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Autore: Piccolanessie    07/07/2013    2 recensioni
Ho dimenticato i tradimenti,gli occhi tristi,la sua morte.
Sono andata avanti.
Perché c’è un momento in cui devi decidere : O sei la principessa che aspetta di essere salvata,o sei la guerriera che si salva da sé.
Io credo di aver già scelto.
Io mi sono salvata da sola.
O almeno,questo era quello che credevo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Bella/Emmett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Pov. Isabella
 
23 Settembre 2013
 
Le persone corrono.
Corrono dappertutto,hanno fretta,sempre.
Ma poi fretta di che? Io sono sempre stata una ragazza molto calma,odio le cose fatte di fretta,perché sono fatte in modo superficiale,banale,di fretta per l’appunto.
Eppure quel terribile giorno di due anni fa eravamo anche noi di fretta,ricordi?
Eravamo in ritardo,i nostri ci aspettavano. Abbiamo preso il motorino,tu guidavi,io dietro di te,attaccati,come sempre. E’ stato un attimo,una distrazione,un battito di ciglia,una goccia di pioggia sull’asfalto,una botta.E via,tu sotto il sottile spazio tra il cassonetto dell’immondizia e il pavimento,io li vicino.La mia testa che sanguina,l’impatto con l’asfalto,il tuo grido d’aiuto,la mia voce che non viene fuori.
“Aiutami,per favore”
Chiedevi aiuto quando ormai era impossibile aiutarti,o meglio così mi hanno detto una volta arrivati i soccorsi.
Due ragazzi hanno alzato immediatamente il cassonetto.
Ed eri lì,la tua gamba spezzata,le braccia martoriate,sanguinante. Battevi freneticamente le ciglia,te l’avevo visto fare mille volte quando ti facevi male,e adesso che male provavi?
Ero ancora sull’asfalto,incapace di muovermi,sentivo di essermi rotta qualcosa,ma cos’erano le mie ferite quando tu eri li,mezzo vivo e mezzo..morto?
Eh? Cos’erano?
Mi hai guardato,hai sorriso,e te ne sei andato.
Te ne sei andato per sempre,te ne sei andato prima che io potessi ripeterti ancora una volta che ti volevo bene.
Perché io te ne volevo,te ne volevo davvero tanto.
Ma sei andato via,sei andato via per colpa di quella dannata fretta.
E’ mi manchi, mi manchi fottutamente tanto.
 
Ma alla fine ce l’ho fatta.
Ce l’ho fatta anche quando pensavo di non farcela.
Sono riuscita a superare le notti insonni piene di lacrime e di dolore,le notti di paura e di terrore in cui sentirmi sola era la cosa peggiore che mi stesse accadendo.
Ho superato le false amicizie,le persone che dicevano di volerti bene,e di volermi bene e poi se ne andavano,gli amori di una vita che sono finiti in un mese.
Ho dimenticato i tradimenti,gli occhi tristi,la tua morte.
Sono andata avanti.
Perché c’è un momento in cui devi decidere : O sei la principessa che aspetta di essere salvata,o sei la guerriera che si salva da sé.
Io credo di aver già scelto.
Io mi sono salvata da sola.
O almeno,questo era quello che credevo.
Voglio raccontarti quello che ti sei perso Jake,voglio raccontarti tutto,perché nonostante tu non ci sia piu,mio caro vicino di vita,ho il bisogno di raccontartelo in modo che tu possa sempre essere con me.
 
 
23 Settembre 2012
 
Oggi,sono otto mesi che Jacob non c’è più.
Ogni cosa mi ricorda lui,ogni gesto,ogni respiro.
Guardo un film,ascolto un po’ di musica,cerco di leggere e l’unica cosa che mi viene in mente è “A Jake sarebbe piaciuto” si perché io i gusti di Jacob li conoscevo bene,anche se erano differenti dai miei,e da quando non c’è più l’unica cosa che faccio e fare quello che piaceva a lui,un po per sentirlo ancora qui che mi parla,che mi sorride,a volte mi sento davvero una pazza perché gli parlo,gli parlo per ore intere,aspetto un segnale,qualcosa che mi faccia capire che lui ancora e qui,che è con me ma poi,mi do della sciocca e ricomincio a piangere.
Dovevamo andarcene insieme,Jacob,me l’avevi promesso.
 
Stavano giocando insieme,come sempre,avevano soli tredici anni,erano degli innocenti e felici bambini.
“Noi oltre ad essere vicini di culla e di casa,saremo anche compagni di vita,Belly!” il bambino dagli occhi color cioccolato fuso gli sorrideva e alla piccola Isabella bastava solo questo per esser contenta
“Certo Jake,vicini di vita!Ma se qualcuno di noi due muore?” L’innocenza dei bambini a volte fa ridere
“Impossibile,noi siamo insieme da quando siamo piccoli così –indicò con la mano la piccolissima misura- siamo nati insieme,e moriremo insieme,no?”e la piccola sorridendo gli disse solo che aveva ragione.
 
