Anime & Manga > Keroro Gunso
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Autore: DeltAmb3r    27/06/2013    3 recensioni
Durante una visita da parte di Pururu, Garuru, viene rapito da una misteriosa e perfida ragazza che vuole costringerlo a diventare sovrano del suo pianeta.
Riuscirà Pururu, anche con l'aiuto di una nuova arrivata e dei suoi amici, assieme alla famiglia Hinata, a impedirlo?
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Ok, questa è la mia prima fanfiction, che dedico alla Love story tra Pururu e Garuru...
Vi prego, se leggete, non buttate pomodori (Mi è sembrato carino dare speranza a questa coppia, no? Ma non mancheranno altre stupende coppie)
[sospeso provvisoriamente]
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Garuru, Nuovo Personaggio, Pururu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Una giornata di fulmini e temporali attendeva tutta la città di Tokyo, e naturalmente la famiglia Hinata e tutti i suoi ospiti avrebbero avuto guai seri, ovviamente per colpa di una presenza inaspettata che mirava solo a non essere ritrovata, né lei, né chi tiene in prigionia. Tutto cominciò con una sonora discussione tra i fratelli Hinata.
-No, no e poi no!- protestò Natsumi, seduta sopra il letto, nella stanza del fratello -Già ci basta il brutto ranocchio e il suo plotone, ma tutti questi alieni in casa mia non li voglio!È inaudito!E se qualcuno li vedesse?Poi come lo spiegheresti la presenza di questi extraterrestri da strapazzo?-
-Ma sorellona, sarà solo finché non andremo a scuola!- obbiettò Fuyuki.
-Comunque no!Non li voglio in casa mia!-
Fu una discussione accesa, intanto, Kururu, Tororo e Miruru, guardavano la scena dal monitor, mentre studiavano una curiosissima creaturina nera, che aveva catturato il sergente maggiore.
-Ma che cavolo sarà mai?Non mi sembra un organismo vivente, eppure lo è.- disse Miruru, osservando lo strano essere, chiuso in un barattolo, mentre cercava di abbattere il vetro.
-Mi sono accorto ieri di questa presenza indesiderata, strisciava vicino al monitor del computer. E come se cercasse qualcosa.- rispose Kururu, dopo aver fatto un’altra di quelle odiose risatine.
-Mah, e se lo liberassimo?- domandò il girino arancione, prendendo il barattolo. Kururu lo fermò immediatamente.
-Non penso sia una buona idea. Mentre cercavo di prenderlo, quell’affare ha cercato di aggredirmi, come se volesse entrare nel mio corpo. Credo sia meglio lasciarlo lì dov’è. Miruru, potresti andare a parlare di questo fatto con Kiruru e con quell’odiosa mocciosetta?- disse, cambiando leggermente espressione. Miruru annuì, e uscì dalla stanza. Intanto Ailè era in salotto, a guardare Doruru, e Shivava, mentre facevano i fatti loro, mentre rifletteva sul sogno di quella notte. La ragazza, quella strana ombra, la distruzione del suo pianeta, era forse troppo chiedere un po’ di pace, di tanto in tanto?
-Miaoooo…- la ragazza udì, una piccola voce che proveniva dalla finestra, la gattina bianca di Giroro cercava di ripararsi dalla pioggia.
-Miaooo…-
Ailè si alzò dal divano, per poi aprire il balcone e farla entrare, la prese in braccio, e le asciugò il pelo con un asciugamano. Keroro si voltò verso di lei.
-Lady Ailè, dovrei dirti che la reale madre odia gli animali, e che non li vuole in casa, signorsì.-
-Però adesso la reale madre non è qui. Come potrebbe accorgersi di questa innocua gattina?- rispose, asciugandola.
-Miao…-
-Prego. Non c’è di ché.-
-Miao?- domandò la gattina, guardando la nuova arrivata in modo strano.
-Ma certo che capisco quello che dici. Imparare la lingua degli animali è facile, basta solo un po’ di forza di volontà.-
La gatta si accucciò sopra le sue gambe, facendo dolcemente le fusa -Miao, miao…-
-Prego.-
