andare bene..- aprii la porta -Che ne dici? potrebbe andare?- lei si guardò attorno con gli occhi che scintillavano -E me lo chiedi? è fantastica! ed è tutta per me?- io annuii -Certo, la mia stanza è l'ultima a sinistra, per qualsiasi cosa, adesso vorrai rilassarti... il bagno è per di qua..- aprii una porta alla destra della camera dietro la quale era presente un bagno personale -Allora io vado, le valige sono già state portate qui, per qualsiasi cosa chiama le domestiche o me, sai dove trovarmi, adesso vado... ci vediamo dopo..- uscii e raggiunsi la mia camera ed entrai sorridendo. Mi era mancata tanto, mi gettai sul letto e sorrisi -Casa dolce casa...- poi mi alzai e mi feci una doccia per poi vestirmi con un vestitino leggero con sopra un giacchetto a scaldaspalle e delle ballerine. Asciugai per bene i capelli e li ravvivai con la spazzola e le dita. Poi mi diressi fuori dalla porta e raggiunsi lentamente la stanza della mia amica. Bussai, mi rispose -Avanti!- io entrai -E' permesso?- la trovai a sistemare le sue cose nell'armadio -Se vuoi posso chiamarti una domestica...- lei scosse il capo -Non serve.. almeno so dove trovare le cose..- io la guardai -Vogliamo andare a conoscere mio padre?- le chiesi e lei sorrise annuendo -Sono un po' nervosa a dire la verità...- io la presi a braccetto e dissi -Non preoccuparti, sei una mia amica.. andrà bene...- ci dirigemmo verso il suo studio. Una volta arrivate alzai la mano e bussai piano. Ricevuto il permesso di entrare sbirciai all'interno -E' permesso?- lui alzò il capo e in seguito sorrise -Amanda, figlia mia... vieni...entra. - io aprii la porta e lo raggiunsi abbracciandolo -Ciao papà... come stai?- lui annuì -Si va avanti... lei è una tua amica italiana?- io annuii facendo cenno alla ragazza di entrare, lei fece il suo ingresso nella stanza abbozzando un inchino, io sorrisi e mio padre anche -Vieni, piacere, io sono il padre di Amanda...- lei sorrise -Io sono Ludovica, piacere...vi ringrazio per l'ospitalità...- lui sorrise mettendo un braccio attorno alle mie spalle -Non c'è di che; gli amici di mia figlia sono miei amici... dei ragazzi un po' meno...- ridacchiò e io arrossii un pochino -Papà...- ero un po' in imbarazzo, lui mi fece fare una giravolta -Ma sei bellissima cara... mi piacciono i capelli, sono allegri...- io sorrisi -Dici davvero? credi che darà fastidio alla nonna?- lui scosse il capo -No... vedrai... sarà felice di rivederti... è da tanto che non vi incontrate...- io annuii -Va bene, allora vado da lei, ci accompagni?- lui annuì -Certo, vengo vengo...- mi mise un braccio attorno alla vita mentre Ludovica ci camminava affianco un po' a disagio all'idea di incontrare la regina -Hey non preoccuparti, andrà bene...- le dissi con un sorriso. Lei parve rilassarsi un attimo. Arrivammo davanti alla sala del trono che era sorvegliata da due guardie che aprirono la porta nel vederci arrivare. Entrammo al suo interno e raggiungemmo mia nonna, seduta sul trono -Nonna!- dissi correndole incontro, lei si alzò e mi abbracciò forte -Amanda... amore della nonna... è da tantissimo che non ci incontriamo... come ti sei trovata in Italia?- io sorrisi -Benissimo nonna.. è un fantastico paese..- mi guardò -Sei diventata una bellissima donna....- poi notò i capelli -Cambiamento di look?- disse prendendoli tra le dita, io sorrisi facendo spallucce e attendendo il suo giudizio -Interessanti.... mettono allegria...- io sbattei più volte gli occhi -DIci sul serio? ti piacciono? non vuoi farmi tagliare tutti i capelli?- lei rise -Ma no... perché dovrei farlo? sono i tuoi capelli o i miei? se ti piacciono così va bene...- mi fece una carezza sulla guancia -Mi sei mancata...- io la abbracciai ancora -Anche tu nonna... anche tu...- poi mi voltai e tesi la mano verso la mia amica che si avvicinò inchinandosi al suo cospetto -Lei è la mia amica Ludovica.... rimarrà qui con me.... se per voi non è un problema...- lei sorrise -Non c'è problema...- salutai anche mio nonno Filippo e la mia matrigna Camilla. Spiegai poi loro i nostri piani e ne furono tutti entusiasti. Cenammo tutti insieme, poi mi chiusi in camera con la mia amica -Allora? che te ne pare? ti sei un po' tranquillizzata?- lei annuì -Si, decisamente, la tua famiglia è fantastica.... a proposito di famiglia... devo chiamare mia madre...- prese il telefono e compose il numero -Mamma?- la donna prese a fare domande e lei rispose a tutte sorridendo e con gli occhi che scintillavano. Le disse dei ragazzi che avevamo incontrato a pranzo, della mia casa, e della famiglia. Io le sorrisi e dissi -Io vado a letto, sono stanca... ci vediamo domani mattina?- lei annuì e mi salutò con la mano mentre ancora parlava con la mamma. Io raggiunsi la mia camera e mi chiusi dentro cambiandomi e lavando i denti per poi mettermi sotto le coperte e prendendo sonno quasi subito con un sorriso sulle labbra al solo pensare di essere di nuovo a casa mia.

Aly's corner!!

Eccomi sono tornata con il secondo capitolo ;)

Finalmente la nostra protagonista ritorna nella sua casa, la sua amica rimano totalmente sconvolta dalla maestosità del palazzo, dopotutto che altro ci si aspetta dalla principessa d'Inghilterra?!?

Cara Ludovica sarà un'impresa sopravvivere a questa vita (?) o.O non ci fate caso...

comunque... fatemi sapere che ne pensate e se devo continuare a postare capitoli :)

Baci Aly xx

  
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