Shikamaru Nara sonnecchiava
appoggiato ad una parete del
palazzo del kazekage.
M-mi dispiace, S-Shikamaru-kun, ma l-l'Hokage mi ha
raccomandato d-di
riferire il messaggio s-solo a G-Gaara-sama.
Traduzione: aspetta fuori e non rompere tanto.
Quando mai, quando mai aveva deciso di partire!
Anzi, quando mai non aveva imparato a dir di no a Ino!
E' solo una sillaba.
Ma...lei si era chinata verso di lui, i sottili capelli le erano
scivolati giù
dalle spalle come una cascata dorata, sprigionando il solito profumo
dolce che
la ragazza adorava mettere...
E, sì, poi aveva anche buttato l'occhio sulla scollatura.
Che palle.
Rivoleva indietro i vecchi tempi in cui poteva dormire all'ombra di un
albero
senza che la ragazza bionda che lo tormentava anche nei sogni venisse a
disturbarlo.
Ammesso ovviamente che un bacio si potesse considerare un disturbo.
Sbuffò.
Prima
A dormire, non c'era nemmeno bisogno di chiederselo.
Sbadigliò al solo pensiero dell'orario cui era stato
costretto a svegliarsi
quella mattina.
Si frugò in una tasca del giubbotto da chunin, recuperando
sigarette e
accendino.
Con calma metodica ne sfilò una dal pacchetto. La
portò alle labbra e l'accese.
Inspirò lentamente il fumo scuro.
"Lasciami in pace! Non voglio mai più vederti in
vita mia!!"
Non l'aveva mai vista piangere.
Era come se avesse sempre pensato inconsciamente che non ne fosse in
grado.
Certo, le ragazze di solito piangono.
Ino aveva pianto, in diverse occasioni. E lei era una ragazza forte.
Aveva pianto quando l'Uchiha aveva tradito il villaggio.
Anzi, quando se n'era andato, come diceva lei.
Ma la ragazza della Sabbia...
Non se lo aspettava, la verità era quella.
Veder Temari versare lacrime era come veder piangere Yoshino. E in
diciott'anni
di vita non gli era mai successo.
Oltretutto, la coscienza di essere lui la causa di quel pianto che non
credeva
possibile, era come una morsa allo stomaco.
Tenendo lo sguardo fisso sulla porta dietro cui era sparita
Hinata, soffiò
fuori il fumo, che si disperse nell'aria in nuvolette grige.
Non avrebbe dovuto lasciarla andar via.
Non avrebbe dovuto andare a Suna. Le possibilità di
incontrarla - nel palazzo
del kazekage, poi! - erano del 95,7 % .
Che palle.
Non avrei dovuto, avrei dovuto, vorrei, farei, se, ma...
Che palle.
Non me ne frega niente.
Le donne sono una gran rottura.
Voglio solo sdraiarmi da qualche parte a guardare le nuvole.
Invece si trovava lì, mezzo addormentato, ad accontentarsi
delle nuvolette che
gli uscivano dalle labbra.
Sorrise tra sè all'improvviso pensiero che gli era balenato
nella mente: una
figura grande e grossa, dai vestiti impregnati di quell'acre odore di
fumo e
l'immancabile sigaretta tra le labbra. Cosa che, ovviamente, suscitava
da parte
di Ino non solo strilli, ma infinite filippiche e tentativi di portare
tutta la
squadra a noiosissime conferenze sugli effetti del fumo passivo.
Come notò con sarcasmo Shikamaru, osservando la sigaretta
che teneva tra le
dita con una smorfia che era quanto di più vicino a una
mezza risata che ci si
potesse aspettare in quel momento da un Nara addormentato
(quasi), la
lezione non gli era rimasta particolarmente in testa.
Immerso nei ricordi, notò con ritardo la presenza di un
ripetuto e
fastidiosissimo rumore, una sorta di ticchettio di scarpe sul pavimento.
Oddio, a ben vedere "ticchettio" era un eufemismo.
