Salve a tutti! Questa è la storia che vi avevo annunciato! ^_^ Non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sorpresa! Sono curiosa di conoscere i vostri commenti!!!
Rileggendo il primo capitolo mi sono accorta che forse ho dato troppo spazio ai dialoghi! XD Spero di aver mantenuto i personaggi abbastanza IC! XD Va beh, sarete voi a dirlo! ^_^ BUONA LETTURA!!!
UNA
BAMBINA DI NOME VEGETA
CAPITOLO 1 -
La piccola figura dalla
chioma bionda sfrecciava nel cielo ad incredibile velocità. Poche persone
avrebbero potuto starle dietro, anche tra le più allenate.
I grandi occhi azzurri
osservavano il palazzo circolare sospeso in aria, che si faceva sempre più
vicino. Ormai mancava poco alla meta. Finalmente avrebbe potuto parlare con il
dio della Terra, e risolvere una volta per tutte i suoi problemi. Entusiasta
all’idea di giungere sul posto appena possibile, espanse di nuovo la sua aura,
muovendosi più rapidamente.
Nell’edificio divino, nel
frattempo, qualcuno aveva già avvertito la sua presenza.
-Ma chi è?- domandò Dende a
Piccolo, cercando di concentrarsi -Sembrerebbe una
bambina!-
-Già- mormorò il namecciano
più anziano, concentrandosi a sua volta -Eppure la sua aura... è praticamente
identica a quella...-
Proprio in quel momento, la
bimba fece la sua comparsa al palazzo a gran velocità.
-Buongiorno!- esclamò Dende
educatamente, andandole incontro.
La piccola non rispose ed
iniziò a squadrare i due namecciani con uno sguardo
penetrante.
-Mi raccomando, nessuno
deve venire a conoscenza di questa situazione, chiaro?!?- disse poco dopo la
bambina con arroganza.
La sua voce era sottile ed
acuta, ma Dende si stupì nel vedere una creatura di circa quattro anni
rispondere con quel tono. Piccolo, al contrario, sembrò invece comprendere la
situazione.
-Ma allora sei proprio
tu...- disse chinandosi.
La piccola strinse i pugni
irritata.
-Sì, sono io, va bene?!?-
sbraitò -Sono il principe dei saiyan, contenti?!? E adesso fatemi immediatamente
tornare come prima!!! Non voglio avere le sembianze di questa mocciosa un minuto
di più!!!-
Dende esibì uno sguardo
scettico, cercando poi di trattenere una risata.
-S-stai dicendo che...
tu...- mormorò -sei... insomma... Vegeta?-
La bambina serrò le mani
con più forza e la sua aura iniziò ad espandersi a dismisura, rischiando di far
volare via il povero dio della Terra.
-SÌ, SONO VEGETA!!! MA NON
C’È BISOGNO DI FARLO SAPERE ALL’INTERO UNIVERSO, MALEDIZIONE!!!-
gridò.
-Adesso calmati!!!- esclamò
Piccolo, riparandosi con un braccio -Devi raccontarci quello che ti è successo,
altrimenti non possiamo aiutarti!!!-
Sentendo quelle parole, il
saiyan smise di agitarsi, cercando di recuperare la
tranquillità.
-Anche se il tuo fisico ha
subito una mutazione, a quanto pare la tua forza è rimasta la stessa- affermò
Dende.
-Non mi interessa- disse
secco Vegeta -Io rivoglio il mio corpo, e subito!- cinguettò con la nuova voce
che si era ritrovato.
-Faremo il possibile-
intervenne Piccolo, cercando nuovamente di tranquillizzarlo -Ma ora raccontaci
la tua avventura-
Il saiyan dalle sembianze
di una bambina incrociò le braccia, mentre il trio iniziò a camminare verso il
centro del palazzo.
-Questa mattina sono andato
a fare un giro in una zona deserta del pianeta,- iniziò il guerriero -ed ho
visto una specie di strega che stava incitando un vecchio a consegnarle tutto
ciò che aveva... Tsk! Con tutta la fatica che abbiamo fatto per riportare la
pace sulla Terra, c’è ancora qualcuno che si diverte con queste idiozie!
