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Autore: xniallspotato    07/07/2013    12 recensioni
E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Anna Chiara, la persona più bella a questo mondo.

Era un solito pomeriggio, di un solito novembre, e Claire, come ogni giorno, si stava recando all'ospedale per far visita al suo migliore amico, ricoverato dopo un incidente. Quella sera Claire era con lui, stavano attraversando la strada, quando un cretino ubriaco passò con il rosso.

Lui e Claire erano appena usciti da una festa, Claire si stava annoiando a morte, non riusciva a socializzare e lui se n'era accorto, così decise di portarla via. Era leggermente ubriaco, ma non importava, riusciva ancora a stare in piedi senza barcollare, e riusciva ancora a ragionare, più o meno, ma in qualunque caso avrebbe riportato a casa la sua migliore amica, non ci pensava nemmeno a lasciarla andare da sola in giro a quell'ora della notte.
"Claire, allora domani che facciamo?" disse lui mentre percorreva la strada per arrivare a casa della sua migliore amica, ormai sapeva quella strada a memoria, poteva percorrerla anche ad occhi chiusi.
"Mh, non lo so, in realtà non ho voglia di uscire in questo periodo. Che ne dici se vieni a casa mia?"chiese lei, immaginando cosa avrebbero potuto fare il giorno dopo.
"Porto un film?"chiese lui.
"Sì, e io preparo i popcorn, okay?"disse lei sorridendo. Lui amava quel sorriso. Dalla prima volta che l'aveva visto, se n'era subito innamorato. Spesso pensava che, in vita sua, non avesse mai visto un sorriso del genere, e mai più avrebbe rivisto un sorriso tale da un'altra persona che non fosse la sua migliore amica. Quello era un sorriso speciale, di quelli che non se ne vedono spesso, eppure lui aveva la fortuna di averlo visto. Amava farla sorridere, solo lui ci riusciva, solo lui riusciva a farla sorridere in quel modo che tanto amava, solo lui poteva amare lei così tanto, ma lei non se ne accorgeva.
Lei intanto fantasticava sul giorno dopo. Aveva una cotta segreta per lui da chissà quanto tempo, non l'aveva mai detto a nessuno, e figuriamoci poi se lo andava a dire al suo migliore amico, di cui era innamorata. Non aveva mai pensato di dichiararsi, insomma il suo rapporto con lui era perfetto già così com'era, e non voleva rovinare tutto per una stupida cotta, magari lui non ricambiava e non sarebbero mai più tornati gli stessi amici di prima. Per lui era solo la sua migliore amica, per lei era tutto, eppure doveva far finta di considerarlo solo come il suo migliore amico, e tale doveva rimanere.
Stavano attraversando la strada, lei fantasticava, lui era ubriaco, e poi c'era la macchina, quella maledetta macchina che passò con il rosso.
"Niall, stai attento!"gridò Claire, che era più indietro di lui.
La macchina sfrecciò senza fermarsi, Niall era disteso a terra privo di sensi, Claire era nel panico, accasciata accanto a lui cercando aiuto.
Dopo il buio più totale.

