Capitolo 1: il nostro amore durerà per l'eternità
Vale
La mattina dopo mi svegliai in ritardo maledicendo ogni cosa a cui andavo contro.
Oggi avevo inglese, etica (finalmente), musica, matematica, educazione motoria, fisica e biologia.
Inglese passò molto lentamente e finalmente arrivò etica, quanto mi mancava Yaga, non vedevo l'ora di vederlo con giacca e cravatta!^^
Entrò una professoressa e disse:-Oggi il prof. Yagari non può venire, si è ammalato e ha lasciato la classe a me, mi presento, sono Marika, normalmente insegno biologia, quindi, pensavo di farvi fare un lavoro a coppie miste in base ai voti, visto che questa è l'ora di etica, dovete trovare un argomento e portarmelo per settimana prossima.
Allora le coppie sono:
Alexia e Yori..........................................................................Zero e Vale
- Come???? Io e te...insieme?? A fare...una...ricerca?-
-P-penso proprio di si, non sono sordo-
Mi vennero i brividi lungo la schiena ma ero parecchio entusiasta di un lavoro insieme. Chissà cosa poteva accadere...
Alexia
Tornammo in camera e Vale mi disse:- Senti, puoi pensarci tu a fare la ronda? Io e Zero dobbiamo fare un lavoretto per la prof Marika-
- Va bene, non sarà così difficile fare la ronda da sola- dissi con un sorrisetto nascosto.
Arrivata l'ora prestabilita, indossai la fascia da disciplinare; finita la lezione più tranquilla del solito, di routine, ecco Kaname con un sorrisetto strano, per me trama qualcosa.
- Ciao Alexia, come stai?-
-Per ora bene-
- Stai mentendo-
-Perchè dovrei mentirti?-
Mi venne un mancamento e Kaname mi prese al volo. Come lo avrà capito? Sentivo una stretta salda ma dolce.
- Stai mentendo-
-Perchè dovrei mentirti?-
Mi venne un mancamento e Kaname mi prese al volo. Come lo avrà capito? Sentivo una stretta salda ma dolce.
Dopo un po' di tempo, mi svegliai e lo vidi con le gambe accavallate intento a guardarmi mentre dormivo.
- Stai meglio adesso?-
- Si, e comunque, grazie per avermi presa... ma come lo hai capito?-
-Molto semplice, eri pallida e tremavi. Io ora ho una riunione, ora siamo a casa di Ichijo, tu non ti muovere da qui per nessuna ragione.
Il direttore Cross sa tutto, non ti devi preoccupare-
-Bene, allora buona riunione-
Mi sorrise e uscì da questa misteriosa stanza senza finestre.
Mi sorrise e uscì da questa misteriosa stanza senza finestre.
Non volevo ascoltare quello che mi diceva quindi uscii dalla stanza.
Nel frattempo...
Vale
- NO! Non osare nominarlo quel baka di narcisista per di più nobile!-
- Eddai, ad essere sincero, stanno bene insieme no?-
-Ma sei sotto effetto "canna" o cosa?-
- Sono sotto il tuo effetto...-
Mi disse con un tono seducente.
Mi disse con un tono seducente.
Avevo voglia di tirargli un pugno, ma era l'ultimo venerdì che passavo con lui, dopo sarei andata con Alexia e Yaga a perfezionare gli allenamenti per diventare Hunter, da quel mercoledì, Zero e i suoi meravigliosi occhi sarebbero rimasti solo ricordo.
- Mi mancherai davvero tanto, non so come potrei dimenticarmi di te, a volte stressante e a volte...-
- Sexy?-- Non ci provareeeeeeee!-
Gli urlai a tutta voce rossa come un peperone e gli tirai uno sberlone (vale: ma cosa mi fai fare? alexia: VENDETTA!!!)
Gli urlai a tutta voce rossa come un peperone e gli tirai uno sberlone (vale: ma cosa mi fai fare? alexia: VENDETTA!!!)
Ma lui mi mise contro il muro e sorrideva leggermente:- Non puoi mentire, spara tutto: per te chi sono?-
Non risposi a quella domanda e lui aumentò la stretta e si avvicinò vertiginosamente a me e mi morse:- Zero, non ti fermare-
lo avevo capito fin dall'inizio che era un vampiro, ma il vampiro che mi è sempre piaciuto da quel "mocciosetta".
lo avevo capito fin dall'inizio che era un vampiro, ma il vampiro che mi è sempre piaciuto da quel "mocciosetta".
Torniamo alla nostra Alexia curiosona...
