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Autore: Their_Eyes    03/07/2013    9 recensioni
Kristen, una ragazza all’ultima anno.
Orfana dei propri genitori e costretta a vivere con il fratello maggiore.
Il padre è morto quando lei era piccolissima e ha pochi ricordi di lui.
La madre è assente, viaggia per il mondo  con i suoi partner non pensando ai due figli che ha lasciato a casa.
Ma, per fortuna Kris ha lei, Ash! Un amica, senza la quale sarebbe persa. Una sorella. 
A complicare le cose, arriva l’amore.. L’amore è come la musica, nasconde sensazioni ma è in grado di fartele esternare tutte senza il minimo sforzo.
Kristen lo sa bene cos’è l’amore, quello che fa diventare pazze le persone e che le fa cambiare completamente! 
Lei sa, chi le potrebbe fare tutto questo! 
QUESTA STORIA E' CONCLUSA. MI SONO DIMENTICATA DI METTERE L'OPZIONE NELL'ULTIMO CAPITOLO E ORA NON RIESCO A CAMBIARLA :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I love you.
 

“Vieni entra!” mi dice Niall sorpassando la porta e scrutando dentro la camera
Credo di non aver mai visto così tanto disordine all’interno di una stanza. A parte basta pensare ai cinque soggetti che ci stanno!
 “Non vorrei essere la donnina delle pulizie!” esclamo facendo qualche passo per raggiungere la sedia della scrivania.
Niall ride e si siede nel letto.
“Che facciamo?” mi chiede guardandosi intorno per cercare qualcosa di interessante.
“Che ore sono?” domando di rimando come se fosse una risposta.
“Le .. Cazzo!” urla guardando l’orologio e scattando in piedi “Ora capisco perché in camera non c’è nessuno!”
“E’ ora di cena?”
“Eh.. secondo te?!” dice ridendo “Sono le otto e mezzo!”
“Sai vero che dovevamo essere lì alle otto in punto??”
“Merda!” esclama per prendere la tessera dal comodino e uscire dalla camera, seguito da me che sembro un cagnolino dietro dietro al suo padrone.
Mi afferra la mano mentre velocemente scendiamo le scale
“Signorina Grey ci scusi” inizio ma Niall continua per me “Kris era rimasta chiusa fuori quindi l’ho accompagnata a chiedere un’altra tessera in reception!”
Bravo biondo tinto, sei bravo a inventare cazzate. Spero che non ne racconti così spudoratamente anche a me.
“Oh che gentiluomo Horan! Per ‘sta volta siete perdonati, ma vedete di non farlo capitare mai più!” ci avvisa la professoressa.
Annuiamo mentre la sorpassiamo e andiamo a sederci negli unici due posti rimasti liberi.
“Ciao Styles!” saluto il mio ‘compagno di cena’
“Ciao Malik!” ricambia mentre cerco con lo sguardo Ashley. E’ seduta insieme alle galline del quarto anno. Quando non c’ha nessuno con cui condividere le sue cose, si accontenta anche di animali.
“Ti stai divertendo quassù nella città dell’amore?” mi chiede mentre inforca l’ultimo pezzettino di carne rimastogli nel piatto.
“Si, da morire.. Invece te? Tutto solo? Non hai trovato l’anima gemella?” domando sperando che mi dica qualcosa sulla sua ‘relazione’ con Allison
“Uhm, diciamo che ci sto lavorando!” si limita a dire mentre il cameriere toglie i nostri piatti da sotto i nostri nasi.
Guardo Allison sorridente nel tavolo accanto al nostro; non sembra tanto felice. Spero solo che la chiacchierata con Harry abbia chiarito un po’ di cose.
“Ragazzi attenzione!” ci richiama la White mentre ci stiamo per alzare “Allora ora potete fare ciò che volete pur che sia all’interno dell’hotel o nei giardini di questo.. Ci vediamo domani mattina. Alle 8 e mezzo nella hall. Puntuali!”
 
