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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    18/01/2008    3 recensioni
Lei arrossì. Succedeva tutte le volte e lui detestava ammettere che adorava quella sua reazione.
[claire/sylar]
SPOILER!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Spoiler!!!è una What if ma è ambientata alla fine della seconda stagione quindi è piena di Spoiler... Comunque buona lettura


Hiro era piombato in casa Bennet senza preavviso, teletrasportandosi, portando con se brutte notizie. Lo si poteva capire dall'aria seria e quasi sconvolta. I Bennet o per lo meno Claire e Noah l'avevano visto una volta sola. Una volta che però era bastata per considerlarlo un eroe. Poi era sparito nel nulla. Il signor Bennet gli fece cenno di accomodarsi ma Hiro scosse la testa e spingendosi gli occhiali sul naso cominciò a parlare. -Buonasera. Mi manda vostro amico Mohinder. Io qui per dirvi alcune notizie.-
Claire diede una pacca dietro la schiena al fratello, che ridacchiava per il buffo accento giapponese di Hiro, e poi fece un largo sorriso incitandolo a continuare.
-Peter Petrelli è vivo.-
A quell'affermazione Claire aprì e chiuse la bocca senza riuscire a dire niente. Poi si sedette sul divano sorridendo cercando di chiedere dov' era, ma le usci solo una risatina di gioia. Il suo amico, che poi era suo zio, era vivo. Quando aveva visto Nathan e Peter saltare in aria le era cascato il mondo addosso. Invece era vivo. Hiro con aria affranta continuò. -Mi dispiace ma questa è l'unica notizia buona.-
Il salone piombò nel silenzio. C'era da aspettarselo che quell'espressione triste non portava solo buone notizie.
-Nathan era sopravvissuto insieme a Peter.. ma pur.. puru..- Hiro pensò a una altra parola per sostituire "purtroppo" che con tutte quelle erre non riusciva a dire. -ma sfortunatamente..gli hanno sparato durante un suo discorso.-
All'inizio Claire odiava il suo padre biologico, credendolo egoista e cinico. Ma dopo quel gesto di affetto verso il fratello si era dovuta ricredere. Era sopravvissuto anche lui. E era morto. Stavolta veramente. Le girava la testa e sapeva che la cattiva notizia non era solo quella. Perchè le disgrazie non vengono mai da sole. Hiro si torceva le mani. Aveva pianto anche lui per la morte "dell' uomo volante". Aveva la maledizione di affezionarsi a tutti. Ma le persone a cui voleva bene erano morte quasi tutte. Charlie per mano di Sylar, suo padre per mano di Adam e Nathan non si sapeva ancora. Noah si sedette vicino la figlia, ma era troppo preoccupato per il resto che non trovava le parole per consolarla. Hiro si schiarì la voce. -C'è un altro uomo malvagio. Per il momento l'ho sconfitto. Ma è ancora vivo, il perchè ve lo spiegherà il dottor Suresh. Ha sparso il virus Shanty e se non facciamo qualcosa..-
continuò a parlare riferendo le parole di Mohinder. Il signor Bennet seguiva quello che già in parte conosceva. Claire si aggrappò al divano infilando le unghie nella coperta. Sandra Bennet portò via Lyle, perchè poverino, meno sapeva, meglio era.
Hiro con un ultimo e sofferto sospiro diede l'ultima notizia. -E poi... Sylar è tornato.-
A Claire le girava la testa. Adesso c'era di nuovo il rischio che si trovasse con la testa aperta in due. Eppure l'aveva visto. Era stato trapassato dalla spada di Hiro e era crollato a terra. Erano passati 4 mesi circa dalla sua presunta morte eppure ogni tanto ancora la tormentava negli incubi. Aveva stampato davanti agli occhi quel sorriso perverso dell'unica volta che l'aveva visto in faccia. La testa le pulsava, tutte quelle notizie erano state una bastonata dopo l'altra. C'era Peter a difenderla e tutti gli altri che aveva visto la notte dell'esplosione. Ma sarebbero bastati a difenderla contro Sylar?? E poi quest'altro pazzo che voleva diffondere il virus da dov' era spuntato?
Hiro sparì dal salone. Forse li aveva anche salutati ma lei non se ne era accorta. Cadde sul divano con la testa che scoppiava e lo stomaco che non smetteva un attimo di sussultare dalla paura.


