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Autore: attagirl    05/07/2013    2 recensioni
Le Nazioni si dovranno trovare a dover combattere coi loro fantasmi del passato, in un Torneo che permetta loro di ritornare nel Mondo Reale.
(Ho paura che possa scuotere quindi per chi proprio non sopporta gli angst, è sconsigliata)
Sarà un susseguirsi di battaglie, in questo grande Torneo che li metterà a contatto con i loro veri valori di Nazioni.(O almeno, questo è ciò che vorrei cercare di far venir fuori. Spero di stupirvi davvero!)
Genere: Angst, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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//Okkai!! Credo...credo di potercela fare, almeno per l'inizio..! Avviso che trovare l'idea giusta per iniziare è stato un parto vero e proprio!! Abbiate pietà, tantissima pietà!
 
-Sacro Romano Impero...- la voce tremava, come la sua anima.
-Ce l'hai fatta...! Ora siete liberi..!- il respiro affannato. Gli occhi che si sarebbe chiusi per sempre. Di nuovo.
-...- il ragazzo teneva i suoi occhi puntati sul biondo. Occhi che raramente apriva.
-Sacro Romano...Impero...-
 
 
 
 
 
-Ok!! Dichiaro aperto anche questo World Meeting!! Aaahahahahaaah!- la voce squillante di Alfred riempiva il salone, dove tutte le Nazioni s'erano riunite, come al solito, per incontrarsi e parlare dei problemi nel Mondo. Anche se finivano sempre per agiungerne, con risse e litigate varie!
-Ci terrei a riproporre la mia idea di creare un eroe che difenda il mondo dal riscaldamento Globale! E' un'idea eccezionale!- Di nuovo la voce dell'Americano.
-E io ci terrei a sottolineare NUOVAMENTE che mi oppongo a un'idea così stupida!- questa volta era stato Arthur a parlare. Ecco, inizia il loro solito battibecco, e anche Francia si intromette, come sempre. Gli altri fanno nuovamente gli affari loro, innsecando altre risse a destra e manca. Come sempre.
-Ti dico che lo faccio, invece!! Te la lancio contro, quella bomba!!- la voce di Corea del Nord fece però preoccupare gli altri, che si zittirono. Yong Soo, dal canto suo, lo guardava esterrefatto. Non voleva sentire altro, e la minaccia di una bomba nucleare era qualcosa di serio.
-non...Non ci provare, maledizione!!- rispose alla minaccia allora, scaturendo altra collera del Nord.
-Oh sì, invece! Non credere che ci possa essere altro modo! Questa è la volta buona che ti faccio diventare parte del mio territorio..- la voce di Corea del Nord era tremolante, ma non in sengno di debolezza. Era come se fosse pazzo, gli occhi parevano uscirgli dalle orbite talmente era furioso--
-NO!!- una mano gli afferrò una manica della giacca. Era Giappone. Lo guardava, con un'espressione che mai aveva mostrato. Tutti i presenti si stupirono di averlo sentito urlare contro a qualcuno, per non parlare dell'espressione estremamente arrabbiata che aveva in volto! davvero, non sembrava nemmeno Kiku, il solito pacato ed educato Giapponese di sempre. Pochissime volte si era arrabbiato, e solitamente era per il prezzo degli alimenti. ma ora non c'entrava!
Anche le due Coree lo fissavano, stupite.
-No...- il Giapponese si rese conto di avere tutti gli sguardi stupiti puntati contro, e provo quasi un velo di imbarazzo, che però la rabbia coprì quasi subito.
-Tu, Corea, non hai la minima idea di cosa voglia dire usare una bomba nucleare, vero?-.
Silenzio più totale, ora. America guardò Giappone sgranando gli occhi, per poi abbassare lo sguardo.