Chiunque fosse, doveva essere vagamente infuriato. E dopo un pensiero
del
genere, Shikamaru Nara si sentì pronto per indire
Il ragazzo cominciò da vero idiota (tanto che in seguito gli
venne il dubbio
che il suo cervello da duecento punti di quoziente intellettivo e
apparentemente infallibile si fosse ridotto a meno della
metà di quello
di Naruto) a riflettere sul perché si utilizzasse
l'espressione "elefante
in una cristalleria".
Insomma, da quando gli elefanti entrano nelle cristallerie?
[ .. passi pesanti e moooooolto arrabbiati .. ] urlava
disperatamente il
suo unico neurone al momento funzionante ( infatti i pensieri sugli
elefanti
nelle cristallerie non si possono considerare il prodotto del lavoro di
qualche
neurone, bensì frutto di una qualche demenza senile
sviluppata per strani
motivi molto precocemente).
E perché proprio un elefante?
[ .. Suna .. ]
Perché non un...rinoceronte, magari?
[ .. sorella del Kazekage .. ]
Non che avesse mai visto un rinoceronte in una cristalleria...
[ .. davanti all'ufficio del Kazekage .. ]
A dire il vero non aveva mai visto un rinoceronte punto.
Le sinapsi cerebrali di Shikamaru Nara (da sottolineare: Q.I.
passi pesanti +
arrabbiati + Suna + sorella
Kazekage + ufficio Kazekage = ?
solo quando il viso imporporato di collera di Temari
sbucò da dietro
l'angolo.
E, naturalmente, realizzò in ritardo che le
possibilità di incontrarla erano
salite al 101% , diventando certezze.
Grazie tante, cervello.
Lentamente, molto lentamente, il bravo criceto nella sua testa aveva
ricominciato a correre sulla ruota. Fortunatamente il cervello era una
delle
poche parti di Shikamaru che non fosse pigra, anche se al momento era
decisamente lento. Troppo.
Infatti Temari svoltò completamente l'angolo e lo vide prima
che il rqagazzo
potesse instaurare una comunciazione con il suo criceto.
Fu allora che cominciò a chiedersi se per caso i suoi
vestiti non fossero
diventati arancioni e i suoi occhi celesti. Ancora un po' e se ne
sarebbe
andato in giro a dire "dattebayo!" ad ogni occasione.
Ad ogni modo ormai l'aveva visto, ne era una prova l'occhiata glaciale
al cui
confronto quelle di Neji Hyuuga erano teneri sguardi d'amore.
Ergo, inutile fuggire.
Shikamaru decise quindi, con un pensiero geniale degno di lui, di
adottare il tanto
amato dai Nara Principio di Economia. In altre parole, era troppo pigro
per
tentare una fuga inutile.
Perciò adottò la strategia "far finta di niente",
sperando che con
Temari, come con gli squali, funzionasse il principio che se non ti
muovi non
ti vedono.
Più la ragazza si avvicinava più Shikamaru poteva
effettivamente notare in lei
una certa somiglianza con uno squalo.
Osservando con la coda dell'occhio e finto atteggiamento distaccato non
potè
fare a meno di pensare che, certo, era arrabbiata nera e non ci voleva
un genio
per capire che il responsabile era il ninja di Konoha appoggiato alla
parete
con la sigaretta tra le dita e, sì, sapeva di stare per
morire di una morte
lunga, atroce e dolorosa, però c'era un qualcosa nel passo
quasi militare con
cui Temari avanzava, nell'ondeggiare di quella massa di capelli ribelli
color
miele, nelle guance abbronzate arrossate dall'ira e negli occhi
profondi che
potevano ucciderlo a distanza in due secondi netti...Shikamaru non
trovò altro
aggettivo per descrivere quella Furia reincarnata che "bella".
Perchè
pure in quel momento, Temari era davvero bella, e l'amore per la logica
impediva al Nara di negare l'evidenza.
Se lei gliel'avesse chiesto, probabilmente avrebbe ripetuto pari pari
questi
pensieri, ma Temari non chiese e Shikamaru tornò a
preoccuparsi per la propria
incolumità fisica, con la vaga sensazione che il piano di
rimanere immobile non
stava funzionando.