Dororo la fissava, mentre parlava  con la piccola gattina, e si stupì di come sapeva parlare bene il linguaggio degli animali, ma allo stesso tempo, il ninja capiva che si sentiva sola.
-Capisco perfettamente cosa provi Ailè.- comparve davanti Dororo.
-Salve soldato scelto, no stavo solo pensando a una cosa…- si giustificò la ragazza.
-Chiamami pure Dororo, il tuo problema è che ti emargini troppo dal mondo esterno, e così ti chiudi in te stessa, per poi non voler accettare la realtà che ti circonda. Anche a me succedeva da girino.-
Ailè sorrise -Non vorrei attivare il tuo interruttore trauma, però... ti ricordi quando Keroro inciampò dalle scale, e divenne lo zimbello di tutti?Se non ricordo male, poco prima di cadere, ti aveva fatto uno scherzetto di cattivo gusto. Qualcosa simile ad una cordicella comparve all’improvviso sulla sua strada, e gli fece lo sgambetto.-
-Non dirmi che eri stata tu!- anche Dororo rise. Ailè e il ranocchio azzurro, ad un certo punto cominciarono  fissare Keroro, ridendo.
-Sarà il nostro segreto, ok?-
-Certo che si, non vorrei che ti incolpassero dell’accaduto. Lo hai fatto solo per farmi sentire meglio, no?- domandò amichevolmente il ninja. Lei annuì, ridendo.
-Dororo?Mi daresti una mano, per favore?- la voce di Milulu, che proveniva dalla cucina lo chiamò.
-Arrivo subito.- rispose lui.
 -Almeno c’è qualcuno qui che ti apprezza.-
Dororo arrossì -Eh già, ma per quanto riguarda oggi, ti do solo un consiglio devi soltanto capire nel mondo chi sei.- disse infine, per poi ritrovarsi in cucina.
-Capire chi sono?Ha ragione, ma…chi sono io veramente…?- si chiese nella testa, fissando il suo amico Kiruru, giocare con i modellini di gundam con il sergente, e vedere come si divertivano -Se solo ci fossi riuscita, forse non avrei messo Kiruru nei guai quel giorno…-
Apparve la ragazza fantasma proprio dietro di lei, Doruru e Meru caddero a terra dal terrore, mentre Shivava, Dark Keroro, e Maru ridevano a crepapelle, ma Ailè se ne accorse, e si voltò verso di lei.
-Ciao, tu devi essere il fantasma che abita qui in casa Hinata, piacere di conoscerti.-
-…- lei non rispose.
-Qualcosa non va?-
-Non mi aspettavo questa reazione.-
-In che senso?-
-Io sono un fantasma, non hai paura di me?-
-Non è la prima volta che vedo un fantasma sai?Sul mio pianeta ho avuto troppo spesso incontri ravvicinati con i fantasmi, sia buoni, che cattivi.-
-Ah, davvero?-
-Dalla tua faccia, sembra che tu ci sia rimasta un po’ male, vuoi che ti riporti in vita?-
Il fantasma sobbalzò -Perché, tu sei in grado di farlo?-
-Si, e no, poi lo spiegherò più tardi, ma da allora, bocca chiusa per favore, ok?-
-Ok, e grazie. Mi fa piacere averti conosciuto. Ciao.- e sparì.
-Che fantasma simpatico.-
-Ailè?- la ragazza si spaventò, nel ritrovarsi davanti Miruru. Intanto il fantasma se la rideva da dietro il muro.
-Si cosa c’è?-
-Senti, Kururu mi ha chiesto di parlarti…su un fatto strano.-
-Sarebbe?-
-Ieri sera, trovò una strana creatura nera, che lo aggredì.-
-Strana creatura nera?- Ailè sbiancò -Per caso somiglia molto a un serpente, lungo 15 centimetri e largo 2?-
-Beh, si, ma…-
La loro discussione venne interrotta da un rumoroso tuono, poi si senti un rumore sordo, come se qualcuno avesse usato un coltello per tagliare delle funi. Le luci si spensero in tutta la casa.
-Kero kero, ma che diamine stà succedendo?-
-Se non mi sbaglio, si tratta di un black out a porte chiuse.- rispose Angol Mois, notando che nel laboratorio, qualcosa non andava, così entrò nel passaggio segreto per andarci.
-Mah, è solo saltata la corrente, non mi sembra nulla di ché, signorsì.- disse il sergente, anche per tranquillizzare sé stesso -Non c’è nulla di cui preoccuparsi,signorsì.-
-Kiru… non mi è mai piaciuto il buio…-
-Vado a vedere quale sia il problema.- Natsumi prese l’impermeabile, e uscì di casa per controllare il generatore, in quel momento, entrò di corsa, un Giroro bagnato fradicio.
 