Camminava per le strade di New York, con un ghigno stampato in faccia. Si sentiva nuovo. Era passato un giorno da quando aveva rubato a Mohinder la boccetta col sangue di quella ragazzina e se le era iniettato con una siringa. Era riuscita a usare a malapena la telecinesi, ma era già un passo avanti. L'importante era che Sylar era tornato.


Mohinder, Hiro e Peter parlvano sommessamente. Più che altro Hiro e Peter raccontavano tutto quello che sapevano rispettivamente su Takenzo Kenzei e su Adam Monroe, che alla fine erano la stessa persona, ma vissuti in due epoche diverse, e Mohinder cercava di immagazzinare tutte quelle informazioni. Peter era sconvolto ancora per la morte di Nathan ma era deciso a vendicarsi. Chiunque fosse stato. Era inspiegabile che fosse stato buttato giù da un colpo di pistola. Aveva il sangue di Adam, che nonostante fosse un pazzo col solo fine di sterminare la popolazione, aveva riportato suo fratello in "vita" dopo l'esplosione. Mohinder aveva supposto che forse il sangue di Adam e quindi anche quello di Claire avessero un effetto solo temporaneo, visto quello che era successo a Nathan. Ma purtroppo Sylar era di nuovo più o meno in sesto. Ed era una minaccia.


Claire si svegliò nella sua stanza con la gola secca e i muscoli intorpiditi. Il padre era li seduto ai piedi del letto.
-Come stai Claire?-
Lei si mise seduta sul letto. -Così...-
-Dobbiamo andare a New York. Tua madre ti ha già fatto le valige. Serve il tuo sangue per delle ricerche. Così potrai rivedere Peter Petrelli se ti va.-
L'ultima idea non era male. Voleva rivedere suo zio. -Dammi un attimo che mi vesto e arrivo.-


Ormai la casa di Mohinder e Matt sembrava più un centro di accoglienza. Oltre a loro due e Molly, c'erano anche Hiro Ando Peter e Maya. Mentre i tre continuavano il loro discorso su Adam, Ando era stato "incaricato" di giocare con Molly perchè Matt era momentaneamente impeganato a leggere i pensieri di quella povera ragazza che senza parlare stava praticamente raccontando tutto il viaggio fatto con Gabriel Gray e di come era stata squllidamente presa in giro e usata. Il telefono cominciò a squillare e Mohinder rispose e ascoltò il breve discorso di Noah Bennet che diceva che stava salendo in quel momento sull'aereo per New York.


Claire era seduta sul divano accanto alla silenziosa ragazza di Santo Domingo. Peter l'aveva salutata con aria di sufficienza. Ma poteva capirlo... aveva perso suo fratello da meno di un giorno e si vedeva lontano un miglio che era sull'orlo di una crisi di nervi. Lei con suo fratello ci litigava ogni tre secondi ma se... a pensarci le venne un brivido. All'improvviso tese la mano alla ragazza accanto a lei, accennando un sorriso. -Ciao sono Claire.-
L'altra le rivolse un sorriso spento e un po' esitante le strinse la mano. -Maya...-
-Scusa se sono indiscreta.. -
-Vuoi sapere perchè sono qui?-
Claire annuì. Ognuna delle due raccontò dei propri poteri. Poi Maya un po' esitante e con qualche singhiozzo raccontò la stessa cosa che aveva raccontato a Matt. Claire ascoltò tutta la storia e poi anche se la conosceva da mezz'ora l'abbracciò per solidarietà femminile. Alla fine riuscì a pronunciare uno stentato ma sincero "mi dispiace". Maya si asciugò le lacrime. -Te l'ho raccontato perchè mi mancava una persona con cui confidarmi.. Mi manca mio fratello... e mi manca la mia amica di Santo Domingo. E tu col tuo modo di fare un po' me la ricordi...-


