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Autore: kilua175    01/07/2013    1 recensioni
Salve a tutti è la prima volta che scrivo una storia su un sito, spero di potervi affascinare inserendovi nel fantastico mondo di hunterxhunter. la storia parla di un ragazzo di nome Kaito che vieni a scoprire la verità sulla morte del padre, questa verità lo porterà a intraprendere un viaggio che gli permetterà di crescere e conoscere delle persone fantastiche
buona lettura a tutti....
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 PROVE X CRISI X NUOVO INIZIO
I ragazzi passarono un mese a riposarsi e a riprendersi da tutte le ferite e le lesioni riportate durante svolgendo gli esercizi di riabilitazione. Valéry entrò nella stanza, i tre ragazzi si misero in linea dinanzi a lei e con un grande sorriso, contemporaneamente, dissero:- siamo pronti!-. La giovane ragazza sorrise e fece un cenno per essere seguita. Uscirono dall’ospedale e presero un navetta che li portò vicino ad una foresta, durante il viaggio osservarono tutti  silenzio. Finalmente  giunsero a destinazione. Una volta scesi Valéry prese la parola e disse:- per  prima cosa dovrete attraversare questa foresta e uscirne, io vi aspetterò al di là di quest’ultima, se non ci riuscirete a superare la foresta ed a sopravvivere vi lascerò morire al suo interno. Questa volta non sarete aiutati da nessuno, sarete soli, e per fortificare il corpo sarete costretti ad indossare dei pesi-  pose loro i pesi, che dovevano essere avvolti da ognuno in prossimità della caviglia e dello stomaco. Augurò buona fortuna e si allontanò, prendendo la funivia che la portava al di là della foresta. I tre ragazzi si sistemarono i pesi si guardarono intorno e Kaito disse:- siete pronti ragazzi? E’ solo un’altra prova-, si guardarono a vicenda e Vilux scattò in avanti consapevole che i pesi erano stati aggiunti al corpo, incitando i suoi compagni a seguirla. Tutti, così, partirono raggiungendola e mettendosi al suo passo. Passò un’ora abbondante quando i ragazzi decisero di fermarsi, poggiarono il proprio zaino su un albero e si diressero vicino ad un fiume per darsi una sciacquata. Dopo una breve pausa i ragazzi ripartirono alla volta dell’uscita quando vennero bloccati da un branco di lupi famelici che si oppose al loro cammino. I tre ragazzi, impugnarono le loro armi, pronti ad ingaggiare battaglia. Quando uno dei lupi iniziò ad ululare, sentirono un brivido su per la schiena e  riprovarono  le stesse emozioni che avevano vissuto durante l’ultima battaglia. Questo li pietrificò. Edward disse:- anche loro conoscono il nen, siamo nei guai ragazzi, cosa facciamo ?- ed in quel momento nella mente di Kaito riapparvero  velocemente gli ultimi momenti della battaglia. Stretta la sua spada  disse:- non sono disposto a fermarmi proprio ora!  Andrò avanti costi quel che costi-scattando in avanti buttandosi nella battaglia. Tutti lo seguirono poiché incoraggiati dalle parole del compagno. I lupi  si divisero cercando di separare le prede. Ma fu del tutto inutile, i ragazzi si posizionarono a cerchio difendendosi l’un l’altro. I  lupi attaccarono più volte, procurando solo ferite superficiali. Edward, aspettando il momento giusto, portò un affondo ad uno delle bestie che aveva iniziato un nuovo assalto. Venne affiancato da Vilux che conficcò sul collo dell’animale i suoi pugnali, staccando così la testa all’assalitore. Improvvisamente la testa e il corpo che erano stati separati si trasformarono in polvere ed i ragazzi attoniti e senza parole cercarono di capire cosa stava succedendo. Contestualmente Kaito era alle prese con due lupi. Abilmente riuscì ad evitare tutti i loro  attacchi infliggendo a sua volta, anche lui, una seria di colpi mortali. La stessa cosa avvenne con i suoi avversari lasciando a sua volta anche lui titubante su cosa era successo. I ragazzi si riunirono, per fronteggiare gli ultimi lupi, ci fu