 
Intanto, nel laboratorio di Kururu…
-Kururu?Tororo?Sono Angol Mois, posso entrare?- dopo un bel po’ di strada, la bionda riuscì a entrare nel laboratorio -Scusatemi, potrei sapere che stà succedendo alle luci?-.
Nel laboratorio vi erano i due al computer, mentre lo sguardo di Angol Mois, si posò sul barattolo, e sulla creaturina imprigionata all’interno. I due non se ne accorsero, ma intanto lei divenne cupa, con sguardo spento, e con tutto fare, prese velocemente il barattolo.
-NO!FERMATI!- urlò Kururu, e scese dalla sedia, per cercare di fermarla, ma invano. La ragazza non sembrava nemmeno lei. Lo aveva già aperto del tutto, tanto che l’essere uscì del tutto, e aggredì i due ranocchi.
Angol Mois, dopo essersi ripresa da quella specie di trance, cercò di aiutarli, ma l’essere se ne accorse, e le saltò addosso.
-AIUTOOOOO!!!!!!!!!-
Torniamo nel salotto di casa Hinata.
-Tutto questo trambusto solo per un black out?Ma insomma, siamo dei soldati, non dei fifoni!- li rimproverò il caporale. Pururu annuì, confermando quello che aveva detto il ranocchio rosso.
-Giroro ha ragione. Dovreste stare calmi durante un temporale, così affronterete in modo ragionevole anche le vostre paure.- disse Milulu, con una delle sue perle di saggezza.
-Dacci un taglio, Milulu!- esclamò il sergente -tu sei quella che la fa sempre facile eh?Quella che non sbaglia mai!Sei una vera e propria spina nel fianco, signorsì!-
Dororo si parò davanti a Keroro -Non osare offendere la mia ragazza, ok?!?-
I due cominciarono a litigare furiosamente, mentre Milulu cercava di fermarli, e Ailè osservava la scena, seguita da Miruru. Natsumi entrò di corsa, con una faccia seriamente preoccupata.
-È successa una cosa terribile…!- urlò, appena entrata in casa.
-Cos’è successo Natsumi?- chiese Giroro, notando il cambiamento della terrestre.
-I cavi del generatore…-
-E allora?- Giroro era sempre più curioso.
-Qualcuno li ha tagliati!- alla sua risposta, tutti la guardarono preoccupati.
-Ho anche trovato questo tra i cavi. O almeno quello che ne rimane.- e mostrò un pugnale nero, ornato di rubini color lava. Ailè sbiancò completamente, Kiruru invece cominciò a tremare (di certo non poteva sbiancarsi perché è gia bianco di natura).
-Oh, no…-
Tutti si voltarono verso la ragazza dai capelli color cobalto e il piccolo demone Keroniano.
-Oh no, che cosa?- domandò Natsumi, mentre anche lei sbiancava.
-È qui…Lei è qui…- dissero entrambi all’unisono.
-Lei chi?-
Non fecero in tempo a rispondere che subito si sentì urlare verso la botola.
-Ma questa è Angol Mois!-
-Forza!Andiamo a vedere cos’è successo!- ordinò Doruru, e subito tutti si ritrovarono  nel laboratorio di Kururu tramite il passaggio segreto. Anche se ci volle un po’ per arrivarci, visto che il laboratorio di Kururu era nei sotterranei più remoti. Angol Mois era in piedi con lo sguardo verso il monitor. Teneva in mano un barattolo, con dentro dei piccoli residui di colore nero appiccicati. Kururu e Tororo, invece, erano scomparsi, non c’erano più. Miruru sbiancò, e si ricordò delle parole del sergente maggiore.