Dannazione, Hyuuga! Esci di lì!
Ovviamente Hinata non possedeva (quantomeno al momento)
particolari abilità
nella lettura del pensiero, quindi il ragazzo rimase ad implorare
mentalmente
una porta chiusa. E lei era sempre più vicina.
Si rese conto di aver smesso di fumare.
Che spreco, la sigaretta era già consumata per
metà.
La riportò alle labbra, immedesimandosi nel suo ruolo da
Shikamaru Nara prima
della crisi ormonale/sentimentale provocata da una certa persona.
Ovverò, finse
di addormentarsi (almeno si suppone che finse) .
Temari era a pochi passi da lui e il ragazzo aspettava che da un
momento
all'altro lei rallentasse l'andatura.
A meno che il suo diabolico piano non fosse quello di travolgerlo, in
fondo le
donne sono esseri incomprensibili.
Shikamaru sottovalutava l'imprevedibilità di Temari oppure
sopravvalutava la
propria intelligenza, fatto sta che la ragazza non si fermò
e non lo travolse.
Anche lei infatti aveva deciso per la tattica del far finta di niente.
Almeno,
era il suo intento.
Ma dopo che ebbe superato il Nara, si rese conto di una cosa.
Sempre con passo deciso (così lei infatti vedeva quello che
per Shikamaru era
un passo da elefante in una cristalleria ) ritornò sui suoi
passi, si piantò
davanti al ragazzo che nel frattempo sudava freddo e faceva testamento
mentale
e con una certa brutalità gli strappò
via la sigaretta di bocca, la buttò
in terra e la pestò (altro grande eufemismo) con la suola
del sandalo.
Shikamaru non ebbe il tempo di riprendersi quando
"Non si fuma qui dentro, deficiente!!!! Vai a intossicarti da qualche
altra parte, non ho intenzione di crepare per colpa di un cretino!!!"
Decisamente, l'aveva sottovalutata.
Ancora sbigottito, la vide attraversare il corridoio e fare per aprire
la porta
dell'ufficio del Kazekage.
"Temari, vieni qui. Non hanno ancora finito." Quello era un tono di
voce calmo? Era il meglio che il criceto fosse riuscito a trovare in
così poco
tempo.
Lei si voltò e lo fulminò.
"Pensavo di averti detto che non ti volevo più vedere!" a
Temari non
fregava nulla di tenere un tono di voce basso o calmo. Sarebbe stato
come
chiedere a un maremoto di andare a far danni su un'altra costa.
In effetti l'aveva detto.
Ma Temari non aveva mai provato cosa significhi avere un'amica
bellissima che
ti chiede un favore quando sei mezzo ubriaco.
Quantomeno, Shikamaru ebbe l'accortezza di non fare il nome di Ino.
Aveva quel
briciolo in più di prudenza che mancava totalmente a Kankuro.
"Lo so..."
"Se lo sai allora perché sei qui ?!?"
"Sono stato costretto!!!"
Eh, certo. Lo so io da chi è stato costretto. pensò
Temari, rendendosi
conto solo in quel momento di una cosa che prima le era sfuggita.
Era...gelosa?
Del crybaby? Impossibile. le disse il suo orgoglio,
con una vocina che
però lasciava pensare tutto il contrario.
Decise che non voleva saperlo.
"Nara, non attacca l'autocommiserazione."
"Che palle, Temari."
Oddio, l'aveva detto.
Aveva detto il solito "che palle" seguito dal suo nome.
Era spacciato.
Peggio.
Era una merda, un idiota..
Aveva ragione lei, però. Si stata autocommiserando.
"Cos'hai detto, Nara?!?"
Addio mondo crudele.
Temari fece due passi verso di lui ed entrambi seppero che era la fine.
Shikamaru sapeva che stava per essere ucciso e Temari sapeva che stava
per
mettersi a piangere. Di nuovo. Sapeva che stava per chiedergli scusa,
che stava
per cedere. Anche se non era colpa sua e anche se
era consapevole che
Shikamaru aveva torto marcio. Importava davvero?
