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Autore: Calien01    26/06/2013    7 recensioni
Mi sono accorta che c era qualcosa che andava oltre il semplice apparire. Io non ero solo la Rin di questo secolo. C era qualcosa più grande di me, di te, di noi.
Dove ti ho già visto? Nei miei sogni? Possibile.
Nei miei disegni? Si, ora ricordo. Tu sei quella persona che mi veniva a far visita da bambina. Quella persona che mi ha salvato dalla morte.
Mi hai protetto fino a questo momento e veglierai su di me per sempre.
Non abbandonarmi ora che ho bisogno di te.
Non scappare via.
Amami quando prendo le decisioni sbagliate, quando non saprò di chi fidarmi.
revisione grammaticale --> 22/09/2012
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Entrammo in una stanza buia, illuminata dalla luce fioca di alcune lanterne.


Sembrava di stare in un santuario antico.

Quel posto mi incuteva timore.

Ma non dovevo avere paura, Sesshomaru era accanto a me, giusto?

Beh, non proprio accanto, ma sotto, di fatto mi stava ancora sorreggendo.

A quel pensiero le guance mi andarono in fiamme.

Sesshomaru mi aveva baciata e ora mi teneva tra le sue braccia.

“Riprenditi Rin!” –mi dissi mentalmente.

Non notavo persone che mi guardavano, piu’ che altro Presenze.

Iniziai ad agitarmi.

Questo tipo di cose mi mettono i brividi.

Tipo quando qualche anno fa in Italia guardavo quel programma sul paranormale che me la faceva fare sotto quando trattava fenomeni poltergeist e presenze varie.

Come si chiamava… ah si! Mistero!

Ma sto di nuovo deconcentrandomi.

Ora che siamo entrati della stanza, le porte si chiusero di scatto e io mi aggrappai ancora piu’ forte a Sesshomaru.

“Rin, non avere paura, sai che con me non ti accadrà mai nulla, quindi non agitarti per nulla.” Mi disse Sesshomaru.

“Io mi fido di te”, risposi, “ma ho i brividi”.

Mi guardo’ con i suoi occhi d’ ambra pura e io ricambiai.

Ambra lucente e Nero. Una strana accoppiata.

Iniziai ad avvertire una strana vibrazione nell’ aria che duro’ diversi secondi.

“Rin.” Sentii.

Eh? Chi mi chiama?

“Vieni Nostra Divina Custode…” stavolta avvertii chiaramente una voce strana provenire dal fondo della stanza.

“Sesshomaru, cosa succede?”. Iniziai a spaventarmi parecchio.

Lo ripeto: ODIO LE SEDUTE SPIRITICHE E ROBA ANNESSA!!

“Devo adagiarti qui, non agitarti per favore”, le sue parole furono una doccia fredda, quando, con il suo bellissimo volto, mi indico’ un altare in pietra scura che dominava la stanza.

“Eppure non mi sembrava di averlo visto prima” pensai sconvolta.

Sesshomaru si avvicino’ e mi depose con estrema cautela, nemmeno fossi un fiore delicato.

Quando toccai la pietra freddo l’ atmosfera nella stanza cambio’.

Non era piu’ paurosa e tetra ma calda, accogliente, sapeva di… casa.

Rimani stralunata per un attimo, poi vidi emergere dall’ ombra delle persone.

La prima che vidi fu Kagome. Indossava un abito da sacerdotessa, rosso e bianco, e teneva in mano dell’ incenso forse, intanto recitava una strana litania.

Ricordai subito che fu lei a curare lo squarcio al fianco.

Emersero poi i miei genitori, sotto forma di demone. Mamma e papà si tenevano per mano, e devo dire che vederli sotto forma di demone era bellissimo. La loro pelliccia era color della notte, i loro occhi erano cosi’ magnetici…

Emerse, dopo di loro, Taisho che si posiziono’ subito vicino Kagome, prendendola per mano. Notai subito lo sguardo pieno d’ amore che le lancio’ e sentii un moto di tenerezza pervadermi.