Non penso sia una buona idea. Mentre cercavo di prenderlo, quell’affare ha cercato di aggredirmi, come se volesse entrare nel mio corpo. Credo sia meglio lasciarlo lì dov’è.”
-Allora Angol Mois!Qual è il problema?Perchè hai urlato?-
La ragazza si limitò a rispondere così -Per nulla. Ora vorrei rimanere da sola prego, andate via.-
-Vuol dire che hai urlato solo per attirare l’attenzione?!?- ora Giroro era infuriato, oltre che tremante. Tutti chiedevano spiegazioni plausibili, Zoruru, invece, si accorse che mancavano i due addetti al computer.
-Dove sono finiti il sergente maggiore Kururu e la recluta Tororo?-
-Sono andati a controllare il generatore di riserva…Dovrebbero tornare a momenti…- la ragazza si rivolgeva a scatti. Non l’aveva mai fatto prima.
-Lady Angol Mois, sei sicura di star bene?- chiese il sergente, avvicinandosi alla ragazza.
-Benissimo…Anzi, mi sento più che bene…- rispose, voltandosi verso i presenti. Tutti si turbarono, nel vederla indossare degli occhialini a specchio, il vestitino che indossava, era strappato in più punti, portava un gioiello al collo, ma cambiava spesso il colore.
-A-Angol Mois?Ma sei veramente tu, signorsì?-
-Perché tremi, ser Keroro?Qualcosa non va?Sembri spaventato.- disse , con una dolcezza che Tamama non sopportava, Ailè non era molto convinta, ma decise di stare al gioco.
-Grrrrrr…- il soldato semplice accumulò abbastanza gelosia -TI SEI MESSA IN GHINGERI PER FAR COLPO SUL SERGENTE, VERO?!?!ORA TI FACCIO VEDERE IO!!!! ATTACCO TAMAMA!-
Il piccolo girino lanciò uno dei suoi impatti, creando una luce accecante, ma non l’effetto desiderato. Angol Mois, senza trasformarsi in forma aliena, respinse con un pugno, il super impatto, che andò a colpire dalla parte opposta. Tamama rimase vittima dal suo stesso attacco (Taruru:E ti pareva! Tamama:No comment…-.-“). Angol Mois rise dal patetico tentativo del girino nero di colpirla. Tutti ne rimasero avviliti.
-Angol Mois, perché lo hai fatto, signorsì?-
-Perché lei non è la vera Angol Mois!- rispose Ailè, prendendo in mano, il ciondolo di una collana. Automaticamente, questo si trasformò in una lancia. Anche il vestito cambiò, ora era una tuta da combattimento, immaginatevi una tuta di colore  blu, con dei lineamenti gialli, qualche graffio qua e la, una cintura di stoffa gialla, che partiva dalla spalla, fino a legare l’intero busto. Guanti scuri alle mani, che mantenevano la grande lancia, questa raffigurava una sfera, con dentro una stella divisa in tre parti, da tre colori differenti: la parte di sinistra, era di colore rosa, quella di destra, era di colore rosso, e il centro, era di colore blu. Portava un pantalone stretto, con piccoli segni di strappo, e degli stivaletti di pelle gialli, dove i lacci, erano legati fino alla caviglia.
-Vedo che sei in modalità “guardiana”, complimenti, ma questa non è la tua reale forma, dico bene?Quella con cui dovresti proteggere l’universo intero?Ahahah!Patetico!Forse una volta ci sarai riuscita, ma per malasorte non ti ricordavi nulla di ciò che accadde, però qualcuno qui lo sa, vero…Kiruru?- disse sarcastica Angol Mois, togliendosi gli occhiali, e mostrando degli orribili occhi rossastri. Lei, a quelle parole strinse con i pugni la lancia. Tutti ci rimasero di sasso, tranne Kiruru e Ailè, che abbassarono la testa.
