Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: _Frency_    30/06/2013    4 recensioni
Dal testo:
[...] Lei, la ragazza senza nome dallo sguardo assente, aveva dei meravigliosi occhi verdi speranza. Una speranza così forte e disarmante da palesarsi in tutta la sua meraviglia. E tutta la speranza che celava in fondo a quegli specchi smeraldini sembrava aver abbandonato il suo corpo, per andare a rifugiarsi solamente nei suoi occhi. [...]
Lei si chiama Nesta. Come il secondo nome del famoso Bob Marley. Non è nessuno e non cerca di diventare qualcuno. Agli occhi di molti è senza età, e ad altrettante tante persone appare molto più trasandata e provata dei suoi coetanei. Ha una famiglia numerosa, ma non ha genitori. Anzi sì, ci sono, però sono lontani. O forse è lei ad essere distante da loro. Patita del reggae, è una fumatrice incallita e odia ballare. Non è bella, almeno non a prima vista: è strana.
Quando i Tokio Hotel al gran completo fanno la sua conoscenza, è un caso: Bill e Nesta sono ricoverati nello stesso ospedale, ma per motivi ben differenti. Nesta non ha paura della morte, ma non per questo si definisce coraggiosa, no. Lei si definisce incosciente. Quando la sua vita si ritrova legata a quella di "quattro mocciosi ricchi sfondati" come li definisce lei, non è felice. Affatto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Ricami sul Cuore.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 16: No Woman No Cry.

§

 

Nesta si era raggomitolata sul suo letto sfatto, in un groviglio di braccia, gambe e lenzuola. Aveva preso il lettore musicale e le enormi cuffie che tanto adorava, per andare a rifugiarsi nel suo mondo, fatto di sensazioni provate tempo addietro, ricordi e melodie tanto amate. Aveva socchiuso gli occhi, ondeggiando leggermente il corpo al ritmo cadenzato della canzone che cominciava a diffondersi, prendendo spazio nella sua mente e nel suo cuore.

No, woman, no cry;
No, woman, no cry;
No, woman, no cry;
No, woman, no cry.

 
No, ragazza, non piangere. Davvero, non ne vale la pena: non piangere per me. Ragazza, non piangere.

Avrebbe voluto risentire quelle parole sussurrate da Tom, con tutta la dolcezza che solo lui era capace di esprimerle.
 

'Cause - 'cause - 'cause I remember when a we used to sit
In a government yard in Trenchtown,
Oba - obaserving the 'ypocrites - yeah! -
Mingle with the good people we meet, yeah!
Good friends we have, oh, good friends we have lost
Along the way, yeah!
In this great future, you can't forget your past;
So dry your tears, I seh. Yeah!

 
I primi veri ipocriti che si mescolavano innocentemente alle brave persone erano loro, e lo sapevano. Si divertivano, però, ad additare tutti coloro che, come loro, erano bugiardi che si nascondevano dietro mille altri volti. Avevano buoni amici, e buoni amici avevano perso lungo la strada, per la pura soddisfazione di stare insieme, senza nessun altro a dividerli.
In quel grandioso futuro non potevano dimenticare il loro passato, nonostante tutto. Anche se erano stati insieme, anche se avevano annullato mille differenze l’uno per l’altra, adesso dovevano fare i conti con la realtà. Il loro passato, ciò che erano, era tornato a galla. Lui, chitarrista di fama mondiale. Lui, senza legami e corde a imbrigliare il suo animo indomito. E lei, che non era nessuno ed era esattamente come lui. Libera. Malgrado le differenze, non potevano dimenticare ciò che li rendeva uguali, ciò che li aveva fatti incontrare.
 

No, woman, no cry;
No, woman, no cry. Eh, yeah!
A little darlin', don't shed no tears:
No, woman, no cry. Eh!

 
Lei era forte. Eppure aveva pianto quando lui se ne era andato, sciogliendosi dalla stretta di quell’abbraccio. Aveva pianto, senza rumore, senza eccessive scenate. Composta, silenziosa, distaccata anche quando lasciava tutta la propria disperazione venire fuori, anche mentre guardava l’uomo che amava abbandonarla.
 

