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Autore: fleacartasi    18/01/2008    6 recensioni
Pensate di aver letto storie con le trame più improbabili? Siete convinti di esservi imbattuti nei pairings più agghiaccianti ed assurdi?
Beh, preparatevi a cambiare idea!
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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NOTE (doverose ^^')


Ciao a tutti!

Quella che state per leggere è una one-shot altamente demenziale, con un pairing a dir poco assurdo e improbabile.

L'idea mi è venuta dopo una conversazione delirante su MSN con Ladyhawke, quindi il merito di questa creazione va diviso con lei...Anche se non so quanto ne sarà felice XD

Non ho altro da aggiungere, se non: preparatevi al peggio!

Buona lettura


_ Flea _



* * * * *




GALEOTTO FU IL MANUALE”






Come in ogni romanzo d'amore da quattro soldi, che siano sterline o galeoni, accadde per puro caso. Per puro caso, e per un motivo preciso: il vecchio, classico, abusato bisogno di sesso.

Sì, persino le persone più insospettabili prima o poi si trovano a fare i conti con questo annoso problema. Astinenza, la spina nel fianco che si conficca nelle povere carni di giovani e meno giovani.

Che ci crediate o no, che preferiate non pensarci o al contrario amiate sguazzare fra i meandri più nascosti del gossip, pure la vecchia guardia a volte si ritrova a desiderare un po' di sana ginnastica in compagnia.

Rassegnatevi, signore e signori, perché anche Dumbledore necessita di sesso. E come lui Horace Slughorn, Minerva McGonagall, Pomona Sprite, Sibilla Cooman, Filius Vitious, Vector, Rubeus Hagrid...Sì, Hagrid, soprattutto dopo esser stato piantato miseramente in asso da Madame Maxime senza nemmeno un contentino al momento della partenza.


E se vi siete illusi, se avete esultato...Beh, non cantate vittoria troppo presto.

Snape, l'austero direttore di Slytherin, l'insegnante crudelmente soprannominato Chioma Unta, non è stato dimenticato! Dopotutto, il povero Severus è un essere umano come tanti altri, con i suoi sentimenti e i suoi bisogni. Non c'è bisogno che la natura di questi bisogni sia specificata vero?


Questa piccola storia è ambientata in una chiara sera di luna piena (almeno il buio e la tempesta ci sono stati risparmiati), durante il mese di aprile del 1994.

Questa piccola storia è una vicenda di torbido e selvaggio, almeno nelle intenzioni, sesso proibito tra due membri della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Questa piccola storia iniziò così.




Buonasera” La sua voce annoiata risuonò nell'ambiente deserto, come una nota di violino particolarmente stridente.

Cosa ci fa lei qui? La biblioteca sta chiudendo!” Esclamò un'altra voce, se possibile ancora più sgradevole della prima.

Temo che dovrà fare un'eccezione” Ribatté l'uomo. “Il preside desidera consultare un vecchio testo, e mi ha chiesto di procurarglielo”

Il preside non può attendere fino a domani mattina? Anch'io ho diritto a un po' di riposo!” Madama Pince scrutò il suo interlocutore con aria torva, sistemando gli occhialini che le erano scivolati sul naso.

Il professor Silente ne ha bisogno immediatamenteSeverus Snape non si scompose, ricambiando l'occhiata con uno sguardo impassibile.

La donna sbuffò, bofonchiando una frase che suonò come “Se proprio non può aspettare”, prima di tornare a sedersi dietro la scrivania e aprire un enorme registro. “Che libro ha bisogno?” Domandò, senza fare nessuno sforzo per mascherare quanto quella situazione la stesse seccando.

Pozioni Raccapriccianti e Filtri Mortali” Disse Snape, senza batter ciglio.

Po-Pozioni Raccapriccianti e Filtri Mortali?” Ripeté la bibliotecaria, sbiancando.