-Mashy…- sussurrò il sergente rivolto al piccolo demone -Cosa significa?-
Kiruru corse verso la sua amica, che fluttuava da qualche centimetro da terra.
-Senti! specie di leccapiedi inviato da Xana, piantala di importunarla, ok?!?!Lei non si ricorda niente, perché non era assolutamente lei, era un altro essere che la controllava, tutto qui!Non è stata colpa sua!È stata tutta colpa di Ailira!-
-Si, certo, come no!La verità è solo questa: Ailè ha raso al suolo un’intera città, punto e basta!- questa volta, la voce di Angol Mois, divenne più roca. A quella risposta, la ragazza cedette, e scoppiò in lacrime. Il bastone le cadde dalle mani, mentre la bionda le sferrò una serie di calci e pugni potentissimi, Ailè avrebbe voluto fermare il suo dolore, ma si sentiva male oltre che depressa. Alcuni tra i presenti, rimasero più avviliti di altri, ma decisero comunque di fare qualcosa. Giroro e Doruru passarono alle armi, mentre Angol Mois, o chi diamine fosse, prese il telefono cellulare, che si tramutò in una versione oscura temuta lancia dell’energia, appartenente alla famiglia Angol da generazioni. Anche gli abiti che indossava erano differenti, il mantello da blu, passò al nero, ed era strappato in più punti, il simbolo si Xana, comparve  sia sulla fronte, che al centro dell’abito. I due ranocchi spararono proiettili a mille, ma lei, li schivava con tenacia e con una velocità inaudita. Tamama (che intanto si era ripreso) e Taruru sferrarono i loro attacchi più potenti, ma invano. Zoruru, Dororo e Milulu, sferrarono le loro spade, ma senza successo. Si avvicinò ad una Ailè sofferente, che non aveva più voglia di combattere. Mentre Meru, Natsumi, Kiruru e Pururu aiutavano ad alzarla, vennero travolti da ombre scure spuntate dal nulla. Era pronta per sferrarle il colpo di grazia, ma qualcosa la bloccò. Una ranocchia gialla cadde dal soffitto, e stava quasi per colpire la presunta nemica, ma lei se ne accorse, e lo colpì dritto in faccia con un pugno. Kururu si ritrovò a terra, ricoperto da gelatina nera (bleah!), con gli occhiali rotti, e un bel cerotto a “X” sopra la testa.
-Tzè, pa-te-ti-co!Mai visto nulla di così patetico in vita mia!Eppure non ci go messo molto per sconfiggerli, e appenderli al soffitto, mah!-
Giroro guardò avvilito il soffitto, c’era Tororo svenuto, e appeso a testa in giù, legato da un’ ammasso di roba nera, che gli copriva gran parte del corpo, e della faccia. Accanto, vi era uno stesso bozzolo nero, però vuoto. Evidentemente Kururu era riuscito a liberarsi dalla presa.
-Ormai il veleno stordente avrà fatto effetto. Rimarranno così per un po’!Il tempo che la mia padrona utilizzerà per conquistare Pekopon!Mi dispiace, hai perso!-
La bionda, dopo essersi divertita, stava per colpirla in pieno, quando qualcuno si parò davanti a lei. Kiruru e Kururu, la fermarono. La ragazza si sorprese, nel vedere che quel ranocchio era ancora in piedi, dopo tutto il veleno che aveva assorbito.