“Ora abbiamo tutto il tempo che vogliamo!” mi sussurra Niall mentre mi spinge in camera.
“Gli altri? Non salgono?” chiedo mentre si toglie le scarpe.
“Non penso. Avevano deciso di andare a prendere una birra al bar e poi stavano fuori nel giardino!” risponde.
Ci distendiamo nel letto e ci sistemiamo vicino. Appoggio la testa nell’incavo del suo collo sentendo il suo cuore aumentare di battito.
“Non ci posso credere..” sussurro.
“A cosa?” chiede mentre ha inserito una mano dentro la mia maglietta provocandomi un sacco di brividi.
“Che siamo qui.. Insieme!” confesso “Tre mesi fa ti scrutavo dal mio banco e erano più le volte che mi perdevo nei tuoi occhi che nella spiegazione di qualsiasi prof. Due mesi fa a quest’ora ti stavo guardando mentre giocavi con mio fratello alla playstation nel divano di casa mia. Un mese fa, anche meno, invece, stavo rosicando a vederti con Allison felice..!”
Sussulta.
“Tre mesi fa ti ho visto davvero per la prima volta nella lezione della White. Eri così bella, seduta in quel banco a fissare la professoressa e a pensare ad altro sicuramente. Due mesi fa venivo a casa vostra con la scusa di tuo fratello ma la verità è che volevo vedere te e stare insieme a te. Ho sempre fallito. Sono sempre stato un rompi cazzo con te. Un mese fa, invece, stanco di starti a guardare, ho preso Allison, diciamo uhm, come cavia, sperando di farti ingelosire. E, eccoci qua!” conclude baciandomi la fronte.
Mi accarezza la schiena lentamente facendomi venire un sacco di brividi. Gli bacio il collo mentre con un scatto veloce si porta su di me.
Mi accarezza una spalla fino a arrivare alla spallina del reggiseno che fa cadere volontariamente. Ripete il gesto anche con l’altro braccio mentre io gli sbottono il colletto della sua polo rossa.
“Niall” faccio un sospirone, forse il primo di lunga serie, vista la situazione “Io, io, sono vergine!”
Potrei stare qui a spiegargli che sono vergine non perché non ne ho avuto la possibilità, ma perché ho sempre aspettato quello giusto; e lui lo è, ma preferisco godermi il momento.
“Tranquilla piccola, non ti farò del male!” mi sussurra mentre lascia cadere il reggiseno a terra. Non tarda a togliersi la maglia che finisce in un angolo remoto della stanza.
 Velocemente mi toglie i pantaloni e lascia che glieli sfili.
Entrambi siamo in mutande. Mi guarda con quegli occhi azzurri mare.
“Sei sicura?” mi chiede
“Si!” rispondo convinta accarezzandogli una guancia.
Mi afferra la mano e se la porta vicino alla bocca per poi lasciarci un bacio umido.
Lentamente mi sfila le mutandine e con un colpo secco si toglie i boxer lasciando uscire il suo amichetto.
“Kris.. Guardami!”dice posizionandosi sopra di me e facendo forza sugli avambracci per non farmi peso.
“Ti vedo, sei bellissimo!” gli sussurro cercando di non pensare al dolore che proverò tra pochissimi secondi.
Sorride e mi bacia dolcemente le labbra.
Appoggio le mani sopra le sue braccia e stringo i suoi muscoli mentre piano piano entra in me.
Sussulto.
“Ti, ti faccio male?” chiede preoccupato.
Si, tanto.
“No, continua!” rispondo sorridendo sperando che il dolore si trasformi presto in piacere.
Infatti non tarda ad essere così.
Mi fa tenerezza vedere quanta attenzione ci mette per non farmi soffrire.
Le sue spinte diventano sempre più forti e irregolari e nel silenzio di un albergo si sentono le nostre voci chiamare i nostri nomi
“Ora una parte di te, è anche mia” mi sussurra. Ci distendiamo insieme e porta su di noi il lenzuolo viscido dell’hotel.
Intreccio le sue gambe con le mie e con la mano libera dalla sua presa, gli accarezzo il petto.
Lo dico o non lo dico?
“Ti amo Niall”
Alza la testa e la ruota verso di me per guardami negli occhi.
“Ti amo anche io Kris”
Si piega verso di me e accarezzandomi, mi da un bacio che di casto ha veramente poco.
Le nostre lingue si rincorrono, si vorrebbero incontrare e darsi una tregua, proprio come abbiamo fatto io e lui.
 