Vogliono forse prendermi in giro?!?-
-Purtroppo la pace non è
facile da mantenere- affermò il namecciano più alto, abbozzando poi un sorriso
-Sai, mi fa uno strano effetto sentirti parlare così-
Il saiyan si
irritò.
-Questo lo so benissimo
anch’io!!! Ho una voce orribile con questo corpo!!!-
Piccolo mantenne il suo
sguardo.
-Non intendevo in quel
senso, ma non fa niente... vai pure avanti-
Vegeta lo osservò
perplesso, cercando di intuire il significato delle sue parole, e poco dopo
capì. Solitamente non accettava che qualcuno gli dicesse che era cambiato, anche
se in fondo sapeva benissimo che era vero; ma in quel momento aveva fretta di
proseguire il suo racconto, per cui decise di lasciar
perdere.
-Insomma- continuò -io mi
sono avvicinato alla strega e l’ho incitata ad andarsene, ma questa prima di
farlo mi ha scagliato contro questo maledetto
incantesimo!!!-
-Ti ha trasformato in una
bambina?- chiese Dende.
-Esatto! Con una specie di
bacchetta magica!- specificò il saiyan -E poi si è dileguata nel nulla, e non
sono riuscito a seguirla! È stato un disonore terribile, dannazione!!! Ma giuro
che se la trovo...-
-Sì, lo sappiamo, Vegeta-
lo interruppe Piccolo, temendo che iniziasse uno dei suoi monologhi
sull’esaltazione della sua stirpe -Quindi sei venuto qui per chiedere
aiuto-
A quelle parole,
l’uomo-bambina non poté fare a meno di irritarsi.
Aiuto lui, il principe dei
saiyan?
Era dura ammetterlo, ma in
effetti era così... da solo non sarebbe stato in grado di fare nulla in quella
situazione.
Il suo silenzio, come
spesso accadeva, venne interpretato come una risposta
affermativa.
-Dende, hai in mente
qualcosa?- gli chiese il più alto del gruppo.
-Purtroppo no...- mormorò
lui spremendosi le meningi -Le streghe non sono molto diffuse sulla Terra,
quindi non conosco i loro incantesimi...-
Vegeta si stava preparando
a ribattere, quando Piccolo gli rivolse la parola.
-A chi hai parlato della
tua situazione?- gli chiese incuriosito -Chi sa oltre a noi quello che ti è
accaduto?-
Il saiyan alzò lo sguardo
verso l’alto, cercando con poco successo di guardare negli occhi il
namecciano.
-Nessuno- affermò con
convinzione -E nessuno oltre a voi due dovrà mai venire a saperlo,
chiaro?!?-
-Ma se tu non dovessi...-
mormorò Dende.
-Se io non dovessi che
cosa?!?- lo interruppe il saiyan, che anche nel corpo di una bambina incuteva
timore -Io tornerò quello di prima e basta!!! In qualunque modo!!! Anche con le
sfere del drago, se sarà necessario!!!-
Sentendo nominare gli
oggetti magici, il dio della Terra lo bloccò.
-No, mi dispiace, quelle
non possiamo usarle! Le abbiamo utilizzate pochi giorni fa per cancellare il
ricordo di Majin Bu dai terrestri, ricordi? E poi l’anziano Kaiohshin era stato
chiaro... a meno che tu non lo convinca a...-
-Ma certo!- esclamò Vegeta
con un ghigno -Gli prometterò le foto della moglie di Kakaroth nuda, così
finalmente pareggeremo i conti!-
-Eh?!?- domandò Piccolo
confuso -Delle foto di Chichi nuda? E come fai ad averle?-
-Io non le ho- rispose il
saiyan -Ma me le procurerò apposta! Anzi, sarà Kakaroth stesso a portarle a quel
vecchio pervertito!-
-Ehi, Vegeta! Non insultare
così il Sommo Kaiohshin- lo rimproverò Dende.
-Esatto!!! Non farlo mai
più!!!- disse una voce proveniente dal nulla.