-S-smettila A-Angol Mois…ba-basta…-
La ragazza si mise a ridere, trucidandolo con i suoi occhi rossastri -Credi davvero di riuscire a liberare la tua amica dal mio controllo mentale?Stai scherzando con il fuoco!Attento, rischi di bruciarti!La mia padrona mi aveva ordinato di uccidere solo quella sciocca Keroniana…- indicò Pururu -e la sciocca ragazzina blu, ma se faccio fuori qualcun’ altro, non porà che ringraziarmi del favore! -
-Angol Mois, lo so che mi senti. Torna in te, ti prego…-  balbettò il ranocchio malridotto, afferrandole il piede.
-Lasciami subito!- urlò lei, puntando la lancia verso di lui, mentre dimenava il piede.
Keroro e tutti gli altri, aiutarono Ailè ad alzarsi, e veloci come non mai, si avviarono verso Kururu per aiutarlo, ma vennero imprigionati in una gabbia formata da ombre.
-Angol Mois!Smettila signorsì!- lei ignorò le parole del sergente, e si girò verso l’alieno giallo. Stava quasi per colpire in pieno il Keroniano, quando...
-ANGOL MOIS! TI PREGO, TORNA IN TE!- urlò, mettendosi le mani in testa, preparato per la botta, ma ciò non avvenne. Angol Mois lo fissava spaventata.
-Ku-Kururu…- indietreggiò e cadde a terra, urlando e mettendosi le mani tra i capelli. il colore degli occhi variava da rosso, a marrone. La vera Angol Mois, cercava di riprendere il possesso del suo corpo, mentre l’ospite, glielo impediva con ogni mezzo. Intanto Ailè si riprese, mentre guardava la scena, impotente, prese la sua lancia da terra, usandola per rialzarsi.
-SMETTILA DI DISUBBIDIRMI!- gridava l’ospite.
-ESCI FUORI DAL MIO CORPO!- gridava invece Angol Mois.
Ailè corse con tutta velocità verso Angol Mois, la lancia iniziò a brillare, con tutta la forza in corpo, cominciò farfugliare delle formule incomprensibili. Un’ombra scura uscì allo scoperto, e la ragazza la colpì con la punta inferiore della lancia, e l’ombra svanì urlando. Le altre ombre svanirono con lei, liberando i prigionieri, che accorsero per aiutare le due, cadute a terra. Tororo quasi non cadde a terra, per fortuna Natsumi lo prese appena in tempo, ma lui era ancora sotto l’effetto del veleno stordente. Kururu invece, era lì a terra, privo di sensi.
-Pensate che siano…?- chiese Zoruru, temendo di sapere la risposta.
-Non preoccupatevi- rispose Ailè -Il veleno stordente ha un effetto limitato. Sparirà non appena riprenderanno conoscenza. Occupatevi invece di Angol Mois.-
Keroro ordinò di portare Kururu, Tororo, e Angol Mois (ritornata normale) in infermeria, poi rivolse lo sguardo verso Dark Keroro.
-Lady Ailè, dovremmo parlare con te, signorsì.-
-Mi dispiace, se riguarda la conversazione che avete ascoltato 10 minuti fa, non posso proprio rispondervi, ora vorrei rimanere sola, ciao…- e detto questo, con i palmi delle mani, creò un piccolo cerchio luminoso, e ci sparì dentro, seguito da Kiruru, che fece ciao al sergente con la mano, aggiungendo -le passerà presto, vedrai- e svanendo nel piccolo portale. Adesso Keroro e il suo plotone le avevano viste proprio tutte.
 