A Claire faceva sempre male ricordare quell'episodio che tanto odiava, quello era la causa per cui Claire ogni giorno dopo scuola si recava in quel maledetto ospedale. Ormai era così da circa un mese. Niall era ricoverato da un mese, e ancora non l'avevano rilasciato. Si era fratturato due costole, la tibia e il polso. Per un sacco di tempo è stato segregato nella sua stanza d'ospedale, non poteva nemmeno uscire dal letto. La frattura al polso era la cosa più dolorosa per lui, i dottori avevano detto che nel novanta percento dei casi in quell'operazione non andava perfettamente tutto liscio, perciò molto probabilmente avrebbe dovuto smettere di suonare la chitarra, il suo strumento preferito, perchè non ne sarebbe più stato capace. Lui non voleva accettare tutto ciò, da quel giorno tutti e due continuavano a sperare che quell'operazione sarebbe andata a buon fine, non avevano altro desiderio.
"Hey, Niall, come stai oggi?" disse Claire, appoggiando la sua borsa per terra e sedendosi accanto al letto di Niall. Lui non rispose e restò con la testa girata a guardare fuori dalla finestra. Claire sapeva quanto Niall desiderasse uscire fuori, anche per pochi minuti, sapeva quanto voleva essere rilasciato e non vedere più quell'edificio che aveva iniziato ad odiare, sapeva quanto voleva tornare a passare giornate intere insieme alla sua migliore amica, a far cazzate, sapeva che voleva tornare a suonare la sua chitarra, sapeva tutto ciò, anche se lui non gliel'aveva mai detto.
"Oggi cosa vuoi fare?" chiese Claire, alzandosi per aprire la finestra. "Qua dentro si muore, non aprono mai la finestra?" disse poi girandosi verso di lui e vedendo il suo viso per la prima volta quel giorno. Era così bello, nonostante stesse male, lui era sempre perfetto.
"Niall, ma che hai?" chiese Claire, sedendosi per terra davanti al suo migliore amico, niente da fare, lui non la degnava di uno sguardo. "Niall, mi puoi guardare quando ti parlo?" disse prendendogli il mento e costringendolo a guardarla in faccia. Lui si girò dall'altra parte, ignorandola.
"Vabbè, se devo parlare con uno che non mi risponde, allora meglio che me ne vado" disse Claire prendendo la sua borsa e uscendo dalla stanza.
"No, aspetta" disse Niall, prima che lei potesse oltrepassare la soglia della porta. Lei si fermò all'istante e tornò indietro, aspettando che lui parlasse.
"Scusami, è che oggi non sono dell'umore giusto." confessò lui.
"L'avevo notato." disse Claire sedendosi di nuovo accanto al suo letto.
"Uhm, che ne dici di fare un po' di scherzi telefonici, per tirarti su il morale?" propose Claire, Niall annuì, anche se non era molto convinto. Claire tirò fuori dalla sua tasca il cellulare ed iniziò a digitare numeri a caso.
"Sta squillando" disse lei sottovoce.
"Metti il vivavoce" disse lui.
"Pronto?" disse una voce dall'altro capo del telefono.
"Benvenuti, siamo il listolante cinese, lei aveva chiamato pel plenotale questa sela, dunque, abbiamo un tavolo libelo, lo vuole?" disse Claire cercando di imitare un cinese e cercando di trattenersi dalle risate.
"Mi scusi, chi è lei? Non ho chiamato nessun ristorante cinese" disse la voce.
"Gliel'ho detto, siamo il listolante cinese, allola, vuole plenotale?" disse Claire.
"Senta, perchè non va a disturbare qualcun'altro? Qui io ho da fare. Arrivederci" disse chiudendo la telefonata. Subito Claire e Niall scoppiarono a ridere come non facevano da un bel po'. Claire adorava farlo ridere, pensava che la sua risata fosse la cosa più adorabile a questo mondo, e lo era per davvero.
"Ristorante cinese? Ma come ti è venuto in mente?" disse Niall tra una risata e l'altra.
"Oddio, non lo so." disse Claire non smettendo di ridere.
E così passarono il pomeriggio, tra scherzi telefonici, insulti da parte delle vittime e risate, tante risate.
 
 
Claire era appena uscita da scuola, e si stava dirigendo di nuovo verso l'ospedale, quando una voce la chiamò.
"Claire, Claire, aspetta" la chiamò la voce. Claire si girò. Era Carly Michaels. Strano, non parlava mai con lei. Perchè ora la stava chiamando, invece? Carly la raggiunse.
"Mi stavi chiamando?" chiese Claire confusa.
"Ehm, sì, volevo chiederti una cosa." disse Carly con il fiatone.
"Dimmi tutto." le sorrise Claire.
"Però devi essere sincera." disse Carly seria. "C'è qualcosa tra te e Niall?" subito il sorriso di Claire sparì dal suo volto, insomma, non l'aveva mai detto a nessuno, e come mai ora Carly glielo stava chiedendo, e poi, se proprio l'avrebbe dovuto sapere qualcuno, non voleva che quel qualcuno fosse Carly, non sapeva che rispondere.
"Ehm, no, perchè?" rispose Claire imbarazzata.
"Perchè ho deciso di dichiararmi a lui." disse Carly completamente tranquilla. Claire si fermò all'istante.
- Aspetta. Cosa? Quando? Perchè? A Carly piace Niall? E da quando? - pensò Claire. Com'era possibile tutto ciò?
"Tu non hai niente in contrario, no?" disse Carly, mentre non si era neanche accorta che Claire era rimasta immobile e ferma in mezzo al marciapiede a pochi passi da lei. "Insomma, hai detto che non ti piace, giusto?" insistè la mora.
"G-giusto." disse la bionda abbassando lo sguardo.
"Ti do' fino a domani per fare quello che vuoi, dopo di chè, andrò a dirgli tutto" Claire deglutì.
"O-okay." rispose prima che Carly cambiò strada per tornarsene a casa sua.
Carly non le era mai stata simpatica, poi dopo quel pomeriggio ancora meno, le faceva quasi paura, a dir la verità, non l'aveva mai vista così decisa per qualcosa. Poi chi l'avrebbe mai immaginato che a Carly piacesse? Non l'aveva mai notato nessuno, forse era brava a nascondere le cose, ma mai quanto Claire, lei era una maestra, nonostante stesse con Niall giorno e notte, lui non sospettava di niente. Ad un certo punto alla bionda venne un dubbio, e se Claire lo stesse facendo per una scommessa? Lei ne era capace, e la bionda non voleva che il suo migliore amico soffrisse, non si meritava ciò, lui era una persona così dolce, innocente, pura, perchè qualsiasi persona si dovrebbe prendere gioco di lui? Lei non l'avrebbe permesso, per niente al mondo.
 