Il trio iniziò a guardarsi
intorno confuso, senza capire da dove fosse uscito quel
suono.
-Ka-kaiohshin?- mormorò il
namecciano più giovane scettico.
-Già, proprio io!!!-
rispose la voce nelle loro orecchie.
Sentendo quelle parole, i
tre smisero di muoversi e tesero le orecchie per
ascoltare.
-Vegeta, ascoltami bene!-
riprese l’anziana divinità -Ho sentito dire che hai avuto un piccolo incidente,
e che per questo vorresti utilizzare le sfere del drago. Beh, sappi che non è
necessario! Credo che sul tuo pianeta ci sia già una soluzione alternativa per
farti recuperare le tue sembianze-
-Davvero?!? E quale
sarebbe?!?- chiese Dende curioso, mentre il saiyan ascoltava con
attenzione.
-Io ve lo dico- continuò
Kaiohshin -Ma sappiate che, se non dovesse funzionare, non avrete comunque il
permesso di utilizzare le sfere del drago-
Ci fu una piccola pausa,
mentre il trio attendeva che il Sommo proseguisse.
-Dunque, ascoltami bene,
Vegeta. Credo che sul tuo pianeta esistano due persone in grado di creare una
specie di antidoto per sciogliere il tuo incantesimo. Non mi ricordo bene dove
abitano, ma credo in un centro abitato...-
-E come faccio a trovarli
se non so nemmeno dove cercarli?!?- intervenne il saiyan
irritato.
-Ehi, calma!- lo
tranquillizzò Kaiohshin -Ora cerco di ricordarmi... se non sbaglio sono un uomo
e una donna... però l’uomo ultimamente è impegnato... dovrai chiedere alla
donna!-
-E chi è?!? Una specie di
strega?!?- lo interruppe di nuovo Vegeta, che non sopportava più quella
situazione -Come la trovo, si può sapere?!?-
-Cerca di non agitarti,
Vegeta- lo rimproverò Piccolo -Ascolta quello che ha da
dirti-
Il saiyan cercò di
controllarsi, attendendo ulteriori informazioni.
-Ah, ora ricordo!- esclamò
l’anziano dio -È la figlia del proprietario della Capsule
Corporation!-
-Che cosa?!? Il
proprietario della Capsule Corporation?!? Stai parlando di quella figlia?!?- intervenne di nuovo il
saiyan, inarcando un sopracciglio.
-Eh?!? Perché, quante ne
ha?- rispose Kaiohshin confuso -Pensavo che ne avesse una sola! Accidenti,
allora tutto diventa più difficile! Anche perché non so né come si chiama né
dove abita! Chissà se è carina! Ma no, che dico! Le scienziate sono tutte
vecchie e brutte...-
-Ehm, Kaiohshin?- lo
interruppe Dende.
-Che cosa c’è?- gli chiese
il diretto interessato.
-Beh, ecco...- mormorò il
dio -Credo che Vegeta conosca già questa persona...-
-Davvero?!? E come fa a
conoscerla?-
-Bada agli affari tuoi!!!-
intervenne il saiyan irritato.
-Vegeta, calmati!- esclamò
Piccolo, per poi rivolgersi di nuovo alla divinità superiore -Kaiohshin, la
ringraziamo per il suo aiuto. Chiederemo a Bulma di creare la pozione
e...-
-Cosa?!? Hai detto
Bulma?!?- lo interruppe il vecchio stupito -Ho sentito bene? La donna di cui
Goku mi aveva promesso la foto nuda?!?-
-Grrr...- ringhiò Vegeta,
prima di riuscire a parlare.
-Accidenti, ma allora mi ha
ingannato!- continuò Kaiohshin -Mi aveva detto che era carina, invece è solo una
vecchia scienziata! Uffa! La foto a questo punto non la voglio
più!-
Sentendo quelle parole, il saiyan decise di restare in silenzio, conscio che quella situazione non poteva che essere a suo vantaggio. Per quel vecchio pervertito Bulma poteva anche restare la donna più orribile dell’universo; l’importante era che lui sapesse che non era così...
Continua...
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