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Autore: Ice_Princes    11/01/2008    7 recensioni
Una ragazza guardava fuori dal finestrino dell’ aereo sul quale stava viaggiando persa tra pensieri e ricordi. Non aveva chiuso occhio per tutto quel lungo viaggio, quelle parole non le lasciavano pace, soprattutto quella assurda bugia detta per paura di soffrire che poi non aveva fatto altro che farla soffrire il doppio. . .
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BTP Ice_Princes:- Finalmente ce l’ho fatta a postare anche questo capitolo!!! Solitamente scrivo alla fine ma questa volta volevo scusarmi con tutti voi che leggete la mia storia per l’assurda attesa!!! Detto questo vi auguro Buona Lettura!!! Un mega-kiss!!. -


Capitolo 3


Il tempo passava veloce e si avvicinava sempre di più l’orario in cui si sarebbe dovuta vedere con Yoley, ma ancora non era sicura di andare a quella festa. Tutta quella situazione apparteneva al suo passato ormai, non si sentiva più appartenente a quel mondo. Era passata oltre mezzora da quando si era seduta sul divano del salotto del suo appartamento  immobile, con le braccia incrociate, fissando intensamente le lancette del orologio scandire i secondi mentre rifletteva sul da farsi. La situazione stava diventando opprimente e stressante e il ticchettare delle lancette non aiutava per niente la riflessione.
- Basta! Ci vado… – disse ad alta voce scattando in piedi e dirigendosi in camera sua per prepararsi – dopo tutto che ci rimango a fare a casa da sola?! – continuò il suo discorso rivolto a se stessa quasi a volersi convincere di quello che stava per fare mentre cacciava dal armadio panni alla rinfusa.


Ad un tratto l’occhio le cadde sull’orologio che portava al polso e notò che si era fatto davvero tardi. Infatti mancavano solo venti minuti all’ appuntamento che si era data con Yoley e, nonostante avesse passato tutto quel tempo a fissare le lancette dell’orologio non aveva per niente focalizzato l’orario. Diede un piccolo urletto dopodiché si mise le mani tra i capelli – ok….calma Kari, mantieni la calma… - fece un grande respiro e iniziò a prepararsi. Incredibilmente dopo pochi minuti era già pronta, ma questo non voleva dire che non fosse in ritardo, dopo tutto non aveva la macchina, così prese borsa e cellulare e schizzò fuori di casa.


Arrivò al locale indicato nel pomeriggio dall’amica con 20 minuti di ritardo. Rimase qualche secondo titubante avanti l’ingresso del locale che sembrava molto affollato, dopodiché si decise ad entrare. Una volta dentro si rese conto che l’impressione che aveva avuto dall’esterno del locale non era stata affatto sbagliata, infatti, c’era davvero molta gente e sarebbe stata una vera e propria missione trovare la sua amica in mezzo alla folla. Raggiunse un piano rialzato nel locale dove c’erano alcuni tavoli e da lì iniziò a sondare meglio la situazione alla ricerca di Yoley ottenendo però scarsi risultati, forse le conveniva arrivare puntuale.
Ad un tratto le squillò il cellulare. – Pronto – rispose urlando e tappandosi un orecchio, non riusciva a sentire bene a causa del vociferare della gente e della musica alta.
– Kari sono Yoley…
- Yoley! Ma dove sei? Non riesco a vederti… - continuando a guardarsi attorno.
- io invece si…guarda verso il bar – disse la viola attaccando. Kari si girò verso il bancone del bar che era coperto da vari gruppi di persone, ma una risaltava su tutte. Era Yoley che si agitava come una forsennata per farsi vedere. Kari le fece un cenno con la testa sorridendole e si avvio verso di lei.