ASHLEY’S VIEW
Sono seduta in camera da sola e tra pochi istanti dovrebbe tornare Allison che è stata a parlare con la professoressa non so a proposito di cosa.
Infondo non deve essere poi così male come sembra. Se Kristen ce ‘ha fatta a sopportarla per due ore, ce la posso fare anche io questa sera.
“Ciao Ashley!”
Appunto, parli del diavolo e spuntano le corna.
“Ciao!” rispondo con nonchalance.
E’ più forte di me, non riesco a parlarle in un altro modo.
“Non sei con Malik?!” chiede sedendosi nel letto e sventolando i suoi capelli in qua e in là, forse per dargli una forma più compatta.
“Che caz.. “ inizio, ma poi mi correggo “No, stasera avevano la serata al maschile!” sforzo un sorriso. Forse mi è venuto più brutto di quello di Joker.
“Sai, Kris è molto simpatica. Sei fortunata ad avere un’amica come lei!” mi dice “Non è da tutti quello che ha fatto. Mi ha aiutato in un momento di difficoltà nonostante tutti i dispetti che le ho fatto. Che vi ho fatto!” ammette abbassando la testa.
Sicuramente lei non sa che da quando ha conosciuto più a fondo Kris, io e lei non parliamo più, sennò non verrebbe qui a dirmi queste cose.
Però forse ha ragione. Kris ha avuto coraggio e tanta buon’anima. Non so se l’avrei fatto io al posto suo. Probabilmente no.
Annuisco alle sue parole mentre ripenso a tutti i momenti belli passati con lei.
Vale la pena sciupare un rapporto così bello per una nuova amicizia?
Un antico proverbio diceva:  “Più siamo, meglio è!”
Chissà, magari chi l’ha inventato, ha ragione.
Intanto provo a fare amicizia con lei, poi magari mi scuso con Kris e alla fine, se tutto va per il verso giusto, saremo come le tre grazie: Grazia, Graziella e Grazie al .. Vabbè lasciamo perdere.
“Ti sei trovata bene con lei?” domando tanto per attaccare bottone. Sennò non saprei di cosa parlare.
“Si!” risponde senza andare tanto nelle lunghe.
 
“Ma tua madre ha un negozio di vestiti o qualcosa del genere? Hai una valigia che non si chiude!” dico quasi ridendo e notando la “Roncato” posta in un angolino della stanza. Forse l’ha messa laggiù, perché data la sua grandezza, non voleva infastidire noi. Ma che pensiero gentile!
“Mia madre è morta..”  mi risponde senza trasparire un’emozione. Ne occhi lucidi ne niente.
Il sangue mi si congela dentro le vene e vorrei tanto sotterrarmi.
La guardo con pietà: “Mi, mi dispiace!” riesco solo a dire
Allora è per questo che Kristen l’ha aiutata? Magari lei le ha raccontato qualcosa e aveva bisogno di conforto.
“Non preoccuparti, era un’alcolizzata. Non so come abbia fatto mio padre a sopportarla e non so come abbia fatto a crescermi. Non oso immaginare. Non mi ricordo niente della mia infanzia” mi racconta come se fossi la sua più cara amica.
Infondo, non mi dispiace. Vuol dire che, anche dopo tanti anni di litigi, forse trova in me qualcuno con cui aprirsi almeno un pochino.
Questa è come la vedo io: se mia madre fosse un’alcolizzata certo non andrei a raccontarlo a tutti e spifferare la mia storia; la direi solamente alle persone più care.
“e comunque questo è poco, dovresti vedere il mio armadio!” ammette con un sorriso di disprezzo.
E ti dispiace anche?
“Perché quella faccia?” chiedo spudoratamente.
“A mio padre non frega niente della mia salute, si preoccupa soltanto di avere una figlia alla moda e pensa che i vestiti possano ricolmare la sua mancanza continua di quando va via con le sue amichette o con compagni di lavoro.”
Rimango di sasso un’altra volta. Possibile che non mi riesca a tenere la bocca chiusa?
“Merda..” sussurro.
Lei sorride e mi guarda apprensiva.
 
“Scusa” dico così di punto in bianco dopo una decina di minuti.
Ognuna è distesa nel proprio letto e nessuna proferisce parola.
Dopo le mie scappate alla cazzo di cane preferisco starmene zitta a guardare il soffitto bianco dell’albergo.
Non sono mai stata una di quelle persone a cui piace chiedere scusa. Anzi, sono sempre stata molto orgogliosa.
Però ho scoperto che dietro alla ‘ragazza puttana’ , ‘ragazza piena di vestiti’ , ‘ragazza che viene a scuola come se andasse in discoteca’ c’è, in verità, un vetro rotto: spezzato dal padre, dalla madre e forse anche da altre cose che non mi è stata a raccontare e preferisce tenersele per se.
“Non ti preoccupare” mi ripete “Ci sono abituata” confessa un po’ schifata.
“No, non hai capito!” sorrido “Scusa per tutto” dico abbassando la testa “Ora che Kris è amica di entrambe, io devo imparare a dividermela con qualcuno e noi dobbiamo andare d’accordo. In caso contrario sarà lei quella che impazzirà per le nostre litigate furiose.” Ammetto lasciandomi andare poi in una risatina.
Allison mi guarda quasi preoccupata per il mio comportamento stranamente amichevole.
“Proviamo ad andare d’accordo?” chiedo guardandola.
“Proviamo ad essere amiche!” risponde sorridente.
 