Claire decise che quel giorno non sarebbe andata a far visita a Niall, aveva bisogno di pensare. Lei a volte faceva così, si prendeva giornate intere per pensare, ma solo per le cose importanti, e Niall era una cosa importante, decisamente, Niall era la cosa più importante della sua vita. Nel tardo pomeriggio chiamò Niall per avvertirlo che non sarebbe andata oggi, mentì, disse che non si sentiva molto bene e non aveva voglia di uscire. Non aveva mai mentito al suo migliore amico, quella era la prima volta in assoluto, lei non voleva farlo, ma doveva.
 
Passò il pomeriggio a pensare a quello che avrebbe dovuto fare, alla fine, dopo ore e ore, prese una decisione: il giorno sarebbe andata da Niall a dirgli tutto. Era sempre stata un po' vigliacca, ma quel giorno non valeva essere vigliacche, non si poteva non avere il coraggio, o sarebbe andata a dichiararsi, o l'avrebbe perso per sempre, due erano le scelte, e nonostante lei fosse timida e in queste cose non ci sapeva fare, l'avrebbe fatto lo stesso, a qualunque costo, lei l'avrebbe fatto. Era semplice, o lo perdeva o riusciva a tenerselo stretto, e diciamocelo, chi è che non ha paura di perdere il proprio migliore amico? Per di più se sei innamorata di lui. Lei ce l'aveva, aveva una fottuta paura, tremava alla sola idea di poter perdere il suo migliore amico, il suo amico di infanzia, la sua cotta segreta per sempre. Lei non voleva, lei sarebbe riuscita a restare con lui. Avrebbe fatto di tutto per il suo migliore amico. Questa era una di quelle occasioni.
 
La mattina Claire si svegliò felice, ma anche preoccupata, sapeva che quello era il giorno giusto, e che niente sarebbe potuto andare storto, ma era anche consapevole che Niall avrebbe potuto non ricambiare, e lei non era pronta e sentirsi dare un rifiuto. Non si era mai innamorata di nessuno così tanto come amava lui. Non aveva mai avuto un ragazzo. Insomma, non aveva esperienza, ma soprattutto non si era mai dichiarata a nessuno, non sapeva che dire, che parole usare, ed è lì che andò in panico. Subito dopo si ricordò che era in ritardo per scuola, si preparò velocemente ed uscì di casa dirigendosi verso l'edificio tanto odiato dagli studenti. Uscì con l'intenzione di non pensare a Niall, ma lei sapeva fin dall'inizio che non avrebbe pensato ad altro, non ci sarebbe riuscita.
 
Finalmente la campanella suonò segnando la fine dell'ultima ora e anche di quel giorno di scuola. Claire aveva aspettato con ansia quel momento e ora che era arrivato si sentiva strana, una strana sensazione al suo stomaco prese il sopravvento e quasi si sentì svenire, ma si riprese subito, sarebbe dovuta andare da Niall, al più presto, prima che fosse troppo tardi, e sapeva che solamente alla vista del suo migliore amico sarebbe stata un po' meglio.
 
