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Autore: Kucchan_    04/07/2013    2 recensioni
Tutti gli amici di Anita sono ormai partiti, e lei? è rimasta sola.. Quando un sogno le riporta la persona più importante della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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[Punto di vista di N]

“Mamma! Abbiamo ospiti!”
 
Quella voce squillante, a quell’ora di notte era piuttosto stordente.
Entrai. La casa era lucida da capo a fondo, un profumo di fiori freschi si spargeva nell’aria.
Mi guardai intorno: anche i mobili erano belli, in stile antico.
E quel profumo.. Profumo di nostalgia.. [ma..?]
“Scusa..” mi sentii toccare la spalla. Era la ragazzina. “A che cosa pensi?” mi chiese. E subito risposi: “Ah, niente di che, stavo ammirando la casa.” E sorrisi. Lei ricambiò, e subito dopo mi disse, con un’aria un po’ imbarazzata: “Scusa, puoi aspettare un attimo? Dovrei chiedere a mia madre dove farti dormire.. – Poi, guardandomi in silenzio, aggiunse, come se si sentisse in colpa – Ah! Non intendevo che sei di disturbo!” E corse da sua madre. Rimasi accanto alla porta d’entrata, mentre ascoltavo i loro discorsi.
“Mamma! Dove dormirà il ragazzo?” “Dormirà in camera tua..” Un momento di silenzio. Ammetto che anche io mi sentivo in imbarazzo all’idea. “.. Non urlare, Anita, tu resterai sul divano.” Mi lasciai scappare un sospiro di sollievo. “Ma comunque, sei proprio sciocca.” Un altro momento di silenzio. E un altro. Finché Anita, a quanto pare si chiamava così, pronunciò scioccata: “C.. Cosa? È davvero.. ?”.
Non ho idea di cosa la madre le avesse detto, ma a me non importava. Tanto il giorno dopo avrei dovuto andare e non avrei mai più rivisto la ragazza. Subito tornò da me, mi guardò per un po’ senza muoversi o dire nulla, e poi disse: “Seguimi, ti mostro la tua camera.” Mi prese per mano e mi portò al piano di sopra, indicando una stanza. Stavo per chiederle: “Ma.. come mai non sei più così allegra?”, ma decisi di tenermelo per me, essendo una ragazza in qualche modo l’avrebbe potuta prendere come un’offesa. E poi mi rispose subito, come se mi avesse letto nella mente. “Ok, continuo ad essere allegra per portare allegria!” e sfoderò un sorriso bellissimo, di quelli che poche persone riescono ad avere. Sentii il mio cuore battere più forte, ma si calmò subito. Che mi succedeva?
 
[Punto di vista di Anita]
 
Aprii la porta e, con un breve inchino scherzoso, gli feci segno di entrare. Entrai anche io, cambiai il cuscino su cui pochi minuti prima avevo tenuto la testa, socchiusi la finestra, e sistemai un po’ le cose in disordine, solo alcune. Poi misi sul letto dei vestiti del papà, di quando era giovane, per far cambiare il ragazzo.
Feci per andarmene, ma poi, proprio sulla soglia, mi girai di scatto e rimasi a fissare.. N, Natural Harmonia. Volevo che anche lui si ricordasse di me. Poco prima mia madre mi aveva mostrato una sua foto che le avevo regalato per farle capire chi era il ragazzo che mi piaceva.  Ed ora l’avevo rammentato anche io. Però.. lui mi conosceva? Sapeva chi ero? Oppure, passati due anni, si era dimenticato di conoscere una certa “Anita”?
Cercai di fingere di essere arrabbiata, mettendo un broncio. “Che c’è? Dovrei cambiarmi.” Disse con aria fredda e distaccata. E io continuai a fissarlo. “Guarda che sembri un maialino così. Fece qualche passo verso di me. E io lo stesso, finché ci ritrovammo faccia a faccia. Il suo sguardo non trasmetteva emozioni.. Come faceva una volta. Erano emozioni non tanto allegre, ma pur sempre emozioni. Mi mise una mano sulla testa, e mi accarezzò. “Certo che mi ricordo di te...” Sussurrò accanto al mio orecchio. “Pensi che non abbia capito chi sei? Anita.. questo è il tuo nome. E lo so bene.”
Non sapevo il motivo, ma una lacrima mi scese sulla guancia. E una sull’altra. Volevo dirgli parole romantiche, ma non esageratamente..  come “Sei il ragazzo più importante della mia vita..” o “Senza di te non riuscivo a stare..”, ma, maldestra come sono, riuscii a pronunciare solo “Mi sei mancato!”, seguito da un singhiozzo. L’abbracciai forte, e quando fui sicura che le lacrime non sarebbero più scese, mi avvicinai alla sua faccia, in punta di piedi. Era cresciuto, io invece ero rimasta la solita tappetta, come mi diceva lui.
 
“Anita! Che combini ancora nella camera dell’ospite?” Sentii urlare. E sentii anche il mio viso avvampare. Mia madre era capace di interrompere momenti come questi anche se ne era consapevole. E questo è uno dei suoi difetti. “Su, che è tardi.. Il ragazzo dovrà dormire, no? Ha detto che ha viaggiato tanto, quindi lascialo stare.” Mi spinse fuori dalla porta e la chiuse scusandosi con N: “Scusami, mia figlia ama parlare con gli altri, se li conosce da poco.” 


--------------Note 

Eccomi con il secondo capitolo, scusate per l'attesa xD Non avevo l'ispirazione :l Dai, oggi vi ho portato un altro capitolo e sono speranzosa che vi piaccia! ;) Per favore recensite! >.< <3
  
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