un altro attacco che riuscì ad essere contenuto. Nel frattempo, la fatica dello scontro ed i pesi si facevano sentire. L’unico lupo rimasto iniziò a ringhiare e piano piano un grande aura si formò intorno a lui, procurando nuovamente un grande timore nei ragazzi. Il lupo con un salto si diresse verso Vilux, che paralizzata dalla paura, la rese  fuori combattimento. Edward e Kaito non riuscirono a rendersi conto di cosa stesse succedendo ed, anche loro, si trovarono accanto a Vilux tramortiti dagli attacchi. La situazione sfuggi di mano ai ragazzi, che  non sapevano cosa fare, dove andare e come comportarsi per fronteggiare questa nuova minaccia. Edward si avvicinò ai compagni cercando di aiutarli e, quando furono tutti di nuovo in piedi, consigliò loro di scappare. Kaito si oppose dicendo che non si sarebbe mai fatto mettere sotto da uno stupido cane e cercò di riprendere la battaglia. Ma fu bloccato dai suoi compagni che provarono a farlo ragionare. Aspettarono qualche secondo che Kaito si riprendesse e poi scapparono di fretta e furia per tutta la foresta. Il lupo li inseguì per qualche km; fino a quando non perse le loro tracce.. I tre, nascosti dentro una caverna, aspettarono un po’ e poi decisero di uscire e di dirigersi verso la fine della foresta. Dopo poco uscirono dalla foresta e lì incontrarono Valéry che li attendeva con delle tazze e delle fasce mediche. I ragazzi la raggiunsero e, stremati dalla fatica, caddero a terra senza forza. La ragazza si alzò e disse:- avete impiegato troppo! Io quando l’ho superata, la prima volta, ho impiegato quattro ore in meno. Per questo  sarete costretti a fare una corsa di cinquanta km per tutta la vallata che  si trova al di là di casa mia.- alzatevi e andate a correre!- i ragazzi ancora stremati non seppero cosa dire, solo Kaito replicò:- sta scherzando! Siamo appena usciti da un inferno e ci vuole far correre, ma è fuori di senno!-. La maestra, alzando la voce e dandogli le spalle, ribatté:- visto che protestate userete queste ruote-. E tirandogliele addosso,riprese ad incitarli a corre, pena di rimanere senza cena e senza un letto per riposare.- quello che io  dico è legge quindi correte-. I ragazzi, impauriti e preoccupati si alzarono da terra e si misero in spalla le enormi ruote, cominciando a correre. Kaito si scusò con gli amici, per aver con la sua resistenza verbale, aggravato la situazione. Passarono tre ore abbondanti prima che i ragazzi terminarono la corsa, si presentarono dinanzi alla maestra che li fece accomodare nella sua casa. Lei chiese se volevano qualcosa da mangiare, ma i ragazzi chiesero solo di poter riposare. Valéry indicò le stanze e li fece accomodare. I ragazzi si stesero sul letto, ebbero qualche secondo per ripensare a tutto ciò che era successo e poi caddero in un sonno profondo. La notte passò veloce ed appena sorse il sole i ragazzi furono svegliati da Valéry che gli chiese se volevano fare colazione. I ragazzi accentarono l’offerta. Li condusse, quindi, fuori dalla casa e mostrò loro la vallata dicendo:- la colazione vi aspetta, dovrete essere di nuovo qui tra mezz’ora precisa altrimenti dovrete pagare una nuova punizione, buona caccia!-; i ragazzi partirono di corsa, per non perdere ulteriore tempo, cercando qualcosa da mangiare. Individuarono  una dozzina di mele e si fiondarono a prenderle ma, vennero bloccati, da un’enorme orso che cercò di affondare il suo artiglio nello stomaco di Edward. Ma Kaito deviò il colpo allontanandolo. I ragazzi indietreggiarono e Vilux disse:- ma qui non c’è un animaletto tenero e tranquillo?! Ci sono tutti spietati assassini che cavolo!