Nel frattempo da Yoley…


- chi stai salutando? – le chiese un presenza alle sue spalle. Quella voce era un po’ troppo familiare per i suoi gusti, si girò di scattò e quando lo vide spalancò gli occhi.
- oh…T-Tk ciao! C- che ci fai qua? – disse nervosamente sforzandosi di mantenere il suo solito sorriso e pregando che Kari tardasse ad arrivare.
-  “ ma perché questi due mi fanno sempre trovare in certe situazioni?! “ – pensò tra se e se la ragazza.
 Tk la guardò storto, Yoley non è mai stata brava a mentire e nei confronti dei suoi due migliori amici era davvero una missione impossibile.
– potrei farti la stessa domanda… - rispose il biondo alzando un sopraciglio e guardandola di sbieco abbozzando un sorriso.
- ehm…ehm…be…. Io sto….
- Finalmente Yoley! Scusa per il ritardo ma non ero sicura di veni- … - le parole le si bloccarono in gola quando incrociò lo sguardo di ghiaccio del ragazzo con cui stava parlando Yoley. Il sorriso che aveva sul volto si rimpicciolì sempre di più fino a lasciare il posto a un espressione sconvolta e sorpresa allo stesso tempo, il sangue le si gelò nelle vene e il cuore perse un battito dopodiché si mise a battere all’impazzata.Non era cambiato molto… a parte i capelli leggermente più corti e l’aria più matura sembrava essere rimasto sempre il solito Tk. Mentre continuava a affogare nei suoi occhi celesti un flash-back nella sua mente la riportò a cinque anni prima


Back:


Ultimo giorno di scuola. Ormai mancava davvero poco alla sua partenza e Kari stava tornando a casa per preparare le valigie. All’uscita di scuola tutti i ragazzi erano felici per quel evento ma lei no, perché la fine della scuola per lei, in quel anno, segnava anche la fine della sua vita a Tokio.
Mentre camminava si sentì tirare in un vicolo. Dopo pochi secondi si ritrovò stretta tra due braccia forti e molti familiari.
- T- Tk… - disse confusa. Avevano litigato ed erano parecchi giorni che non lo vedeva. Il biondo continuava a tenere lo sguardo fisso su di lei. – che…che fai? – continuò Kari confusa dal comportamento del ragazzo, ma lui non le diede nessuna risposta, solo prese il suo viso tra le mani e la baciò con passione e prepotenza. Quando le loro labbra si staccarono Kari scoppiò e le lacrime iniziarono a scorrere copiose dagli occhi. TK la strinse più forte a se sempre senza dire niente.
- ti amo… - disse finalmente il biondino rompendo quel pesante silenzio che era calato tra i due. All’ udire di quelle parole Kari si riprese cercando di fermare le lacrime che continuavano a scendere senza sosta. Niente le aveva mai fatto più male di quel suo “ ti amo “, anche lei lo amava ma non poteva rispondergli, non in quel momento così particolare. Si era sforzata tanto per lasciarlo proprio per paura di soffrire troppo senza di lui a New York e di far soffrire anche lui e se ora gli avesse risposto che lo amava anche lei tutti i suoi sforzi sarebbero andati in fumo. Così si fece coraggio e provò a rispondere la cose che in quel momento le sembrava  più giusta cercando di essere il più convincente possibile.
- i-o invece no… non ti amo più TK… lasciami in pace… - quest’ultima frase le costò moltissimo e non riuscendo più a resistere allo sguardo del ragazzo scappò via in lacrime. Tk rimase li fermo ancora scioccato guardando la ragazza scomparire velocemente all’orizzonte.

Kari correva veloce, ancora in lacrime,  per le strade di Tokio diretta chissà dove come per voler fuggire dalle parole che aveva appena pronunciato che ancora le riecheggiavano nella testa. Sentiva ancora lo sguardo di Tk puntato addosso, Non riusciva ancora a farsene capace, lui le aveva detto che l’amava e lei invece gli aveva risposto di no e che doveva lasciarla in pace…  dopo tutto l’aveva fatto a fin di bene, conosceva Tk e sapeva benissimo che nonostante i chilometri che li avrebbero divisi lui non si sarebbe mai dimenticato di lei, da una parte le faceva piacere ma dall’altra si sentiva egoista, non si sarebbero visti solo raramente e anche se questo per lei voleva dire soffrire non voleva che la stessa sorte toccasse anche a Tk…


A Tk servì qualche secondo per associare il nome giusto a quella persona ma quando finalmente ci riuscì il cuore sembrava si fosse fermato e con esso anche il respiro e una fitta lo colpì dritto allo stomaco come se avesse ricevuto un pugno fortissimo in piena pancia. Lo sguardo gli si offuscò per un attimo e subito dopo un momento particolare della sua vita gli ritornò in mente, un ricordo che pensava aver cancellato…
 
Back:


Sera. Tk stava seduto per terra, guardava dall’alto del terrazzo del palazzo dove abitava la città illuminata. Andava spesso li su, lo aiutava a  riflettere. Gli piaceva parecchio quel luogo, soprattutto in quel particolare momento della giornata dove il sole lasciava il posto alla luna e le mille luci della città si accendevano donandole quella particolare atmosfera.