Emersero poi una giovane donna con un demone gatto versione “mignon” sulla spalla e una specie di monaco con un lungo bastone.

Erano due figure particolari: lei aveva una lunga chioma castana legata in una coda, era vestita da guerriera, mentre lui aveva una tunica che non avevo mai visto prima di allora.

Sembrava essere antica. Intanto in mano reggeva uno strano rosario dalle grosse perle color del mare. Si posizionarono accanto a Taisho e Kagome, prendendoli
per mano.

Poi tocco’ ad un ragazzo dagli occhi azzurro cielo, che aspetto’ l’ entrata di una ragazza dagli splendidi capelli rossi, legati in due codini ai lati della testa.

Emerse infine una splendida donna vestita di nero insieme ad un uomo.

Furono questi ultimi a catturare la mia attenzione.

Nel loro sguardo si leggeva amore.


Puro amore.


E guardavano me, seduta sull’ altare in pietra, leggermente frastornata dagli avvenimenti accaduti in questo periodo di tempo relativamente breve.

Si posizionarono tutti intorno a me, intonando una strana litania:

 
 
I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone
 
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that
time cannot erase
 
When you cried I'd wipe away
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
 
You used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life
you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
 
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that
time cannot erase
 
When you cried I'd wipe away
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
 
I've tried so hard to tell myself
that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
 
When you cried I'd wipe away
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
 
Appena finita la litania, una strana luce mi avvolse.

Tutti tenevano gli occhi chiusi e la testa abbassata, ed io sentii chiaramente una mano che si poso’ sulla mia guancia.

“Benvenuta Custode.”Una voce riecheggiò nella mia testa.

“Ch-chi sei?” risposi spaventata.

“Non avere paura Custode. Io sono lo spirito della Custode che fui l’ ultima volta che la sfera comparve.”

“C-cosa? Quale sfera?”

“Vedi cara, il tuo è un pesante fardello. Sei la Prescelta. Devi custodire un monile assai piu’ potente e prezioso della sfera dei Quattro Spiriti. La sfera che tu custodivi all’ interno del corpo è analoga a quella che custodiva Kagome nel suo. Solo che adesso, mentre la sfera che custodiva la sacerdotessa qui presente è stata annullata nella lotta contro Naraku, la tua non dovrà mai subire questo destino funesto: significherebbe la morte per te e tutta l’ umanità.”

“COSA? Perché?” risposi agitandomi. L’ ansia inizio’ a pervadermi.

“La sfera che tu custodisci, volgarmente chiamata –Sfera della Vita- non è nient’altro che il Gioiello di Callisto. Callisto era una giovane donna dell’ Epoca Sengoku che si innamoro’ di un demone cane. Ma il destino a volte puo’ essere maligno. Il fato volle che questo demone cane fosse l’ ultimo di una lunga discendenza di demoni guaritori, unici nel suo genere. Quando questo demone di nome Akihito vide Callisto se ne innamoro’ perdutamente e decise di sposarla. Ma nemmeno Callisto era una persona qualsiasi, certo, era cresciuta in un villaggio orfana di entrambi i genitori, ma era all’ oscuro del fatto che lei era l’ ultima della sua specie: una Ninfa dell’ acqua. Quando Akihito la chiese in sposa, il capovillaggio nego’ quest’ unione, gettando su di lui una terribile maledizione. Callisto non doveva avere mariti o amanti, doveva rimanere pura per garantire prosperità al villaggio, a discapito del fatto che non sapesse da dove provenisse. Akihito non si scoraggio’, e spiegata la sua situazione e il suo amore al re Inuken, tra l’ altro suo grande amico, deciso di inventarsi un modo per liberare la giovane donna dalle grinfie di quel villaggio sfruttatore. Calo’ la sera, i demoni attaccarono, ebbero la meglio sul villaggio, procurando un numero contenuto di vittime e liberarono Callisto dalla sua prigione-non prigione. Non risparmiarono pero’ il capovillaggio, che dovette pagare con la vita, l’ affronto al forte demone. Callisto e Akihito si innamorarono e sposarono e nel giro di un anno ebbero due cuccioli gemelli, Koichi e Matsuyo…”

“E la malediozione del capovillaggio?” la interruppi. Quella storia mi stava prendendo troppo.