Corea, preso alla sprovvista, balbettò un attimo, per poi urlare di nuovo:-Io sono disposto a tutto, in questa guerra!! Mettetevelo bene in testa!! Non hai il diritto di dirmi cosa far--
-Tu...- lo interruppe Kiku, guardandolo negli occhi. Il coreano sentì una sensazione di pesantezza, ma resse lo sguardo.
-..!- Corea del Nord improvvisamente sobbalzò sul posto. Fissando Kiku, dentro quegli occhi gli era parso di vedere qualcosa... come se il Giapponese nella sua mente stesse rievocando il passato. Corea vide una coltre di fumo, in quegli occhi.Una nuvola simile a un fungo, se vogliamo metterla sull'ironico. Ma sapeva benissimo cosa aveva visto. Kiku riprese: -Tu...non ne hai idea...E lascia che ti dice che, se davvero ne sei intenzionato, sei un pazzo. Non ricordavo tu fossi così cocciuto...Ma penso che tu abbia capito cosa sto dicendo. Non usare la bomba...Non provarci. In quel caso ti fermerò, con tutte le mie forze. Sappilo.-. Ci fu di nuovo un silenzio generale.Si sentì solo Corea mandar giù la saliva e America che si rimetteva a posto gli occhiali, calcandoli contro il naso, mentre fissava la scena, zitto.
-Non...Non ho paura di te..!- Stava per urlare contro al Giapponese per l'ennesima volta, il Coreano, quando d'un tratto la luce della stanza scomparve.
-!!!- ci fu una sorpresa generale, e tutti si allarmarono.
-Che..che cazzo è successo?! Ho..Ho paura, cacchio!!- la voce di Romano che strillava nervoso esprimeva ciò che provavano tutti in quel momento. Si sentivano sedie spostarsi, di gente che cercava una fonte di luce almeno fuori dalle finestre, scoprendo però un cielo buio.
-Ma che diavolo..?- Germania, che per primo si era affacciato, fissava il cielo incredulo.
-Ihihihihihih..uhuh..uhuhuhuhuh!- una risata invase l'intera stanza.
-Chi sei?! fatti vedere!!- Gridò contro il buio Germania, mentre feliciano, disperato, gli corse contro piangendo.
-Waaah! G-Germania, aiutamiii!-
-Italia! Stai calmo!!-
-oooh, che bellezza, non trovate..?-ad un tratto, tutta l'oscurità della stanza iniziò a muoversi, sotto forma di ombre, fino a concentrarsi in un unico punto, al centro della stanza, sopra il lungo tavolo della conferenza.Tutti si zittirono, qualcuno lanià grida spaventate. le ombre si riunirono tutte, fino a formare una sagoma simile ad una sagoma umana. Questa coltre di nubi si alzò in piedi. Le ombre avevano formato un essere ignoto. Il "viso" che era impossibile vedere perchè oscurato, era sovrastato da un cappuccio lungo, parte di una strana toga nera come la notte.
In tanti anni, quanti ne aveva, pensò Cina, non ne aveva mai viste di cose del genere!
L'ombra aprì le braccia, cominciando a ridere in maniera irritante.
-Ahahahahah! Benvenute, mie care Nazioni, ai Giochi degli Specchi!!- annunciò quella strana sagoma.
-G-Giochi di che?!- chiese istintivamente Inghilterra. L'ombra si girò verso di lui e in men che non si dica, l'inglese se lo ritrovò davanti, dritto in piedi davanti a lui.
-Lieto che tu l'abbia chiesto, caro!-disse quell'essere, lasciando l'inglese a bocca aperta per lo stupore e forse lo spavento.
-Io voglio che voi partecipiate ai miei giochi! Uhuhuhuuuuuh! sarà divertentissimo! Vedrete!!-
-Che cazzo stai dicendo, yaro?! Facci tornare a casa!!- la voce di Romano irruppe prepotente in mezzo alla risata dell'estraneo. Questo si bloccò e si girò verso di lui. Romano aveva gli occhi umidi, era sul punto di piangere. Non gli piaceva quella situazione! Gli sembrò quasi di vedere un ghigno, sotto quel cappuccio. La figura gli si avvicinò, anche se fu intercettata da Spagna, che si parò davanti a Romano, con uno sguardo più che furente. Lo stava proteggendo e con gli occhi minacciava l'ombra.
