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Autore: masami_99_    28/06/2013    0 recensioni
Watari trova una ragazza per strada di notte e vedendola da sola decide di portarla alla Wammy's House. La ragazza però non ricorda nulla del suo passato. Non riesce a ricordare neanche il suo nome. Watari decide di accoglierla alla Wammy's House. Qui la ragazza fa nuove amicizie e dimostra un grande intuito grazie al quale verrà notata da L.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mello, Near, Nuovo personaggio, Watari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ebbe il tempo di finire la frase che il telefono squillò. L rispose e restò a telefono per un bel po' di tempo. Quando ebbe finito chiuse la telefonata, grazie ad essa le cose gli sembravano piú chiare
L : Siamo fortunati. È la polizia di Winchester 
MELLO : La polizia di Winchester ? Ma allora ....
L : Si. Loro sanno che i ragazzi di questo orfanotrofio collaborano e hanno piena fiducia in voi 
ROGER : Cosa ti hanno detto ? 
L , prima di iniziare, lanciò uno sguardo a Mello che intanto mangiava una tavoletta di cioccolato fondente. Dopo pochi secondi iniziò a spiegare quello che aveva capito dopo e durante la telefonata 
L : Ero quasi sicuro che Jenice non avesse scelto a caso quei due nomi, ma che si riferisse proprio alle due vittime del serial killer. Ero sicuro che continuando a chiederle il suo nome lei ci avrebbe fornito il nome della prossima vittima e invece non ce né stato bisogno. È stata trovata un altra vittima. Dalle ricerche hanno scoperto che era la cugina delle prime due vittime 
MELLO : Come si chiama ? ...... Non dirmi che ....
L : Esatto la terza vittima si chiama Jenice Owen, ha 24 anni. È stata uccisa in un parco a differenza delle altre due sorelle. L'unica informazione che mi hanno dato è una lettera di minacce che la ragazza stringeva in mano. Sulla lettera c'era anche del sangue e ora stanno effettuando dei controlli per capire se appartiene alla vittima. La polizia ha sigillato la zona. Domani andremo sul luogo per controllare gli indizi insieme agli altri due successori. E faremo anche un salto nelle case delle due vittime. Stasera gli racconterò tutto quello che è successo e quello che abbiamo scoperto 
Mello restò immobile per alcuni attimi poi si alzò dalla sedia e fece per andarsene, ma Roger lo fermò
ROGER : Dove stai andando ? 
MELLO : A controllare come sta Jenice. 
L : Visto che vai in infermeria puoi chiedere a Rosy di venire qui. Le devo parlare. E poi credo che domani Jenice debba venire con noi.
ROGER : Perché ?
MELLO : Dopo quello che è successo è pericoloso lasciare Jenice da sola. È molto meglio se la tengo d'occhio. Intanto se lei conosce la vittima forse potrebbe ricordare qualcosa del suo passato. Giusto ? 
L : Ottima intuizione 
Detto questo Mello uscì soddisfatto dall'ufficio di Roger. Appena svoltò l'angolo vide Linda e Matt che l'aspettavano. 
MELLO : Che state facendo ? 
LINDA : Ti stavamo aspettando 
MELLO : E perché ? 
MATT : Volevamo sapere come sta Jenice. 
MELLO : Sto andando ora a controllare 
LINDA : Quindi veniamo con te ?
MELLO : NO ! Aspettatemi qui se proprio volete sapere come sta'. 
LINDA : Ma ... 
MELLO : Ho detto che voglio andarci da solo. Punto 
Mello corse via sperando che i suoi compagni non lo seguissero. A volte erano proprio fastidiosi. Dopo pochi minuti arrivò davanti alla porta dell'infermeria. Fece un grande respiro ed entrò senza nemmeno bussare. Trovò Jenice stesa sul lettino che guardava il vuoto. Stringeva in mano il peluche che aveva visto in biblioteca. Il viso era pallido e aveva un panno bagnato sulla fronte. Il resto del corpo era pieno di fasce e cerotti che coprivano le ferite. Sembrava più morta che viva. Una mano si poggiò sulla spalla di Mello facendolo spaventare. 
ROSY : Jenice, guarda chi è venuto a trovarti 
Jenice sembrò tornare alla realtà mentre Mello la salutava. Si alzò dal lettino e si mise seduta. 
ROSY : Non immagini quante volte mi ha chiesto dove eri , cosa stavi facendo e se stavi bene. Mentre la fasciavo sono stata sottoposta ad un interrogatorio. Domande esclusivamente su di te. Pensa che quando dormiva ha pronunciato un sacco di volte il tuo nome 
JENICE : Non è vero. 