E un passo è fatto. Ora mi manca da scusarmi con Kristen, e poi forse giungeremo al lieto fine.
 
ALLISON’S VIEW
Dopo aver fatto pace anche con Ashley, sento il cuore molto più leggero e mi accorgo che essere stronzi e fare dispetti agli altri non è una cosa normale.
Due colpi secchi provengono dalla porta.
“Vado io!” dice Ash velocemente. Si alza dal letto e con una camminata poco aggraziata arriva fino alla porta: con tanta tantissima delicatezza appoggia la mano sulla maniglia e tira la porta verso sinistra.
Styles mi appare davanti. Il mio cuore perde un battito.
Ma che cazzo ci fa lui qui? Ora? Non aveva detto che la nostra relazione doveva rimanere segreta? Bah, in questi giorni succedono troppe cose strane.
“C’è Allison?” La sua voce entra dentro le mie orecchie come una melodia. E’ roca e sicuramente modificata da qualche bottiglia di birra buttata giù.
“Si, te la chiamo!” dice Ash sorridendo e non capendo cosa volesse da me.
Con un cenno della mano, un’occhiataccia e il movimento del collo verso la porta mi invita a andare verso di loro.
Mi affaccio dalla porta mostrandomi ad Harry che mi guarda sorridente. Ash ha già girato il culo e sta tornando a sedere nel suo letto.
“Scusa, non ce la facevo a non parlarti. Potresti uscire un secondo?”
Avviso Ash che esco e mi chiudo la porta alle spalle, ritrovandomi a pochi centimetri dalla bocca del riccio.
“Senti, scusa per prima. Mi hai colto alla sprovvista. Non pensavo che potessi provare certi sentimenti verso di me. Nessuno lo ha mai fatto. Sono sempre stato il ‘ragazzo da una botta e via’ . La verità è che anche io mi sono affezionato a te. Ti va se ricominciamo da capo?”
Non ci posso credere l’ha detto davvero.
Dopo la scenata di oggi pensavo che non gliene fregasse niente di me, invece l’ha detto. Ha detto che ci tiene a me: aveva ragione Kristen.
“Da capo in che senso?!” chiedo per essere più sicura di aver capito bene.
“Piacere io sono Harry Styles!” mi dice appoggiandosi al muro con una spalla e porgendomi l’altra mano.
“Allison Brown!” rispondo sorridente e perdendomi dentro ai suoi occhi stupendi.
“Ti va di uscire con me?” chiede avvicinando le nostre facce.
“Si!” .
Dimezza la distanza tra le nostre bocche fino a farle toccare.
Per la prima volta sento che quello che ci stiamo trasmettendo non è ‘provocazione’ ma tanto bene, da parte mia: amore.
Schiude la bocca e ci fa entrare la mia lingua. Penso di non essermi mai sentita così bene, nemmeno quando facevamo sesso.
Poggia una mano sul mio sedere e io non tardo a tirargli una botta per fargliela togliere.
“Scusa!” dice staccandosi da quel bacio che sembrava non potesse finire “E’ più forte di me!” ammette “Però con il tuo aiuto, forse riuscirò a togliere il lato perverso di me!”
“Ce la faremo insieme!”
Mai in vita mia mi sono sentita così felice: Kris e Ashley che stanno provando ad accettarmi e Harry che dice di essersi affezionato a me e di voler uscire sul serio senza fare sesso. 






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CIAOOOOOOOO! 
Scusatemi per l'enorme ritardo. Ho avuto dei contrattempi e non ho fatto in tempo ad aggiornare.
Vi devo dire un pò di cose:
1- Non so se lo avete capito ma questa storia è giunta alla fine.
Nuoooooooooooooooooooooooooo, mi ero affezionata a Kristen.
Vabbè a parte scherzi, questo è il penutimo capitolo. *piange*
2- Ho iniziato un'altra LONG.. ho scritto solo il prologo.
Si chiama Un passo dal cuore, se volete leggerla cliccate la foto! 



3- Volevo ringraziare tuttte quelle persone che hanno 
recensito, messo tra le preferite, seguite questa storia 
e che mi hanno sempre riempito di complimenti per
tutto il percorso! :) 
4- Beh, mi aspetto un pò di recensioni per questo capitolo e 
mi raccomando non mi deludete e fatemi sapere
cosa ne pensate di questa "quasi fine" .. Il prossimo 
è l'ultimo capitolo! :) 
FATEMI SAPERE CON UNA RECENSIONE 
CON PIU' DI 10 PAROLE.


Their Eyes

Ire





 

  
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