Con passo spedito si avviò verso l'ospedale, pensando di trovare Niall nella sua stanza, come ogni giorno, nella stessa posizione, immobile nel suo letto, e appena arrivata davanti all'entrata dell'ospedale, salì velocemente le scale, l'ascensore ci stava mettendo troppo ad arrivare. Per qualche secondo resto immobile davanti alla stanza numero 433, la stanza di Niall, poi si fece forza e abbassò la maniglia aprendo la porta. La stanza era vuota. Claire chiese all'infermiera di quel piano dove fosse Niall. L'infermiera si guardò intorno e dopo indicò due figure di spalle. Erano un ragazzo e una ragazza, che subito Claire non distinse. La ragazza aveva una lunga chioma di capelli castano scuro, con riflessi ramati. Il ragazzo i capelli biondo con qualche segno della ricrescita, l'uniforme dell'ospedale e si portava con sé una flebo. Claire si avvicinò. Quelli erano Niall e Carly. I due si fermarono e Claire fece lo stesso, non voleva essere scoperta, perciò si nascose dietro un armadietto, in modo da vedere ogni loro mossa. Com'era possibile? Niall si era alzato dal letto? Non l'aveva mai fatto con Claire. Perchè ora era in piedi, fuori dalla sua stanza, fuori dal suo letto per di più con Carly? Per un momento a Claire venne una rabbia che a momenti nemmeno lei riusciva a controllare, poi la gelosia prevalse sulla rabbia. Voleva piangere, urlare, buttarsi per terra, e affogare nelle sue lacrime, ma tutto quello che riusciva a fare era restare lì immobile a guardare loro. Non poteva guardarli, non voleva guardarli, ma nel frattempo era l'unica cosa che riusciva a fare. Era completamente sconvolta, il suo unico amico, il suo migliore amico, la persona di cui si fidava di più, la persona con cui ha passato la maggior parte della sua vita, ora, proprio ora, davanti ai suoi occhi la stava tradendo. Si chiedeva come era possibile. Capì che forse non era stata una buona idea fidarsi così tanto di una persona, che infondo, era come tutte le altre. Abbandonò il suo nascondiglio, andando al centro del corridoio per dare un ultimo sguardo a quei due, che ora erano le due persone che odiava di più al mondo. Proprio in quel momento Carly si avvicinò a Niall e inziò a baciarlo, forse aveva visto Claire o forse no, forse era per farla ingelosire o forse perchè lo amava davvero. Ormai Claire non capiva più niente, non capiva cosa stava succedendo e vide l'unica cosa che non voleva vedere. Si portò una mano sopra la bocca, sconvolta, mentre le lacrime cominciarono a scendere incontrollabili dai suoi occhi e lentamente rigarono le sue guancie. Non controllava più il suo corpo ormai, stava facendo tutto da solo. Sentì le sue ginocchia toccare terra, un tonfo. Niall e Carly si girarono verso di lei. Tutta la sala si girò verso di lei.
"Claire" gridò Niall.
Claire sentiva di non potercela fare più, non aveva più forze per fare niente, ma si alzò prima che Niall potesse raggiungerla e scappò via.
"Ma che cazzo hai fatto, cogliona?" gridò Niall contro Carly. "Stai zitta, puttana. Non ti voglio sentire, non ti voglio vedere, mai più. Mi hai fatto perdere l'unica cosa importante che c'era nella mia vita, ora sei felice?" disse Niall prima che Carly potesse parlare. Dopodiché corse a cercare Claire, la cercò in tutto l'ospedale, non la trovò. Non immaginava dove avrebbe potuto trovarla. Poi, improvvisamente, gli venne in mente l'unico posto in cui Claire si andava sempre a rifugiare: il tetto. Era il suo posto preferito, in assoluto. Le andava lì ogni volta che era triste, depressa, pensierosa, felice, allegra, ferita. In qualunque caso, la potevi trovare lì. Corse velocemente fino all'ultimo piano, dove si trovava la porta per andare sul tetto, benché questo non facesse particolarmente bene alla sua tibia, dato che era appena stato operato, ma non gli importava niente, ora l'unica cosa importante era riavere la sua migliore amica. Aprì la porta, e la trovò lì, seduta, mezza nascosta a piangere come mai l'aveva vista prima. E in quel momento pensò com'era incredibile riuscire a far così male delle persone senza nemmeno accorgertene, chi poteva immaginare che la sua migliore amica era innamorata di lui? Chi poteva immaginare che provava gli stessi sentimenti che lui provava per lei? Chi poteva immaginarlo? Non lui, non Niall.
"Hey." disse Niall sedendosi accanto a lei.
"Vattene, per favore. Non voglio farmi vedere da te mentre piango, per una stupidaggine poi." rispose Claire.
"Non è una stupidaggine, ascoltami." disse Niall prendendole il mento e facendole girare lentamente il viso, in modo che lo guadasse in faccia. Sapeva quanto odiava piangere davanti alle persone, era una delle cose che odiava di più, ma Niall pensava che in quello stato fosse ancora più adorabile, sì, se la causa di quelle lacrime non fosse stato lui. "Claire, ti prego, ascoltami per un secondo, poi se vorrai ti lascerò in pace, okay?" disse Niall asciugandole le lacrime e cercando di togliere il mascara colato sulle sue guance. Claire annuì.