Il tuo ragionamento Jake,non faceva una piega.
Eravamo insieme anche quel giorno,perché te ne sei andato senza di me?Eh?
Il viso straziato e dolorante di Jacob mi torturava dalla notte dell’incidente,erano poche le volte che riuscivo a dormire tranquilla,senza rivedere tutta la scena davanti a me.
Oggi sarei andata a trovarlo,era Mercoledì e avevo deciso che ogni settimana,in quel giorno,ci sarei andata,da otto mesi facevo così e l’avrei fatto per sempre.
“Fiori nuovi Jake,ti piacciono?” posai i fiori vicino alla lapide del mio migliore amico,mi sedetti li davanti a gambe incrociate e come ormai d’abitudine inizia a parlare.
“Sai,stanotte ti ho sognato di nuovo. Non era il solito incubo,stanotte ridevi e io non capivo perché,e m’incazzavo,come prima.Quante volte abbiamo litigato,eh? Quante? Ma com’è che adesso mi mancano anche le nostre discussioni? Ho bisogno di te Jacob! Ho un dannato bisogno di te.”
Un colpo di vento mi fece rabbrividire,ormai le lacrime mi rigavano le guance,e io ero stufa di sentirmi così vuota,così stanca così me ne tornai a casa pronta a fingere che tutto andasse bene,ma l’avevano capito tutti che non stavo bene per niente.
I giorni passavano,la scuola mi aveva stancato,troppa gente che chiedeva le solite cose,i professori a cui facevo pena e le ragazze che mi deridevano.Infondo a scuola non avevo nessuno a parte Jake,noi ci isolavamo dal resto del mondo,c’eravamo solo io e lui quindi nessuno voleva parlare con la triste e depressa Swan. Cominciavo a non poterne più. Mamma e papà erano preoccupati e i genitori di Jacob volevano cambiare casa “Ci ricorda troppo il nostro ragazzo,abbiamo deciso d’andarcene,qualcuno ha già comprato la casa” così aveva detto Billy Black,che era praticamente il mio secondo padre a Charlie.Non potevano andare via,non ancora,loro erano parte integrante della mia famiglia.
“Bella,non prenderla male,resteremo in contatto,sai quanto Joseph tenga a te,ha già perso un fratello,non potremo mai fargli una cosa del genere” già,Joseph,JJ (jacob junior) si perché assomigliava dannatamente a suo fratello.
“Belly,Belly!Verrai a trovarci spesso vero?” Belly.
Solo lui e Jake mi chiamavano così.
“Che domande fai,JJ,certo!” e persi tra vari discorsi passò un’altra giornata.
Nei giorni successivi andai a casa Black,nella camera in cui ero cresciuta,nella camera in cui avevo riso,pianto,mangiato fino a scoppiare,la camera di Jacob. Katy,sua madre,mi aveva preteso che prendessi tutto quello che volevo,desiderava che avessi io le cose di Jacob,e io l’avevo ammirata per questo.Varcai la soglia di quella camera che tanto amavo e detestavo,tutto era esattamente come otto mesi fa,non avevano toccato niente. C’era ancora il mio smalto azzurro,li,sulla scrivania piena di libri,cd e vecchi pennarelli,passai la mano sulla macchia azzurra
 
“Belly fa schifo quel colore!Su di te sta malissimo” il ragazzone glielo diceva sempre che l’azzurro non le donava,era troppo chiara lei,aveva bisogno di colori forti,come il nero,il giallo,il blu,oh!Quanto adorava quando metteva qualcosa di blu,diceva che le stava d’incanto addosso
“Senti!Non rompere è nuovo e poi mi piace!Dai!Guarda meglio,è carino” non se la prendeva più ormai,sapeva che lui le avrebbe sempre detto ciò che pensava e questa cosa le faceva piacere! Ma a lei quel colore piaceva.
“Seeh!’Na favola!” Le urtò il braccio e lo smalto si rovescio sulla scrivania
“Quanto sei coglione Jacob Black?Guarda! Hai rovestciato tutto!” lui intanto se la rideva sul letto per la faccia sconvolta della sua migliore amica
“Si,ridi ridi,vedremo quanto riderai quando tua madre se ne accorgerà!” e ad un tratto smise di ridere e ad incominciare fu lei.
 
 
Un sorriso le sfuggì dalle labbra,come avrebbe fatto senza il suo consulente personale? Aveva smesso con gli smalti,erano ancora un tabù da quando lui non c’era più. Aveva anche smesso di giocare a calcio,e lei amava giocare a calcio,glielo aveva insegnato lui quando avevano sette anni,e non avevano più smesso.
Prese un paio di magliette,quelle che lui non le avrebbe mai prestato “ti pare che ti do le mie magliette?non ci penso assolutamente,non me le ridaresti più,lo so già!”  e aveva ragione, non avrebbe più potuto ridargliele ormai,le annusò,sapevano di Jacob,sapevano di tutto quel che era stata la sua vita.Staccò le fotografie sulla parete,prese la cornice dal piccolo comodino,erano tutte foto di loro due insieme,dalla culla fino ad otto mesi fa,prese persino i suoi profumi,i suoi cd e un paio dei suoi pantaloncini.Poi troppo scossa dai singhiozzi,salutò JJ e Katy,e se ne tornò a casa con i ricordi che avrebbe conservato con sproporzionata cura.





Autrice : 

Scusatemi, volevo avvertivi che ho cambiato il nome,si. Lo trovo più adatto alla trama,e con quello che accadrà! Aspetto sempre i vostri pensieri nelle recensioni! Grazie. Pn.
  
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