-Dobbiamo prendere Sylar, non possiamo permattergli di riprendere completamente le forze e di riseminare il panico.- disse Hiro guardando gli altri uomini presenti.
-E dopo che l'abbiamo preso che ci facciamo secondo te?- abbaiò Peter.
-Quello se ha ancora in circolo il sangue di Claire non lo buttiamo giù neanche con tutto l'esercito degli Stati Uniti.- intervienì Matt girandosi per vedere se le due ragazze o Molly fossero entrate.
-Si ma se non ha ripreso completamente i poteri forse possiamo fare qualcosa.- Aggiunse Noah.
-Si ma se gli diciamo che l'effetto del sangue non dura per molto, forse si rende conto che se si mette contro di noi non durerà per molto e in più c'è anche il problema del virus Shanty. E anche lui è stato contagiato.- Mohinder cercò qualche cenno di approvazione.
-Si ci parli te con quel matto??- domando Peter.
-Si. Voi lo prendete lo sedate e io ci parlo.-
-Per prenderlo possiamo farci aiutare anche dalla figlia di Bob.- intervenne di nuovo Noah.
-Si perfetto. Hiro te prendi Elle e portala qui. Matt di a Molly di venire qui per cercare Sylar. E io avverto le due ragazze che porteremo Sylar qui. Per un oretta solamente. Ma dobbiamo dire a Maya di non agitarsi altrimenti moriamo tutti e a Claire di mantenere il sangue freddo.- Mohinder diede le indicazioni e corse nell'altra stanza.


Sylar camminava dentro un vicoletto. Doveva trovarsi una casa e poi doveva cercare di riprendere completamemte tutti i poteri. All'improvviso gli comparvero davanti dal nulla Hiro Matt Peter e la bionda di cui non conosceva il nome che il giorno prima aveva cercato di prenderlo e di ucciderlo, senza successo. Vedendo Hiro si toccò lo stomaco e poi rivolse uno sguardo sprezzante a Peter. -Allora non sei morto. Crevo fossi saltato in aria.-
-Anch'io speravo che fossi schiattato ma non è così.- disse Peter di rimando. Poi diede un'occhiata a Elle e insieme lanciarono al ragazzo una scarica elettrica. La scarica di Elle lo colpì su un braccio tagliandogli la manica della maglietta e graffiamdolo appena e la scarica di Peter lo colpì sul ginocchio e lo fece cadere a terra. Sylar sorrise guardando il buco sui suoi pantaloni all'altezza del ginocchio e guardandano la ferita sanguinante aspettando che si rimarginasse.
-No ti sbagli. Se aspetti che ti si rimargina quel buco sul ginocchio ti sbagli di grosso.- disse Matt avendo intercettato i pensieri di Sylar.
Il ragazzo si toccò appena la ferita, vedendo il sangue che usciva a flotte.
-Hai esagerato un po'..- disse Elle sottovoce a Peter, che per tutta risposta alzo le spalle. Poi caricò sulla mano un'altra sfera elettrica e si avvicinò a Sylar che continuava a fissare il sangue che colava.
-Se non vuoi la stesso trattamento sulla tua faccia fatti portare dove diciamo noi. E se qualcuno si fa male...-
Hiro arrivò alle spalle di Peter che gli mise con noncuranza una mano sulla spalla. Elle e Matt si aggrapparono anche loro a Hiro.
-Forza non hai sentito che ha detto Peter?- chiese Matt a Sylar che era ancora per terra e aveva perso un po' colorito a causa della perdita di sangue. Allungò frebilmente una mano fino a toccore a malapena la caviglia del ragazzo giapponese.