"Non volevo baciarla. E' lei che mi è saltata addosso, non capivo cosa stesse facendo. Poi ti ho visto. Poco prima stavamo parlando, ha detto che ha una cotta per me da qualche mese, ma a me non interessa lei e glielo stavo dicendo, proprio mentre glielo stavo dicendo lei mi ha baciato, contro la mia volontà. Ti prego, credimi, non avevo intenzione di baciarla. Appena ti ho visto l'ho piantata lì e sono venuto subito a cercarti. Tu sei la mia migliore amica, io non ho mai voluto farti del male, sei la persona più importante della mia vita, perchè avrei dovuto ferirti? Io non mi ero accorto che provavi qualcosa con me, ti giuro, non mi ero mai accorto che ti stavo facendo soffrire senza nemmeno volerlo. Ti prego, Claire." disse Niall tutto ad un fiato, non lasciando parlare Claire.
"Davvero?" disse Claire calmandosi un po'. Niall annuì immediatamente. "Allora vorrei sapere perchè con lei ti sei alzato dal letto e ti sei fatto un bel giretto per tutto l'ospedale, cosa che con me non hai mai fatto. Perchè?" disse Claire dopo che le immagini di pochi minuti prima tornarono nella sua mente.
"Se fossi venuta ieri a farmi visita, mi sarei alzato quando c'eri tu, proprio ieri mattina i dottori mi hanno detto che potevo tornare a camminare e mi avrebbe fatto bene camminare un po', per quello che io e Carly stavamo passeggiando nel corridoio. Avrei fatto la stessa cosa con te, se ieri fossi venuta." disse Niall.
"Scusami, è vero... E' che dovevo pensare a quello che avrei fatto oggi, ieri Carly, appena uscita da scuola mi ha detto cosa aveva intenzione di fare oggi, io sono andata nel panico, tu mi piaci da non so quanto tempo, nessuno se n'era mai accorto e avrei potuto continuare così per molto tempo ancora, se non fosse arrivata lei a rovinare tutto. Mi mise fretta e io non sapevo decidermi, dovevo venire da te e dirti tutta la verità oppure rischiare di perderti per sempre?" disse Claire ricominciando a piangere. "Tu sai benissimo che mi prendo giorni interi per pensare, lo sai. Perciò non ti dovresti arrabbiare per questo. E' anche vero che ti ho mentito dicendoti che non stavo bene, ma in quel momento ce n'era bisogno, non potevo dirti tutto per telefono, capisci?" disse Claire cercando di non guardare gli occhi di Niall, aveva paura ad incontrarli un'altra volta. "E' stato più facile di quanto pensassi, ora sai tutto, ora sai cosa provo per te, cosa provo veramente, e non ti ho dovuto dire nemmeno una parola, hai capito tutto da solo."
"Claire, vuoi tutta la verità? La vuoi davvero?" disse Niall, mentre Claire non capiva. "Sono innamorato di te, da un po' di tempo, non so precisamente da quando, ma è già da un bel po' di tempo, non te l'ho mai detto, ho cercato di non fartelo capire, ho tenuto nascosti i miei sentimenti per così tanto tempo, ma ora non ce la faccio più, ti devo dire tutto quanto, ho sempre voluto essere sincero con te, volevo sempre dirti tutto, volevo che tu sapessi tutto quello che mi succedeva, ora te lo sto dicendo, ora ti sto dicendo tutto, anche le cose che non hai mai saputo. Non ho mai voluto raccontarti tutta la verità, perchè avevo paura di perderti, avevo paura che tu non ricambiassi i miei sentimenti e perciò non saremmo più stati gli stessi di prima, avevo paura di ciò. Ora so che anche tu provi le stesse cose, perciò voglio farti sapere che ti amo anche io, per tutto questo tempo non ho mai smesso. Ti prego, mi puoi perdonare?" continuò Niall.
"Cosa hai detto?" disse Claire, quasi sconvolta. Non poteva credere alle parole di Niall. Non poteva credere a quello che il suo migliore amico aveva appena detto.
"Mi perdoni?" disse Niall non capendo quello che la ragazza intendesse.
"No no, prima, cos'hai detto prima?" disse Claire, restando con la bocca aperta.
"Avevo paura di perderti se ti avessi confessato tutto..." Niall ripeté le stesse parole che aveva pronunciato poco prima, con uno sguardo ancora più confuso di prima.
"No, Niall, cazzo, dopo, dopo di quello, che hai detto?"
"Ti amo anche io." Claire ricominciò a piangere, ancora più di prima. "Hey, hey, e ora perchè piangi?" disse Niall facendo stendere la ragazza con la testa sulle sue gambe.
"Niall, nessuno mi aveva mi detto una cosa del genere" disse Claire, ormai il trucco che le era rimasto stava macchiando tutta la maglietta di Niall.
"Sono il primo, allora devo essere fortunato." disse il ragazzo sorridendo e facendo ridere la ragazza.
"Allora mi perdoni?" chiese nuovamente il ragazzo.
"Ma certo, è ovvio che sei perdonato. Non ci posso credere, Niall. Finalmente noi due insieme." la ragazza non controllando più le sue azioni, si avvicinò al ragazzo baciandolo dolcemente. Quelle labbra che aveva tanto desiderato, ora erano sue, quel ragazzo che aveva tanto aspettato, ora era suo. Ora anche lei si sentiva amata, per la prima volta nella vita, si sentì veramente felice, con il ragazzo che amava al suo fianco. Accorgendosi di quello che stava facendo, cercò di staccarsi dalle labbra del ragazzo, per paura di aver fatto una cazzata, ma lui cinse la sua vita tenendola stretta a sé, più stretta che mai.
"Hey, che fai? Ti ho appena riavuta e già vuoi scappare da me?" disse il ragazzo ridendo insieme alla ragazza.
La amava, dio, quanto l'amava.
Loro due erano stati innamorati per tutto questo tempo, ma quella fottuta paura li aveva sempre ostacolati dallo stare insieme. Ora avevano abbattuto anche questo ostacolo, insieme potevano fare di tutto. Loro erano sempre stati Niall e Claire, i due amici di infanzia cresciuti insieme, e lo sarebbero sempre stati, con qualche piccola differenza però.
 