Mello sembrava sorpreso. Non si sarebbe mai aspettato che Jenice era preoccupata per lui nonostante era lei quella che avevano attaccato. Era assurdo. 
MELLO : Rosy. L ti voleva parlare. Ha chiesto se potevi andare nell'ufficio di Roger. 
ROSY : Ok. Mentre non ci sono bada tu a Jenice
MELLO : D'accordo. 
Rosy uscì dalla stanza mentre Mello si sedeva sul letto accanto a Jenice.
MELLO : È vero quello che ha detto ?
Jenice diventò rossa in viso e abbasso la testa per evitare che Mello lo notasse. Capì che prima o poi la verità sarebbe venuta a galla anche se non dalla sua bocca. Decise che doveva raccontare quello che era successo a qualcuno di cui si fidasse e al momento l'unica persona di cui si fidava era il ragazzo seduto accanto a lei. Si fece coraggio e alzò lo sguardo verso di lui.
JENICE : Lui mi ha detto che tu eri morto 
Mello veloce come un fulmine scese dal letto e guardò Jenice 
MELLO : CHE COSA?! 
JENICE : Lui mi ha ...
MELLO : L'ho capito. Ma lui chi ?
JENICE : Quello che mi ha aggredita
MELLO : Quindi hai sentito la sua voce ? L'hai anche visto in faccia ?
Jenice scosse la testa 
JENICE : La voce era modificata e il volto coperto da un passamontagna. Inoltre portava dei guanti di lana e aveva coperto ogni millimetro del corpo. Comunque sono sicura che il colpevole sia giapponese. Lui, infatti, non ha parlato in inglese, ma in giapponese
MELLO : Non è stato molto furbo. Ha pensato quasi a tutto. Ma come è entrato ?
Jenice scosse la testa alzandosi. Anche lei avrebbe voluto sapere come era entrato. Tutte le finestre della biblioteca erano chiuse dall'interno e l'orfanotrofio non aveva ricevuto nessuna visita. Mello vide su una sedia i vestiti sporchi di sangue di Jenice. Erano quelli che indossava quando era stata aggredita. Mello prese la camicia e notò che mancava uno dei bottoni a forma di fiore. Guardando le macchie di sangue notò che c'era scritto qualcosa.
MELLO : "La prossima sarà la sincerità ". Ma che vuol dire ? 
JENICE : Mello
MELLO : Che c'è ? 
JENICE : Mi puoi accompagnare un camera ? 
MELLO : Perché ?
JENICE : Accompagnami e basta. 
MELLO : Dimmi perché 
JENICE : Devo controllare una cosa. 
Mello sospirò e da un cassetto prese una busta dove poi mise la camicia con il messaggio. Fatto questo i due bambini uscirono dalla stanza e si raggiunsero la loro camera. Se quel messaggio era del serial killer che aveva ucciso le due sorelle e poi la cugina significava che anche Jenice e il suo passato centrava qualcosa con tutto quello che stava accadendo. Appena entrarono nella camera Jenice si avvicinò al suo letto e alzò il materasso. Prese qualcosa da sotto e poi lo rimise a posto. Mello si avvicinò alla ragazza che gli mostrò la collana che aveva nascosto e poi ripreso. 
MELLO : È per questa "cosa" che siamo tornati qui ? 
JENICE : Esatto 
Jenice sorrise soddisfatta mentre il ragazzo davanti a lei indicava la collana.
MELLO : Mi prendi in giro ? 
JENICE : Un po' 
Jenice rise mentre Mello sbuffava scocciato. Dopo pochi minuti uscirono dalla stanza e si recarono nell'ufficio di Roger dove L faceva alcune domande a Rosy
L : Erano gravi le ferite? 
ROSY : Non molto. 
L : Erano state fatte con un arma ? 
ROSY : Ti sorprenderai quanto me quando ti dirò che le ferite sono state fatte con un semplice ago 
L : Anche le incisioni sui corpi delle vittime sono stati fatti con degli aghi
L si porto il pollice al labbro inferiore, segno che stava riflettendo. Però in quel momento qualcuno bussò alla porta rompendo il silenzio che si stava creando. 
L : Avanti 
La porta si aprì lasciando entrare Mello e Jenice che, dopo essere entrati, si chiusero la porta alle spalle. Mello si avvicinò ad L mostrandogli il contenuto della busta. L prese la camicia e notò il messaggio scritto sulla manica 
L : "La prossima sarà la sincerità". 
MELLO : Io credo che Jenice e il suo passato centrino veramente qualcosa con il caso del serial killer 
L : Anche io ne sono sicuro, ma non so cosa possa significare questo messaggio
ROSY : Forse "la sincerità" è il nome della prossima vittima sottoforma di enigma 
L : Già. Il serial killer si diverte molto giocando con i detective.  
  
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