-. I ragazzi cercarono di creare una strategia diversiva. Kaito e Vilux attaccarono da davanti mentre Edward raggiunse le mele e fuggì via. I ragazzi lo raggiunsero e si diressero di corsa al punto di raccolta, dove, arrivati mangiarono le mele. Allora, Valéry si avvicinò e si complimentò della puntualità e porgendo loro dell’acqua. I ragazzi si rifocillarono e si misero in riga aspettando le parole della maestra. Che finito il suo caffè disse:- per apprendere il NEN ci vuole molta pazienza e tempo , è racchiuso in ognuno di noi, aspetta solo di essere liberato. Per prima cosa dovete cercare di farlo fluire in modo più intenso ed omogeneo  dentro di voi. Potrebbe essere successo molte volte  che durante una battaglia o un azione avete utilizzato il nen senza  rendervene conto, è necessario, quindi, dedicare il primo periodo di questo allenamento alla meditazione, riuscendo, così, a far emergere il nen in modo costante. Tutto ciò, può avvenire: in un mese, in un istante o in un anno, insomma, dipende tutto da voi-. I ragazzi, ancora un po’ perplessi, cercarono di seguire il consiglio che era stato dato loro. La maestra si allontanò e si diresse in casa dicendo:- fin tanto che tutti e tre non sarete pronti io non vi insegnerò altro, buona lavoro-. I tre ragazzi cercarono di raccogliere tutte le idee, si diressero ognuno nella propria stanza a pensare a come ottenere questo potere sopito. Passarono due settimane e Vilux e Edward cominciarono, attraverso la meditazione, ad ottenere i primi risultati, tanto che dopo alcuni giorni riuscirono a controllare e a stabilizzare l’aura intorno a loro. Al contrario Kaito incontrò molte difficoltà e cominciò a sentirsi inutile. Passavano le giornate e non otteneva il minimo cambiamento. Uno stato di peso e di dispiacere lo pervadeva, anche perché, non poteva mandare avanti il gruppo nello studio. Un sera, esasperato da dai suoi continui fallimenti, decise di andarsene. Ma i due compagni quando capirono che si era allontanato, cominciarono a cercarlo ovunque. Anche Valéry, si unì alla ricerca, sospettando che il suo allievo si fosse avventurato nella foresta da solo. Riferì la sua supposizione a suoi studenti che, preoccupati, si fiondarono subito alla ricerca del loro amico. Dopo aver viaggiato per diverse ore, in quella profonda foresta, sentirono dell’urla. Subito Edward e Vilux le seguirono e videro Kaito steso per terra che cercava di rialzarsi. I ragazzi si attivarono per  salvare il compagno ma lui, con un urlo, li fermo e disse:- non osate avvicinarvi questa è la mia battaglia, non immischiatevi-. I ragazzi rimasero immobili mentre Kaito combatteva contro una dozzina di lupi: era un battaglia impari, i lupi erano in maggioranza e troppo potenti per lui. Improvvisamente arrivò una voce da lontano:- vuoi rimanere un perdente per tutta la vita, la sconfitta alla torre celeste non ti ha insegnato nulla, sei uno sciocco-. Quelle parole rievocarono nella mente di Kaito tutte le scene della battaglia precedente. Improvvisamente emise un urlo allontanando tutti gli avversari ed in un attimo il corpo di Kaito fu invaso dal NEN. I lupi si dileguarono ed i compagni rimasero senza parole per la quantità di aura che fuoriusciva dal suo corpo. Kaito non riusciva a capacitarsene, cerco di contenerla ma poco dopo perse i sensi. Passarono due giorni prima che Kaito si risvegliasse. Si rivesti, uscì dalla camera e si diresse nella sala, dove erano soliti fare colazione. Lì trovò i suoi compagni con la sua insegnate che stavano facendo colazione. Non appena lo videro gli saltarono addosso riempendolo di abbracci e di  domande. Valéry si alzò dalla tavola, si avvicinò a Kaito, e gli disse:- hai impiegato tanto, per questo laverai i piatti per cinque mesi-. Kaito fece un cenno di assenso e si diresse in cucina. In più Valéry disse:- oggi riposo per tutti ma da domani inizieremo l’allenamento del NEN-.
 
NOTA AUTORE: salve a tutti, vi pubblico il nuovo capitolo dopo tanto tempo mi scuso ma non ho avuto il pc  a causa di mio fratello che ha dovuto sostenere l’esame.
Vi auguro buona lettura a tutti e spero vi piaccia questo capitolo  buona lettura                      
  
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