Aprii la porta e procedetti in un corridoio fino a ritrovarmi in una sala enorme, lì c'era Kaname che parlava con degli attori famosi e registi: anche loro sono dei vampiri... Kaname si voltò e mi abbassai in un attimo, mi avrà vista?
A gattoni torno in quella stanza e mi siedo per terra appoggiandomi alla porta e (così a casaccio) eccolo: - Alexia, mi lasci entrare?-
- Si certo-
aprì la porta e la chiuse lentamente:- Mi sembrava di averti detto di rimanere in questa stanza fino al mio ritorno, hai rischiato molto, avrebbero potuto farti chissà cosa e io non me lo sarei mai perdonato.-
aprì la porta e la chiuse lentamente:- Mi sembrava di averti detto di rimanere in questa stanza fino al mio ritorno, hai rischiato molto, avrebbero potuto farti chissà cosa e io non me lo sarei mai perdonato.-
(Allora lui... tiene davvero così tanto a me, avrebbe potuto lasciarmi svenire a terra, invece mi ha presa e porata qui. Vale: ma no,non lo avrei mai pensato!)
- Volevo capire bene dov'ero-
- Eh,no, così non basta-
Disse mentre mi abbracciava. Mi sollevò senza problemi e mi mise sul divano dove prima avevo dormito. Si sedette accanto a me e si avvicinò, mise la testa sul seno e mi disse:- Finchè non ti ho perdonato, resta così, sono stanco.-
Disse mentre mi abbracciava. Mi sollevò senza problemi e mi mise sul divano dove prima avevo dormito. Si sedette accanto a me e si avvicinò, mise la testa sul seno e mi disse:- Finchè non ti ho perdonato, resta così, sono stanco.-
- Non preoccuparti, sono a tua disposizione.-
Si addormentò in fretta allora misi la mia mano tra i suoi capelli castani. Sono così morbidi, mi dispiace che non potrò più vedere quegli occhi color cioccolato che mi hanno conquistata.
Si addormentò in fretta allora misi la mia mano tra i suoi capelli castani. Sono così morbidi, mi dispiace che non potrò più vedere quegli occhi color cioccolato che mi hanno conquistata.
Dalla tristezza mi misi a piangere e si svegliò:-Alexia, che succede?-
-Niente, mi è entrata un po' di polvere nell'occhio-
-Qui siamo lontani da occhi indiscreti, ti puoi anche sfogare-
Mi alzai e lo strinsi forte e lui contraccambiò lasciandosi bagnare la giacca dalle lacrime che volevo trattenere.
-Ora me lo spieghi?-
- Stavo pensando che ormai la scuola è finita, non ti potrò mai più vedere- dissi appoggiandomi a lui mentre mi guardava negli occhi cercando di tranquilizzarmi-
- Ho io un modo per non dimenticarti di me-
Mi alzò il viso per poi baciarmi in un modo passionale, come se mi desiderasse più delle altre volte; una lacrima bagna il mio viso, una lacrima di gioia.
- Stavo pensando che ormai la scuola è finita, non ti potrò mai più vedere- dissi appoggiandomi a lui mentre mi guardava negli occhi cercando di tranquilizzarmi-
- Ho io un modo per non dimenticarti di me-
Mi alzò il viso per poi baciarmi in un modo passionale, come se mi desiderasse più delle altre volte; una lacrima bagna il mio viso, una lacrima di gioia.
Il bacio si approfondisce e poi ci stacchiamo per bisogno di ossigeno. Uffaaaaa!
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Io e Zero eravamo contro il muro: lui mi tiene imprigionata tra le sue braccia mentre mi bacia quasi con foga dopo quel delicato morso. Avrei voluto che quel momento durasse un'eternità; lo amo così tanto...
L'odioso mercoledì...
Alexia
Era arrivato l'ultimo giorno di scuola e io ero pronta con un regalo per Kaname: un flauto intagliato e costruito da me, con un'incisione particolare:
"Uno ad uno, i petali della rosa bianca appassiscono, ma il nostro amore durerà per l'eternità."
"Uno ad uno, i petali della rosa bianca appassiscono, ma il nostro amore durerà per l'eternità."
Glielo consegnai, ed era felice ma nascondeva tristezza, d'altronde come me.
Io e Kaname come Vale e Zero, ci abbracciamo e ci scambiamo un bacio per l'ultima volta.
ANGOLO AUTRICI:
Ciao a tutti!^^
Dopo tanto tempo sono ritornata alla carica! Un ringraziamento speciale a chi la metterà tra le preferite e a chi lo ha già fatto.
Al prossimo capitolo. Ciao!^^
Alexia e Vale