 Ad un tratto la porta dietro di lui, che dal palazzo dava accesso alla terrazza, si aprì. Il biondo ascoltava i passi avvicinarsi a lui senza voltarsi, sapeva già a chi appartenevano.
- Tk! Ti stavo cercando ovunque… non rispondi neanche al cellulare, mi hai fatto preoccupare… - il ragazzo seduto ancora di spalle al suo interlocutore fece spallucce senza dire una parola.
- posso sedermi?
- lasciami in pace Matt! – rispose secco e brusco il biondino. Matt alzò un sopraciglio, il gentile e pacato Tk che risponde in quel modo?! Non poteva negare di esserne rimasto stupito. Solo in quel momento si rese conto quanto i loro caratteri si somigliassero. Abbozzò un sorriso e decise di sedersi lo stesso venendo fulminato con lo sguardo  da parte del fratello che da quando aveva saputo della partenza di Kari era diventato freddo e distaccato. Chi non lo conosceva bene come lui poteva perfino scambiarlo per uno sguardo indifferente ma quello sguardo era pieno di rabbia e tristezza.
- noi stiamo andando all’aeroporto… vieni anche tu! – disse il maggiore dei due con tono imperativo. Sapeva benissimo che il fratello se ne sarebbe pentito per tutta la vita se l’avesse lasciata partire senza nemmeno salutarla.
- non mi va – rispose gelido.
- Tk non mi va di discutere con te… ma se rimarrai qui… farai forse lo sbaglio più grosso di tutta la tua vita…
- lo sbaglio più grosso della mia vita è stato innamorarmi di lei! – rispose alzandosi di scatto e aumentando il tono di voce che stavolta sembrava di nuovo spezzato da qualche emozione. Non lo pensava, non pensava affatto quelle parole. In realtà pensava che la loro storia fosse stata una delle cose più belle della sua vita… ma in quel momento doveva farsi vedere superiore e tutto quello che stava accadendo, doveva per forza farsi vedere forte. Matt lo guardò pieno di compassione, sapeva benissimo che le parole del fratello non erano vere e sapeva benissimo anche il perché le aveva dette…e per questo non se le sentiva di insistere.
 – fa come vuoi… non posso obbligarti… - si alzò e fece per alzarsi, quando fu a pochi metri dalla porta di ingresso però volle fare un ultimo tentativo.              – Comunque se cambi idea il suo aereo parte alle 20.30… se vieni sono sicuro che le farà piacere. – scompari dietro la porta che si chiuse alle sue spalle.
 Tk rimase qualche secondo immobile stringendo i pugni dopodiché si girò di scatto verso una parete e in un impeto di rabbia sferrò un pugno. Si risedette per terra tenendosi la testa tra le mani, poi guardò l’orologio. Le lancette segnavano le 19.50, calcolando il traffico di quel ora non avrebbe mai fatto in tempo così il suo aereo sarebbe partito e lui non l’avrebbe rivista più. No…non poteva finire così, doveva comunque provare, era pur sempre il digiprescelto della speranza. Scattò in piedi e iniziò a correre giù per le scale. Con la macchina non sarebbe mai arrivato in tempo così decise di prendere la moto.


Schizzava tra le vie della città a tutta velocità facendo lo slalom tra le macchina in coda congestionate nel traffico. Arrivato a destinazione l’orologio segnava le 20.15, poteva ancora farcela. Entrò di corsa nell’aeroporto e cerco di vedere, sul tabellone delle partenze, da quale gate sarebbe partito l’aereo di Kari, appena lo trovò schizzo verso la direzione indicata dalla freccia.  Corse per tutto l’edificio più veloce che poteva fino ad arrivare al gate predestinato. Si guardava attorno alla ricerca della ragazza e individuarla non fu difficile data la folla di amici che le stava attorno per salutarla. Mentre si avvicinava ancora con il fiatone non riusciva a smettere di osservarla. Ad un tratto i suoi occhi celesti si incontrarono con quelli castani di lei che gli andò incontro sorridendogli. Si fermarono a pochi centimetri di distanza l’una dall’altro.
- ciao – disse la mora abbozzando un sorriso imbarazzata.
- ciao – rispose il biondino ancora affannato dalla corsa.
Intanto la folla che prima avvolgeva Kari seguiva la scena commossa tra gomitate complici e bisbigli vari.
- Te l’avevo detto sarebbe venuto… - disse Matt felice per il fratello a Tai che sorrise.
Kari e Tk erano ancora fermi uno avanti l’altra senza dire una parola, semplicemente guardandosi negli occhi.
Ci pensò una voce robotica che riecheggiò per tutto il grande edificio a sbloccare la soluzione:
 ” Ultima chiamata per il volo diretto a New York delle ore 20.30 “