Maya stava sdraiata sul divano e dava la mano a Claire. Se lo rivedeva si innervosiva e rischiava di fare un casino a causa di quella maledizione che aveva addosso. Lui gli diceva che era un dono che li rendeva unici e merevigliosi. Se ci ripensava le veniva il vomito. Claire invece cercava di consolarla, ma non le stava riuscendo molto bene perchè stava letteralmente tremando dalla paura. Molly stava tra le braccia di Mohinder troppo tranquilla. Forse perchè con lui e con Matt si sentiva al sicuro. Ando e il Signor Bennet giravano impazienti per la stanza aspettando che gli altri tornassero. Al centro della stanza comparvero i quattro che erano andati e Sylar. Claire trattenne un grido stringendo la mano di Maya che si stava mozzicando il labbro fino a farlo sanguinare.
-Salve Mohinder.- Dopo aver salutato con tono tutt'altro che amichevole Sylar si accorse della presenza delle due ragazze. -Ciao Maya come stai? non mi vieni a salutare? E c'è pure la signorina Bennet! Ti ricordi di me?- cominciò a ridere.
Peter lo prese per il colletto. -Hai ancora voglia di fare lo stronzo?-
Mohinder lanciò un occhiataccia a Peter, avendo visto il ginocchio di Sylar. Poi gli fece cenno di lasciargli il colletto e Peter ubbidì, stranamente, senza obbiettare.
-Come già ben sai, sei stato contagiato dal virus...- cominciò Mohinder ma venne interrotto da Sylar che cominciò a urlare sopra la sua voce. -Se non si ferma il sangue qua, muoio prima dissanguato!!-
-Come dicevo.. come già ben sai..- continuo Mohinder ignorandolo, ma stavolta Sylar si alzò in piedi imprecando, ma Hiro con una piccola spintarella lo ributtò a terra. Molly spaventata si era nascosta dietro il divano e Maya si era chiusa in bagno. Claire fissò quella scena pietosa, cominciando a tremare ancora di più alla vista di Sylar che fissava con odio i visi chini su di lui.
-Io non sono un chirurgo, ma se vuoi provo a ricucirti la ferita. Solo se mi ascolti per 10 minuti.- propose Mohinder e Sylar annuì alzando gli occhi al cielo. -Claire portami ago, filo, e accendino per disinfattare.. cerca nello stanzino dovresti trovarli.-
-Oppure vuoi darmi fuoco?- chiese Sylar col solito tono ironico.
-Può essere.. Dai Claire vai..-
Claire annuì, allontanadosi. Non sapeva neanche dove era lo stanzino e la paura non aiutava. Si chiedeva come aveva fatto una ragazza tanto dolce e sensibile come Maya a non accorgersi che la persona che aveva vicino era uno assassino senza più le armi per uccidere e che avrebbe venduto l'anima pur di ricominciare quella macabra rutine.


Sylar urlava per il dolore. Mohinder era concentratissimo sul ginocchio del ragazzo e gli altri invece se la ridevano. Se non potevano ucciderlo almeno stava soffrendo come un cane. Claire stava rannicchiata sul divano, storcendo la bocca a ogni urlo. Non ne poteva più, si alzò, prese un cuscino dal divano e si avvicinò raccogliendo tutto il coraggio che aveva in corpo. A distanza lo tese a Sylar.
-Mettilo in bocca e stringi.-
-Com'è così gentile? Tanto appena posso la testa te la apro.- e prese il cuscino.
-Non sono gentile, non mi va di sentire i tuoi urli perchè ho mal di testa. E poi non sei nelle condizioni di minacciare..- cominciò Claire, alzando la voce e puntando il dito. Il signor Bennet la prese per un braccio e la portò via. Da dove aveva preso tutto quel coraggio era un mistero..


Le urla erano cessate e adesso dal salotto venivano solo voci sommesse. All'improvviso Noah uscì andando verso la figlia che si era appennicata sul divano.
-Claire...
La ragazza aprì gli occhi guardano il padre.
-Che succede?-
-Hai presente quando Hiro aveva detto di Adam?-
Quando Noah Bennet prendeva i discorsi alla larga non prometteva niente di buono.
-Chi è Adam?- domando Claire preparandosi a qualche notizia che non le sarebbe piaciuta.
-Quello del virus, ti ricordi..-
-Si papà, me l'ha detto tre ore fa. Non mi ricordavo il nome.-
-E comunque il ginocchio di Sylar è più o meno apposto.. e gli abbiamo spiegato la situazione...-
-Papà per favore arriva al punto. Che succede?-
-Dobbiamo rimetterlo in sesto per un eventuale attacco di Adam. Ci può essere utile. E visto che noi siamo utili a lui ci ha concesso una tregua..-
-Papà...?-
-Visto che qua c'è Molly.. poi c'è Maya.. non puo stare qua. Anche perchè non c'è posto.. e quindi..-
Claire cominciò a spazientirsi e con un gesto della mano incitò il padre a continuare.
-Quindi -tesoro stai calma- deve rimanere per un po' da noi.-
Che cosa????


Com'è? orribile vero?? ce l'avevo in testa da un po' ma l'ho scritta solo oggi... questo è solo il prologo ma se vi piace continuo... Un saluto e un bacio a tutti!!!
Ps: si accettano anche le critiche. ^^
  
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