***
Sono tornata per mangiarvi ouo
Non vi libererete mai di me lol
So di essere sparita per tipo... trecento anni.
Ma sono tornata, tornerò sempre lol
Dunque, ho deciso di scrivere questa os, avevo l'ispirazione e l'ho scritta lool
So che non è niente di speciale, lo so, è che sono a corto di idee ultimamente.
Ma io questa os volevo davvero scriverla.
So anche che fa cagare, i know.
Non so scrivere bene e tutto quanto, odio il modo in cui scrivo.
Ma non posso fare a meno di scrivere, cioè non so se mi capite(?)
Quando ho l'ispirazione o io scrivo o muoio, capite? lol
So che può essere la solita storia non originale e bla bla bla.
E probabilmente lo è.
Io spero che vi piaccia la stesso.
Pliz, mi lasciate una recensione?
Volevo dire che dedico questa os alla mia migliore amica.
Anna Chiara (aw, ma non sono dolcissima? sì, lo sono lol)
Lei me ne ha dedicata una me e io ricambio il favore ouo
E' così che si fa, no? ouo
Ci stavo lavorando da un bel po' a questa os, e finalmente sono riuscita a caricarla ouo
Però non ho detto a nessuno che era dedicata a quella puzzola lol
Vi ricordo che sto scrivendo anche queste due ff:
Unexpected
Soulmate
Le aggiornerò quando potrò c:
(Questo indica un periodo che va da un giorno a cento anni lol)
Comunque se volete passateci c:
Poi vi chiedo un ultimo favore...
Se volete passate anche da questa ff che io amo:
change (non è mia c:)
Aaaand, if you want, follow me on twittah @xniallspotato
Bye luvs
ps: sinceramente non sapevo come intitolare la os, quindi mi scuso per il titolo non propriamente adatto.

  
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