-Uhm...non si può..Romano, giusto?- riprese a parlare l'ombra-Per tornare a casa dovete vincere il Gioco! E' così semplice da capire che mi stupisce non ci siate ancora arrivati! ihihiih! Questa è una dimensione parallela, vi ho isolati io dal vostro mondo! beh, sarà il caso che mi presenti, comunque! Io sono Panico, e lavoro incoppia con Pena! Siamo..beh, diciamo pure dei diavoli! Ahahahahahah! So che per voi credere nei diavoli è come voler dire credere in Babbo Natale-
-Ehi!- il tono offeso di Finlandia fece ridere di nuovo Panico.
-..Dicevo, noi siamo interessati a voi, nazioni. Siamo stati sempre a lavorare negli inferi, ma voi non ci avete praticamente mai raggiunti!* Vogliao vedere di cosa siete capaci! E per farlo, dovrete partecipare ai Giochi degli Specchi, in cui si lotta! Ihihihiih!-
Silenzio. Solo la risata di Panico echeggiava. Giochi? Lotta? MA che storia è mai questa?!
-..P-Perchè lo fate?!- chiese di nuovo Romano, che sembrava stranamente impavido in quella situazione. Ormai ci si era abituati a vederlo sempre scappare! ma tutti volevano saperlo, in effetti!
-..perchè, dici? Ahahahahahahahahah!! Mi stai simpatico!! Dici cose senza senso!! E' chiaro che sia la noia a spingerci, cosa se no?! Ahahahah!!- a quella frase dei brividi percorsero la schiena di molti dei presenti. La noia? Loro volevano vederli combattere per noia?!
-Noi...-proseguì Panico-..siamo abituati a sentire le anime in pena...eravamo stufi. Così abbiamo pensato: perchè non far fare qualcosa di divertente a queste povere anime? E cosa è più divertente di una lotta? voi siete gli avversari perfetti, perchè siete difficili da battere! Perchè siete nazioni, praticamente è impossibile uccidervi!Ihihiiihihiih!-
-Far combattere delle anime..?- fu Fancia questa volta a parlare. Si avvicinava a Panico, con uno sguardo inorridito, dopo aver sentito cosa avesse intenzione di far fare loro. Combattere contro gente già morta?! Che razza di gioco stavano giocando?!
-...-Panico si girò verso di lui, mostrando chiaramente questa volta un sorriso bianco che spiccava in mezzo al nero di cui era composto-Oooooh, ve ne accorgerete di cosa sto parlando..Ve ne accorgerete mooolto presto!-
Finì la frase e poi, con una mossa del braccio, sollevo la tunica e si dissolse nel nulla, lasciando tutti a bocca aperta, esterrefatti.
-Il primo incontro si terrà fra due giorni! ihihiih! Preparatevi bene! Tutto l'occorrente lo troeverete in questo palazzo in cui siete rinchiusi! Ihihiih! A presto, Nazioni!-
più niente. Ci furono lunghi minuti di silenzio generale. Dopo di disperazione. c'era chi a sangue freddo manteneva il controllo, chi correva a destra e sinistra in cerca di segni che fosse stato tutto un sogno. Ma non lo era. E presto se ne sarebbero accorti.
 
 
 
 
 
 
 
*si riferisce a tutte le nazioni Antiche.
 
//Ecco...spero non vi abbia fatto così tanto schifo..ripeto che l'inizio era l'unica cosa che mi preoccupava da morire perchè non sapevo come far iniziare la cosa..ma se avrete fiducia in me e se non siete rimasti estremamente scossi dal discorso fra Giappone e Corea, allora credo potrete leggere tutto fino in fondo! Grazie della pazienza per aver letto!
  
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