- Be… io ero venuto semplicemente per…per augurarti buon viaggio… - a Kari scappò una lacrima – Vai o l’aereo partirà senza di te… - disse Tk cercando di far finire quella scena straziante il più presto possibile. Kari a quelle parole buttò le braccia al collo del biondino. – non sai quanto vorrei che partisse senza di me! – dise la mora lasciando cadere un’altra calda lacrima. Tk ricambiò l’abbraccio stringendola forte a se – lo vorrei tanto anch’io…- i due si sciolsero da quel abbraccio con grande dispiacere di entrambi. Kari gli diede un leggero bacio a fior di labbra dopodiché scappò via.
Tk la seguì con lo sguardo fino a che non scomparve dietro la porta per l’imbarco con la sua famiglia.  


Yoley avrebbe preferito morire pur di non trovarsi in quella situazione imbarazzante, nonostante tutto nemmeno quel momento delicato fu capace di toglierle la parola…
- Be…penso che voi due vi conosciate già…
Grazie alla squillante voce di Yoley, entrambi si ripresero dallo shock iniziale e ancora si stavano guardando con un aria da ebete stampata in faccia.
- Tk! Che bello rivederti! – fu la ragazza la prima a parlare buttando le braccia al collo del suo vecchio amico.
 - Kari….infatti! co…come stai? – rispose il ragazzo contraccambiando l’abbraccio.
- B-Bene grazie…tu come stai? – Disse la mora sciogliendosi dall’abbraccio. Mentre i due facevano conversazione Yoley si sentiva mancare per lo stress sostenuto.
- bene… come mai da queste parti? – nonostante fosse la seconda volta che le veniva posta la stessa domanda in quella giornata era stata colta di nuovo impreparata.
- ehm… ma niente di particolare… un viaggetto… - rispose imbarazzata ma quella risposta non convinceva nemmeno lei e temeva che Tk indagasse più affondo.
- Tk!! – fortunatamente il ragazzo fu fermato proprio mentre stava per ribattere da una voce proveniente dalle spalle di Kari. Infatti la mora si girò e vide una ragazza andare verso di loro.


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RIeccomi!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che ne sia valsa la pena di aspettare così a lungo. Come è andato il vostro ritorno dalle vacanze??? Per me è stato distruttivo… non faccio altro che studiare, studiare, studiare… Uff!!! Comunque penso che del mio andamento scolastico non importi a nessuno quindi… Come vi sembra questo nuovo cappy? Brutto…decente…belino?? Fatemi sapere cosa ne pensate!! Passiamo ora ai ringraziare tutte  le favolose persone che mi lasciano delle recensioni!!


Marie 16: Grazie come sempre per i tuoi fantastici complimenti!!! Mi auguro che questo capitolo ti sia piaciuto… un kissss!


Kari 89: Mamma mia… quanti complimenti! ** Sono davvero felice che la mia storia ti piaccia e spero che anche questo aggiornamento sia stata degno di essere letto!! Allora come ti sembra l’incontro tra Kari e Tk? Kisssss


DenaDena: Grazie 100000000000! Allora…ti è piaciuto il terzo capitolo? Spero davvero di si… ci sentiamo presto per MSN! Un Kisssss


Videlbra 91: Grazie dei complimenti nonostante abbia fatto lasciare i tuoi adorati Matt e Mimi nel capitolo precedente! Continua a seguirmi e fammi sapere che ne pensi anche di questo ultimo cappy!! Un KIsssss


Un salutone anche a tutti quelli che solo leggono e a quelli che hanno aggiunto la mia FF nei preferiti!!! Grazie!!! Continuate a seguirmi mi raccomando… UN BACIONEEEE!!!

Ice_Princes
  
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