Hai capito benissimo, Madama Pince, non me lo faccia ripetere”

D'accordo, d'accordo! E' solo che...Insomma, quel libro è davvero orribile

Dal titolo non l'avrei mai immaginato, ero convinto fosse una raccolta di ricette per le feste”

Non è il caso di essere così permaloso, professor Snape” La vecchietta lo fissò per un breve attimo, prima di alzarsi. “Comunque mi segua”

Posso anche prenderlo da solo, così lei sarebbe libera di andarsene”

Io non lascio mai la mia biblioteca incustodita, dovrebbe saperlo”

Ha paura che rubi qualche libro altamente pericoloso da consegnare a Lord Voldemort per caso?” Le labbra di Snape si contrassero in una smorfia beffarda. “Eppure dovrebbe sapere che il Signore Oscuro non ha bisogno di questi mezzucci”

Come-Come osa?” Squittì la Pince, indignata. “Io non ho pensato nulla del genere!” Aggiunse, continuando a scivolare lungo i corridoi deserti.

Invece l'ha fatto, signora”

E lei come fa a saperlo?” Si fermò davanti ad uno scaffale del Reparto Proibito, traboccante di volumi coperti di polvere e muffe assortite. Agitò la bacchetta, e un libro dall'aria particolarmente consunta le volò tra le braccia. “Mi ha letto nella mente per caso?” Toccandolo il meno possibile, come se temesse di essere contagiata, gli allungò il testo con un gesto rabbioso.

Snape rise. “Esatto”

La pelle incartapecorita di Madama Pince impallidì per la seconda volta in pochi minuti. “Ottimo bluff” Disse, cercando di mantenere intatto il suo aplomb da distinta Regina della Carta Stampata. “E sentiamo, cos'altro avrei pensato da quando sono con lei?”

A quel punto l'uomo si riavviò i folti capelli corvini e lucidi con un gesto sexy, prima di rivolgerle uno sfavillante sorriso da seduttore navigato. “Ha pensato che le sarebbe piaciuto fare sesso con me proprio qui, tra i suoi preziosi manuali”

Bastardo!” Lo insultò lei, sibilando come Nagini che chiede un po' di carne umana per merenda a papà Voldie.

Snape le si avvicinò, lasciando cadere Pozioni Raccapriccianti e Filtri Mortali con noncuranza. Continuando a mulinare la lunga chioma, la intrappolò alla parete di libri alle sue spalle appoggiando le mani su “Pozioni Soffocanti attraverso i secoli” e “Intrugli Oscuri”.

Vuole divertirsi un po' con me, signora?” Le sussurrò poi all'orecchio, stuzzicandole i lobi rinsecchiti con la lingua.

Madama Pince emise un gemito che nelle intenzioni doveva essere eccitato, e si lasciò sfuggire una risatina nervosa simile al grido di una mandragola. “Professore, ma cosa sta facendo?” Squittì.

Ho sempre sognato di farlo qui, sin da quando Lily si è rifiutata di darmela in cambio dei compiti di Pozioni” Bisbigliò l'altro, sollevando la lunga veste fino a mostrare i suoi attizzanti calzini bianchi e i suoi tonici polpacci depilati di fresco. “E tu? Tu l'hai mai fatto nel tuo stesso regno?”

Io...Io...” Boccheggiò la vecchiarda, ormai in un bagno di sudore. “Per Merlino, no! Ho provato una volta a coinvolgere Gazza, ma quel bastardo era troppo occupato a giocare con quella gattamorta della Chips e le sue siringhe!” Ululò, mentre continuava a fissare le gambe bianche di Snape come se fossero due succulenti pezzi di tacchino cucinati al forno.

Ti andrebbe di recuperare il tempo perso, allora?”

La Pince si aggrappò al collo della sua tunica firmata di raso nero, rischiando di strozzarlo nell'impeto della passione ormai dilagante. “Oh, sì! Sì! Sono tutta tua, Sevvy Sevvy!” Sbraitò, mentre istinti che credeva assopiti da decenni si risvegliavano in lei all'improvviso.


Nell'ufficio sorvegliato dal freddo gargoyle di pietra Dumbledore si addormentò nella (vana) attesa del suo libro di pozioni.


La mattina dopo Harry Potter si prese del “pallista” e del “visionario” da tutti i suoi compagni di Gryffindor, dopo aver raccontato di aver sentito Snape urlare “IRMA! CONTINUA COSì!” mentre passava davanti alla biblioteca durante i suoi soliti pellegrinaggi notturni.



* * * * *


PS. Il nome della Pince l'ho recuperato sul solito, preziosissimo Harry Potter Lexicon.


  
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