“Bambina, abbi un po’ di pazienza, ci sto arrivando.”  Rispose la voce.

“Il capovillaggio ebbe la sua vendetta da morto. La maledizione che lancio’ su Akihito coinvolse anche i suoi gemelli, facendo ammalare i tre di un male tremendo. A nulla valsero le preghiere di Callisto, che piano piano vedere marito e figli avvicinarsi sempre di piu’ alla morte. Cosi’ decise di recarsi da Inuken a chiedere aiuto, dato che aveva già aiutato Akihito in passato. Ma Ahimè, nemmeno il grande Generale Cane sapeva cosa fare. Callisto era disposta a tutto per salvare la sua famiglia e cosi’ decise di tentare il tutto per tutto. Era stata messa al corrente della sua vera natura dal suo amato e ricercando di qua e di là storie sulla sua gente, venne a conoscenza di un particolare potere che le Ninfe possedevano. Serviva solo un monile per incanalare il suo potere, e cosa meglio di una grossa perla verde acqua regalatale dal suo amato? La giovane Ninfa vi riverso’ tutta la sua energia e corse dalla famiglia per salvarla, ma come dicevo prima, piccola, il destino gioca brutti scherzi. La sua famiglia era morta da un ora quando lei ritorno’ a casa. La cosa la devasto’ nel profondo. Il suo amato e i suoi piccoli erano morti, e lei non aveva motivo di stare piu’ al mondo, cosi’ corse alla rupe piu alta che conoscesse e si butto’ di sotto, non prima di aver messo la sfera al sicuro. Da secoli non si sapeva che fine avesse fatto quella sfera, fino alla tua venuta giovane Rin.” Continuo’.

“Ma che ruolo ho io in tutto questo?” risposi.

“Tu bambina, sei quella che ha fatto ricomparire il Gioiello di Callisto. Hai idea dell’ enorme potere che contiene quel monile? Se cadesse in mani sbagliate, sarebbe la fine per tutti.” Affermo’.

“Ora piccola, ascoltami, hai un compito da svolgere, volente o nolente: sconfiggere chi possiede il tatuaggio del ragno, il cui nome ora non ti è dato sapere, scoprire le tue origini, sviluppare i tuoi poteri e proteggere l’ umanità. Non hai possibilità di scelta purtroppo, ma non temere, affianco hai chi ti proteggerà a costo della propria vita. Ricorda: sconfiggi chi possiede il tatuaggio del ragno piccola Rin…” 

“Posso almeno sapere chi sei? Ti prego!” la implorai.

“Io sono il tuo spirito guida, bambina, ti proteggero’ per quanto mi sarà possibile farlo, ma dovrai essere tu a fare il grosso del lavoro. Ora stai tranquilla, ti faro’ un regalo che ti aiuterà a svolgere il tuo compito. Rin, noi tutti dipendiamo da te.”

Detto questo, sentii sulla fronte, un piccolo bacio, poi tutto divenne bianco e io persi i sensi.
 


Angolino dell’ autrice:
hei bella gente!!
Che ve ne pare? Spero vi piaccia questo capitolo di 8 pagine :D
Recensite in tanti! E se qualcuno ha domande o semplicemente vuole parlare, nella biografia ho messo il link nel mio contatto ASK! Copiatelo e incollatelo nella barra!
Un mega beso a todos!
Maria.
 
Ps. La canzone è “My immortal” degli Evanescence.
Pps. Vale sempre il gioco “Scrivimi la tua parte preferita”!
<3
 
 
 
   
 
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