Intanto…
-Mi dispiace!- supplicò una voce neutra, quasi sovrannaturale.
-Sei una sciocca!- gridò una voce femminile -te la sei lasciata sfuggire!-
-Petà mia signora, chiedo pietà…-
-Non te la meriteresti neanche, ma te la concedo per il lavoro che hai svolto, per aver inserito il virus nel computer dei Keroniani.-
-Oh, grazie…-
-Bene!Ora vattene!Sparisci dalla mia vista!-
L’ombra si dissolse. La ragazza dai capelli scuri era libera di fare qualunque cosa nel centro di comando.
-Per fortuna i due sono sistemati…- dopo aver detto ciò, entrò un soldato che farfugliava parole incomprensibili.
-Allora, che vuoi?!?- il mostro rispose pronunciando parole sensa senso logico.
-Come?Una chiamata urgnte?Ok, grazie per avermi avvisato, e vai a controllare il prigioniero.- rispose lei. Dopo che il mostro se ne andò, Xana accese il monitor del suo grande computer. Era accesa una video-chiamata. Dal monitor, apparve una figura. Era piuttosto identica ad Ailè, solo con delle piccole differenze, aveva i capelli e gli abiti neri, con il solito simbolo rosso a spirale in fronte, e sul petto.
-Buona sera, sorellona. Da quanto tempo!- cominciò a parlare la ragazza, cercando di dare su i nervi l’altra.
-Ti ho già detto di non chiamarmi così Ailira! E comunque, sono passati 2 anni, 4 mesi, 5 settimane, e 1 giorno.- rispose sarcastica Xana. Ailira rise.
-Sai, se non fossimo sorelle, non sarei mai stata contro di te.-
-E tu continuerai a mettermi i bastoni tra le ruote assieme a Taelia, vero?- chiese. Ailira annuì.
-Sono pronta a tutto pur di combatterti!-
-Ma se non fosse che nell’infanzia tu non fossi rimasta coinvolta in quel piccolo incidente con Ailè, non saresti mai passata dalla parte dei buoni.-
-Mi conosci bene eh, Xana?-
-Normale, sono tua sorella!- le due, per un po’, stettero in silenzio.
-Allora, ho sentito che hai trovato un sovrano eh?Il tenente Garuru delle forze militari di Keron?-
-Si, ma non posso parlare, lo so che cerchi ti togliermi la verità di mano per usarla contro di me.-
-Eh eh, mi hai beccato!Ora devo andare, ciao “sorellona”.- e chiuse la chiamata.
-Ailira, sei una nobile traditrice!- disse ridendo -ora devo pensare a come catturare il plotone grandi manovre, per il tassello finale.-
Si avvicinò alfile segreto del computer, dove aprì le immagini del progetto segreto.
-Grazie al progetto del piano “K”, che potrà essere attivato dal plotone oscuro al completo, Pekopon avrà l’invasione più distruttiva di tutto l’universo!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Amber: È  finalmente fatta!
Kururu:Vorrei ancora sapere, chi cazzo l’ha scritta sta sceneggiatura!
Taelia:*si nasconde*ecco, lo sapevo!
Amber:Allora anche questo capitolo è finito, anche se sembra più smielato degli altri…
Ailè:Io gia sono depressa. Così non mi aiuti lo sai? TT_TT
Garuru:E menomale che il protagonista dovrei essere io eh?
Amber:Dici quello che vuoi, io invece sono felice!
Taelia:Perché?
Amber:Con i voti a scuola, ho preso la media dell’8, e avrò una borsa di studio, evvai!
Ailira:Te lo ripeto: Chi se ne frega!Poi al massimo sono solo 2 o 300 euro!
Amber:No, davvero? Non è possibile! Prima le borse di studio avevano molti più soldi!
Xana:E che ci puoi fare, la crisi è arrivata anche sul mio pianeta!
Ailè:È tutta colpa di Berlusconi che alza le tasse!
Ailira e Xana:* annuiscono*come se non avesse mai fatto qualcosa di buono nella vita!
Taelia:Come mandare in onda i nuovi episodi di YuGiOh!Zexal?
Amber:See, magari!Aspetta! Ma adesso tutto questo che c’entra?!? O_O”
Xana:Ovviamente c’entra perché votiamo per un nuovo governo e per un nuovo presidente, ma ci si ritrova sempre con lo stesso governo, e con lo stesso presidente. Allora che cappio votiamo a fare?!?!
Amber:Ti ricordo che tu hai 15 anni -.-“
Xana:Cavolo! Hai ragione…
Tutti: -.-“ (ovviamente su tutto questo, scherziamo)
Taelia:Prossimo capitolo “Curiosa perdita di memoria” non mancate!
Garuru:Hai fatto spoiler!
Amber: Ciao!
 
 
 
 
 
“Dedicato a chi?”
Quest’oggi dedichiamo il capitolo a “gatta98” che ha messo la storia tra le seguite.
Xana:E io che pensavo che questa storia non piacesse a nessuno…
Grazie a tutti, vi adoro!
 
 
 
Ecco un disegno della ragazza di Dororo, la ninja Milulu. Prima o poi farò una storia anche a lei, ok?
 
 
 
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E qui c’è la nostra cara Angol Mois (E la dietro Kururu)
 
 
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Spero vi piacciano, ciao! 
 
 
 
Din-Don: Avviso importante!
Finchè non avrò finito delle piccole faccende, questa storia sarà sospesa fino a nuovo ordine, ma continuate pure a recensire, io vi risponderò comunque O.<
Ciao!
   
 
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