Certo che importa!! strillava agitato il suo
orgoglio mentre il cuore
giocava brutti scherzi.
Fu allora che udirono un urlo terrificante provenire dall'ufficio di
Gaara.
Si guardarono negli occhi per un secondo, al massimo due. Temari fu in
un balzo
alla porta, che aprì con forza.
Si gettò dentro la stanza, seguita a ruota da Shikamaru che
aveva tanto pregato
per un qualsiasi diversivo ma che ora temeva che quel diversiavo gli
avrebbe
portato più guai e lavoro da fare che altro.
L'ufficio era vuoto.
Deserto.
Solo, dove un tempo c'era la scrivania, una voragine nera, che si
richiuse
davanti a due paia di occhi che la guardavano sconvolti.
A voi il terzo capitolo...capisco che la mia capacità di
aggiornare dopo mesi e
mesi possa essere sconvolgente. Nemmeno io me ne capacito, davvero. In
caso
contrario non mi ritroverei tutte le volte qui a porvi le mie
umilissime
scuse...
Tra l'altro dovrei scusarmi pure con Naruto, che in questo capitolo
viene usato
come lo stereotipo del "baka" ( e con la nee-chan, che se legge il
capitolo mi decapita...prenditela con Sas'ke!! Colpa sua! )...ho
esaurito le
scuse, ma immaginatevi che vadano avanti per pagine e pagine...passo ai
ringraziamenti
che mi sembrano più importanti ^^''
arwen5786: merci u///////////u
Temo che Kankuro
resterà un personaggio abbastanza secondario, ma presto si
capirà il
perchè...personalmente adoro i tre fratelli della Sabbia,
spero siano
abbastanza IC, soprattutto Gaara ^^
SaraDj: povero Kankuro, forse sono stata troppo
cattiva con lui...la
descrizione di una sorella che sclera con il fratello per un idiozia mi
riesce
bene, chissà perchè... ( i miei fratelli mi
guardano male xD )
LalyBlackangel: scusami davvero, non so cosa sia la
puntualità...solo io
posso aggiornare a Gennaio quando ho pubblicato il secondo capitolo a
Ottobre...posso solo promettere che cercherò con tutte le
mie forze di scrivere
il prossimo il prima possibile..
MoMozzia: certo che
Lily_90: wow, non mi aspettavo che Knakuro e il suo
raffreddore avessero
questo successo!! Vedo con piacere che ShikaTema rulez..^___^
Uriko: mi spiace, ho davvero un concetto molto
discutibile di
"presto" ...cmq grazie mille per i complimenti ^^
bambi88: non hai idea di quanto significhi per me
un complimento da
parte tua...adoro le tue ShikaTema e non me ne perdo una, quindi anche
solo il
fatto che commenti mi rende felicissima ^__________^ grazie!
NaTemari: lo dico e lo ripeto: io e Shika siamo
gemelli separati alla
nascita...xD idiozie a parte, è un personaggio che mi viene
molto naturale
perchè capisco la sua pigrizia ^^
Jiraiya: ti devo un ringraziamento molto speciale,
perché ero davvero in
crisi con questo capitolo...ero del tutto senza ispirazione,
l'avrò riscritto
una cosa come tre volte ed ero sul punto di lasciar perdere, in fondo
pensavo
che non fosse tutta questa gran cosa e quindi non era chissà
quale danno se
anche lasciavo in sospeso al secondo capitolo...poi ho letto il tuo
commento e
so che sembra una cosa idiota, ma mi ha fatto decidere che non potevo
lasciar
perdere...va bè, poi come puoi notare i risultati sono
quello che sono (ovvero
lasciano un po' a desiderare xD)...però grazie, sul serio. ;*
Kowalski: ehm, come puoi vedere, dopo un sacco di
tempo sono riuscita ad
aggiornare ^^''
Alfakein: i fan delle ShikaTema sono tantissimi!!!
*________* grazie per
i complimenti!!
Mi metto subito al lavoro per il quarto...quindi vuol dire che forse
(forse!)
entro qualche settimana (scuola permettendo) riuscirò ad
aggiornare..:*