Said - said - said I remember when we used to sit
In the government yard in Trenchtown, yeah!
And then Georgie would make the fire lights,
I seh, logwood burnin' through the nights, yeah!
Then we would cook cornmeal porridge, say,
Of which I'll share with you, yeah!
My feet is my only carriage
And so I've got to push on through.

 
Nesta adorava il fuoco. Lo aveva sempre amato, e una volta l’aveva rivelato a Tom. Così lui le aveva sfilato l’accendino che faceva capolino dalla tasca dei jeans logori, e lo aveva fatto scattare con un sibilo appena percettibile. Erano rimasti a guardare quella piccola fiamma che nasceva dal vecchio accendino di Nesta, in silenzio. Un giorno si erano ripromessi di andare in uno dei tanti boschi che nascevano sulle colline, lontano dalla trafficata città. Lì, sotto il cielo stellato, avrebbero acceso un bel fuoco, e la legna avrebbe bruciato nella calda notte estiva, rilasciando quel buon profumo intenso e raro. Avrebbero dormito abbracciati, sotto le stelle, confidandosi mille segreti o semplicemente contemplando il silenzio la fortuna di essersi trovati.
Ma adesso, anche senza di lui, lei doveva andare avanti. Da sola, guidata solo dalla forza del proprio corpo e del proprio animo, avrebbe proseguito lungo la sua strada. Nuovi bivi le si sarebbero aperti davanti, ma lei avrebbe comunque dovuto reimparare ad agire da sola, senza l’ausilio di nessuno.
 

Oh, while I'm gone,
Everything's gonna be all right!
Everything's gonna be all right!
Everything's gonna be all right, yeah!
Everything's gonna be all right!
Everything's gonna be all right-a!
Everything's gonna be all right!
Everything's gonna be all right, yeah!
Everything's gonna be all right!

 
Mentre era via, tutto sarebbe andato bene. Si sarebbe risistemata ogni cosa, e tutto sarebbe tornato alla normalità. Come sempre. E entrambi non facevano che ripeterselo, fino allo sfinimento.
 

So no, woman, no cry;
No, woman, no cry.
I seh, O little - O little darlin', don't shed no tears;
No, woman, no cry, eh.

 
Allora no, non avrebbe più pianto. Non avrebbe più versato lacrime lei, la sua piccola ragazza. Non avrebbe più lasciato che i suoi occhi si inumidissero per lui.


No, woman - no, woman - no, woman, no cry;
No, woman, no cry.
One more time I got to say:
O little - little darlin', please don't shed no tears;
No, woman, no cry.

 
Ricordava di essere rimasta stretta a lui. Ne aveva ascoltato il cuore battere veloce. Aveva sentito il respiro caldo infrangersi sulla sua pelle. Aveva accarezzato la sua pelle morbida, sfiorando con le proprie labbra quelle schiuse del ragazzo. Aveva guardato i suoi occhi caldi resi appena lucidi da qualcosa a cui lui non era concesso cedere. Si inebriata del suo buon profumo. E si erano fatti una tacita promessa: non si sarebbero dimenticati. Mai.

Tom, poi, glielo aveva ripetuto un’ultima volta, prima di andarsene.

No ragazza non piangere.
 





 
 
Cari lettori,

siamo giunti alla fine. Non posso fare a meno di sentirmi felice e triste allo stesso tempo. È forse la prima storia in cui metto così tanto impegno, in cui metto in gioco tutta me stessa, arricchendo con le mie esperienze personali la storia stessa. Ho amato i personaggi di cui ho scritto, e spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa a voi, il mio meraviglioso pubblico. Vi ringrazio con tutto il cuore, e come dico sempre, senza di voi questa avventura non sarebbe nemmeno incominciata. Grazie a tutti, a chi ha recensito, preferito, seguito, ricordato. Grazie a chi ha letto, facendo in modo che il mio lavoro non fosse vano. Infine, grazie ai Tokio Hotel e a Bob Marley, mie fonti di ispirazione.

Sperando di rincontrarci,

alla prossima!

                                               Francesca.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: _Frency_